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Boccaccio descrizione complete vita e opere, Appunti di Italiano

descrizione accurata della vita e delle opere realizzate da Boccaccio, con descrizione di temi e motivi delle novelle del Decameron

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 06/06/2023

studioooooooo
studioooooooo 🇮🇹

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Scarica Boccaccio descrizione complete vita e opere e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! ANDREUCCIO DA PERUGIA - incentrata sull’industria — > capacitá che il protagonista ha di cavarsela nelle difficoltà, attraverso la sua intelligenza - personaggio inizialmente sciocco, ingenuo —> poi matura e si forma (personaggio dinamico) TRAMA Andreuccio si reca a Napoli poiché ha sentito dire che c’è il mercato dei cavalli —> tira fuori, davanti a tutti, una borsa con dei fiorini (azione da sciocco) perché vuole comprare i cavalli; due incontri al mercato: - una vecchia donna che lo conosceva ; gli va incontro e lo incita a vedersi in seguito al suo albergo ; gli ricorda di essere stata la sua nutrice - una siciliana che ha assistito alla scena e chiede alla vecchia chi fosse andreuccio —> grazie al narratore onnisciente sappiamo che l’intenzione della siciliana era di derubarlo; la siciliana decide di mandare una vecchia all’albergo dove si trovava andreuccio —> la serva va e dice al protagonista che c’è una donna che vuole conoscerlo poiché stata colpita da lui e dalla sua bellezza —> egli accondiscende Andreuccio viene portato nella contrada di Malpertugio ed avviene l’incontro con la siciliana la quale lo elogia. Descrizione spazio molto articolata —> funzionale alla rappresentazione del personaggio, non ha mai funzione puramente descrittiva ma lo spazio è legato all’agire dei personaggi | |__ descrizione della camera della siciliana molto elegante ed egli pensa che questa sia un gran dama lo scopo della descrizione dettagliata è quello di inculcare l’idea che il personaggio della siciliana sia una donna molto abbiente || la donna diventa narratrice e gli racconta una serie di storie inventate - gli dice che è sua sorella perchè il padre, Pietro, aveva dimorato a Palermo; portato andreuccio a Perugia dimenticandosi della giovane e di sua madre. (la madre della siciliana era vedova quindi, secondo il racconto, si trattava di seconde nozze) - racconta di aver sposato un uomo di Palermo —> inizia ad avere contatti con Carlo d'Angió poiché il marito era guelfo —> FATTO STORICO = la Sicilia nel 1302 con la pace di Caltabellotta era passata agli Aragonesi e gli angioini furono costretti ad allontanarsi || Carlo d’Angió donerà alla siciliana e al marito dei possedimenti Andreuccio chiede alla donna come faceva a sapere che lui fosse lì ; la donna risponde in modo poco diretto, dicendo che l’ha saputo da una donna che si intrattiene spesso con lei (troviamo la descrizione dei cibi e dei vini che vengono serviti; lo tratterrá anche a cena e anche a dormire lì) Ad un certo punto chiede dove sia una latrina e cade nel chiassetto molto stretto e si sporca → mentre è imprigionato la donna ruba i denari che egli aveva con sé → si rende conto di essere stato ingannato → cerca aiuto in tutti modi, urla in piena notte fino a quando si affaccia una donna → egli dirá di essere il fratello di questa donna sicilia (Fiordaliso) ma la donna lo insulterà (come molti altri) dicendogli di lasciarli stare (ruffiano di prostitute che lo riempie di insulti) A questo punto, per caso, (caso che agisce incontrastato) egli si imbatte in due uomini → temendo che questi siano delle guardie, va in un casolare a rifugiarsi, ma anche loro si recano in questo casolare → gli chiedono come mai fosse così sporco e gli dicono che se