Scarica Bibliografia su Franz Kafka e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Lingue e letterature classiche solo su Docsity! Primogenito di sei figli, Franz Kafka nasce a Praga il 3 luglio del 1883 da una famiglia di origine ebraica, è stato uno scrittore e un filosofo boemo in lingua tedesca. Egli riceve un'ottima e regolare educazione e formazione nelle scuole tedesche, anche grazie alle buone disposizioni economiche paterne. Dal 1889 al 1893 Kafka frequentò la scuola elementare tedesca; successivamente il liceo. Nel 1901 entrò nell’Università di Praga dove iniziò a studiare la chimica per poi lasciarla e dedicarsi allo studio delle leggi dove, cinque anni dopo, ottenne il titolo di dottore. Kafka detestava il suo stesso corpo; nonostante conobbe molte donne, tra cui Felice Bauer, egli stesso racconta il disgusto per il proprio corpo quando il padre accompagnandolo in piscina o nel bagno rituale ebraico lo costringeva a denudarsi. Esprimeva lo stesso senso di ripugnanza nei confronti dell'amore sessuale che descrive, ad esempio ne Il castello, come qualcosa di sporco che riduce l'uomo all'animalità. Nel 1917 gli fu diagnosticata la tubercolosi e da allora in poi trascorse frequenti periodi nei sanatori. Nel 1923 andò a Berlino per dedicarsi alla scrittura; durante una vacanza in quell’anno incontrò una giornalista con la quale visse a Berlino fino a quando le condizioni di salute di Kafka peggiorarono. Dopo un breve soggiorno a Praga dove la coppia si unì, Franz Kafka morì di tubercolosi all’età di 41 anni. 1 Figlio di un commerciante ebreo, ebbe con il padre un rapporto straziante, documentato nella drammatica: “Lettera del Padre” Quando Franz scrive questa lettera all’età di trentasei anni, un uomo che si porta ancora dentro una presenza ingombrante a livello psicologico e mentale, suo padre. In questa, Kafka dà la colpa della propria inettitudine al padre e ai suoi metodi educativi troppo autoritari. Quella figura severa, dai comportamenti distanti, lo schiaccia e non gli permette di crescere in modo sereno e conforme alla sua sensibilità. Nella Lettera al padre, Kafka riflette sui sentimenti ambivalenti di odio e amore che nutre nei confronti della figura di suo padre Hermann. Il testo si apre su un punto assai significativo, ovvero su una domanda che Hermann ha rivolto a Franz: il padre di Kafka ha chiesto al figlio come mai provi paura nei suoi confronti. Franz, per rispondere alla domanda del genitore, stende un lungo scritto di circa 45 pagine in cui approfondisce, senza i timori e le remore del confronto diretto con il padre, tutti i turbamenti, le ansie e le angosce della sua infanzia e della sua adolescenza. L’autore comincia la sua lunga lettera rivendicando la propria paura e spiegando che il discorso che si appresta a scrivere sarà indubbiamente molto lungo a causa della complessità dell’argomento e della quantità di aspetti che egli dovrà considerare. Al tempo stesso la sua confessione sarà parziale e incompleta poiché, benché adulto, lo scrittore teme ancora le “conseguenze” del suo gesto di accusa nei confronti dell’autorità del padre. Lo scrittore ammette francamente le proprie mancanze in quanto figlio, dato che si rende conto di non aver nessun senso della famiglia, di trascorrere molto tempo seguendo la propria vocazione letteraria e di non occuparsi invece mai dell’attività commerciale della famiglia e di non mostrare mai slancio affettivo per il padre, al contrario di quanto egli fa con amici e conoscenti. A queste accuse anaffettive, che il padre gli rinfaccia molto spesso, Franz replica sostenendo che i suoi comportamenti non sono stati generati da disattenzione o disinteresse, ma da un dolore maturato in anni di rapporto conflittuale, del quale Kafka incolpa il 2
