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Biografia, Scoperte scientifiche e dottrina di Galileo Galilei, Sintesi del corso di Filosofia

La vita e le opere di Galileo Galilei, con particolare attenzione alle sue scoperte fisiche ed astronomiche. Si parla della polemica contro la chiesa e contro i teologi, della distruzione della cosmologia aristotelico-tolemaica, del principio d'inerzia, delle superfici celesti, dei satelliti di Giove e dell'illuminazione dei pianeti. Viene inoltre analizzato il valore scientifico del cannocchiale e del metodo della scienza utilizzato da Galileo.

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

In vendita dal 08/01/2023

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Scarica Biografia, Scoperte scientifiche e dottrina di Galileo Galilei e più Sintesi del corso in PDF di Filosofia solo su Docsity! Galileo Galilei 1 Galileo Galilei Created Tipo Argomento Anno II Archiviata Indice @October 29, 2022 10:26 AM Vita Le opere La battaglia per l’autonomia e la libertà della scienza La polemica contro la chiesa e contro i teologi La polemica contro gli aristotelici Le scoperte fisiche ed astronomiche Gli studi sul moto dei corpi Il principio d’inerzia Distruzione della cosmologia aristotelico-tolemaica Le superfici celesti I satelliti di Giove L’illuminazione dei pianeti Il dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo Il valore scientifico del cannocchiale Il metodo della scienza Tra “sensata esperienza” e “necessarie dimostrazioni” Sensata esperienza Necessarie dimostrazioni Induzione e deduzione Esperienza e verifica Esperienza Verifica Metodo e filosofia Presupposti e giustificazioni filosofiche del metodo Il realismo di Galilei Il processo Galileo Galilei 2 Vita Galileo Galilei nacque a Pisa nel 1564, appartenente ad una famiglia di media borghesia intraprese i primi studi di letteratura e logica a Firenze. Successivamente si iscrisse alla facoltà di medicina, approfondì la matematica ed inizio a compiere le prime osservazioni fisiche formulando alcuni teoremi di geometria e meccanica Nel 1589 ottenne la cattedra di matematica all’università Pisa e formulò la legge di caduta dei gravi Nel 1592 passò ad insegnare matematica all’università di Padova (prendendo la cattedra destinata a Bruno) Galilei morì nel 1642 ad Arcetri Le opere 1609 costruì il cannocchiale basandosi su di un modello olandese 1610 pubblicò il Siderus Nucius dove spiegò le sue scoperte astronomiche Le sue scoperte lo portarono ad appoggiare la teoria Copernicana andando in conflitto con gli aristotelici e le gerarchie ecclesiastiche 1616 ricevette un’ammonizione dal cardinale Roberto Bellarmino, consultore del Sant’Uffizio Galilei intraprese una disputa con il matematico e astronomo Orazio Grassi riguardo ad una sua opera dedicata all’apparizione di tre comete, pubblicando nel 1623 Il saggiatore L’opera di maggiore rilevanza di Galileo è Il dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, il tolemaico e il copernicano. Ciò gli costò una citazione dal papa e dovette comparire nuovamente al tribunale del Sant’Uffizio Il processo di concluse nel 1633 con l’abiura di Galilei ed il suo successivo confino nel palazzo dell’arcivescovo di Siena il quale ebbe l’obbligo di controllare lo scienziato Le accuse del 1616 La condanna del 1633 e l’abiura La riabilitazione di Galilei e l’attuale posizione della chiesa cattolica Galileo Galilei 5 Successivamente, dalla formulazione scientifica di questo principio da parte di Newton, il principio d’inerzia sarà noto come primo principio della dinamica Galilei non accentando le testi bruniane sull’infinità dell’universo, attenendosi ad un modello di un cosmo finito, non poteva veramente giustificare il principio d’inerzia, il quale richiedeva