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Cambridge Companion to Daniel Defoe, Sintesi del corso di Letteratura Inglese

Riassunto dei capitoli 2-3-4-5- di Cambridge Companion to Daniel Defoe (in italiano)

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 14/06/2019

Greenstone.
Greenstone. 🇮🇹

4.6

(19)

14 documenti

1 / 5

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Scarica Cambridge Companion to Daniel Defoe e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! DEFOE AND CRIMINAL FICTION. Quando il criminale John Sheppard stava per essere condannato in seguito alla sua fuga dalla prigione, decise di rilasciare un pamphlet contenente la storia dei suoi crimini chiamata ‘’A NARRATIVE OF ALL HIS ROBBERIES AND ESCAPES’’ ad un editore famoso del periodo, Mr. Applebee che si occupava di pubblicare storie di vita di criminali. Secondo alcuni studiosi dell’800 e seguenti, l’opera sarebbe da attribuirsi invece a Daniel Defoe che avrebbe impersonificato lo stesso editor, nel tentativo di attirare l’attenzione e la vanità di Sheppard che sarebbe stato propenso a raccontare la sua storia all’editor famoso di criminali. Nel 1700 si ha un aumento generale di crimini che coinvolgono Londra tanto che parlarne era un evento comune ma lo era meno se Daniel Defoe con la sua rispettabile e conosciuta posizione sociale ne parlava adottando punti di vista estremi rappresentanti dai suoi personaggi. Nel 1724 scrive in GREAT LAW OF SUBORDINATION CONSIDER’D’’ che il crimine potesse frutto di una caduta di relazioni tra costumi e riverenza e rispetto tra classi sociali, tanto che arriverà ad affermare ‘’i poveri governano i ricchi e i ricchi sono a loro sottomessi’’ In contrasto Roxana , pubblicato 3 settimane prima, rappresenta la violenza omicida che deriverebbe da un inferno segreto interno, una colpa che non può esser cancellata a causa del costante desiderio di mantenere la sua rispettabilità sociale. Roxana è ossessionata da apparizioni sanguinose e spiriti maligni, proiezioni della sua psiche tormentata, mentre nella finzione che porta il suo nome, Moll Flanders oscilla tra incolpare per i suoi crimini la mancanza di provvedere ai poveri e incolpare i diavoli che le sussurrano alle orecchie, Defoe non aveva quindi una teoria univoca del crimine e i suoi testi si muovono tra motivi sociali e altri personali. Nel 1720 si ha un aumento generale del tasso di criminalità a Londra ma è difficile comprendere quanto questo aumento fosse legato realmente ai crimini o all’aumento di persecuzione nei confronti dei criminali o ancora fosse legato alla stampa che scriveva molto sui crimini. Secondo lo storico JOHN BEATTIE anche un numero infimo di crimini riportati sul giornale poteva creare paura e sensazione di estremo pericolo. Nonostante i numerosi furti, spesso essi erano raccontati in modo più articolato dagli scrittori per renderli più attraenti al pubblico di lettori e questo aumentava il terrore dei cittadini. La posizione principale adottata dagli scrittori era di critica contro i criminali stessi e questo provocava la ricerca di leggi e magistrati più severi nei cittadini terrorizzati. Non c’era ladro povero, ma solo un ladro malvagio. In altri casi però l’atteggiamento non era di condanna severa, anzi in molti resoconti dalla prigione di Newgate sugli ultimi giorni del condannato o le parole di penitenza di questo prima di essere executed rinforzavano invece la politica e la morale della legge. D’altra parte alla scena dell’esecuzione gli spettatori spesso dimostravano violentemente contro gli esecutori così che i lettori potessero essere incoraggiati e simpatizzare con i fuorilegge. Il criminale era frutto anche di una mentalità capitalistica e individualistica che vedeva l’uomo ottenere ciò che voleva attraverso anche il crimine, per questo motivo molti lettori si rivedevano nel fuorilegge. Consapevole del danno che questo tipo di identificazione avrebbe portato, D. D. cerca di creare i suoi romanzi sul crimine col fine di identificare i soggetti nel criminali stessi per far si che questi si rivedessero nei crimini e cercassero di pentirsi. In MOLL FLANDERS, scrive ‘’i lettori viziosi, troveranno sempre dei pretesti per trasformare i testi viruosi ai loro fini’’. In Augusta Triumphans e Second Thought are Best, Daniel presenta se stesso come Andrew Moreton e si preoccupa di come ridurre il tasso di criminalità e allertare il cittadino di londra per proteggere se stessi e i propri beni. Eppure in THE COMPLEAT ENGLISH TRADESMAN- 1726 afferma invece che il commercio, onore e dignità dell’uomo, è gran parte fondato sul crimine, aprendo un divario morale. Ogni forma di individualità e affermazione di sè è trasgressiva: a partire da ciò che è normalmente concesso dalla legge alla passiva accettazione dello stato in cui ci si trova. Al pari, per commercianti e criminali, il successo deriva dalla volontà di rischiare e di liberarsi dalle leggi (che siano morali, la legge del padre, dello stato, dell’autorità divina). Crusoe non è legalmente un fuorilegge ma il suo trasgredire l’autorità del padre e patriarcale e il mare, alla ricerca dell’immenso tesoro. Per Defoe non c’è distinzione tra il crimine e ciò che è egualmente peccaminoso ma necessario alla vita, per cui i suoi protagonisti vengono puniti e poi ricompensati. Nella parte iniziale Robinson è persuaso dal partire ma è combattuto dal non trasgredire la volontà del padre di rimanere nel ‘’ceto medio’’ in quanto la vita media non era esposta a vicissitudini come quella superiore o inferiore. Vivere nella comodità è antitesi della carriera romanzesca stessa che dipende invece da novità, contrapposizioni, aspirazione e possibilità di perdite, pericolo e instabilità.
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