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Bodas de Sangre Acto I Lorca, Appunti di Letteratura Spagnola

analisi I atto della tragedia bodas de sangre

Tipologia: Appunti

2019/2020
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Caricato il 04/06/2020

lorylory98
lorylory98 🇮🇹

4.5

(49)

29 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Bodas de Sangre Acto I Lorca e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! BODAS DE SANGRE ACTO PRIMERO Come in tutte le opere teatrali il testo si apre con la presentazione dei personaggi. Personaggi femminili:  La Madre del Novio  La Novia  La Suegra di Leonardo  La Mujer di Leonardo  La Criada della Novia  La Vecina della Madre. La donna con cui la Madre si confida e da cui cerca di avere più informazioni sulla Novia. Personaggi maschili:  Leonardo  Novio  Padre della Novia Personaggi/figure simboliche:  La Luna  Muerte Personaggi corali/di gruppo che fanno da contorno ai personaggi centrali dell’opera:  Muchachas  Leñadores  Mozos CUADRO PRIMERO Si apre con una brevissima indicazione scenica. Le indicazioni sceniche che fornisce Lorca sono volutamente scarne ed essenziali perché la scena dev’essere essenziale, ciò che conta sono i personaggi e le loro emozioni, non tanto l’ambientazione. Queste scarne indicazioni sceniche contengono dei significati simbolici molto importanti, è questo il caso dell’ambientazione del primo quadro. Ci troviamo infatti in una stanza dipinta di giallo. I colori, come sappiamo, hanno nelle opere di Lorca una connotazione simbolica fondamentale, non sono scelti a caso. In questo caso il giallo è un colore che annuncia la tragedia e accompagna quelli che sono i diversi presagi di morte che vengono introdotti all’interno del primo atto. I primi due personaggi ad entrare in scena e a connotarsi attraverso le loro stesse parole sono il Novio e la Madre. La viña del Novio rappresenta la terra, e in generale il legame con la terra. Si tratta di una terra feconda, che produce ricchezza, una terra abbondante. Questa terra verrà contrapposta al secano, una terra arida, secca, una terra poco fertile associata ai luoghi dove vive la Novia. La terra per Lorca ha sempre una connotazione simbolica importante, così come la natura e tutto ciò che rappresenta il frutto della terra. La terra è identificata con la madre, colei che genera tutto, e una madre che da e riceve la vita. Infatti quando dopo la morte i corpi vengono seppelliti, tornano alla terra e quindi tornano a far parte di essa. Per questo è fondamentale questo legame del Novio con la loro terra. Così com’è fondamentale la presenza della natura che gioca un ruolo importante nelle vite dei personaggi (non solo in Bodas de Sangre ma anche in Yerma per esempio). Questo particolare attaccamento alla terra e alla natura lo possiamo ricondurre alla stessa infanzia di Lorca che crebbe in una delle zone più rurali della Spagna dell’epoca, in Andalusia, in un piccolo villaggio, in una casa isolata nella campagna. Viene introdotto in questo primo quadro un elemento che diventerà una vera e propria ossessione per la Madre, il coltello/pugnale (per indicarlo si utilizzano diversi sostantivi: navaja, puñal, cuchillo). Quest’arma ha nella simbologia lorchiana un significato molto importante, il coltello è un oggetto piccolo ma che può provocare un grande dolore. È simbolo della tragedia, della morte e della minaccia. In particolar modo, la lama corta del pugnale rappresenta l’istinto e gli impulsi dell’uomo. Il coltello è l’arma prediletta della vendetta per i gitani (Lorca li conosce bene e riprende tutta la tradizione). La presenza ossessiva nell’opera di quest’arma non deve infatti sorprendere. La Madre del Novio è ossessionata dal pugnale per diversi motivi, il principale è che il marito e il figlio maggiore sono stati uccisi con una pugnalata tempo prima che iniziasse l’opera. Da questo momento in poi l’arma è diventata per la donna un simbolo della morte di metà della sua famiglia e quindi un ricordo ossessivo e doloroso per la donna. Vediamo infatti a partire da questo momento che la Madre si incupisce e ricorda i fatti legati alla morte del marito e del figlio. Si rincorrono nella mente della madre dei ricordi, ricordi che nascono dall’aver menzionato il coltello. Quando la Madre fa riferimento a un hombre hermoso, con su flor en la boca fa riferimento al figlio e al marito che sono morti con un fiore sulla bocca, ovvero in età ancora giovane. Sono quindi morti