uno spazio infinito. (fu formulato solo successivamente da Renè Descartes) Il principio ebbe anche delle accezioni in campo astronomico spiegando il continuo del movimento dei pianeti e della Terra in un tempo indefinito Distruzione della cosmologia aristotelico-tolemaica Galilei riconosce l’esistenza di un’unica scienza del moto negando la differenza tra moti rettilinei e moti circolari individuata da Aristotele, e di conseguenza il rifiuto della diversità struttura tra cielo e terra. Le superfici celesti Galilei aveva intuito la verità del copernicanesimo grazie all’uso del cannocchiale, osservando la superficie lunare aveva notato ombre proiettate dalle montagne lunari, arrivando alla conclusione che la Luna fosse quindi “rugosa”. Mentre osservando il Sole scoprì macchie oscure che si formavano e scomparivano, dimostrando quindi che i corpi celesti fossero soggetti a fenomeni di mutazione e alterazione e non fossero costituiti dalla materia perfetta dell’etere individuata da Aristotele I satelliti di Giove A differenza di Aristotele il quale credeva che intornio ad un corpo in movimento nello spazio non potessero ruotare altri corpi, e quindi solo Terra potesse essere il centro del movimento degli altri corpi, Galilei, grazie al cannocchiale, individuò i quattro satelliti di Giove (medicei) e di conseguenza nulla vietava di pensare che anche la Terra con il suo satellite ruotasse intorno al Sole L’illuminazione dei pianeti Infine la scoperta galileiana delle fasi di Venere che gli fece intuire che anche questo corpo riceveva luce, lo portarono a pensare che anche gli altri pianeti, tenebrosi per natura, erano illuminati dal Sole Galileo Galilei 6 Il dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo Con il pretesto di voler presentare imparzialmente i due maggiori modelli cosmologici della storia, espone in realtà argomenti decisivi a favore del copernicanesimo I personaggi: SIMPLICIO: mentalità conservatrice e tradizionalista, sostenitore teoria geocentrica SALVIATI: nobile fiorentino che impersona l’intelligenza anticonformista dello scienziato moderno, sostenitore teoria copernicana SAGREDO: ruolo di mediatore imparziale, personalità non oppressa dai pregiudizi Il dialogo è diviso in 4 giornate: 1. Galilei pone sotto accusa la distinzione aristotelica tra il mondo celeste e quello terrestre 2. Dedicata alla confutazione degli argomenti contro il moto della terra Argomenti Se la terra ruotasse su se stessa ci sarebbe un vento tale da trasportare tutti gli oggetti / no perché l’aria partecipa dello stesso movimento della terra, quindi in rapporto essa è ferma Se la Terra si muovesse da ovest ad est i gravi cadrebbero in modo obliquo / no perché i gravi partecipano al moto terrestre Principio di relatività galileiana: è impossibile decidere in base alle esperienze meccaniche all’interno di un sistema chiuso, se tale sistema sia in quiete o in moto rettilineo uniforme 3. Galilei dimostra il moto di rotazione della Terra ed esalta la concezione copernicana 4. Galilei espone la sua dottrina delle maree Il valore scientifico del cannocchiale Attraverso l’’utilizzo del cannocchiale Galilei manifesta l’enorme importanza degli strumenti d’osservazione, ulteriore prova della convergenza tra sapere e tecnica. Galileo Galilei 7 La tecnica fu decisiva per la possibilità di riprodurre il fenomeno studiato nelle condizioni volute Galilei, venuto a conoscenza del fatto che un olandese aveva costruito un cannocchiale, che permetteva di ingrandire le cose in lontananza volle replicarlo, riuscendo ad ottenere più di trenta ingrandimenti lineari (immagini mille volte più grandi). La grandezza di Galilei non è quindi da attribuire alla costruzione del cannocchiale, bensì all’applicazione scientifica che egli ne fece, lo