si unirà a loro potrà riavere i denari perduti → gli spiegano cosa fare = rendersi complice di un furto ; era stato seppellito l’arcivescovo di Napoli con un rubino al dito e gli chiedono aiuto per rubarlo || prima vogliono che egli si lavi → lo fanno calare nel pozzo e mentre lo stanno tirando su, sopraggiungono due guardie e i ladri scappano → uscito dal pozzo incontra nuovamente i due e, tutti insieme, vanno in chiesa dove è sepolto l’arcivescovo → vogliono che entro andreuccio e lo minacciano di picchiarlo QUI INIZIA IL PERCORSO DI CRESCITA E MATURAZIONE DI ANDREUCCIO || si rende conto che vogliono farlo entrare solo per ingannarlo → egli entra, si mette l’anello e dà loro solo la mitra e i guanti dell’arcivescovo dicendo che manca l’anello → intanto sopraggiunge un altro gruppo di ladri sempre per rubare l’anello | |__ arriva poi un prete che sta per aprire il sarcofago quando Andreuccio con una mossa repentina, lo apre e lo fa scivolare dentro vengono così gabbati tutti i ladri → egli riesce a fuggire e a tornare a perugia [Colui che doveva essere gabbato riesca a prendersi gioco proprio di coloro che volevano ingannarlo] TEMATICHE - A messina vivevano 3 fratelli mercanti che avevano una sorella, Lisabetta, una giovane bella e costumata → nonostante la bellezza, non l’avevano ancora sposata (erano i fratelli che dovevano dare l’assenso al matrimonio) - i fratelli avevano un magazzino dove lavorava un giovinetto pisano, Lorenzo, che amministrava i loro beni → i due iniziano a frequentarsi e sorge l’amore - una notte Lisabetta si reca da Lorenzo (incontro notturno) e il fratello maggiore se ne accorge e racconta tutto agli altri fratelli→ decidono di non intervenire finchè non si fosse presentata l’occasione ; questo fatto poteva compromettere la loro onorabilità e la loro azione di mercanti → portano con loro Lorenzo e lo uccidono e sotterrano il suo cadavere tornano a Messina e dicono di aver mandato Lorenzo a fare delle commissioni - Lisabetta chiedeva sempre con maggior insistenza informazioni dell’amato ma i fratelli non dicono nulla - Lorenzo appare in sogno a Lisabetta (con tutti i vestiti strappati e in disordine) e le dice che i fratelli lo hanno ucciso e dove lo hanno sotterrato → la ragazza pianse amaramente || i termini che appartengono al campo semantico del pianto molto presenti nel testo (pianto, piangendo, lagrime, pianse, piagnea) - la giovane scava e trova il corpo dell’amato che era ancora in ottime condizioni - non potendo prendere tutto il corpo, prende solo la testa → tema della reliquia venerata, tipicamente medievale - prende un vaso e pone nel vaso la testa e lo innaffia costantemente (con lacrime ma anche con acqua di rose e di fiori d’arancio) → cura massima della pianta - dalla testa nasce un bellissimo basilico che lei venera → i fratelli glielo portano via (hanno capito che era la testa di Lorenzo) → le si ammala fino a morirne - i fratelli sono costretti, temendo che la cosa si sappia, a trasferirsi da Messina a Napoli la novella è incentrata su un triangolo amoroso -la donna -l’oggetto del desiderio (Lorenzo) -antagonista (fratelli) tema dell’amore contrastato come in Tancredi e Ghismunda || il padre si oppone all’amore di Ghismunda per Tancredi e la donna diventa un accusatrice del padre che inibisce le forze dell’amore (anche qui tema della reliquia, il cuore dell’amato) ci sono però differenze: - qui l’eroina si ribella al padre e lo accusa con l’arte della parola (siamo in ambiente borghese) ; l’eroina sceglie volontariamente la morte ; tono drammatico ; USO DELLA PAROLA COME SEGNO DI INDUSTRIA - Lisabetta si strugge e piange, ma non oppone resistenza ; qua non ci sono episoidi eroici, si lascia semlicemente morire ; tono elegiaco Molti termini del campo semantico