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borghesia e classe operaia, Dispense di Storia

borghesia e classe operaia 1800

Tipologia: Dispense

2022/2023

Caricato il 04/11/2023

Evangelin12
Evangelin12 🇮🇹

5

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Scarica borghesia e classe operaia e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! STORIA BORGHESIA E CLASSE OPERAIA NELL'EPOCA DELLA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E DELLA SOCIETÀ’ DI MASSA. 1) illustra i caratt eri, i valori e la morale borghese nella seconda metà del 1800 poi scegli un'immagine che meglio rappresenti la tua risposta. Nella seconda metà del 1800 la borghesia crebbe e si affermò in modo decisivo. Il termine “borghese” tendeva a denominare un ampia gamma di posizioni e figure sociali. Spiccavano i magnati dell’industria e della finanza, che tendevano ad uno stile di vita aristocratico. Venivano considerati borghesi anche coloro che si occupavano di attività materiali o intellettuali, come mercanti, banchieri, artigiani, imprenditori, avvocati, medici, artisti. Anche gli impiegati, insegnanti e piccoli commercianti ricoprivano un ruolo significativo nella classe borghese. Lo stile borghese doveva essere evidente, chiaro. In particolar modo, la cura dell’abbigliamento, rappresentava inconfondibilmente un segno distintivo della condizione sociale al pari dell’abitazione. L’abitazione borghese non era dall’aspetto sfarzoso, come quella aristocratica, ma all’interno era ricca di addobbi, quadri e decorazioni. La casa, l’ arredamento, l’abbigliamento erano i simboli etici più significativi della rispettabilità sociale e del successo ottenuto anche dalla propensione al risparmio. Per questo, la famiglia doveva rispettare i principi morali borghesi per essere considerata tale. Valori fondamentali dell’etica borghese erano : l’austerità, la moderazione, la capacità di reprimere gli istinti e la forte predisposizione al risparmio. La struttura famigliare manteneva gli elementi delle società preindustriali: una dimensione patriarcale in cui la donna veniva esclusa dalle attività lavorative, nonostante avesse un ruolo determinante nella sfera privata della tutela della famiglia e dei figli. La famiglia di Heinrich Rieter-Zeller di Winterthur. Olio su tela di Joseph Reinhart, 1803 (Museo nazionale svizzero, Zurigo). Heinrich Rieter (1762-1805), municipale di Winterthur, si rivolse a un pittore noto per i suoi ritratti realisti di contadini e di esponenti della classe borghese. Il ritratto di famiglia e quello di gruppo, in contrapposizione ai ritratti solenni dell'aristocrazia, furono molto in voga dalla fine del XVIII secolo, indicando una preferenza della borghesia per la rappresentazione dell'intimità e della vita quotidiana. 2) Quali sono i caratt eri della cultura positi vista e perché rappresenta pienamente lo spirito borghese del tempo? Negli anni 1850-70, le scienze della natura tornarono ad emergere nella cultura europea. Grazie allo sviluppo economico e alle conquiste scientifiche, il borghese europeo era mosso da un senso di ottimismo e da una illimitata certezza nel progresso dell’umanità. Il Positivismo era considerato un indirizzo filosofico che analizzava la conoscenza scientifica, basata su dati reali (positivi) applicando i metodi delle scienze naturali a tutto lo scibile umano. Per i seguaci di questa corrente di pensiero, il progresso è il risultato di leggi scientifiche che ordinano l’evoluzione del mondo naturale, prestando maggiore attenzione sullo sviluppo materiale e tecnico, tralasciando il progresso “spirituale”. Il positivismo rappresenta l’anima della cultura borghese della seconda metà dell’800. 3) Confronta l’età del ferro e del carbone con l’età dell’acciaio e dell’elett ricità e scegli un’immagine rappresentati va di questi due momenti di industrializzazione e spiegale. La seconda metà dell’800 fu un periodo di grande espansione economica, grazie ad alcuni elementi come il ferro, il carbone e l’elettricità. Si parla di età del ferro e del carbone, poiché questi elementi svolsero un ruolo decisivo rivoluzionando il mondo. Erano utilizzati come forza motrice nelle fabbriche, sostituendo così la ruota idraulica, meccanizzando e modernizzando il processo. Ricoprivano un ruolo importante anche nelle ferrovie come locomotive e come motore per la navigazione. Il commercio internazionale ebbe una crescita senza precedenti. Tale incremento fu favorito dall’estensione della rete ferroviaria, che permise di superare gli ostacoli naturali raggiungendo anche zone più inagibili. Dopo il 1860, il trasporto marittimo fu agevolato dall’introduzione dell’elica e con la sostituzione degli scafi in ferro. Le navi a vapore diventarono ottime imbarcazioni, stimate nel mondo dei trasporti. Lo sviluppo industriale non sarebbe stato possibile senza l’uso di nuove fonti di energia: in questo periodo l’uomo imparò a produrre e utilizzare l’energia elettrica. Tutti i paesi europei si dotarono di un sistema di comunicazioni telegrafiche che velocizzarono la diffusione di notizie in modo sbalorditivo. Si concretizzarono transazioni finanziare con paesi lontani e nacquero allo stesso tempo importanti agenzie di stampa che diventarono mezzi indispensabili per la diffusione di notizie. 