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Baxandall Pittura ed esperienze sociali del Quattrocento- riassunto, Sintesi del corso di Storia dell'Arte Moderna

riassunto (quanto più schematico possibile) del libro

Tipologia: Sintesi del corso

2023/2024

Caricato il 12/05/2024

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4.6

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Scarica Baxandall Pittura ed esperienze sociali del Quattrocento- riassunto e più Sintesi del corso in PDF di Storia dell'Arte Moderna solo su Docsity! x Stile dei quadri → documento di storia sociale. Fatti sociali → elementi identificativi. I. Condizioni del mercato Rapporto committente - pittore → chi paga il dipinto (mecenate) decide cosa farne ed è parte attiva nella storia del quadro, decidendo anche il tema = rapporto commerciale. Il dipinto è influenzato dal tipo di rapporto e pagamento (es. pagamento a personaggio, per piede quadrato, per quantità o tipo di materiale utilizzato). Scopi del dipinto = essere osservato; opera benefica e meritevole, memoria del committente/artista e modo soddisfacente di spendere soldi. I. 2 1457: Filippo Lippi manda una lettera con lo schizzo di un trittico commissionato da Giovanni de Medici e da regalare a Alfonso V di Napoli. Differenza tra: impresa collettiva/comunale e iniziativa privata ↓ il pittore assunto viene controllato durante il suo lavoro, da una persona o un piccolo gruppo. Contratto tra Domenico Ghirlandaio e Bernardo di Francesco da Firenze (1485), tre temi: 1) specifica cosa deve essere dipinto dal pittore sulla base di un disegno concordato; 2) modo, tempo di pagamento e tempo della consegna espliciti; 3) insiste sui colori che devono essere utilizzati (oro e azzurro oltremarino di qualità). Beato Angelico (1433) → Altare dei Linaioli a Firenze = pagamento di 190 fiorini; Pietro Calzetta (1469) → Affreschi al Gattamelata a Padova, rappresentato da Antonfrancesco de’ Dotti che doveva stabilire i soggetti e ricevere il quadro. 1458 → Lodovico Gonzaga offre a Mantegna un contratto da pittore di corte (Orazione nell’orto); 1460-1506 → Mantegna lavora per i marchesi Gonzaga di Mantova (Pala di S. Zeno; Adorazione dei Magi); 1472 → Cardinal Francesco Gonzaga chiede la compagnia di Mantegna a Foligno (Cristo morto e tre dolenti); 1480 → Duca di Milano manda dei disegni-base per farli disegnare a Mantegna (S. Sebastiano); Stipendio non fu sempre pagato per tempo, ma ebbe anche in dono terreni e↳ commissioni da altri signori = condizione particolare perché raramente lo stipendio era fisso. I. 3 1408 → Starnina usa diverse qualità di azzurro; l’oro è riservato alla cornice. Suggestione morale nella moda e meno ostentazione di preziosità perché: - nel XV diminuisce la possibilità dell’oro; - la seta nera olandese era più pregiata; - disgusto classico per la sensualità derivante dall’umanesimo neociceroniano. Non si era smesso di ostentare, semplicemente si faceva in modo diverso. Divisione tra qualità della materia e abilità tecnica dell’artista (Della pittura, Alberti). I dipinti erano pagati in base a (Giovanni Agnolo de’ Bardi a Botticelli): - materiale e abilità → colori e pennello dell’artista - materiali e manodopera → pennelli, impalcatura del quadro - tempo impiegato → materiali pagati a parte e il maestro pagato maggiormente; (es. Beato Angelico e gli affreschi per papa Niccolò V nel 1447; fu pagato 200 fiorini, mentre i suoi tre assistenti ne percepirono 108 insieme); - mano del maestro → Filippino Lippi (1487) e Luca Signorelli (1499) dovevano dedicarsi maggiormente alle figure che al paesaggio, lasciato agli assistenti. 1490 → atteggiamento del pubblico nei confronti dei pittori è diverso. II. L’occhio del Quattrocento La percezione del colore cambia in ogni individuo, per capacità innate o per esperienza. Convenzioni rappresentative → l’uomo del Quattrocento osservava bene i dipinti e si impegnava a riconoscere le abilità del pittore; sapeva che il piano bidimensionale doveva richiamare e rappresentare qualcosa di tridimensionale. Capacità Interpretativa → il fruitore può avere o no determinate abilità nell’osservare un quadro (es. notare i rapporti proporzionali, ridurre le forme complesse a forme semplici ecc.). Il gusto è la corrispondenza tra analisi richiesta e capacità di analisi del fruitore. Comprensione del dipinto → conoscere il soggetto e gli spazi entro cui è rappresentato. La posizione frontale di Maria ha diversi scopi: 1. far partecipare il fruitore all’episodio rappresentato; Cosa suggeriscono i vari movimenti? L’uomo con un dito rivolto verso l’alto,quello con la mano alzata mostra sorpresa o simpatia? La mano premuta sul petto potrebbe significare dolore (La langage par signes ches les moines). Similmente in La cacciata dei progenitori dall’Eden, Masaccio ritroviamo il Pudor (Adamo) e il Dolor (Eva). Fonti del linguaggio dei gesti vengono dai muti e dai predicatori (Leonardo Da Vinci). Fonte biblica del predicatore, che aveva una serie di gesti codificati per farsi intendere da folle che avrebbero avuto difficoltà a comprendere la lingua. Altre sono: - Tractatulus solemni de arte et vero modo praedicandi; - De modo componendi