prematuramente, ed è questa la grande tragedia della morte di questi due uomini. La Madre continua. Pronuncia un’immagine metaforica e si chiede come lei stessa possa permettere al nemico (il coltello) di risiedere nella sua casa. Si chiede come possa lei stessa concedere che quest’arma sia contenuta all’interno della sua stessa dimora, come un serpente all’interno di una cassa. La Madre ricorda cosa è successo al marito e al figlio maggiore che sono morti prematuramente nel pieno delle loro forze. Un hombre, que es un toro? -> il toro è simbolo di vitalità, forza e virilità. Parla quindi di due uomini che sono morti nel fiore degli anni e nel pieno delle loro forze. Il figlio le dice, vamos a acabar? . Questa è una forte indicazione, il figlio vorrebbe che smettesse di ricordare questi episodi così dolorosi. La Madre però non smette. La Madre utilizza delle metafore legate al mondo della natura per indicare la forza, la giovinezza, la virilità degli uomini della sua famiglia (clavel, geranios). Clavel e geranios, sono due fiori robusti e resistenti, e il paragonare gli uomini morti ai fiori sottolinea ancora di più la crudeltà di chi si è macchiato del loro assassinio. Il presidio a cui fa riferimento la Madre non è altro che la prigione. La Madre si sta domandando se due uomini forti come il marito e il figlio siano morti e quindi ormai sotto terra, mentre gli assassini siano in prigione e possano godere di tutti i beni tipici che sono concessi all’essere in vita. Si apre una visione di quella che è la concezione che la Madre ha del ruolo femminile, una concezione piuttosto arretrata e arcaica. La donna avrebbe quasi preferito avere delle figlie femmine perché le figlie femmine restano in casa, le donne non devono uscire di casa e non dovendo uscire di casa, non corrono dei pericoli a differenza degli uomini. Si tratta di una concezione macista della società all’interno della quale ogni sesso ha delle prerogative diverse, da una parte gli uomini che devono uscire di casa per andare a lavorare correndo dei rischi che il rapportarsi con il mondo esterno comporta mentre dall’altra le donne, secondo la madre, devono restare in casa a ricamare e a svolgere le faccende domestiche. Leonardo, rappresenta la forza e la virilità del personaggio e in particolar modo in questa canzone l’immagine del cavallo anticipa il finale tragico dell’opera. Compare un altro elemento simbolico fondamentale, il pugnale. Ancora una volta rappresenta la morte, la vendetta e il sangue che scorre (come simbolo di morte e tragedia). Anche i colori sono fondamentali. Nella prima parte della canzone si menzionano il nero (morte, lutto) e il verde (colore che troveremo anche nella Casa di Bernarda Alba che sta ad indicare una tragedia imminente, una premonizione della tragedia). Si tratta di immagini violente poco adatte alla ninna nanna da cantare a un bambino, si parla di un cavallo morente, del sangue che scorre. Sono immagini totalmente sconnesse da quello che è la funzione della canzone: le due donne stanno cantando per far addormentare il bambino ma le immagini che utilizzano di certo non sono immagini adatte ad un bambino piccolo perché sono immagini di morte e tragedia. L’autore con questo contrasto non fa altro che anticipare i contenuti della tragedia. Sia la suocera che la moglie di Leonardo hanno dei cattivi presentimenti così come la Madre del Novio. Questa canzone fa poi un riferimento cromatico alla neve e all’alba, associati con il bianco. Il bianco non è qui da intendersi come il colore della castità e della purezza, piuttosto come il colore che Lorca associa al rito funebre. Tutta la prima parte della seconda scena è dedicata alla canzone cantata a due voci dalla suocera e dalla moglie di Leonardo. Fondamentali sono gli elementi simbolici presenti all’interno di questa canzone e il contrasto fra le immagini forti di morte e la presenza di questo bambino piccolo ed innocente che deve fare la nanna. Compare sulla scena per la prima volta Leonardo. Leonardo fa riferimento al cavallo. Immediatamente ritorna questo simbolo importante associato con questo personaggio. Leonardo dice che è andato nuovamente a far ferrare il cavallo perché i suoi ferri (attaccati agli zoccoli per non farli consumare) sono sempre da cambiare perché sono sempre consumati. La moglie di Leonardo a questo punto insinua un dubbio, un dubbio che lei stessa nutre. Gli dice quindi no será que lo usas mucho?, sottolinea quindi il fatto che Leonardo utilizzi