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biologia la cellula eucariota e procariota, Sintesi del corso di Biologia

la cellula eucariota e procariota differenze, molecola dell acqua organelli cellulari

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

Caricato il 13/04/2024

gaia-mazzei
gaia-mazzei 🇮🇹

3 documenti

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Scarica biologia la cellula eucariota e procariota e più Sintesi del corso in PDF di Biologia solo su Docsity! Tecniche e metodologie Biochimiche – SAVOIA Lezione 1 9/03/22 La medicina di laboratorio è il settore della medicina diagnostica che estende le indagini sul paziente attraverso lo studio di materiale biologico proveniente dallo stesso, trasferito nel laboratorio di analisi. In laboratorio vi sono molteplici figure professionali, il cui ruolo è fondamentale ma che non hanno mai contatti con i pazienti. Le persone che lavorano in laboratorio sono responsabili dell'esecuzione di test e di fornire dei risultati cruciali per la rilevazione, diagnosi, monitoraggio e trattamento di una malattia utilizzando strumentazioni specializzate e tecniche spesso complesse per analizzare i campioni dei pazienti, come sangue, urine, fluidi corporei, tessuti e feci. Il controllo dello stato di salute del paziente attraverso il prelievo di campioni biologici ci da indicazioni sullo stato di salute e possibili patologie, identificando marcatori da tenere sotto controllo prevenendo patologie. Facciamo un classico esempio con il Colesterolo : il fegato sintetizza il colesterolo che per passare nel sangue,considerando che è una molecola idrofoba ,viene inglobato in lipoproteine di trasporto. Le lipoproteine ad alta densità HDL (High Density Lipoproteins) che trasportano il colesterolo “buono” e le lipoproteine a bassa densità LDL (Low Density Lipoproteins) che trasportano il colesterolo “cattivo” facciamo questa differenza perché le LDL hanno lo scopo di trasportare il colesterolo dal fegato alla periferia mentre le HDL invece si comportano in pratica come delle specie di "spazzini" in grado di raccogliere l'eccesso di colesterolo e veicolarlo al fegato, l’unico organo in grado di eliminare l’eccesso. Norme comportamentali generali: -Accesso ai laboratori è limitato al personale dipendente o in formazione -Tutto il personale che frequenta il lab deve prendere visione delle norme vigenti preventivamente dell’accesso ai laboratori. -Il camice viene indossato all’interno dei laboratori e viene tolto quando si esce da questi. -Usare i DPI ove previsti (guanti, occhiali e mascherine più utilizzate ultimamente). -È vietato fumare sia nei laboratori che nei locali annessi. -È vietato consumare cibo e bevande in laboratorio e non è possibile conservarli in camere fredde o in stufe. Sono adibiti fornetti a microonde appositi, utilizzati durante turni più lunghi, i pasti invece, vengono consumati in luoghi appositi. -Mascherine vengono indossate quando si preparano soluzioni con solventi nocivi se inalati, stando sempre sotto cappa aspirante. -Usare dispositivi di pipettamento meccanici MAI a bocca. -Tutto il personale è responsabile del mantenimento del proprio laboratorio ordinato e pulito. -Il personale è responsabile dello smaltimento dei rifiuti normali e speciali (prodotti chimici, solventi, colture, guanti, mascherine ecc). -Siamo responsabili della sicurezza e dell’assenza di contaminazione delle proprie apparecchiature o delle proprie zone di lavoro. (Disinfettare apparecchiature e zone di lavoro) RISCHIO BIOLOGICO: L’uso di sangue e derivati, tessuti e cellule di origine umana, costituisce un rischio per la salute, pertanto devono essere maneggiati in laboratorio con attenzioni e con i dispositivi di protezione adeguati. -è importante utilizzare sempre i guanti. -Lavare le mani prima di uscire ed entrare dai laboratori. -Eventuali tagli o abrasioni della cute devono essere accuratamente protette. -Deve esserci disponibilità di un disinfettante efficace in ogni laboratorio. -È obbligatorio procedere a specifiche ed appropriate procedure di disinfezioni delle superfici contaminate. In particolare, il banco di lavoro deve essere dotato di superficie idropellente (meno assorbente e più facile da pulire). -Tutto il materiale contaminato non monouso deve essere reso innocuo in stufe, autoclave o trattate subito con disinfettante. -Porre attenzione estrema nel maneggiare oggetti taglienti, che una volta a contatto con i campioni, vanno subito riposti in contenitori di sicurezza o trattati in autoclave. -Segnalare se presente il rischio biologico. -Si è responsabili dello smaltimento di rifiuti normali e speciali. Questi rifiuti vanno trattati con procedure atte ad eliminare la pericolosità. (Contenitori per rifiuti speciali). -CONTENITORI PER RIFIUTI TAGLIENTI: È molto duro esternamente e quindi maneggiando questo contenitore non c’è rischio di taglio. -CONTENITORE RIFIUTI SPECIALI: Vengono depositate provette non rotte, carta a contatto con sieri e materiale contaminato. Oltre al contenitore esterno è presente una busta gialla resistente. -RACCOLTA DI CARTA E PLASTICA: Include carta e plastica NON CONTAMINATA, perché se inquinati vanno nei rifiuti gialli. Es. Plastica con bollicine che avvolge i reattivi per evitare la rottura di questi, viene quindi gettata nella plastica. Le mascherine: nascono come dispositivi DPI in ambito sanitario e in contesti particolari, indossati da pazienti a rischio. Oggi indossati da tutti. Nell’attuale emergenza le autorità indicano alle persone di adottare l’uso di mascherina sempre, sia in luoghi chiusi che aperti. Esistono diversi tipi di mascherine chirurgiche con grado crescente di protezione a seconda del numero di strati filtranti. -Mascherina chirurgica: protegge più gli altri che noi stessi ed è utilizzata per ridurre rischi di infezione in ambienti sanitario. Sono utili perché proteggono da schizzi, particelle grossolane, ma non è detto proteggano dall’aerosol infetto di una persona contagiata. Per proteggersi da una malattia infettiva trasmissibile per via aerea, a diretto contatto è necessario l’uso di mascherine filtranti FFP2 e FFP3. Le mascherine possono essere con valvola e senza. Per non infettare gli altri non deve esserci la valvola, o deve essere chiusa. -Le mascherina con filtro, chiamate respiratorie, sono le più indicate e più presenti nei reparti a contatto con i pazienti e campioni covid. L’efficacia filtrante varia da FFP1 a FFP3: P1 = trattiene il 78-80% di polvere inalabile. P2 = Trattiene il 94-98%. P3 = trattiene il 98% di polvere inalabile. Le FFP2 e FFP3 sono le più indicate per la protezione da virus. Per essere utile, l’uso delle mascherine deve essere accompagnato da norme scrupolose e bisogna rispettare norme igieniche come: lavarsi le mani spesso e soprattutto con disinfettante, mantenere le distanze di sicurezza e smaltire in modo appropriato le mascherine. In laboratorio quest’ultime vengono smaltite nei rifiuti gialli, se siamo in casa o in città vanno nell’indifferenziata. Indossare la mascherina non è un motivo per sentirsi tranquilli, vanno cambiate spesso, dato che l’umidità del respiro crea un microclima che va a favorire la formazione di microrganismi.
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