del dolore (culminanti nel pianto) alla donna non è affidata la prerogativa della parola → c'è questa attesa che la connota che però è vana tema che traspare → critica alla ragion di mercatura Boccaccio in molte novelle loda la mercatura come segno di industria. ma non esita a metterne in evidenza gli aspetti negativi (in ser Ciappelletto i mercanti fanno una pessima figura) → qui la mercatura, praticata con estremo rigore, porta ad atti violenti (i fratelli agiscono così per il loro nome e per non far diminuire i guadagni) momento privilegiato dell’azione è la notte → tutto avviene nel silenzio, nel sogno, nella notte → la tenebra sembra favorire le loro azioni al di sopra di tutto abbiamo la forza trainante dell’amore → nucleo centrale sono state date varie interpretazioni: 1. di tipo sociologico → punta sull’analisi sociale del contesto = ci sono due forze opposte : l’amore (forza irrefrenabile e insopprimibile ; detta ogni azione di Lisabetta) e la ragion di mercatura (i fratelli che contrastano l’amore ; lo spazio di azione dei fratelli è quello dedito ai commerci, durante il giorno) Viene messo in evidenza come, è vero che Lisabetta muore, ma è anche vero che i fratelli sono stati costretti a trasferirsi a Napoli, cosa che non avrebbero mai fatto || non è poi così vero che i fratelli sono vincitori, sono riusciti nel loro intento ma si è poi tradotto in azioni sfavorevoli a loro stessi 2. di tipo psicanalitico → la giovane è rimasta senza padre → rapporto esclusivo dei fratelli nei confronti di Lisabetta (come in Tancredi e Ghismunda dove il padre la tiene per sé per anni) → rapporto possessivo - la testa del giovane da cui nasce la pianta sarebbe una sorta di ventre materno dove viene portata avanti un'ipotetica gravidanza → investimento emotivo forte sul basilico, come se fosse il frutto del loro amore -testa di Lorenzo vista come la testa del Dio della vegetazione che viene sepolta all’inizio dell’inverno e che poi fiorisce a primavera (secondo gli antichi riti agricoli) || meno persuasiva → interpretazione di Iside che riscatta la mutilazione di Osiride smembrato (tagliato a pezzi da Set) → mito egizio → anche in questo caso il pianto è visto come una forza che genera vita 3. interpretazione narratologica → agiscono alcune strutture della fiaba di Propp → sono riconoscibili elementi fiabeschi (protagonisti, antagonista, oggetto del desiderio, il divieto, l’infrazione che consiste nella relazione con Lorenzo e la punizione che consiste nell’omicidio) NASTAGIO DEGLI ONESTI - tema principale = > amore che giunge a un lieto fine - narratrice : Filomena - simile a Federigo degli Alberighi = > mondo cortese e borghese che si fondono TRAMA Nastagio, un nobile molto ricco, si innamora della figlia di Paolo Traversaro,[presentazione in tono fiabesco], la quale si presenta sempre molto dura nei suoi confronti. lui sperpera tutti i suoi soldi per conquistarla ma lei continua a rimanere fredda e distaccata. || come avvenne anche con Federigo Allora, secondo il consiglio di parenti e amici, si allontana da Ravenna e va a vivere a Clause un giorno, in un bosco, assiste a una scena sorprendente: una donna è inseguita da due mastini e da un cavaliere a cavallo, con una spada e Nastagio subito prende in mano un bastone per aiutarla = > eco cavalleresco il cavaliere però gli dice di non impicciarsi il cavaliere si chiama Guido degli Anastagi [ nome molto simile al protagonista proprio perché vuole richiamare le somiglianze con Nastagio] la donna, adesso sbranata da cani, in vita non ha ricambiato l’amore del cavaliere, e ora che sono entrambi morti sono condannati a ripetere questa scena ogni venerdì. || l’uomo è costretto a inseguirla, prenderle il cuore e darlo passato ? di cristo in pasto ai cani i