Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

breve riassunto storia Didone ed Enea di Ovidio, Appunti di Latino

riassunto della storia tra Didone ed Enea raccontata da Ovidio

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 23/11/2021

camilla-noventa-2
camilla-noventa-2 🇮🇹

4.7

(3)

8 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica breve riassunto storia Didone ed Enea di Ovidio e più Appunti in PDF di Latino solo su Docsity! Lavoro latino: DIDONE ED ENEA Didone, leggendaria regina e fondatrice di Cartagine, è la protagonista del quarto libro dell’Eneide di Virgilio e della settima lettera delle Heroides di Ovidio. Secondo la narrazione virgiliana, Didone accolse Enea e i suoi uomini, dopo che naufragarono sulle coste del suo regno. Per opera di Cupido tra l’eroe troiano e la regina fenicia nacque un profondo sentimento. Ad un certo punto però Enea dopo aver ricevuto l'apparizione di Mercurio che gli ricorda il dovere di dare vita ad un nuovo popolo nel Lazio, inizia i preparativi per intraprendere il viaggio verso le coste laziali. La donna si accorge di questa situazione e cade in uno stato di disperazione. Didone viene però rappresentata in maniera differente dai due poeti. Nonostante Virgilio è sicuramente il modello di riferimento di Ovidio, quest’ultimo riesce a donare caratteristiche meno tragiche a Didone. Virgilio per descrivere le scene e i sentimenti dopo che la donna scopre i preparativi del viaggio, riporta il dialogo verbale dei due amanti e poi un lungo monologo della regina in punto di morte. Ovidio invece, proprio perché ci troviamo nell’opere delle Heroines, propone una lettera scritta dalla stessa Didone all’eroe troiano. L’opera del poeta di Sulmona denota solo l'aspetto amoroso della vicenda, la quale risulta ben più complessa nell’Eneide. In Virgilio il racconto viene interpretato secondo una chiave epico-tragica. Abbiamo un’eroina epica caratterizzata dal delirio, dalla pazzia e da una forte inquietudine che risiede negli occhi. La donna cerca un affronto diretto con l'amante, ma è ‘’sorda’’ alle ragioni di Enea. Il risultato è un animo pieno di rabbia e frustrazione così travolgenti, che la portano ad infliggere una maledizione all’eroe troiano. A questi sentimenti si aggiunge anche una forte delusione. La regina, non riesce più a nominare il nome dell’amato, ma parla con lingua serpentina descrivendo l’eroe con aggettivi dispregiativi. Vediamo una Didone immersa in una dimensione teatrale. La descrizione fisica che Virgilio riporta, riesce a far trasparire le emozioni della donna, come se noi stessimo partecipando al crollo emotivo con lei. La regina è distrutta dal dolore, fortemente umiliata e si trova in un vortice di sentimenti contrastanti tra loro. Lo sguardo di Didone è sanguineo, stravolto, agitato e coinvolgente, tanto che la città viene sconvolta e nel cielo risuona il grande pianto per la sua morte. Anche in Ovidio troviamo un’Elissa decisa a morire, ma questa immagine non è immersa in un'atmosfera teatrale. Il poeta di Sulmona riprende alcuni tratti tipici che non erano stati approfonditi nella Didone di Virgilio, ma li reinterpreta sotto forma della poesia dell'amante. La donna viene così appiattita nella sua complessità psicologica, appare semplicemente una donna innamorata. Ovidio riesce a cogliere il massimo punto di cedimento e autoumiliazione della regina. L’elegia torna quindi ad essere lo specchio dello stato d'animo della donna abbandonata, lasciata sola dall’amato. La Didone che traspare in questa lettera è una donna affranta che cerca ogni modo e mezzo per far rimanere accanto a se l’unica sua ragione di vita. Ella confida ancora nella speranza di poter far rimanere il troiano nella sua terra e cerca di persuaderlo a prendere questa scelta. La donna è preoccupata per il viaggio che deve intraprendere Enea, perché il mare è in tempesta. L'amore che prova per l'eroe è in continua crescita, l’odio non viene neanche contemplato dal suo cuore. Elissa utilizza pochi epiteti negativi per definire l'amato. La regina è disposta a diventare una semplice ospite per l’uomo, riducendo così il suo valore e il suo ruolo da regina. Questo personaggio è quindi disposto ad umiliarsi ed a privarsi del proprio orgoglio e grandezza d’animo. La figura dell’eroina epica viene così annullata da Ovidio. La morte di Didone viene esibita fin dall’inizio e traspare come un gesto utilitaristico, dovuto semplicemente dall'abbandono dell'amato. Questa decisione maschera il reale tentativo di riconquistare Enea.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved