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Il Congresso di Vienna e la Fine dell'Era Napoleonica: La Riorganizzazione Europea, Appunti di Storia Contemporanea

Storia delle AmericheStoria europeaStoria modernaStoria Internazionale

Il Congresso di Vienna del 1814-1815, durante il quale le potenze europee discutevano di come riorganizzare il continente dopo la caduta di Napoleone. Il testo tratta anche della battaglia di Lipsia, della sconfitta di Napoleone e della sua esilio, oltre che delle implicazioni della fine dell'era napoleonica per l'Europa. Vengono inoltre menzionate le dinamiche sociali e etniche in America Centrale e meridionale.

Cosa imparerai

  • Come si riorganizza l'Europa dopo la caduta di Napoleone?
  • Che cosa discute il Congresso di Vienna?
  • Quando avviene la caduta di Napoleone?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 20/02/2022

ShurikenBen
ShurikenBen 🇮🇹

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29 documenti

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Scarica Il Congresso di Vienna e la Fine dell'Era Napoleonica: La Riorganizzazione Europea e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! Storia Contemporanea 8/10/2021 Quando avviene la caduta di Napoleone? Il congresso di Vienna inizia nel 1814 e termina nel 1815, quindi non è successivo a Napoleone ma avviene durante l’era Napoleonica. Il congresso di Vienna tra i suoi invitati ha Napoleone e la sua famiglia insieme a vari sovrani d’Europa per discutere su come riorganizzare l’Europa. Battaglia di Lipsia 1813 Napoleone perde e viene mandato in esilio in Toscana all’isola d’Elba. La sconfitta a Lipsia sancisce che Napoleone debba mettere per iscritto di accettare di farsi da parte, perché conviene tenerselo e limitarlo e non eliminarlo. Il quadro dell’incoronazione viene chiamato così ma nel quadro è raffigurato altro, ovvero l’incoronazione della moglie figlia dell’imperatore d’Asburgo. Incoronando la moglie sta incoronando la sua dinastia. Questa cosa per le altre potenze ed in particolar modo per gli Asburgo è inaccettabile. Lui poteva sopravvivere come sovrano ma non i suoi eredi, ottiene un pezzo di regno come l’isola d’Elba e la storia finisce la. Intanto in Europa partono incontri bilaterali per tutelarsi, perché malgrado fossero alleati erano in pessimi rapporti. Dopo gli incontri si ritrovano a Vienna dove il congresso si arena subito e si arriva quasi a dichiararsi guerra, poi il miracolo,Napoleone indisturbato scappa dall’isola d’Elba e arrivato a Marsiglia insieme a 250000 volontari si presenta a Vienna. Partono i 100 giorni di Napoleone. Napoleone non è refrenabile,poiché in Francia è un idolo incontrastabile,anche se ha perso la campagna di Russia,la battaglia di Lipsia e aver trascorso l’esilio lontano dalla Francia,in 20 giorni mette su un esercito di 750000 persone. Napoleone manda le sue truppe verso la Prussia,va fermato in Belgio perché dopo è tutta pianura e non lo fermi più. Viene fermato a Waterloo dove perde, perde perché pioveva, la sua artiglieria si impantana e prende le posizioni peggiori. Piove così tanto perché l’eruzione di un vulcano crea una situazione climatica strana tra il 1814 e il 1815 portando intense nubi di pioggia. Sconfitto,viene mandato in esilio dagli inglesi a Saint Helena. Ora il problema rimane sempre lo stesso, cosa succede ora? Cosa dobbiamo fare? Napoleone era l’imperatore del popolo francese non della Francia. Bisognava ostentare la potenza politica, culturale e filosofica in maniera assolutistica. Il sistema assolutistico vince perché è il sistema che vince in assoluto. Il congresso non deve restaurare un bel niente, bisogna creare una nuova Europa in modo tale che non accadano mai più rivoluzioni. La restaurazione non esiste! Dalla Francia si va verso est molto facilmente; perciò servono Stati cuscinetti come il regno di Olanda con a capo Guglielmo d’Orange sotto controllo Inglese. Cancellato il sacro romano impero costruiamo la confederazione germanica guidata dai prussiani e dagli Asburgo. La Svizzera può fare quello che vuole ma i cantoni devono costituire un’esercito permanente. Il Piemonte se ingloba la Liguria può bloccare le navi provenienti da Marsiglia. I genovesi però sono molto riluttanti a consegnare la città e la Liguria ai piemontesi. Si chiama logica del contenimento anti-francese. Le grandi