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BEETHOVEN riassunto., Dispense di Storia Della Musica Moderna E Contemporanea

Opere, caratteristiche e rapporto di Beethoven nel corso della musica moderna e contemporanea

Tipologia: Dispense

2020/2021
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Caricato il 05/02/2021

Gloria-Bonetti
Gloria-Bonetti 🇮🇹

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Scarica BEETHOVEN riassunto. e più Dispense in PDF di Storia Della Musica Moderna E Contemporanea solo su Docsity! BEETHOVEN Beethoven è nato a Bonn nel 1770, quindi quando aveva 19 anni era già scoppiata la Rivoluzione Francese (1789) che ha avuto un ruolo decisivo non solo storicamente in tutta Europa ma anche nella formazione personale di molti artisti come Bet. A Bonn ha studiato molte materie alle quali era appassionato come filosofia, infatti la sua è una formazione culturale a 360 gradi. E’ stato infatti il primo musicista a porsi sulla scena della cultura musicale come intellettuale. Proprio a partire da lui infatti la cultura tedesca inizia a considerare i musicisti non più come semplici artigiani ma come intellettuali e parte integrante della cultura. Bet ci teneva tra l’altro molto a ribadire la sua posizione di intellettuale e di uomo di cultura, imponendosi di scrivere liberamente nel modo in cui voleva (è anche per questo che abbiamo così poche sinfonie). Come ho già detto è nato a Bonn, che era una città troppo piccola e provinciale per i suoi ideali e per ciò a cui aspirava, infatti quando andò a Vienna si ritrovò in un ambiente molto più ampio e più disposto ad accogliere le sue idee che attingevano a quelli della rivoluzione. Si può quindi dire che il personaggio di Bet è basato su due aspetti fondamentali che sono: ideali rivoluzionari e l’aspetto culturale. DIFFERENZE TRA BET E MOZART: Entrambi introducono la modernità poiché sono i primi compositori che si distaccano dal potere del mecenate (uomo che commissionava e finanziava le opere) che imponeva sostanzialmente musica di tipo funzionale. Bet e Mozart hanno pensato invece di distaccarsi pensando che attraverso la musica potessero trasmettere messaggi universali. Il musicista solitamente veniva ingaggiato per comporre musica sacra o per musica da suonare a corte, quindi la composizione non apparteneva ai musicisti che le scrivevano ma al mecenate che li ingaggiava. Quindi con questa modernità introdotta da loro il musicista non è più visto come semplice artigiano al servizio di qualcuno ma viene considerato sulla scena culturale come intellettuale. Inoltre fanno parte di epoche diverse anche se li dividono solo 14 anni di differenza, sono comunque separati da un evento storico che ha segnato tutta Europa che è la Rivoluzione Francese. Bet vive la società post-rivoluzionaria con più libertà anche in ambito culturale, Mozart no infatti ai suoi tempi, nella Vienna in cui visse non era possibile che un artista si mantenesse con la musica. Bet ha una formazione culturale a 360 gradi ed p il primo a volersi imporre non sono come artista ma anche come intellettuale, invece Mozart si occupava di letteratura concernendo solo la ricerca dei soggetti teatrali e non si pose mai il problema di imporsi come intellettuale nella società, nonostante lui lo fosse. I temi erano diversi. Altra importante differenza può essere tradotta nel dualismo “leggerezza/pesantezza” che come diceva Calvino tutta la storia della letteratura e dell’arte si divide generalmente tra artisti che rappresentano la leggerezza e artisti che rappresentano la pesantezza. In questo caso Mozart nella sua musica da un’idea di maggiore leggerezza rispetto a Bet che invece affronta i temi con più pesantezza e più profondità. E questo fa nascere anche un’ulteriore differenza che concerne il ritmo, per questo Bet introduce lo sforzato e lo scherzo. NOVITA’ DI BET: innanzitutto Bet riprende i generi di artisti precedenti come Hayden e Mozart ma li riproduce in chiave diversa come la sinfonia, la sonata e il quartetto d’archi. Ci sono però delle importanti novità come ad esempio i temi che sono diversi da quelli di Mozart che erano più