troppo il cavallo. La moglie di Leonardo fa inoltre riferimento alle voci di paese, secondo le quali Leonardo è stato avvistato molto lontano da dove normalmente si reca a lavorare, vicino al secano. Il secano è il territorio dove si colloca la dimora della Novia. Ancora una volta ritorna il pettegolezzo di paese che si insinua nella mente della moglie di Leonardo che inizia a pensare che il marito utilizza molto il cavallo per andare a trovare un’altra donna. Leonardo ovviamente nega e sostiene che le voci di paese sono totalmente infondate. A questo punto interviene sulla scena la suocera di Leonardo. Anche la suocera sottolinea che il cavallo di Leonardo è stremato, stremato dalla stanchezza. Chiede quindi chi lo sta utilizzando così tanto da renderlo quasi moribondo. Leonardo da una risposta piccata, agrio. La moglie di Leonardo da la notizia che sua cugina (la Novia) si sposerà nel giro di un mese. La reazione di Leonardo è una reazione piuttosto peculiare, infastidita. La suocera tenta di aizzarlo da questo punto di vista, ricordandogli che lui è stato fidanzato della Novia tanti anni prima. Leonardo tronca sul nascere questo tentativo della suocera ed esce dalla scena insieme alla moglie. Appare sulla scena una giovane. Questa ragazza lavora nel negozio del villaggio e ha appena venduto al Novio e alla Madre i doni che dovranno portare alla Novia nel momento in cui la chiederanno ufficialmente in sposa. In questo passaggio ci sono alcuni aspetti simbolici. Quando la ragazza fa riferimento alle calze che sono state regalate dal Novio alla Novia, ci viene fatto presente che su queste calze sono ricamati alcuni elementi simbolici. Questi sono la golondrina (rondine) e il barco (nave) , simboli di libertà, e la rosa come simbolo che indica la passione. Ricompaiono sulla scena Leonardo e la moglie. Si ha una reazione molto forte di Leonardo che non vuole sapere quali doni la Novia ha ricevuto. Si nota che Leonardo è infastidito, e lo notano sia la suocera che la moglie. La moglie insiste e chiede a Leonardo cosa lo tormenta, ma Leonardo esce indispettito e arrabbiato dalla scena senza rispondere. Le due donne a questo punto riprendono la ninna nanna che stavano cantando all’inizio della scena al bambino. Questa seconda scena del primo atto ha struttura circolare. Si apre e si chiude con le stesse parole, con la stessa ninna nanna, con le stesse immagini di morte, questo presagio di morte che ormai si è insinuato nella famiglia di Leonardo. La suocera e la moglie hanno capito che c’è qualcosa che non va e sospettano quale sia il motivo del comportamento di Leonardo. Probabilmente sospettano già che Leonardo continua a nutrire un sentimento per la Novia, e questo fa si che l’atmosfera sia un’atmosfera di tragedia. L’atmosfera dovrebbe essere un’atmosfera di gioia familiare, anche perché è appena arrivato un bambino, ma si trasforma invece in un’atmosfera di tragedia. CUADRO TERCERO Si ha nuovamente un’ambientazione differente. Notiamo quindi come anche dal punto di vista scenico Lorca non rispetti l’unità di luogo: le tre scene del primo atto abbiamo tre ambientazioni diverse. In quest’ultimo quadro ci troviamo in una cueva, e non più in una stanza come prima. La cueva è una grotta, un luogo dove normalmente vivono gli animali, e questo già ci da un’indicazione. Ma in questo caso probabilmente Lorca non sta facendo riferimento alla grotta dove vivono gli animali, ma bensì alle cuevas tipiche della città di Granada, quelle abitazioni ricavate dalla roccia in cui spesso e volentieri vivevano i gitani. Parliamo di una casa scavata nella roccia, un rifugio, un luogo isolato dove vivono la Novia e il padre. Ancora una volta Lorca attinge a quella che è la sua esperienza personale della città di Granada. Ancora una volta compaiono elementi simbolici fondamentali: la croce, una grande croce che si trova sulla parete della casa che simboleggia il sacrificio e la sofferenza. Ancora una volta compare il colore rosa, colore delle nozze che contrasta con l’immagini di sofferenza della croce. L’opera è evidente che è un’opera di contrasti, contrasti presenti nello stesso animo della giovane sposa. Il rosa associato alla casa di Leonardo è un colore associato con il rinnovamento della vita portato in questo caso dal matrimonio. Sulle pareti sono appesi degli oggetti che richiamano la vita quotidiana, in particolar modo quella della tradizione gitana. Sono appese alle pareti dei ventagli, dei piccoli contenitori