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Bowie: il trasformismo e la rivoluzione sessuale, Guide, Progetti e Ricerche di Scienze Della Comunicazione

Ricerca sul ruolo della musica nell'emancipazione di massa e nella rivoluzione sessuale

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2017/2018

Caricato il 27/01/2018

marco-ravasini
marco-ravasini 🇮🇹

4

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3 documenti

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Scarica Bowie: il trasformismo e la rivoluzione sessuale e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Scienze Della Comunicazione solo su Docsity! BOWIE: IL TRASFORMISMO E LA RIVOLUZIONE SESSUALE È stato Bowie a dare una nuova immagine alla sessualità oppure la sua musica è la conseguenza dell’emancipazione sessuale in corso in quei decenni? Difficile rispondere a domande di questo genere la cui soluzione presuppone di stabilire, una volta per tutte, se la musica sia stata o meno il principale mass-media dell’emancipazione sessuale. Innegabile, però, rimane il ruolo giocato da personaggi e canzoni nel dare una netta accelerata alla tendenza già in atto. La pillola anticoncezionale, l’aborto, la scoperta dell’AIDS e la nascita del movimento femminista sono solo alcune delle eredità e delle conquiste maturate in quegli anni da questo inarrestabile fenomeno sociale; tutte cose che oggi, per fortuna, possono sembrare scontate ma che senza le quali la nostra libertà di espressione, anche sessuale, oggi sarebbe assai limitata, basti pensare che le donne hanno dovuto aspettare gli anni Sessanta per ballare in pubblico senza dover attendere l’invito di un cavaliere. La musica di fatto ha cambiato la società contemporanea funzionando da cassa di risonanza e strumento politico nella diffusione di nuovi costumi e comportamenti: le tematiche di gender, le abitudini e Per capire quanto la musica abbia avuto un peso fondamentale nella rivoluzione sessuale parlerò in particolare dell’artista che a mio avviso più di tutti ha saputo rendere unica ed immortale la sua carriera artistica attraverso il trasformismo, l’originalità, la libertà di espressione, la seduzione, lo scandalo e la provocazione: David Bowie. Solo per fare un esempio, il Glam Rock ha promosso una “moltiplicazione” dei generi sessuali introducendo la figura dell’androgino. Grazie a David Bowie ed altri artisti, il grande pubblico ha smesso di chiedersi, o ha continuato a chiederselo ma senza più trovare una risposta definitiva, se un cantante fosse maschio o femmina. Per secoli,l’approccio mentale dominante aveva irrimediabilmente catalogato (e diviso, forse) la popolazione mondiale in due soli generi. Ma andiamo con ordine, perché in realtà lo stile musicale di David Bowie è sempre stato assai difficile da classificare in maniera univoca; è un art rock, seppur caratterizzato da un'alternanza di sperimentazioni unite al sound tipicamente brit- pop. Inizialmente, la produzione musicale di Bowie si basò su sonorità nostalgiche influenzate dalla beat generation, con brani acustici folk rock, cui sarebbe seguita la metamorfosi degli anni settanta, che portò Bowie a diventare il primo esponente del glam rock. Durante gli anni settanta, lo stile di Bowie cambiò innumerevoli volte, diventando più intimista e ispirato a più riprese al rock progressivo, al dance rock, di cui fu anticipatore e al proto-punk. A conferma dell'eclettismo di questi anni vi sono i cupi The Man Who Sold the World (1970) e Station to Station (1976), il più pop Hunky Dory (1971), Young Americans (1975), che spostano l'attenzione sul genere soul con la creazione del soul bianco, e la "trilogia berlinese", considerata la sua parentesi più sperimentale. Durante quest'ultima, Bowie subì anche l'influenza del krautrock e del rock sperimentale, interpretando le tendenze, i disagi e i fermenti tipici del tempo, ma anticipando anche la "new wave" degli anni a venire. A parte la parentesi pop degli anni ottanta ben rappresentata da Let's Dance (1983), lo stile di Bowie ritornò a nuove sperimentazioni, innanzitutto con la formazione del gruppo Tin Machine, avviato sul finire degli anni ottanta, in cui Bowie propose un rock che
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