sofisticati più lavorati e quindi più belli. Bet invece si concentra maggiormente sullo sviluppo che è la parte centrale della sonata. In più i temi di Mozart era possibile cantarli, quelli di Bet no perché c’era una preminenza dello strumentale sul vocale. In Bet vediamo un ampliamento della forma che di conseguenza amplia lo sviluppo che per Bet diventa il cuore della sonata a cui attribuisce il compito di rappresentare la lotta eroica dell’uomo contro il destino e la mortalità. Altra novità, Bet introduce lo stile spezzato che consiste nel passare il tema all’interno dell’orchestra da un gruppo strumentale ad un altro. Introduce anche il dramma con la drammatizzazione della forma sonata che è una dimensione sonora nuova. TERZA SINFONIA: intanto la Sinfonia come genere è considerata da B. come il genere tramite cui parlare al grande pubblico e quindi a tutti, per la sua semplicità riesce a trasmettere i temi direttamente. La terza sinfonia intitolata sinfonia eroica si basa sul tema dell’eroismo infatti è stata composta da B. quando credeva ancora che fosse possibile cambiare le cose attraverso la rivoluzione. Questo tema eroico ricorre tra l’altro in tutto il percorso centrale della carriera compositiva di Bet in quanto possiamo distinguere un primo Bet poi il Bet della maturità che inizia proprio con lo stile della terza sinfonia e infine il tardo Bet che è rappresentabile dalla 9 sinfonia. La 3 sinfonia nasce tra il 1802/4 come dedica a Napoleone Bonaparte che al tempo ricopriva la carica di Primo Console, egli era visto dai suoi contemporanei come un eroe che avrebbe potuto cambiare la storia con i suoi ideali rivoluzionari infatti per Bet. l’eroe è qualcuno che riesce a cambiare le cose con la sua personalità e forza morale ed è inoltre l’unico modo di vincere la morte e il destino dell’uomo, lasciare un segno. Infatti la 3 Sinfonia doveva rappresentare proprio questo: le idee rivoluzionarie e democratiche alle quali Bet. stesso aderiva. In realtà poi quando nella 9 sinfonia vuole comunque mostrare al mondo ciò in cui realmente crede e quindi riprende l’Inno alla Gioia di Schiller che rappresenta un’esaltazione all’uguaglianza molto usato infatti durante la Rivoluzione. Vuole mostrare una sorta di rivendicazione dei valori umani, per questo riprende anche lo stile eroico. Nell’Inno alla gioia c’è un riferimento all’Arcadia, a questo mondo utopico del mondo greco passato in cui regnava armonia che si può raggiungere attraverso la ragione. Questa chiave utopica viene messa in evidenza dagli acuti delle voci che sembrano quasi sforzarsi. Bisogna però specificare che nell’ode alla gioia Schiller fa riferimento anche agli Elisi che invece rappresentano un’ideale situazione di armonia che si rifà però al futuro e non al passato. Bet si rifà a questo perché aveva letto un saggio di Schiller in cui espletava il fatto che la poesia antica del passato rappresentava una condizione armonica che ormai non apparteneva più al loro presente, la definiva infatti “poesia ingenua”. Definiva invece la poesia del mondo moderno l’ideale di armonia raggiungibile però solo con l’intelletto e per questo la definisce “poesia sentimentale”; crede che non si può più tornare all’arcadia e quindi il compito dell’artista moderno è quello di portare gli uomini verso l’Eliso e quindi verso una nuova condizione di armonia che però per i romantici era irraggiungibile, infatti in tedesco è stato coniato il concetto di Sehnsucht che può essere tradotto come il desiderio fortissimo di voler raggiungere qualcosa che non può essere raggiunto. Un altro riferimento che c’è nell’Inno alla Gioia è l’immagine del cielo stellato, Bet decide di rappresentarlo anche perché lui era molto influenzato dalla filosofia di Kant che nella sua opera “Critica della Ragion Pratica” aveva espresso che il cielo stellato è una delle cose che portano l’uomo a un livello elevato insieme alla legge morale. Questo riferimento è collocabile alla fine della sinfonia nell’ultimo movimento come a voler sciogliere la tensione dei movimenti precedenti. Tra l’altro: il tema dell’Inno alla Gioia è nascosto, ha quasi un ruolo funzionale, compare/ricorre nella Sinfonia in diversi momenti. Viene quindi inserita quasi in maniera subliminale in modo tale che la nostra coscienza la tenga in mente e nel momento in cui la sentiamo abbiamo l’impressione di averla già sentita prima. CARATTERISTICHE DELLA 9 SINFONIA: è una sinfonia molto complessa e concentrata proprio per la tensione drammatica che viene rappresentata. E’ come se Bet volesse farci percorrere un percorso/cammino. Questa particolarità di questo percorso simbolico può essere rintracciata anche in alcune caratteristiche tecniche: ad esempio la Sinfonia inizia in Re Minore e finisce in Re Maggiore che è una tonalità positiva. Inoltre la 9 Sinfonia inizia con delle quinte vuote, che al tempo di Bet era del tutto inusuale. E’ chiamata quinta vuota perché c’è l’assenza della terza che indicava se la tonalità era in Maggiore o in Minore. E’ usata per rappresentare il caos che può essere inteso in senso storico o in senso individuale. Quindi l’assenza della terza dava un senso di vuoto che era vietato al tempo. Quindi iniziare con delle quinte vuote dava un senso di caos. (e questo è il Primo movimento) Il secondo movimento è un adagio e infine l’ultimo Movimento inizia con un momento di tensione descritto dai violoncelli e dall’intonazione del testo molto vicina al parlato, infatti Bet si serve delle caratteristiche del recitativo teatrale in cui però usa la tecnica della recitazione senza le parole, quindi è come se i violoncelli parlassero. Altra caratterista della 9 Sinfonia è l’introduzione del flashback che interrompe spesso i vari movimenti. Rappresentano sostanzialmente dei ricordi precedenti e che Bet introduce soprattutto nel momento finale in cui si sta per arrivare appunto alla “gioia” come a voler ricordare la lotta fatta per arrivare a quel momento. INTERPRETAZIONI DELLA 9 SINFONIA: Ci sono diversi modi/chiavi di lettura, dipende dal piano in cui vogliamo analizzarla. Se intendiamo il piano del tempo, quindi la dimensione diacronica possiamo definirla come un cammino storico che si è fatto per arrivare dal caos del cosmo alla civiltà. Diversamente possiamo pensarlo a un cammino effettuato per raggiungere la luce partendo dal buio, metaforicamente per raggiungere la legge morale. Sul piano esistenziale invece farebbe pensare alla vita personale dell’artista, quindi di Bet che ha avuto comunque una vita abbastanza caotica, non facile dovuta ai vari lutti e alle varie difficoltà della sua infanzia. COME SI LEGGE LA PRESENZA DI BEETHOVEN IN ARANCIA MECCANICA: Beethoven ricorre spesso in Kubrick, la sua musica viene sempre prodotta con il sintetizzatore ed è il tema fondamentale di questo film proprio perché rappresenta gli ideali umani più alti. Attraverso la musica di Bet il personaggio di Alex riesce ad esprimere le sue azioni violente. Invece la musica di Rossini, in Arancia viene usata per evidenziale il fatto che quando Alex torna a casa dopo la terapia subisce un forte impatto con la realtà. Questo contrasto è dovuto al fatto che la musica di Rossini ha toni ottimistici e allegri che si contrappongono all’indifferenza (che dovrebbe rappresentare il dolore) dei genitori di Alex al suo ritorno. ASSOCIAZIONE TRA BEETHOVEN E NAZISMO IN ARANCIA MECCANICA: la musica di Bet intanto ricorre sempre nel film, essendo il tema principale. Per quanto riguarda l’associazione al nazismo, Kubrick dichiara di aver utilizzato appositamente la musica di Bet nella ripresa cinematografica in cui Alex si sottopone alla terapia di cura per criticare le azioni barbariche del nazismo. Bisogna ricordare che la 9 sinfonia di Bet veniva utilizzata come musica di compleanno per Hitler. Altro modo per criticare il nazismo attraverso la musica è noto grazie all’utilizzo dell’Inno alla Gioia che viene deformato con l’associazione di questa musica con immagini che tendono a renderla quasi ridicola. Come anche la musica di Rossini che viene usata in maniera non appropriata viene quasi deformata perché associata a una particolare immagine erotica, in questo modo Kubrick rende quasi banale e ridicolo l’incontro erotico.
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