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Business Plan - appunti, Appunti di Economia aziendale

Appunti Business plan economia aziendale

Tipologia: Appunti

2017/2018
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Caricato il 22/06/2018

giuliadaami
giuliadaami 🇮🇹

4.5

(4)

4 documenti

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Scarica Business Plan - appunti e più Appunti in PDF di Economia aziendale solo su Docsity! IL BUSINESS PLAN Il business plan è un documento che viene redatto in momenti particolari della vita dell’impresa (ex quando un soggetto ha un’idea imprenditoriale e vuole creare una nuova azienda o quando un’impresa già esistente vuole penetrare un nuovo mercato, lanciare un nuovo prodotto, richiedere un finanziamento importante, acquisire o fondersi con altre aziende); esso presenta in maniera organica ed efficace un’idea imprenditoriale e i risultati della sua implementazione, al fine di valutarne la fattibilità operativa, economica e finanziaria. Tale documento prende in considerazione un periodo di tempo che varia dai 3 ai 5 anni e si articola nei singoli anni per accompagnare l’iniziativa oltre la fase di start up. Esso, a differenza della pianificazione strategica, prende in esame lo sviluppo di attività completamente nuove e non supportate dal confronto con esperienze precedenti, perciò risulta meno preciso rispetto alla pianificazione, ma comunque si rivela estremamente utile al fine di calcolare e limitare i rischi che si possono manifestare durante la realizzazione del progetto e la probabilità di insuccesso. Nascita di una nuova impresa Un’impresa può nascere solo se in presenza due fattori fondamentali: • ambiente esterno favorevole; ci deve essere un’ambiente politico, economico e culturale che consenta la costituzione dell’azienda e il suo sviluppo nel futuro • spirito imprenditoriale; il futuro imprenditore deve avere certe caratteristiche, ovvero - imprenditorialità (capacità di perseguire con tenacia e determinazione un sogno, avere ben chiara la realtà in cui si sta operando e anticipare ciò che il mercato richiederà in futuro e che porterà dei cambiamenti, essere improntati all’innovazione) - leadership (capacità di coinvolgere altri soggetti nel progetto e motivarli affinché questi lo aiutino a realizzare il suo sogno, ex i dipendenti) - managerialità (capacità di gestire l’impresa nella complessità dell’ambiente circostante) La nascita di un’impresa si realizza attraverso il manifestarsi di diverse fasi: - il sogno comincia a prendere forma - nasce l’idea imprenditoriale - l’dea comincia pian piano a concretizzarsi e sia arriva alla redazione del business plan - si sviluppano le relazioni, ciò che è stato messo sulla carta deve essere conosciuto anche da persone esterne (ex finanziatori esterni o potenziali soci, devo dare fiducia, trasmettere il mio entusiasmo e garantire redditività anche a persone esterne per interessarle al mio progetto) - si implementa il progetto, nasce la start up, l’imprenditore deve effettuare investimenti a medio, lungo e breve ciclo di utilizzo, assumere i dipendenti e dar vita alla struttura organizzativa aziendale Destinatari Le categorie di soggetti ai quali è destinato il business plan sono due: • soggetti interni (imprenditore), per sapere se conviene realizzare l’idea o lasciar perdere, conviene sostenere il costo per la redazione del business plan piuttosto che sostenere costi troppo elevati nel momento in cui nasce l’impresa; spesso tali soggetti si rivolgono alla camera di commercio per la redazione del piano • soggetti esterni (finanziatori, clienti, fornitori, coloro che potrebbero partecipare all’idea imprenditoriale a titolo di capitale proprio o di debito), i quali possono - investire dei fondi ed essere comproprietari dell’azienda (banche d’affari, possono investire a titolo di capitale proprio, se credono nel progetto, o di debito) - finanziare idee imprenditoriali che reputano vincenti per poi vendere le quote e trarne un guadagno quando l’azienda diventa di successo (venture capital) - finanziare semplicemente un’idea imprenditoriale, se la si ritiene valida (banche) Contenuto del business plan La struttura del business plan non è rigida, l’importante è che le informazioni vengano esposte in maniera chiara ed efficace, che siano complete e coerenti; esso non deve nemmeno essere troppo lungo, le informazioni devono essere sintetiche ed esaurienti. In linea generale, il business plan può essere strutturato come segue: 1. Introduzione Si descrive brevemente l’idea imprenditoriale, specificando quale è il bene/servizio che si vuole offrire, le strategie competitive, le caratteristiche dei soggetti che intendono avviare l’azienda (esperienze, future mansioni e responsabilità) o dell’azienda già in vita (di cosa si occupa, obiettivi, mission e vision, la sua storia e l’andamento negli anni, forma giuridica) e le motivazioni dalle quali è nato il progetto. 2. Analisi competitiva Si tratta dell’analisi del settore in cui opererà l’azienda, della concorrenza e del mercato, in modo tale da individuare il potenziale posizionamento e vantaggio competitivo che l’azienda potrà ottenere in futuro. • analisi settore: raccolta di informazioni al fine di individuare il bisogno soddisfatto dal bene/servizio che si vuole offrire, le aziende già esistenti che soddisfano quel bisogno, l’omogeneità con la quale operano le aziende concorrenti già esistenti (se hanno un processo produttivo di input e output simile, se sono simili ho più possibilità di differenziarmi nel settore) e il quadro normativo di riferimento (se in quel settore vi sono norme specifiche che impongono particolari obblighi all’azienda); tali dati possono essere raccolti attraverso la stampa (giornali specializzati), istituti di ricerca (i quali forniscono dati utili a livello nazionale, ex istat), la camera di commercio (che integra i dati nazionali con informazioni riguardo l’estero) o i distretti industriali; fra queste alcune informazioni possono essere ottenute gratuitamente, altre sono a pagamento • analisi concorrenza: si individuano le aziende già presenti in quel settore, il loro nome, le loro informazioni e la quota di mercato detenuta, il grado di concentrazione (se ci sono poche aziende con grandi quote di mercato sarà più difficile penetrare il settore), quante aziende puntano sulla differenziazione (se sono molto significa che esse hanno già clienti fidelizzati si cui soddisfano particolari bisogni) e se attuano l’integrazione verticale del processo produttivo (se tutte le attività della filiera produttiva sono nell’azienda la loro qualità sarà alta e i prezzi bassi) • analisi mercato: si possono presentare due ipotesi, in base alle quali il bene che si vuole immettere sul mercato: - non esiste ancora, è una novità, in questo caso considero se per quel bene potrà esserci domanda in futuro, poiché essendo nuovo non posso basarmi su esperienze passate - esiste già sul mercato, in questo caso occorre raccogliere informazioni su quel mercato, quali le sue dimensioni attuali, l’andamento della domanda (fase di crescita o di recessione), la sua distribuzione territoriale (indirizzo gli sforzi dove c’è maggiore domanda) e le sue tendenze evolutive (stima di come sarà negli anni futuri) In base alle informazioni riguardo il mercato l’azienda può andare ad effettuare: - segmentazione del mercato, individuando il target (mercato obiettivo) - individuazione fase del ciclo di vita del prodotto (se il bene è nuovo sono nella fase di lancio nel business plan devo garantire che in futuro esso garantirà redditività, se il bene è già esistente sono nella fase di sviluppo, e in questo caso posso penetrare il mercato, nella fase di maturità, e in questo caso ho meno possibilità di penetrazione) Una volta analizza raccolte le informazioni riguardo il settore, la concorrenza e il mercato, l’azienda può infine definire il suo posizionamento, ovvero la percezione che vuole dare al cliente del prodotto che andrà ad
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