fratelli si stupiscono perchè quell’uomo non ha un soldo e la donna risponde che preferisce un uomo senza soldi che soldi senza un uomo (sua condizione) || così i duo si sposano e lui visse la sua ultima parte della sua vita ricchissimo, felice e come miglior amministratore del suo patrimonio TEMATICHE - mondo cortese => federigo fin dall’inizio pratica le regole del romanzo cortese con troppo || rigore, questo lo porta alla povertà anche quando non ha più niente Federigo non rinuncia al suo modo di porsi, ha sempre un animo nobile e un atteggiamento cavalleresco - servitium amoris cavalleresco rivolto alla donna - bisogna trovare un giusto equilibrio tra cortesia e mondo borghese - falcone come simbolo di nobiltà - contrasto tra pudor e amor => la donna rinuncia al pudore e domanda il falcone PERSONAGGI Federigo => non c’è una descrizione fisica, il suo carattere viene presentato attraverso gli atteggiamenti la donna ---- è una bellissima donna, un po’ dura all’inizio || termini elevati per descrivere lei e il suo parlare ( campo semantico della borghesia) PARTI IN COMUNE CON NASTAGIO ● lieto fine con matrimonio ● personaggi dinamici ● coniugazione mondo cortese e borghese 3 NARRATORI 1. Boccaccio 2. giovane 3. Coppo di Borghese Domenichi GRISELDA RIASSUNTO La novella, narrata dal fanciullo Dioneo, si incentra sul personaggio di Griselda, giovane ragazza di umili condizioni, la quale viene scelta come sposa dal marchese di Saluzzo, Gualtieri. Quest’ultimo si è sempre dedicato alle proprie passioni, noncurante di un possibile futuro con moglie e figli, ma, spinto dai sudditi, decise di sposarsi e la sua scelta ricade proprio sulla bella popolana Griselda. Dopo poco tempo dalla nozze, Griselda rimane incinta di una bellissima bambina. Gualtieri, nonostante prepari un pomposa festa in onore della figlioletta, decide di testare la pazienza e la fedeltà della moglie: le dirà che è necessario uccidere la figlia poiché disprezzata dai sudditi; Griselda, nonostante sia accecata dal dolore, compiacerà il marito, dimostrando così la sua assenza di superbia. Poco dopo nascerà un secondo figlio, ma il marchese, volendo nuovamente mettere alla prova la sua amata, dirà alla moglie che bisogna uccidere anche il nuovo nato. Sempre con grandissima sofferenza, è costretta, per accondiscendere il volere del marchese, a cedere il figlio. Passati tredici anni da questi eventi, Gualtieri decide di voler saggiare un’altra volta la lealtà e tolleranza di Griselda: questa volta le dirà che gli è stato concesso dal Papa il matrimonio con un’altra e che, di conseguenza, è costretta ad abbandonare il castello e tornare alla sua umile dimora, cosa che farà senza esitazione Poco dopo viene annunciato il banchetto di nozze di Gualtieri e a doverlo preparare sarà proprio la povera Griselda. A questo punto della narrazione, il marchese di Saluzzo decide di mettere in atto la sua ultima prova: Griselda viene chiamata per commentare la bellezza della nuova moglie. Gualtieri, finalmente soddisfatto dei risultati ottenuti, rivela a Griselda che i figli avuti precedentemente non sono morti, ma la nuova sposa è la figlia e che in sala vi è anche il secondogenito. Da questo momento in poi Griselda ottiene nuovamente l’amore di Gualtieri e tornerà al palazzo. PERSONAGGI Per quanto riguarda i personaggi principali riconosciamo sicuramente Griselda e Gualtieri i quali sono posti in una sorta di opposizione simmetrica, sia per quanto riguarda il modus vivendi sia caratterialmente e moralmente. Da un lato vediamo una fanciulla di umili origini che vive in una piccola e ormai sciupata dimora, la quale, per gioco della Fortuna, si è ritrovata catapultata in un’atmosfera completamente differente dalla propria. Si ritrova in una condizione di vita che