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Cambridge companion to English Restoration theatre, Appunti di Letteratura Inglese

Riassunto del Cambridge companion to English Restoration theatre di Deborah Payne Fisk; comprende capitoli 1 (“The theatre”), 2 (“The performance”), 4 (“Comedy”), 12 (“Gender, sexuality, and marriage”), 13 (“Playwright versus priest”), 14 (“The canon and its critics”).

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 20/03/2024

chiara-sanna-1
chiara-sanna-1 🇮🇹

4

(16)

36 documenti

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Scarica Cambridge companion to English Restoration theatre e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! The theatre Trussler pone il teatro della Restaurazione (1660-1700) in un momento storico particolare, nel quale l’Inghilterra torna alla monarchia (Carlo II, 1660) dopo il dominio repubblicano (Cromwell, 1653); con Carlo ci fu prosperità economica e stabilità politica, che crearono condizioni ottimali per la rinascita del teatro inglese. Le caratteristiche del teatro della Restaurazione erano scenografie elaborate, musica e danza, e la commistione di generi come la commedia, il dramma storico e la tragedia. Questo stile teatrale è stato influenzato dalla cultura francese e italiana, che ebbe forte impatto non solo sul teatro ma anche su moda, cucina e letteratura. Le compagnie protagoniste di questo periodo furono la King's Company (Killigrew) e la Duke's Company (Davenant). I relativi gestori erano attori di successo che acquisirono potere grazie al sostegno finanziario di nobili e corte reale, i quali permisero di allestire spettacoli costosi e di alto livello per un pubblico di classe medio-alta. Nel pubblico rientravano donne e uomini comuni, ma anche apprendisti, servi e artigiani, che potevano permettersi di pagare un biglietto a prezzi più bassi. Tutti si recavano a teatro per il medesimo motivo: sfuggire alla monotonia della vita quotidiana, e svagarsi. The performance Roach analizza l’atto della performance sotto due punti di vista: il primo è quello legato al corpo degli attori, addestrati a muoversi con grazia ed eleganza anche indossando costumi elaborati e molto pesanti; non parliamo solo di movimenti corporei ma anche movimenti facciali-espressivi e gesti, che operavano nel contesto – altrettanto importante – del linguaggio non verbale; il secondo legato agli accompagnamenti della performance, come la musica e la danza, elementi essenziali spesso combinati con il dialogo e la recitazione I drammi non erano scritti casualmente, ma specificatamente in base alla compagnia e agli attori che le componevano, così che ogni azione potesse calzare perfettamente agli attori; spesso, infatti, questi sviluppavano una specie di relazione col pubblico, che ricercava in loro dei ruoli o delle performance specifiche. Il movimento scenico non poteva essere sottovalutato: i cambiamenti rapidi di scena e gli effetti speciali creavano un impatto visivo e sensoriale sugli spettatori, quindi andavano realizzati in modo veloce e preciso. Comedy Corman esamina le caratteristiche principali della commedia della Restaurazione, tra cui l'uso dell'umorismo, dell'ironia e della satira per criticare la società dell'epoca. Questi erano applicati a diversi temi come l'amore, il matrimonio e il potere, e prevedevano personaggi dalle personalità forti e accattivanti (libertini, prostitute). Tra gli effetti più utilizzati nella commedia troviamo l’utilizzo della maschera, che consentiva agli attori di assumere identità multiple e di creare personaggi divertenti e irriverenti; questi potevano ricorrere, per suscitare riso/scandalo/performance di successo, a meccanismi come un linguaggio molto volgare o anche scene di sesso esplicito. Tuttavia, il fine ultimo di questi meccanismi non era mai solo suscitare riso, ma anche creare una critica sociale che mettesse in discussione le convenzioni della società dell'epoca. Gender, sexuality, and marriage Gill analizza come la crescente influenza del patriarcato e del puritanesimo nella società inglese influenzarono i ruoli di genere e le relazioni sessuali del teatro. Questi venivano riprodotti ma anche criticati e messi in discussione; un esempio chiaro era il matrimonio, visto come dovere sociale e non come scelta individuale. La maschera era utilizzata nella commedia per ridere e mettere in scena più identità diverse, ma non solo a livello caratteriale quanto alla sessualità e all’identità di genere: la maschera permetteva alle donne di essere uomini e viceversa, permetteva il travestimento degli attori, che misero in discussione i ruoli di genere tradizionali. Il teatro della Restaurazione vide a lungo le donne oggetto di desiderio maschile e di sfruttamento sessuale. Il modo più professionale ed efficace per le donne di ottenere indipendenza e libertà fu attraverso la propria arte: così, le donne riuscirono a raccontarsi nelle loro mille personalità e sfaccettature, non solo attraenti e seducenti ma anche maschili, emancipate, strateghe, talvolta anche omosessuali. Quest’ultimo aspetto, messo in scena da ambo i sessi, era vista come una minaccia alla stabilità sociale e religiosa dell'epoca, difficilmente accettata. Playright versus priest: profanity and the wit of Restoration comedy Cordner si concentra sul rapporto tra comicità e profanità nel teatro della Restaurazione. Il clima culturale e religioso dell'epoca era caratterizzato da un forte contrasto tra Chiesa anglicana e dissidenti, e libertini e razionalisti (associati alla corte di Carlo II, difendevano una visione del mondo basata su ragione e libertà individuale). La profanità fu l’ideale per raccontare queste dualità, spesso sfidando, provocando e creando satira sociale. Così, si mettevano in ridicolo i valori e le istituzioni dell'epoca, come la religione, il matrimonio e la politica. Le commedie di John Dryden e William Wycherley mostrano come la profanità fosse utilizzata in modo diverso da autore a autore; Dryden cercava di bilanciare la satira con la moralità ed il rispetto per l'autorità, mentre Wycherley e altri autori libertini non avevano scrupoli nel presentare situazioni/personaggi volgari/irriverenti. Profanità e comicità erano spesso messe alla prova dalla censura e dalla critica morale della società: i drammi che osavano sfidarle rischiavano di essere banditi o criticati, mentre gli autori che esageravano troppo nella loro licenziosità rischiavano di perdere il loro pubblico e di essere
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