Scarica Biografia di Puskin e più Appunti in PDF di Letteratura Russa solo su Docsity! Biografia di Puskin Puskin è considerato uno scrittore nazionale per la sua umanità universale, peculiarità che appartiene alla cultura russa grazie alla sua influenza. La sua universalità determina anche la difficoltà di tradurre l’opera di Puskin in altre lingue. Il poeta si è formato guardando diverse culture ed è sempre stato un poeta che ama la libertà intellettuale. In molte situazioni della sua vita subì pressioni ed esigenze esterne, ma nonostante ciò riuscì ad esprimere nelle sue opere l’amore per la libertà. L’impetuosità dell'evoluzione personale di Puskin ci costringe a ripercorrere la sua vita e la sua opera periodo per periodo, come parti staccate. In ogni periodo Puskin appare nuovo, con nuovi obiettivi ed aspirazioni. Nacque a Mosca nel 1799. Definiva i suoi antenati ribelli, perché le significative presenze dei Puskin nella storia erano legate a ribellioni contro il potere. Il padre però non possedeva grandi qualità personali e non dava una positiva immagine di sé ai figli. | genitori, non diedero ai figli un'adeguata educazione familiare, per questo Puskin cercherà per tutta la vita di compensare l'educazione insufficiente. Durante l'infanzia, studiò molto gli autori francesi dei 600 e 700, ma non è un periodo rilevante nella sua vita. Nell’età adulta, Puskin ricordò al posto della madre, la contadina nutrice Arina Rodionovna, il cui ruolo fu determinante nell'infanzia ma anche nel periodo di esilio dell'autore. La sua figura è diventata un mito: le è stata infatti attribuita la funzione di musa-madre popolare della poesia russa. Puskin studiò in un liceo per giovani privilegiati, che impartiva una formazione umanistica e di scienze politiche. Nel periodo giovanile, Puskin aspirava ad affermarsi in società e divenne uno scapestrato a San Pietroburgo. Fu membro della società “La lampada verde”, basata sull'unione del libero pensiero con la libera condotta. Vi si praticava anche la libertà di parola. “Lampada verde” era definito come gruppo dedito alla baldoria, ma anche come gruppo di oppositori politici e filiale dell’Unione della prosperità. In questo periodo Puskin accolse diverse influenze, unendo nelle sue opere una libertà ludica e un severo eroismo. La più importante opera del periodo pietroburghese è “Ruslan e Ljudmila”, poema innovatore che mostra il contrasto di toni giocosi che convivono con quelli eroici e di lirica alta. Per multipla convivenza di stili viene accusato di immoralità, ciò nonostante Ruslan e Ljudmila rappresenta il trampolino di lancio per la carriera di Puskin. Lo zar Alessandro fu ferito dalle opere di Puskin e dalla sua libertà di pensiero, per questo fu esiliato nelle regioni meridionali dell'impero. Il periodo meridionale fu il più radicale, e, assieme al periodo romantico, il più ordinario nella vita e nell'arte. Puskin si ammalò in modo serio e per curarsi dovette recarsi in diversi luoghi, anche una volta guarito non rimarrà per un periodo troppo lungo nella stessa città. Vengono riportati tratti autobiografici nelle sue opere: vengono descritti elementi come l'eroe fuggiasco che non ha legami né di amicizia né amorosi, luoghi visti personalmente dall'autore, l’amore per una donna descritto in diverse opere che fece nascere delle ricerche sull'amore celato di Puskin, l'interesse per la passione religiosa del Medioevo. Nel sud l’autore viveva una vita intellettuale interessandosi alla filosofia, alla geografia politica, a temi come la pace eterna e il ruolo della pace e della guerra sulla conquista della libertà, si informava sulle rivoluzioni spagnola e francese. Alla fine del periodo meridionale Puskin scrisse Evgevnij Onegin, il più importante romanzo russo dell’800. Onegin è un giovane dell’epoca dell’Unione della prosperità con