rappresenta ideali e abitudini che non le appartengono. Dall’altro vediamo proprio Gualtieri, il marchese, il quale risiede in uno splendido palazzo che è la dimostrazione e l’ostentazione delle sue nobili origini e delle sue ricchezze. In gualtieri osserviamo questo modo di vivere che si rifà all’aristocrazia del tempo, la quale si curava solamente di ciò che la compiacesse o la arricchisse. La figura di Griselda è presentata come una bellissima fanciulla e vedremo come questa sua bellezza esteriore si rifletta anche in quella interiore. Nonostante la sua vita di sacrifici e costantemente sottomoessa alla volontà del marito, Griselda sopporterà con remissività tutte le crudeltà che le sono state imposte. In occasione di tutte le prove verrà messa a giudizio e, nonostante il terribile dolore per la perdita dei figli e per il successivo ripudio, non si scomporrà mai, grazie alla sua forza d’animo. Ubbidirà sempre con fermezza agli ordini. Anche quando viene offesa la sua dignità, anche quando non ci sarà un minimo di rispetto nei suoi confronti, Griselda soppoerterà tutto con assoluta risolutezza. In opposizione alla figura di Griselda vediamo il marchese di Saluzzo, il quale è presentato come personaggio negativo, capace di togliere tutta la dignità di una donna con semplici gesti. Egli rappresenta, come detto, la classe dominante, arrogante e senza scrupoli. SPAZIO La novella è ambientata completamente nel marchesato di Saluzzo a capo del quale vi è Gualtieri. Viene poi citata la città di Bologna, nella quale vengono mandati i figli del marchese e di Griselda. In entrambi i casi Boccaccio non si sofferma mai nella descrizione di tali luoghi. Tuttavia, fondamentale nella narrazione non sono i luoghi in cui essa è ambientata, ma il contesto storico e sociale dell’ambientazione stessa. La novella presenta sicuramente un ambiente intriso di ideali aristocratici, quasi cavallereschi e ciò si identifica nella descrizioni di ambienti come il castello del marchese o in abitudini e riti tipici del contesto feudale. In netto contrasto a questa ambientazione nobile, vi è quella in cui viene presentata Griselda: mondo popolare, misero, privo di determinati ideali. TEMPO A differenza di numerose novelle di Boccaccio, nelle quali le coordinate spaziali non sono definite poiché non fondamentali ai fini della trama, in questa novella abbiamo una scansione temporale abbastanza definita. Sappiamo, ad esempio, che tra l’allontanamento del secondo figlio e il ripudio da parte del marchese, passano tredici anni. Boccaccio ha voluto sottolineare il passaggio degli anni poichè la sua intenzione è quella di mettere in evidenza la pazienza e la tolleranza che Griselda ha avuto per sopportare, per così tanto tempo, le ingiustizie e le crudeltà del marito. Dunque si mette nuovamente in risalto le fermezza morale della protagonista, diventando agli occhi del lettore quasi un modello di riferimento morale. LINGUA E STILE Da un punto di vista stilistico la novella ha uno stile molto curato ed elevato che si accorda all’importanza del tema trattato. Nella novella possiamo trovare numerosi vocaboli appartenenti all’area semantica dell’onore. In questo caso la concezione di onore che emerge è quella connessa alla fedeltà e al servilismo che si devono nei accorgendomene solo dopo non sono più riuscito a restituirli. 