potenze devono trovare un equilibrio. L’intera repubblica di Venezia viene inglobata nel regno di Asburgo poiché avevano bisogno di uno sbocco sul mare. Il principio della legittimità impone che i sovrani cacciati da Napoleone possano tornare ai propri regni. Non appena una di queste dinastie si ritrova incapace di controllare i moti nei propri paesi vengono repressi dagli altri stati con la tabula rasa non solo le rivolte ma anche i sovrani perdono tutto e vengono rimossi. Dittature,colpi di stato,rivoluzioni,tutti hanno a che fare con il governo statunitense in un modo o nell’altro. Gli staterelli del centro e sud america seppur ancora dipendenti dalle madre patrie (poiché colonie) diventano una polveriera per almeno 4 fattori. 1)Il fatto che una grande potenza geograficamente vicina e sempre più invadente tende a giocare un ruolo fondamentale nelle vite politiche ed economiche di questi Stati. 2) la struttura sociale ed etnica è fondata sulla whitehness, sono società costantemente in lotta, una società fluidissima che non ha più gerarchie, ordini, criteri e che di conseguenza è l’una contro l’altra per cercare di dominare la situazione per cercare di entrare nelle stanze del potere. Quella larga fetta di popolazione di colore che sempre di più viene considerata schiava è % una parte importante della società, che dal nuovo Stato vuole condizioni migliori di vita ma che non ottiene per niente e di conseguenza è più arrabbiata di prima. 3)L’idea molto occidentale che i confini siano tutto sommato chiari in quei territori sono assolutamente impraticabili. Uno dei criteri fondanti della statualità è la sua territorialità, ma se i confini non sono ben chiari e definiti, anzi non vengono segnati e/o presidiati questo è chiaramente oggetto di guerre tra Stati e continuamente l’uno che cerca di sottrarre qualcosa all’altro. Non solo è una polveriera interna ad ogni Stato ma è anche una polveriera internazionale; le guerre più feroci di tutto l’800 si combattono negli Stati Uniti e nel Sud America. 4)All’interno di questi immensi territori l’articolazione statuale è molto limitata,lo Stato non riesce ad essere presente in Patagonia o in tante parti montuose del Perù,questo produce la frammentazione politica e istituzionale, in Brasile ad esempio. Molti di questi Stati devono riorganizzare se stessi, in modo tale che ogni singolo territorio abbia una sua organizzazione, un suo esercito, un suo condottiero e di conseguenza si ha una situazione che nega l’idea liberiana di Stato. Ognuno di questi “staterelli” dentro i grandi Stati c’ha un suo esercito con un suo condottiero militare legittimato da nessuno, il quale fa quello che vuole,spesso e volentieri in conflitto con altri “Caudillos”,perciò le guerre sono anche all’interno di aree di un singolo staterello (CS vs CZ). I governi hanno un disperato bisogno di soldi per reggere minimamente lo Stato,per contrastare i vicini o per non far cacciare la testa fuori dal sacco ai caudillos locali,i soldi chi glieli da? Gli USA e gli UK che però vogliono qualcosa in cambio. Il solo fatto che gli Stati Uniti siano una grossa e indiscutibile potenza mondiale non garantisce che internamente sia rosa e fiori anzi acquisiscono una pluridimensionalità etnica, combattono all’interno guerre ferocissime come le guerre indiane, massacrando milioni di persone e dovendo gestire la contraddizione che c’era all’origine ma sempre più grave, tra confederazione e federazione. Quello che si decide a Washington spesso viene discusso e non applicato nei vari Stati. Già ad inizio ‘800 ci sono serie minacce di secessione. Tra est e ovest ci sono linee di sviluppo molto diverse che si sviluppano dal punto di vista industriale e la parte meridionale che ha uno sviluppo agricolo e culturale e la parte settentrionale (il west) sui piccoli appezzamenti di terra. E gli schiavi? Al sud ne hanno assolutamente bisognosi un investimento uno schiavo, a Nord sono un problema perché il lavoro salariato viene pagato meno, ad ovest non servono perché gli appezzamenti di terreno sono piccoli. Perché lo schiavo non è solo problema morale giusto o sbagliato ma è anche un problema. Gli USA vivono una situazione internazionale di grande rilievo, ma al loro interno si portano i “germi” che in 40 anni faranno scoppiare la rivoluzione americana.
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