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Biografia di Dino Campana, Temi di Italiano

Breve biografia di Campana, caratteristiche dei Canti Orfici: temi principali e linguaggio

Tipologia: Temi

2018/2019

Caricato il 07/03/2019

alessia-giampieri
alessia-giampieri 🇮🇹

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Scarica Biografia di Dino Campana e più Temi in PDF di Italiano solo su Docsity! “Tra follia e poesia nel ‘900” – Dino Campana Dino Campana nasce nel 1885 a Marradi (provincia di Firenze), da una famiglia agiata (borghesia emergente), figlio di un insegnante e di una donna che viene diagnosticata la mania deambulatoria, molto cattolica e legata al figlio più piccolo (Rifiuto materno). Caratterizzante del paese è il Fiume Lamone e Campana nelle sue poesie racconterà molte volte del suo paesino d’origine, infatti è un poeta molto visivo, si concentra più sulle immagini che sui sentimenti. Dino Campana essendo considerato “pazzo” spesso fuggiva, si isolava o andava in altri paesi vicini al suo dove non veniva giudicato da chi lo conosceva, nel suo paese infatti cercavano di istigarlo, facendolo ubriacare e arrabbiare “dal dolore ci ho ricavato sangue”. Inizierà il liceo a Faenza per poi terminarlo a Torino, inizia poi l’Università di Bologna, studiando chimica, ma non si è mai laureato. Ufficialmente gli vengono diagnosticati i primi disturbi all’età di 14/15 anni e da qui viene definito “nevrastenico”. 1905 Viene rinchiuso in manicomio a Imola, tenta di scappare ma viene internato di nuovo per due anni Uscito dal manicomio ha un infrenabile bisogno di fuggire e inizia a viaggiare (forse anche in Argentina). 1909 Viene di nuovo fermato a Firenze Un’altra via di uscita per lui era la scrittura e nel 1912 scrive “La Chimera” pubblicata su una rivista dell’Università di Bologna. 1913 Consegna a Papini e Soffici direttori di Lacerba “Il più lungo dei Giorni”, ma il testo viene smarrito (e ritrovati solo 70 anni dopo) e questo fa aumentare ancor di più la pazzia di Campana e infatti minaccia i due direttori. 1914 Riscrive da capo il libro ricercando tra vecchi bozzi e nelle parti più nascoste della sua memoria, intitolandolo “Canti Orfici” Si è autofinanziato. Grazie ad una recensione da parte di Renato Fondi, il poeta ritrova l’attaccamento alla realtà e il senso dell’esistenza Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale lui tenta di entrare nell’esercito ma viene rifiutato per i suoi problemi mentali. 1916 Conosce Sibilla Aleramo (lei lo cerca perché aveva letto i “Canti Orfici”), si scambiano delle lettere e si frequentano per due anni ma fu una relazione molto tormentata e a volte anche violenta. Sibilla durante la sua vita non racconta mai della sua relazione con Campana, ma alla sua morte fa pubblicare le lettere che si erano scambiati. 1918 A 33 anni viene internato nel manicomio Castel pulci per 14 anni (gli viene diagnosticata la “ebefrenia” schizofrenia dei giovani Morte a livello poetico Venne seguito dal dottor Emilio Pariani (che poi riporterà ciò che gli raccontava in “Vite non romanzate”) Durante questi anni in cui è rinchiuso in manicomio, però, la madre lo va a trovare regolarmente. 1920 Subisce applicazioni di elettroshock 1932 Muore per setticemia a 47 anni Ravagli descrive Dino Campana come non appartenente a nessuna categoria poetica dell’epoca (“I Futuristi”) e la prima sensazione che si aveva di lui era di una persona schiva, poco socievole, ma che in realtà sotto nascondeva una grande sofferenza. Campana ha la capacità di scrivere a tutti i cittadini del mondo, i suoi scritti sono indirizzati a persone di tutte le epoche. La prima edizione dei “Canti Orfici” viene pubblicata nel 1914 ma negli anni vengono fatte delle nuove edizioni, una viene addirittura fatta quando Campana era in manicomio, quindi senza la sua autorizzazione. Struttura: 1. Titolo 2. Sottotitolo e dedica 3. Testi 4. Il colophon (“citazione”) con cui si chiude un testo L’opera è composta sia da testi in prosa sia in poesia, sono 29 componimenti in cui lui rimanda ad autori come Dante, Orfeo, Leopardi.. Il “Colophon” che inserisce è una citazione modificata di Walt Whitman tratta da Song of My self” Passione per il moderno: ✓ Ritmi e dinamismi ✓ Uso dei primi piani ✓ Scorciature e salti temporali Poesia come parola rivelatrice, mistica e segreta. • Poesia originaria, ha radici remote e misteriose • Poesia notturna, scende nei recessi profondi dell’animo umano
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