8. hai qualche altro peccato? una volta da piccolo ha bestemmiato dicendo “mamma mia” => inizia a piangere Ser Ciappelletto a questo punto chiede di poter essere seppellito nel loro convento. così quando ser Ciappelletto muore il frate elogia la sua vita e predica le opere da lui fatte || i popolani gli baciano i piedi, come se fosse un santo CONCLUSIONE = Ser Ciappelletto sarà nelle mani del DIavolo => può ingannare il popolo ma non dio FALSA CONFESSIONE, perché? ipotesi - Eroce: puro gusto della beffa ( segno di intelligenza) - Getto: Ser Ciappelletto è spinto ad agire così dalla ragion di mercatura - Baratto: per entrambi i motivi TEMATICHE Boccaccio vuole esaltare l'intelligenza che si esprime attraverso la beffa || beffa = industria Ser Ciappelletto ---- non è un eroe => sa usare la parola ma rimane sempre un personaggio negativo Boccaccio vuole anche mettere in evidenza gli aspetti negativi della classe mercantile Boccaccio critica molto la chiesa in questa novella => per esempio quando avviene la confessione i ruoli si invertono; Ser Ciappelletto dice che i suoi peccati sono gravissimi mentre il frate ci passa sopra molto facilmente bipolarismo: - eroe = intelligenza - antieroi = popolo, frate 3 NUCLEI => la vicenda ha alcuni punti in comune con la fiaba 1. situazione iniziale di difficoltà [malattia di Ser Ciappelletto] 2. azione risolutiva [confessione] 3. superamento delle difficoltà [lieto fine] => che avviene grazie alla beffa STRUTTURA 1° parte : cornice [ stile elevato ] 2° parte : novella vera e propria. inizialmente abbiamo il preambolo per poi arrivare alla descrizione che blocca la narrazione [ non accade spesso] scene teatrali: - dialogo con usurai _____ tempo del discorso = tempo del della storia - dialogo con il frate parte conclusiva: breve e concisa || ciò che accade dopo la sua morte; venerazione di Ser Ciappelletto; il frate nella predica dice cose stupende sulla sua vita CARNEVALIZZAZIONE : studiata da Bachtin rovesciamento dei ruoli sociali che avviene con gaiosiità nella piazze re scoronato, nobili scemi, poveri importanti => le colpe diventano virtù CHICHIBIO Il tema della novella è l’uso sapiente della parola, strumento con cui l’uomo si toglie dalle difficoltà. Narratrice → Neifile TRAMA Durante una battuta di caccia, Currado Gianfigliazzi, nobile e cavaliere, proveniente da una famiglia di banchieri, trova e uccide una gru, che invia al suo cuoco, Chichibio. Il cuoco cucina a perfezione il volatile. Giunge Brunetta, la ragazza di cui è innamorato Chichibio, che gli domanda una coscia della gru. Il cuoco inizialmente rifiuta, ma, stuzzicato e provocato dalla donna, alla fine cede e le dona una coscia. Chichibio serve poi la gru a Currado e ai suoi ospiti. Non appena vede la zampa mancante, il nobile chiede spiegazioni al cuoco, che risponde che le gru hanno una sola zampa. Il nobile, irritato dalla menzogna di Chichibio, lo sfida: il giorno successivo sarebbero andati a vedere al lago per verificare l'esattezza di questa affermazione. Una volta giunti lì, i due uomini scorgono diverse gru su una zampa sola, cioè nella posizione in cui questi uccelli sono soliti dormire. Currado quindi, gridando “oh, oh”, corre verso gli uccelli, che spaventati volano via, tirando fuori anche la seconda zampa. Currado allora chiede a Chichibio: “Che ti par, ghiottone? Parti ch’elle n’abbian due?”. Il cuoco risponde con notevole prontezza che durante la battuta di caccia del giorno precedente egli non aveva gridato “oh,oh” ; se lo avesse fatto, ora la gru cucinata avrebbe entrambe le cosce. L'intelligente risposta di Chichibio fa ridere il nobile Currado, che quindi perdona il cuoco per la sottrazione della coscia di gru. Chichibìo → parla in dialetto veneziano come per marcare il fatto che non proviene dalla Toscana → per questo identificato come stolto, senza l’arte della parola (solito a fare ragionamenti molto elementari) ↪ realismo descrittivo → sfondo storico reale: Venezia e Firenze in contrasto Chichibio definito → ghiottone, sprovveduto, chiacchierone “femminetta della contrada” → descrive la condizione umile di Chichibio ↓ Brunetta → tipicamente ascrivibile al mondo contadino “donna” → funzione antifrastica perché lontano dalle figure dello stilnovo Currado → richiamo alla vita cavalleresca, modo di agire cortese ↪ quando parla ha un tono più elevato ● antefatto → presentazione ● parte centrale → conflitto ● risoluzione → conclusione con battuta di spirito ⇩ ↪ la novella vuole provocare il riso partono per una spedizione “epica” che termina con una risata → scena eroicomica 1. prima risposta → da sciocco, mal riuscita, senza alcun segno di industria 2. seconda risposta → furba e ben riuscita ; guidato dalla fortuna ↪ celebrazione dell’arte della parola, questa volta non per industria le caratteristiche dei personaggi vengono presentate nel corso della narrazione con espressioni ed epiteti → non c’è ritratto E’ un poema in ottave, si avverte il peso dell’elemento retorico ed erudito però troviamo temi legati all’amore riconducibili all’esperienza cortese: visto come superamento di prove, cortesia, magniminità anticipando suggestione che troviamo nel Decameron. OPERE DEL PERIODO FIORENTINO La comedia delle ninfe fiorentine Viene presentato il tema dell’amore, ci troviamo in un contesto di poesia pastorale. Fra L’Arno e il Rugnone il pastore Ameto ancora rozzo incontra 7 ninfe ma si innamora di una di loro Lia. Qua abbiamo il tema dell’amore che ingentilisce e raffina l’animo, il pastore diventa raffinato e gentile nel suo animo. Nel giorno della festa di Venere le 7 si riuniscono intorno ad Ameto e raccontano la loro storia d’amore; una situazione che sembra anticipare poi quella del Decameron dove ognuno dei giovani racconta una sua vicenda. Qua abbiamo una componente che riguarda le origini e l’eziologia perché Fiammetta parla delle origini di Napoli leggendarie mentre Lia parla delle origini di Firenze e queste 7 rappresentano le virtù teologali e cardinali che portano l’uomo a conoscere Dio. Grande riferimento alla componente teologica(anche se siamo in un orizzonte diverso). Perché rappresentano l’idea dell’amore e un omaggio alla bellezza delle donne fiorentine. Elegia di madonna Fiammetta Una delle più riuscite in questa fase pre-Decameron, perché è molto moderno come inpostazione. Si tratta di un romanzo in prosa e narra da un punto di vista della protagonista (focalizzazione del personaggio), Fiammetta è una dama napoletana abbandonata dall’amante Panfilo(origine greca) perché tornato nella sua città e ormai la dimentica, Fiammetta aspetta il ritorno dell’amato, l’amore come forza totalizzante e per cui la donna si strugge per questa passione che non è più realizzabile, ricordiamo che si tratta di un amore exlege Fiammetta è sposata e deve nascondere al marito il motivo della sua infelicità, abbiamo una grande penetrazione psicologica e si vede l’ attenzione di Boccaccio per la dinamica psicologica e per la centralità della donna infatti il marito per confortarla la porta nei luoghi da lei amati( la costiera amalfitana dove era stata con l’uomo amato). Romanzo in prosa di stampo epistolare, è una sorta di lunga lettera che la donna rivolge a tutte le donne innamorate e con questo si rifà all’ Eroides di Ovidio (eroine del mito si rivolgevano ai loro amanti). Innovativo che la parola viene data alla donna a differenze dell’idea cortese della donna. Alla fine Fiammetta dichiarerà il suo amore exlege per questo possiamo paragonarla a Francesca nel 5 dell’inferno però Dante condanna Francesca ma su Fiammetta ricade la simpatia dell’autore, un aspetto che troviamo anche nel Decameron: la concezione naturalistica dell’amore, forza insopprimibile al di là delle leggi sociali non deve essere represso. IL NINFALE FIESOLANO Presenta un ritmo facile, ricorda i cantari c’è un’atmosfera ingenia di favola. Questa è un’opera di tipo eziologico (dal greco discorso sulle cause) perché attraverso una leggenda vengono presentati i motivi per cui un fiume si chiama Africo e l’altro Mensola. Ma vuole spiegare le origini di 2 città: Firenze e Fiesole, fondate dal pastore Africo e Mensola. Africo innamorato di mensola, Ninfa 15enne, e la possiede con la forza, ella è disperata per aver disobbedito a Diana, dea della castità, e a questo punto decide per il senso di colpa di non vedere più Africo, che non vedendola più, dopo un mese si uccide; il suo corpo cade nel fiume che prenderà il nome di Africo, intanto Mensola è incinta e così Diana decide di trasformarla in un fiume che prenderà il nome di Mensola. Il bambino nato viene allevato dai genitori di Africo e quando diventerà adulto fonderà la città di Fiesole. Vengono rievocate le origini leggendarie della città per questo parliamo di carattere eziologico. Intarso di riminiscenze letteraria, modelli classici( Virgilio, Ovidio) un’opera che non sente il peso erudito e nemmeno dello schema allegorico delle alte commedie. Anche qui viene delimitato il nascere di questo amore come forza insopprimibile(anche nel Decameron) IL DECAMERON - Decameron → raccolta di 100 novelle inquadrate in una cornice narrativa - scritto tra il 1348-1353 → nel 1348 scoppia la peste (emblema del caos, del disordine) che sarà lo sfondo del Decameron → la peste è la cornice narrativa - 7 fanciulle e 3 giovani si ritirano in campagna (vicino Firenze) per scappare dalla peste → si trovano in questo locus amenus → posto idilliaco, di serenità, lontano dal male (individuato nella peste) → la felicità è vista come antidoto per il male → lo scopo dell’opera è quello di mettere ordine al caos dell’esistenza (presenza di simmetrie che portano ordine) - decidono di raccontare una novella al giorno per 10 giorni → ogni giorno è eletto un re che decide il tema - temi fondamentali delle novelle → amore e beffa - i nomi dei giovani richiamano personaggi letterari PROEMIO 1. indica l’intenzione dell’opera → - deve giovare a coloro che sono afflitti da pene d’amore - deve dilettare e dare utili consigli 2. destinatari → le donne e non un pubblico di letterati |____ hanno meno distrazioni dalle pene d’amore rispetto agli uomini (caccia, gioco) → peccato di fortuna = sono relegate nei castelli mentre gli uomini si possono distrarre ammenda al peccato della sorte = porre rimedio alla mancanza di svaghi per le donne - aspetti fondamentali → donna e amore (motivo amoroso) || tematica simile a quella del premio nell’introduzione della IV giornata → Boccaccio esprime la sua concezione dell’amore → concezione naturalistica (insopprimibile) → lontana da Dante e dal mondo teologale |__ a differenza di Dante presenta una letteratura laica e mondana, libera dalla dimensione teocratica - introduzione alla prima giornata → MACRO CORNICE |__ lunga introduzione che devasta Firenze |__ troviamo -proemio iniziale -macrocornice 1 gg -macrocornice 4 gg cornice caratterizzata da un ideale di armonia ed equilibrio → stile più elevato → distacco linguistico tra novella e cornice LE NOVELLE |__ ambientate -in una realtà storica passata -nel presente → riflettono esperienze di Boccaccio → mondo mercantile e celebrazione borghesia e cortesia - il ceto mercantile possiede l’ INDUSTRIA → capacità dell’uomo di superare le avversità attraverso l’uso della sua intelligenza e della sua astuzia → esalta l’iniziativa dell’individuo e la capacità di creare autonomamente tutto un mondo || riesce a superare i problemi e a “togliersi dai guai attraverso l’intelletto - esalta il ceto mercantile ma mette anche in evidenza gli aspetti negativi → l’attaccamento esagerato alla ragion di mercatura può portare al compimento di gesti violenti e crudeli (fratelli Lisabetta da Messina)
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