strumento era giù utilizzato da navigatori e militari ma in modo limitato, fu infatti la genialità ed il coraggio di Galilei di puntare il cannocchiale verso il cielo che lo fecero diventare lo strumento primario di osservazione astronomica Il metodo della scienza A Galilei è da attribuire anche l’individuazione del metodo della ricerca fisica, anche se egli più che teorizzarlo filosoficamente lo applicò. Nonostante ciò possiamo notare che Galilei articolò il metodo della scienza in due parti fondamentali: 1. MOMENTO RISOLUTIVO: scomporre un fenomeno complesso nei sui elementi semplici, formulando un’ipotesi matematica 2. MOMENTO COMPOSITIVO: verificare l’ipotesi in un esperimento e formularne la seguente legge Tra “sensata esperienza” e “necessarie dimostrazioni” Sensata esperienza Si intende esperienza condotta con i sensi, che mette in evidenza il momento osservatorio deduttivo della scienza, attraverso un’attenta ricognizione dei fatti e dei casi particolari induce ad una legge generale (induzione) Necessarie dimostrazioni Mette in evidenza il momento raziocinativo o ipotetico-deduttivo. Le necessarie dimostrazioni sono i ragionamenti logici, condotti da una base matematica, partendo Galileo Galilei 10 arriva a conoscere e il mondo quale veramente esso è. In Galilei ritroviamo un forte rapporto tra scienza e realtà, in termini di riproduzione o rispecchiamento. Il processo Le accuse del 1616 Con il diffondersi della teoria copernicana ed il preoccupante estendersi delle polemiche dal piano astronomico-matematico a quello fisico e infine a quello religioso il Sant’Uffizio affidò la faccenda copernicana ai teologi, i quali reputarono tali tesi eretiche Dopo la messa all’indice delle opere di Copernico nel 1616, Galilei venne convocato, formalmente ammonito e sollecitato ad abbandonare tali tesi, ma non fu punito ne costretto ad abiurare. Molti storici sono giunti a negare l’esistenza di un vero e proprio precetto data l’assenza di firme nel testo finale di notai, testimoni e Galilei La condanna del 1633 e l’abiura Dopo anni di silenzio, Galilei nel 1632 pubblicò il dialogo dove presentava in maniera “obiettiva” l’argomento. Papa Urbano VIII, sentitosi preso in giro dalla figura di Simplicio, e timoroso che la situazione precipitasse ordinò di sospendere la diffusione dell’opera ed intimò Galilei di trasferirsi a Roma. L’accusa era quella di aver trasgredito il precetto del 1616. Trovandosi senza testimoni, Galilei inizialmente tentò di manovrare gli inquisitori dicendo che la sua opera aveva l’intento di dimostrare l’erroneità delle tesi copernicane, ma poi modificò la sua posizione ammettendo di esser andato contro l’ammonizione, per poi abiurare le proprie tesi La riabilitazione di Galilei e l’attuale posizione della chiesa cattolica Nel 1981 papa Giovanni Paolo II istituì una Commissione pontificia per rivedere il caso di Galilei e metterne in luce gli eventuali errori Tanto Galilei quanto il concilio sostengono la tesi della complementarietà di ragione e fede Galileo Galilei 11 Galilei ammette il carattere illuminante della grazia divina Giovanni Paolo II documentò che nella chiesa dell’epoca vi erano posizioni contrastanti in merito alle tesi di Copernico Così come Galilei non era riuscito a provare in maniera inconfutabile il doppio moto della terra, nemmeno gli avversari erano riusciti a confutarlo Alla luce del lavoro della Chiesa, Giovanni Paolo II ammise che la chiesa aveva sbagliato nei confronti dello scienziato pisano per i limiti dovuti all’orizzonte culturale dell’epoca Ad oggi la chiesa cattolica considera sostanzialmente chiuso il caso di Galilei, e reputa lo scienziato pisano simbolo della ricerca di un fecondo dialogo tra scienza e fede
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