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breve riassunto Etruschi, Sintesi del corso di Storia

breve riassunto etruschi incompleto

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 09/10/2019

lettura12
lettura12 🇮🇹

4.5

(2)

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Scarica breve riassunto Etruschi e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! GLI ETRUSCHI Degli Etruschi ignoriamo l’alfabeto . Essi non costituirono mai uno stato unitario , ma furono divisi in varie città in rivalità tra loro . Soltanto dal punto di vista religioso furono uniti in culti comuni ; sappiamo esistere nel VII secolo una lega sacra di 12 città riunite nel culto di Voltumna , presso Volsini .Gli Etruschi si espansero sia verso Nord ( Padania ) che verso sud ( Lazio e Campania ) ; si stabilirono anche nell’isola d’Elba e in Corsica ( battaglia di Alalia 540) . La loro espansione fu troncata a nord dai Celti e a sud dai Romani ; la potenza di Roma cresce e l’Etruria viene interamente romanizzata. La civiltà etrusca ha sentito l’influsso della civiltà greca ( alfabeto , divinità e leggende , opere d’arte , specie vasi) e della civiltà osco-umbra , per tacere del successivo influsso che subirono dalla civiltà latina; tuttavia la civiltà etrusca mantiene una fisionomia inconfondibile. I testi etruschi da noi posseduti sono soltanto brevi , sebbene numerosissime , iscrizioni ; salvo un unico testo letterario , forse di carattere religioso , che ci è conservato in una tela che ravvolgeva una mummia ( così detta mummia di Agram o Zagabria) . Perciò degli Etruschi conosciamo soprattutto religione ( documentata dagli scrittori romani e rappresentazioni figurate) e l’arte ( conservataci in innumerevoli opere . Gli Etruschi adoravano molte divinità , che noi conosciamo solo in un periodo in cui l’influenza greca e latina le avevano trasformate assimilandole a divinità greche e romane ( anche osco-umbre) : così la triade suprema - idea specificamente etrusca , che i romani erediteranno - Tinia , Uni e Menrva , è costituita da una divinità certamente etrusca , Tinia , che però ha assunto il carattere del Giove latino ; Uni che deriva da JUNO e Menrva da Minerva . Tipico della religiosità etrusca era la minuziosità delle prescrizioni : • Struttura dei templi – cioè recinti sacri • Formule dei riti • Convinzione della conoscibilità della volontà degli dei attraverso osservazione fenomeni naturali , il volo degli uccelli e le viscere degli animali ( il fegato); delegata agli Aruspici , la cui arte è analoga a quella degli Auguri in Roma. Singolare era la concezione della morte presso gli Etruschi : sebbene in età arcaica prevalessero concezioni piuttosto miti dell’aldilà , nel complesso la visione etrusca della morte venne sempre più accentuando gli aspetti cupi e orridi fino a immaginare il defunto tormentato da mostri infernali , come Tuchulcha o Charun , che è il Caronte greco , diventato ben presto mostruoso e feroce . Morti erano ora seppelliti ora bruciati . LE ORIGINI E LE ISTITUZIONI ANTICHISSIME DI ROMA La produzione latina come fonte storiografica . Le fonti si sono basate su una tradizione composta da documenti ufficiali , contratti tra le città , liste di magistrati , annali dei pontefici e onoranze funebri delle famiglie più illustri . Le fonti più importanti sulle origini sono Tito Livio ( latino ) e Dionigi di Alicarnasso ( greco) . Notizie sono riportate da autori come Diodoro siculo ( biblioteca ) , Giovanni Zonara , Appiano , Floro , Eutropio e Orosio . Questi si valsero delle opere di annalisti : i primi furono greci – Fabio Pittore e Cincio Alimento – poi latini – Cassio Emina , Quadrigario , Anziate e Macro. Narrazioni storiche sono anche le opere di Ennio ( Annali ) in esametri e Catone ( Origini) in prosa. Tutti questi scrittori accettavano ( con differenze profondissime nei particolari ) che la fondazione di Roma fosse collegata con la distruzione di Troia . Tale leggenda è di origine greca e la troviamo già in Ellanico di Mitilene e Damaste di Sigeo ( fine V sec). La distruzione di Troia , tradizionalmente precedente al 1000 , era troppo antica rispetto al periodo di fondazione di Roma ricordato dai romani ; per questa ed altre ragioni , si immaginò che Enea avesse fondato Lavinio , suo figlio Ascanio Alba , i suoi successori avessero governato sino ad Amulio che spodesta Numitore , avversa i suoi figli e di Rea silvia - Romolo e Remo – che vengono allattati da una lupa nel territorio dove poi sorgerà Roma. Tra le diverse datazioni sulla fondazione , prevalse quella accettata da Varrone nel I secolo – 753 – il 21 Aprile , ricorrenza delle Palilie. L’origine di questa leggenda sia sostanzialmente non romana è indicato anche dall’esistenza di una più antica che conosceva solo Romolo , o Romo. In realtà avvenne che alcuni gruppi di Latini occupassero ( forse tra X e VIII) i colli romani fondando piccole comunità autonome – alcune delle quali costituivano una lega sacra ( Settimonzio) che riuniva gli abitanti delle tre cime del Palatino , dell ‘Esquilino e la cima del Celio . Un passo decisivo verso la costituzione della città fu quando gli abitanti delle tre cime del Palatino si fusero in una comunità sola , delimitata da confini sacri ( pomerio) . A poco a poco Roma si estese verso gli altri colli . Roma partecipò presto ad una lega sacra ( VII ) sotto l’egemonia di Alba radunati intorno al culto di Giove Laziare. I re sono probabilmente antichi quanto la città . La loro storicità , sebbene diverse limitazioni cronologiche e non solo , è per lo più accettata . Tito Tazio e i Sabini ai
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