sermones; - Mirror of the World (1520); 7. Rapporto della pittura con i drammi sacri (e non) → come si relazionano i personaggi tra di loro, i loro atteggiamenti e la loro immagine. Presenti nei quadri e nelle rappresentazioni: - festaiuolo = figura che non abbandona il palco e crea un legame tra pubblico e l’opera - figure sedute che aspettano il loro “turno” - sfumature di rapporti fisici tra figure rappresentati in maniere accentuata, Battesimo di Cristo, Piero della Francesca, 1440-50, National Gallery Londra: artificio del gruppo di tre angeli. Uno (festaiuolo) guarda lo spettatore o un punto appena sopra esso, coinvolgendoci come attori/fruitori; un’altra figura vicina guarda attentamente la scena centrale del battesimo e riportandoci ad essa. Rapporto bassa danza - pittura; come l’arte retorica, la danza ha cinque parti: - Aere → [Guglielmo Ebreo] aerosa presenza et elevato movimento [...] destreza nel danzare un dolcie et umanissimo rilevamento - Maniera → [Domenico da Piacenza] ...tenere el mezo del tuo movimento [...] cum tanta suavitade che pari una gondola che da due rimi spinta - Misura → ritmo flessibile, tardeza ricoperada cum presteza Trattati di Alberti e Ebreo = movimenti fisici riflesso di moti mentali. La danza come interpretazione la ritroviamo maggiormente nei dipinti neoclassici/mitologici. 8. Rappresentazioni dei pittori: - modelli dell’esperienza reale; - figure e colori complessi del bagaglio culturale Quattrocentesco Esistono diversi codici (teologico, elementale, astrologico ecc.) operanti entro determinati limiti. L’enfasi e importanza di un soggetto erano spesso definiti dalla preziosità dei colori. Es. i tre livelli di adorazione, Latria per la trinità; Dulia per santi ed angeli e Hyperdulia per la Vergine, venivano espressi con diversi colori (Hyperdulia → azzurro a due fiorini l’oncia). Il senso del colore si esprimeva tramite gli accostamenti (Alberti) e meno con la preziosità (Valla). 9. I pittori sfruttavano le capacità dei propri fruitori come la misurazione, imparata da tutti durante l’abbaco (10-14 anni) e riconosciuta nei dipinti. I misuratori potevano vedere i quadri in base alle forme che li componevano, interpretandole. 10. Regola del Tre/ Regola Aurea/ Chiave del Mercante → proporzione. Spiegata da Piero della Francesca, era un metodo matematico essenziale nel Rinascimento. Esistono diverse forme della regola: - quella islamica, usata da Fibonacci - quella del XV secolo, dove si mettono i termini su una linea retta; - rappresentazione convenzionale con linee curve a collegare i termini; - nozione moderna della proporzione del XVII ↓ Usata in ogni ambito della vita (scambio, abbuono, baratto, allevamento ecc.) In pittura si utilizza la proporzione tra le parti del corpo: ma la proporzione geometrica non sempre combacia con una proporzione armonica. 11. Qualità pittoriche come proporzione, prospettiva, colore ecc. sono teologiche e spirituali. Prospettiva, pittura e morale: la prospettiva lineare (linee parallele che si incontrano all’infinito) simboleggia la visione del peccato. La geometria piana si applica al mondo astratto delle apparenze - metafora visiva. III. 1. Le abitudini visive del XV secolo non possono essere registrare, ma abbiamo analizzato degli elementi della cultura ampiamente condivisi: religione, educazione e affari. 2. I grandi autori del Trecento erano Cimabue, Giotto e i suoi allievi. Ma nel Quattrocento? Giovanni Santi (padre di Raffaello) nel poema dedicato a Federigo di Montefeltro duca d’Urbino, dove ne racconta vitae gesta, ci parla della pittura dell’epoca: - riconosce la qualità dell’arte fuori da Firenze (Venezia e Nord); - la maggior parte di autori inseriti sono comunque fiorentini; - apprezzamento per l’arte olandese. 3. Leon Battista Alberti (1404-72): - scrive il trattato Della pittura (De pictura pingendi)nel 1435, dove: ● libro I→ spiega la geometria della prospettiva; manifestazione di prospettiva (Landino). Criticati dal Vasari (erano difficili da fare per gli artisti e difficili da vedere). Prompto → un pittore per pittori, apprezzato da chi capiva le capacità artistiche; diversificazione della figura e maggior suggestione dei movimenti (vivo e prompto). Fra Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico: 1407 → entra nell’ordine domenicano a Fiesole (20 anni) e si trova sotto l’influenza di Giovanni Dominici; 1433 → prima commissione a San Marco a Firenze (La Madonna dell’arte dei Linaioli); 1436 → affreschi nel convento di San Marco 1446 → inizia a dipingere in Vaticano nella cappella di Nicola V 1455 → muore. Era considerato: Vezzoso → “delizioso in modo carezzevole”; non era una qualità masichile o una virtù, ma per Landino ci si riferiva ai caratteri tonali della sua arte (oltre che alle figure angelicate), una pittura dove le differenze tonali non sono estreme; Devoto → di stile contemplativo, che unisce gioia e tristezza e che informa il popolo, poiché non è complesso. è espressione di facilita, ma assenza di difficulta e di rilievo. I termini di Landino (puro, facilita, gratioso, ornato, varietà ecc. si contrappongono, accompagnano e sovrappongono tra loro
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