Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Breve storia della letteratura gialla, Sbobinature di Scrittura Tecnica

Riassunto libro per esame Teorie e Tecniche delle scritture del DAMS unito con il professore Alessandro Perissinotto

Tipologia: Sbobinature

2022/2023

In vendita dal 24/10/2023

beckyy02
beckyy02 🇮🇹

4.4

(8)

15 documenti

1 / 8

Toggle sidebar

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Breve storia della letteratura gialla e più Sbobinature in PDF di Scrittura Tecnica solo su Docsity! 1 Breve storia della letteratura gialla Il giallo è un genere? Sappiamo che un romanzo giallo apre con una scena del crimine, procede con un’indagine, si chiude con la soluzione del caso, la scoperta del colpevole e moventi possibilmente con un arresto, un’incriminazione o direttamente una condanna. È il ricorrere di questa formula a relegare il romanzo giallo in una categoria inferiore a quella del romanzo puro? Per tutto il resto, infatti, lo scrittore di romanzi polizieschi sembrerebbe in possesso delle qualità richieste al vero romanziere ➞ inventiva, perspicacia, attenzione per i particolari, stile narrativo. Molti autori raccontano la genesi delle loro opere sostenendo che arriva un momento in cui i personaggi prendono vita e decidono in autonomia le loro sorti. Parrebbe una sorta di vitalismo applicato alla letteratura. I sostenitori del vitalismo sostenevano che la vita biologica era frutto di un processo di creazione autonoma e si determinasse dalla combinazione di elementi che la scienza non potrà mai arrivare a conoscere o riprodurre. In tale modo, lo scrittore genera i personaggi, che si combinano e interagiscono in modo inconoscibile per andare a comporre la vicenda narrativa (Pinocchio, Frankenstein, Adamo…). Non può essere così per chi scrive romanzi gialli, perché l’autore di un romanzo giallo deve sapere sempre dov’è diretto il suo personaggio. Perché questo tipo di romanzo, per funzionare deve lavorare come un congegno ad orologeria, dove ogni passaggio è collegato al precedente e al successivo. La creazione di un romanzo giallo non è quindi solo intuizione. Il romanzo giallo ha la sua chimica di elementi che si devono combinare. Edgar Allan Poe (1809-1849) Egli dimostra che l’invenzione letteraria è il risultato di un procedimento consapevole. Poe vive una vita breve e non felice. Vive in un’epoca dove il mondo si apre alla scoperta e gli uomini sono chiamati a svelarne i misteri. Poe non considera l’arte come mezzo di innalzamento o liberazione, ma la considera inutile. Applica una visione che si sposta dal particolare all’universale e ritorna al particolare con fluidità sempre credibile. Egli apporta una rivoluzione in letteratura paragonabile a Descartes in filosofia. Poe dimostra che l’ispirazione del poeta è prodotto della ragione e che i suoi elementi costitutivi sono risultato di un processo deduttivo. Nessuna delle parole della sua opera Il corvo è casuale. Nel caso del libro giallo la storia si scrive dalla fine, andando a ritroso. Il ragionamento attribuisce concretezza alla vita e determina la struttura di un’opera letteraria. Per queste ragioni, il giallo diventa un nuovo mondo da esplorare. L’ambientazione parigina di alcune opere di Poe fu un atto di gratitudine alla patria e Baudelaire e Mallarmé saranno i primi che lo tradurranno e renderanno celebre in Europa. I Delitti della Rue Morgue primo romanzo giallo ➞ storia che racconta la morte di Madame L’Espayne e Medemoiselle Camille L’Espayne, ritrovate straziate chiuse all’interno della propria abitazione. Presto quest’opera viene definita inspiegabile. Auguste Dupin, primo investigatore della storia, parte dall’analisi dei testimoni. Testimoni acustici e non oculari, perché nessuno ha visto, ma molti hanno sentito. 2 Dupin è consapevole che alcuni testimoni possono dire il falso, non per colpa, ma anche solo per ignoranza o erronea interpretazione dei dati. Tutte le testimonianze affermano che si trattasse di una voce maschile, la quale si esprimeva con un idioma poco conosciuto, ma nessun testimone è in grado di ripetere le parole. Dupin pensa che quella voce potesse anche non essere umana e giunge con logica a individuare un colpevole che crea grande sorpresa. Il romanzo giallo plasmato da Poe è figlio del razionalismo illuministico, della modernità, della ricerca delle cause prime e della fiducia positivistica nella capacità dell’uomo di mettere a fuoco problemi e sciogliere enigmi. Detection ➞ nasce da Dupin e non è altro che applicazione letteraria del metodo scientifico e si propone di offrire soluzioni ai problemi e dare risposte. Poe fu seguace del mesmerismo (il nostro organismo funzionerebbe grazie al movimento di un fluido vitale, quando il movimento è disturbato, insorgono disturbi e malesseri). Il nuovo romanzo giallo si pone in situazione di quella letteratura popolare che in epoca preborghese veniva definita d’avventura (letteratura cavalleresca, romanzo cortese). In epoca borghese i canoni di questo tipo di narrazione perdono credibilità e seguito. Il potere politico si attesta in capo allo Stato, creando assolutismi. La tecnica interrompe nella vita militare e in quella quotidiana e la letteratura d’avventura non rispecchia più i tempi. Il romanzo poliziesco si pone in sostituzione ➞ sintetizza lo spirito d’avventura e lo codifica in ambito borghese all’interno di una professione. Quando qualcuno infrange l’ordine sociale, con la soluzione che chiude la detective novel, si ricompone in un lieto fine tranquillizzante. Eroe-detective ➞ quasi un supereroe, sempre vincente. il detective è il nuovo cavaliere invincibile. L’Assassinio di Rue Saint-Roch di Alexander Dumas. È un romanzo pubblicato a puntate sulla rivista L’indipendente di cui Dumas era il direttore. La trama: Madame L’Espayne e Mademoiselle Camille L’Espayne vengono trovate uccise e straziate chiuse all’interno della loro casa. Un caso inspiegabile con poche testimonianze. Abbiamo un medico legale chiamato Paolo Dupin e un americano a Parigi di nome Edgar Poe, dall’intelligenza acuta, che si appassiona del caso e lo risolve. È sorto ovviamente il dibattito tra chi abbia copiato chi. I delitti della Rue Morgue è cronologicamente anteriore. Dumas tiene ad informare il lettore che Allan Poe fu suo ospite a Parigi nel 1832 e specifica di avergli prestato due camere della sua casa in Rue de l’Ouest. I due durante questo incontro avrebbero appreso la fine orribile della signora L’Espayne e della figlia, fatto che suscitò il loro interesse tanto da indurli ad indagare sul delitto. Però Poe nei suoi documenti non parla mai di un soggiorno a Parigi. Ci sono sicuramente dei punti di contatto tra i due autori. È noto che per esempio fossero entrambi parte della setta massonica “Società di Cincinnati”. L'ipotesi di plagio non è plausibile. Si pensa all'esistenza di un progetto comune con un rimando di citazioni incrociate atte a confondere i lettori. 5 Padre Brown si ispira a Padre Joseph O’Connor, realmente esistito che ebbe parte nella conversione al cattolicesimo dello scrittore, osservatore della realtà e amante della verità, convinto della supremazia del bene sul male, in grado di sconfiggere il crimine con la forza dello spirito. S.S. Van Dine con il personaggio Philo Vance, uomo bello e crudele, che empatizza poco con le vicende umane dei suoi clienti, concentrato sulla soluzione dei rompicapi che stanno dietro all’indagine. Quasi morboso nella ricerca di elementi psicologici. Viene considerato il maggiore dei “duri” dell’hard-boiled che perderanno la dimensione da esteta. Van Dine è ricordato anche per le sue 20 regole: SINE QUA NON ➞ un morto, che non deve essere morto per caso, per accidente o per suicidio. Uno e un solo poliziotto, deus ex machina della vicenda. C’è un solo colpevole, non un gruppo o associazioni o società. FAIR PLAY ➞ Lo scrittore deve offrire al lettore gli stessi elementi in possesso dell’investigatore. Tutti gli indizi devono essere palesi e descritti. La soluzione deve risultare evidente e verificabile scorrendo indietro le pagine. Lo scrittore non può usare sotterfugi o inganni, se non quelli posti dal criminale contro l’investigatore. Al colpevole si arriva per deduzione logica, razionale e scientifica, non per caso, coincidenza o confessione. Non per mezzi sovrannaturali, sedute spiritiche, sogno, illuminazione o pseudo scienze. Van Dine elenca anche una serie di espedienti già abusati per scovare il colpevole come ➞ alfabeti in codice, mozziconi di sigarette, finte sedute spiritiche, gemelli o sosia, fantocci e falsificazione