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Belle Epoque, Primo dopoguerra, Capitalismo, Crisi del 1929., Appunti di Storia

Sintesi del periodo della Belle Epoque, del Biennio Rosso e della Crisi del '29. Esposizione negativa sul Capitalismo.

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 02/07/2020

GemellaEco
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Scarica Belle Epoque, Primo dopoguerra, Capitalismo, Crisi del 1929. e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Belle epoque Anni di pace e di benessere, fino al 1914. Società borghese davanti a se anni di prosperità. Corsa di sviluppo era inarrestabile. Uomo visto come se fosse in grado di sconfiggere la natura. Invenzione dell'automobile, fratelli fabbricanti di ruote crearono un marchingenio per il volo. Marconi diede il via all'invenzione della radio e alle trasmissioni. Prodotto telefono, macchina fotografica ed elettrodomestici, bicicletta.. che semplificavano la vita, erano considerati di beni durevoli coloro che li acquistavano erano definiti consumatori. Nascita di grandi magazzini e vendita per corrispondenza, con i ratei. Nascita della pubblicità, che si limitavano a descrivere l'uso del prodotto, più avanti ebbero un utilizzo di fermentare un bisogno nel consumatore riguardo la necessità di acquistare un bene nonostante non si avesse il bisogno. Avvenne il passaggio dal consumo al consumismo. 1909 Ford costruì una prima automobile acquistabile dai medi borghesi, con dei prezzi competitivi. Riuscì ad abbassare il costo della produzione, utilizzando un nuovo sistema di lavoro, ovvero la catena di montaggio. La catena di montaggio era stata ideata dall'ingegnere statunitense Taylor, consisteva nel disporre gli operai davanti ad un nastro mobile, che trasportava pezzi tutti uguali dove ciascun di loro doveva compiere un unica azione, senza mai interrompere il ritmo. Grazie a questo sistema adottato ancor ad oggi nelle industrie fu possibile eseguire una produzione in serie, che portava ad una abbassamento dei costi dei prodotti, a spese però degli operai che dovevano sostenere ritmi di lavoro ripetitivi e massacranti. Anche nel capo politico e sociale, si ebbero importanti cambiamenti tipo: miglioramento delle condizioni igeniche, vennero sconfitte molte malattie, miglioramento delle condizioni degli operai, nacquero i movimenti femministe, il suffragio universale maschile esteso a tutti gli uomini, donne cominciarono a chiedere di votare e l'emancipazione. Con il suffragio maschile, si ebbe una partecipazione delle masse alla vita politica, da piccoli raggruppamenti diventarono partiti di massa, espressione della società di massa che era concentrata nelle città, vive in grandi edifici e lavorava nelle grande aziende, comunicava con mezzi tecnologici, acquistava ciò che li serviva e ciò che non li serviva, identica a quella odierna. L'ottimismo della belle epoque, nascondeva tutta via una forte disuguaglianza, solo i borghesi migliorarono le loro condizioni di vita. Tensioni tra gli Stati In tutti i paesi Europei crescevano i movimenti nazionalistici che infiammavano l'opinione pubblica, presentando la guerra come l'unico modo per risolvere i problemi sociali ed economici interni e per dimostrare la potenza della propria nazione. Erano molte le questioni territoriali che alimentavano il contrasto fra le nazioni. L'Italia puntava a recuperare Trento e Trieste e confermare la propria supremazia sull'Adriatico, la Russia cercava di espandersi nelle nazioni dell'Est e impadronirsi del Bosforo per garantirsi un accesso diretto al Mediterraneo. Il primo dopoguerra e il biennio rosso Europa era a pezzi, prima guerra mondiale fu la prima guerra che aveva coinvolto la popolazione civile. Europa doveva fare i conti con i problemi susseguiti dopo la guerra. Primo fra tutti con i reduci, che creavano problemi sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista morale, che avevano un pensiero ottimistico che veniva eliminato una volta tornati in madre patria. Problema economico, spese di guerra elevato che portarono ad un alto debito pubblico e all'inflazione; lo Stato per risolvere la questione imposero delle tasse che ricadevano sulla popolazione. Un'altro problema fu la riconversione, le industrie producevano solo cose finalizzate alla guerra (perché venivano finanziate dallo Stato) allo stesso tempo si arricchivano, cosi misero al lavoro più dipendenti per rispondere al bisogno di produzione, ma dopo la guerra tutti gli operai assunti non servivano più, cosi vennero licenziati. Inflazione, le tasse e i licenziamenti fecero collassare la situazione. In aggiunta ci fu la paura del consumismo, che stava al basa del 900. Classi dirigenti erano terrorizzati di perdere all'istante tutte le proprietà che avevano, erano disposti a tutto pur di non perdere. E i regnanti, erano preoccupati nel caso ci fosse una rivoluzione legata al comunismo di essere uccisi insieme alle proprie famiglie. I contadini cominciarono a voler contare nella società, dove prima erano ignoranti. Ma con la guerra gli operai e i contadini cominciarono ad entrare nei libri di storia, cominciarono a farsi ascoltare, creando una vera e propria associazione di massa. Manifestazioni e sciopero peggiorarono la situazione della società. I partiti socialista avanzarono negli esiti elettore, sorsero i primi soviet e chiesero le 8 ore di lavoro. I partiti socialisti si divisero in partiti riformisti e rivoluzionari. I primi furono ideatori del fascismo, mentre gli ultimi del comunismo. In Germania c'era una forte disoccupazione, il governo era sotto la Repubblica di Veirmar di base socialista, la social democrazia tedesca riformista. Esisteva anche quella rivoluzionaria, ma la borghesia tedesca rispetto a quella russa era molto più forte, quindi riuscì a rispondere e a difendere le proprie proprietà. La Repubblica di Veirmar cercò di sistemare i conti, ma la Francia dopo la prima Guerra mondiale cercò di far pagare il debito della guerra alla Germania, debito altissimo. Germania distrutta economicamente, i nazionalistici fecero un colpo di stato per non pagare i debiti. Mentre la Repubblica cercava di rialzarsi, un altro colpo la fece atterrare, ovvero la crisi di Wall Street, che tagliò completamente i finanziamenti stranieri. L'Italia ebbe la riconversione industriale, il problema dei reduci, il debito pubblico, l'inflazione e l'occupazione delle fabbrica; era il paese più a rischio di rivoluzione comunistica, essendo appena nascente la borghesia era debole. Il sistema politico era suddiviso dai liberali (giolittiani) e i cattolici. Il partito socialista anche qui era suddiviso in rivoluzionari (quelli che volevano cambiare la situazione attraverso le rivoluzioni) e riformisti (coloro che volevano cambiare la situazione attraverso le riforme). Crisi del 1929 Crollo della borsa di Wall Street, la borsa è una sorta di mercato in cui si vendono le azioni, che sarebbero una parte delle grandi aziende. Il valore delle azioni crolla perchè quasi tutti vendono e nessuno compra. La crisi economica del 1929 ha giocato un ruolo importantissimo nella storia dell’economia mondiale. Essa partì dagli Stati Uniti per poi diffondersi in Europa. Gli Stati Uniti erano fortemente impegnati in prestiti e investimenti per ricostruire l’Europa dopo la Grande Guerra; certo non lo facevano per altruismo, ma perché l’Europa era un campo d’esportazione importantissimo. Gli USA quindi erano in una fase di crescita economica indefinita e inarrestabile. La crisi economica aveva dato i suoi primi
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