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Boom economico italiano (il post seconda guerra mondiale), Guide, Progetti e Ricerche di Storia

Piccola ricerca effettuata da me al Liceo al quinto anno per storia. Essa tratta l'argomento del boom economico italiano avvenuto dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ho allegato delle foto e parlo dell'argomento in modo dettagliato, riguardo anche ai vari sviluppi mediatici che ci sono stati in quegli anni (nascita della Rai).

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2019/2020

In vendita dal 01/12/2020

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Scarica Boom economico italiano (il post seconda guerra mondiale) e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Storia solo su Docsity! BOOM ECONOMICO ITALIANO Alla fine della Seconda Guerra Mondiale dell’Italia rimase un paese profondamente ferito dai bombardamenti anglo-americani e dalle distruzioni lasciate dai nazisti. Si ebbe, però, una trasformazione quando, dagli anni Cinquanta ai primi anni Sessanta, l’Italia ebbe una straordinaria crescita definita “miracolo economico”. Fu il quotidiano londinese “Daily Mail” a coniare questo termine per l’Italia. In un articolo pubblicato il 23 maggio 1959, si affermava che “il livello di efficienza e di prosperità del potenziale produttivo dell’Italia, costituiva “uno dei miracoli economici del continente europeo”. Il miracolo fu caratterizzato anche dalla solidità monetaria: nel 1960 la lira vinse “l’oscar” delle monete. Questa crescita economica è dovuta soprattutto all’industria, specialmente nei settori dell’automobile e dei motori (Fiat, Lambretta e Vespa), degli elettrodomestici (dalle lavatrici alle televisioni), della chimica (materiali tessili artificiali e plastiche) e della meccanica della precisione. E’ proprio grazie all’industria che aumentò l’occupazione: in certe aree del paese la disoccupazione fu addirittura interamente riassorbita, mentre aumentò anche l’occupazione femminile. Alla base di questo sviluppo economico ci furono diversi fattori, tra cui: - Allargamento dei mercati, che cominciarono ad apprezzare il basso costo e la qualità dei prodotti italiani; - Partecipazioni statali, attraverso le quali, lo Stato, interveniva nei settori che richiedevano gli investimenti maggiori e interventi “strutturali”. In questo modo vennero estese le infrastrutture in tutta Italia. Tra cui Italsider, che ampliò i centri siderurgici; - Costruzione della rete autostradale italiana (tra il 1954 e il 1964); - Basso costo dell’energia, visto che petrolio e metano erano facilmente reperibili e a prezzi relativamente bassi; - Ampia disponibilità di manodopera a basso costo. Dunque, in questo momento, l’Italia fu investita da una grande trasformazione sociale, economica e culturale, compiendo il definitivo passaggio da paese rurale a paese industriale. Ma, purtroppo, non cambiò tutto di colpo, infatti, nel paese rimasero ancora grandi squilibri di ricchezza (non solo nel Sud Italia), a causa delle resistenze conservatrici rimaste sia nella politica che nella società, determinate anche dal contesto internazionale della “Guerra Fredda”. Le trasformazioni riguardarono anche le abitudini e le mentalità: il paese si stava avviando verso la cosiddetta società di massa o civiltà dei consumi. Cambiarono le case, le quali nei primi anni Cinquanta non tutte disponevano contemporaneamente elettricità, bagni, servizi igienici, mentre dieci anni dopo questo fattore aumentò del 30%. Ora fecero ingresso nelle case anche gli elettrodomestici. Con l’aumento di essi aumentò anche il settore a cui corrispondono, arrivando nel mondo intero grazie alla qualità e l’elegante design italiano. Alcune società di elettrodomestici di allora sono Ariston (nata nel 1960) e Zanussi (attiva dai primi decenni del Novecento). Accanto agli elettrodomestici fece ingresso nelle case degli italiani la televisione, in breve tempo l’oggetto piu ambito. Essa divenne il simbolo della moderna società di massa, ma non è solo un’invenzione tecnologica, ha contribuito a determinare profondi cambiamenti culturali, creando nuovi linguaggi e diffondendo gusti e mentalità ad un pubblico più vasto. Il primo programma televisivo destinato al pubblico venne trasmesso via cavo nel 1929 dalla compagnia radiofonica inglese BBC. Dieci anni dopo, la compagnia statunitense NBC inaugurò il primo regolare servizio televisivo al mondo ed era a colori. Nel 1962 con il lancio del primo satellite per le telecomunicazioni, avvenne il primo collegamento televisivo tra Europa e Stati Uniti D’America. Dal 1964 furono possibili dirette planetarie che permetterà a tutto il mondo di seguire lo sbarco dell’uomo sulla Luna del 1969.
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