di impronte. Gli Anni ’20 Negli anni ’20, dopo il trauma della Grande Guerra, la classe media vede solidità della sua posizione sgretolarsi, a causa della crisi economica. La paura della proletarizzazione si espande. Da qui si inizia a consolidare una letteratura che sappia distrarre e rassicurare. Ecco perché con grande fama verrà riconosciuta un’autrice che si interessa poco di scienza, non è attenta al fair play e si lascia coinvolgere poco da questioni religiose, sociali o morali. Nel 1920 assistiamo alla comparsa di un signore di mezza età con sottili baffi all’insù, piccoletto, rotondo e quasi calvo di nome Hercule e di cognome Poirot. È il primo di molti personaggi di Agatha Christie che ripropone il modello del delitto e della ricerca del colpevole entro una cerchia di sospettati. In altre storie Poirot è chiamato ad indagare sugli occupanti dello Orient Express o dei partecipanti a una crociera sul Nilo. Poirot è brillante, sagace, vanitoso senza risultare arrogante, rassicurante. Agatha Christie si tiene lontana da ogni pretesa di realismo. A lei interessa formulare giochi enigmistici destinati a persone abili nel risolverli. Agatha Christie guadagnerà la fama anche con altri personaggi come Miss Marple, prima investigatrice donna della storia, un’anziana signora con il vizio di farsi gli affari degli altri e di ricordare particolari che nessuno ricorda. Dashiell Hammet ➞ ex detective nella vita privata, inizia la sua carriera con la rivista Black Mask, con il personaggio di Continental Op, protagonista di 28 racconti e 2 romanzi. Ha inventato anche un personaggio Il Falcone maltese, che ha avuto diverse trasposizioni radiofoniche cinematografiche. Raymond Chandler ➞ diventerà l’autore simbolo della corrente letteraria. Inizia anche egli una collaborazione con la rivista Black Mask. Scrive Il Grande sogno, con protagonista Philip Marlowe, poliziotto privato di Los Angeles degli anni ’30, protagonista per 7 romanzi e un racconto. Ci saranno anche trasposizioni cinematografiche. 6 Personaggi dell’hard-boiled = tratti distintivi quasi stereotipati, solitamente poliziotti privati, sempre armati di pistola, solitari, dal passato oscuro, rispondono a monosillabi mostrandosi ironici. Hanno sempre pochi soldi in tasca, abitano case non belle, guidano auto non belle e si aggirano nei bassifondi della città. Si nutrono di caffè e whiskey di notte, non si lasciano coinvolgere dalle donne, se non per brevi relazioni. La detection delle loro storie è ridotta al minimo. Gli hard-boiled avviano un processo di alterazione della struttura narrativa del giallo investigativo inglese. Con contorno borghese i suoi investigatori-eroi. George Simenon ➞ scrittore belga di lingua, scrive e inventa il personaggio di Jules Amédée François Maigret, uomo burbero, amante della buona cucina e dell’alcool e robusto d’aspetto. Ama entrare emotivamente nei casi polizieschi di cui è chiamato occuparsi. Le sue indagini procedono per immedesimazione e studio di persone e di luoghi. Simenon segna la cesura con la scuola del gelo deduttivo. Non troviamo ambienti dell'aristocrazia inglese, ma quartiere della città raccontati con realismo (lungo Senna, bistrot…). Maigret non ambisce a risolvere il caso, ma a capire e conoscere le ragioni che hanno portato al crimine. Si affida all'istinto e alla sensibilità, rispetta sentimenti e umanità. È sposato con una donna mite che cucina molto bene e con cui va al cinema almeno una volta la settimana. Egli non guida l'automobile, non si mostra interessato a politica o autorità. Talvolta il colpevole non viene trovato o viene ritrovato solo molti anni; A volte se la cava in tribunale con una pena leggera. La narrazione si fa più raffinata e introspettiva e più aderente al reale. Erle Stanley Gardner ➞ scrittore statunitense, pubblica storie dedicate all’avvocato Perry Mason. È la consacrazione del giallo legale. L'investigazione è funzionale al caso giudiziario, l'avvocato si avvale della consulenza di un investigatore privato, con cui, attraverso il ragionamento e le deduzioni brillanti arriva alla soluzione. Rex Stout ➞ statunitense, pubblica storie su Nero Wolfe, investigatore acutissimo che risolve casi seduto alla sua scrivania. Irriverente e misogino, amante della buona cucina, della birra