6) Prima e seconda internazionale: caratt eri, composizione, obietti vi e risultati . Nel settembre 1864 si tenne a Londra una riunione dell’Associazione internazionale dei lavoratori. Parteciparono diversi rappresentanti dei movimenti operai francesi e inglesi. Gli scopi della Prima Internazionale (nome che venne attribuito successivamente alla fondazione dell’associazione internazionale dei lavoratori) erano ottenere l’autonomia del proletariato e la sconfitta dello sfruttamento. La Prima Internazionale era diventata un punto di riferimento per i lavoratori europei, ma il suo operato non soddisfò le aspettative, poiché non riuscì a rappresentare concretamente le organizzazioni operaie dei singoli paesi. Alla fine degli anni ’60, ci fu una disputa tra i socialisti e i proudhiani. Bakunin, massimo teorico dell’anarchismo, l’impedimento dominante per raggiungere la piena libertà era lo Stato. Secondo lui, abbattendo lo Stato (che manteneva la maggioranza della popolazione in condizioni di inferiorità economica), lo sfruttamento economico sarebbe crollato. Secondo Marx, socialista tedesco, lo Stato e la religione rappresentavano un prodotto della struttura economica basata sullo sfruttamento: solo la distruzione di quella struttura riuscirà a far cadere lo Stato Borghese. La disputa fra Marx e Bakunin terminò negli anni ’70, quando fu sciolta la Prima Internazionale. La seconda internazionale, venne fondata nel 1889 a Parigi. Al contrario della prima Internazionale, la seconda non si diede un’organizzazione accentrata, poiché si era creato un sistema europeo di pochi stati all’interno dei quali erano nati partiti operai nazionali. Obbiettivi principale era quello di coordinare l’attività di tutti i partiti nazionali collegati con il movimento operaio. La Seconda Internazionale si scioglierà con la prima guerra mondiale a causa del conflitto tra partiti interventisti e non interventisti all’interno di essa. 7. Quale fu la prima reazione della chiesa al progresso? Il mondo cattolico ricoprì un atteggiamento critico, per contrastare una civiltà che tendeva ad allontanare la religione nell’ambito delle superstizioni e delle credenze popolari. Pio IX decise di riaffermare la più rigida ortodossia dottrinaria e incoraggiare le pratiche di devozione. Nel 1854 fu proclamato il dogma dell’Immacolata Concezione e nel 1864 emanò “Quanta cura”, nella quale condanna il socialismo, il liberalismo, la democrazia e l’intera civiltà moderna. 8. Come fu possibile che all'industrializzazione di fi ne secolo si affi ancasse anche un momento di crisi ? La nuova fase economica iniziò con una crisi di sovrapproduzione, che iniziò nel 1873 caratterizzata da una caduta dei prezzi. In particolare il settore dell’economia ne risentì molto nel settore agricolo. I progressi della navigazione a vapore furono la causa dell’abbassamento dei costi di trasporto, consentendo ai prodotti dell’agricoltura nordamericana di raggiungere l’Europa e in particolare quella più arretrata ricevette duri colpi. Molte aziende agricole furono danneggiate e questo causò disoccupazione, fame e miseria. Conseguenza della crisi fu l’emigrazione verso i paesi d’oltreoceano come America del Nord, Brasile e Argentina. Anche i dazi vennero elevati per tutelare le produzioni industriali dai rischi della concorrenza esterna (protezionismo). La Gran Bretagna, patria del liberoscambismo e primo paese esportatore del mondo, restò danneggiata doppiamente, poiché vide ridursi gli sbocchi del marcato per le sue merci e dovette assistere allo sviluppo delle industrie nei paesi concorrenti, protette dalle barriere doganali. Infine, tra banche e imprese si creò un rapporto molto stretto: obiettivo principale era quello di arricchirsi a vicenda, creando il cosiddetto “capitalismo finanziario”. 9. In che modo con la seconda rivoluzione industriale si assistett e a una massifi cazione della produzione dei consumi ? La massificazione della produzione e dei consumi è effetto della Seconda Rivoluzione Industriale, durante la quale la produzione di massa ha reso possibili beni di consumo accessibili anche ai ceti più bassi. La maggior produzione di beni fu dovuta alla produzione in serie di quei beni che fino a quel momento erano a carico di piccoli artigiani o di industrie domestiche. A tal proposito venne sviluppato un tipo di produzione basato sulla catena di montaggio.
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