azzurri e degli specchi. Era usanza dei gitani appendere questo genere di oggetti alle pareti delle loro dimore. È un riferimento che fa Lorca e che ci fa comprendere che l’opera è un’opera ambientata in una terra, in una regione che il nostro autore conosce sicuramente bene. Mancano pochi personaggi a quelli principali, e in questo terzo quadro ci verranno presentati la Novia e il padre. Il primo personaggio a comparire sulla scena in questo caso è la criada della Novia. In questa prima scena abbiamo il Novio e la Madre che sono arrivati a casa della Novia per fare la proposta ufficiale. Sono entrambi vestiti di nero, il che è abbastanza paradossale. Non dimentichiamo però che la Madre continua a mantenere il lutto per la morte del marito e del figlio maggiore così come anche il Novio. Questo lutto non viene dismesso neanche nel momento in cui deve avvenire un evento così importante come appunto il matrimonio. Le indicazioni sceniche sono molto importanti. I due personaggi rimangono seduti fermi come statue. C’è una pausa lunga. L’autore ci sta dando tutte le informazioni possibili per immaginare l’atmosfera di questo luogo, un’atmosfera solenne e allo stesso tempo pesante, un’atmosfera rigida. Tutte queste indicazioni sceniche sono brevissime ma molto utili a capire ciò che vuole rappresentare sulla scena il nostro autore. Si fa riferimento in questo caso alla distanza che c’è fra il luogo in cui vivono la Madre e il Novio e il luogo in cui vive la Novia. La Novia e il padre vivono appartati, isolati, separati dal resto della comunità in una località definita dal Novio e dalla Madre come il secano, un luogo dove la terra è arida, secca e improduttiva. Notiamo il contrasto tra le terre fertili, ricche e che danno frutti del Novio e della Madre (terre che sono state fatte fruttare dal padre del Novio in precedenza e ora il Novio continua il lavoro del padre) e tra le terre aride e secche in cui vivono la Novia e il padre. Il primo personaggio, tra quelli che mancano, a comparire sulla scena è il Padre della Novia. Lorca ci lascia il personaggio della Novia per ultimo, per aumentare la nostra curiosità. La Novia ci è stata fino ad ora presentata attraverso le parole di altri personaggi, attraverso le parole del Novio, della Madre, della Vecina, della Suegra e della Mujer di Leonardo, ma anche di Leonardo stesso. Ora ce la presenterà anche il Padre e in fine arriverà lei. Vediamo come Lorca riesce a creare un’aspettativa nel pubblico, presentandoci il personaggio principale alla fine. La conversazione inizia parlando della distanza che c’è fra il luogo in cui vive la Novia e il luogo in cui vivono il Novio e la Madre. Notiamo che è una distanza di 4 ore e ancora una volta notiamo come sia rotta l’unità di spazio perché per andare da un luogo all’altro ci vuole molto tempo. Significa che stiamo parlando di spazi che sono dilatati dal nostro autore. La conversazione continua, come uomini e donne pratici, che vivono del lavoro della terra, la conversazione riguarda proprio la terra stessa. La conversazione va immediatamente a cose pratiche, come ci si aspetterebbe fra persone che vivono di praticità. In questo caso quindi le due famiglie è come se si contassero su quelle che sono i beni dell’una e quelle che sono i beni dell’altra. Da una parte la famiglia del Novio con le vigne che, come dice il Padre, fruttano molto denaro, dall’altra abbiamo delle terre secche che però sono state fatte fruttare con grande fatica dal Padre. Nessuna delle due famiglie ha necessità di costruire il matrimonio per dei benefici economici, è questo che si vuole dire. Il matrimonio viene concordato perché secondo i due genitori i loro figli si amano e non perché le famiglie vogliono dei benefici economici dall’unione. Il discorso sul matrimonio viene condotto dai rispettivi genitori, la Madre e il Padre. Entrambi elogiano i propri figli. La Madre elogia non solo la bellezza e l’aspetto fisico del figlio, ma soprattutto il suo onore, onore che è assolutamente evidente per tutti e con una reputazione evidentemente senza macchia. Il Padre elogia la figlia che sa ricamare, che sa svolgere i lavori domestici come ci si aspetterebbe da una buona donna, da una buona moglie e che gode di ottima salute. Quando dice che può strappare le cose con i denti si intende che gode di ottima salute. Appare sulla scena la criada con due vassoi per offrire qualcosa da bere e da mangiare agli ospiti.
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