gelata e schiumosa, dei vini costosi. È burbero, legge molto e solo se davvero costretto lascia le mura della sua casa di Manhattan. Manford Lepofsky e Daniel Nathan ➞ pseudonimo commune Ellery Queen, con il cuore firmano circa 40 romanzi. Hellery Queen, scrittore di gialli che collabora a indagini di polizia e ovviamente le risolve. Viene citato anche Sherlock Holmes quando diede la caccia a Jack lo Squartatore. Dorothy L. Sayers ➞ la più colta tra tutte le autrici di gialli, prima di passare alla fiction, pubblica raccolte di poesia, saggi e teologia e storia medievale. Lavora come pubblicitaria. Pubblica Peter Wimsey e il cadavere sconosciuto con il detective che esplora ambienti dell'aristocrazia inglese che ben conosce. Lord Wimsey si innamorerà di una scrittrice di gialli, Harriet Vane, indagata per omicidio. La Vane diventerà protagonista di indagini e romanzi. Traduce anche la Divina Commedia, opera che l’aveva notevolmente colpita. Patricia Highsmith ➞ è la regina del thriller psicologico. Il primo romanzo si chiama Sconosciuti in treno, conosce popolarità quando Hitchcock ne acquista i diritti e traspone Delitto per Delitto. La storia racconta di due uomini che commettono omicidio l'uno per l'altro per beffare il sistema 7 giudiziario e garantirsi l'impunità. Espediente narrativo che da allora sarà molto utilizzato in letteratura e al cinema. La Highsmith infonde nei romanzi l'inquietudine della sua vita tormentata: dipendente dall'alcol, omosessuale, misantropa, amante dei gatti, che si sente esclusa da un mondo che considera immorale. Personaggio simbolo Tom Ripley, capacità della scrittrice di entrare nel profondo della metà oscura dei suoi protagonisti. Il lettore eh continuamente posto davanti al bivio morale tra prendere le distanze dal colpevole virgola ovvero giustificarlo e prenderne le parti. Il Giallo e il Fascismo Arrivando a tempi meno storici, ci avviciniamo al panorama nostrano. Negli anni ‘30, gli scaffali della libreria italiane sono carichi di letteratura straniera, ma con l'avvento del fascismo, il regime impone di riservare almeno il 20% dei titoli di ogni collana a opere di autori italiani. Così assistiamo al nascere di una nuova scuola di autori di romanzi gialli. Il regime impone importanti restrizioni alla trama e contenuti. I personaggi negativi devono essere stranieri e le vicende devono svolgersi fuori dall'Italia o comunque in ambienti esotici. Bisogna espellere ogni componente cruenta o sanguinaria. Gli autori spostano le ambientazioni in località di campagna, ma senza omicidio e senza morto la figura del detective perde di credibilità e il romanzo perde senso. Nel 1941, due giovani di buona famiglia autori di una rapina dichiareranno di essere stati ispirati dai racconti gialli e mussolini decide che questi costituiscono un pericolo per la gioventù e ne fa sospendere la pubblicazione. Tra gli autori di quell’epoca troviamo: Alessandro Varaldo ➞ scrive Il Sette bello e sarà il primo autore nel 1931 a pubblicare un giallo alla Mondadori. Era gradito dal regime per la sua capacità di attenersi ai dettami imposti. Si discosta dalla detection inglese. Augusto De Angelis ➞ autore di una ventina di romanzi aventi come protagonista il Commissario De Vincenzi, capo della squadra mobile di Milano. Un personaggio molto ben tratteggiato, fuori dal cliché dell'investigatore onnisciente all'inglese. L’autore viene accusato di propaganda antifascista e arrestato nel 1943 e dopo la scarcerazione, viene ferito a morte. Dopo la Seconda guerra mondiale, il mercato editoriale preferirà gli autori stranieri e dovremmo aspettare gli anni ’60 per la nascita del vero giallo italiano. Leonardo Sciascia ➞ giornalista e scrittore siciliano, inaugura la nuova stagione trasformando il romanzo in uno strumento di osservazione sociale e di denuncia. Scrive Il giorno della civetta (1961) da cui l'adattamento cinematografico. Parla del quadro impietoso della mafia in Sicilia, senza preoccuparsi della struttura narrativa o di finali tranquillizzanti. Calvino lo definisce il giallo “smontato” perché è inconsueto, amaro, fatto di contraddizioni, verità e finzione, impegno civile. Seguiranno romanzi d’inchiesta come L’affaire moro e La scomparsa di Majorana.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved