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canto primo della divina commedia, Dispense di Letteratura Italiana

primo canto dell'inferno di dante

Tipologia: Dispense

2018/2019

Caricato il 15/10/2019

giorgilù.1999
giorgilù.1999 🇮🇹

4

(21)

12 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica canto primo della divina commedia e più Dispense in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! Incomincia la Comedia di Dante Alighieri di Fiorenza, ne la quale tratta de le pene e punimenti de’ vizi e de’ meriti e premi de le virtù. Comincia il canto primo de la prima parte nel quale l'autore fa proemio a tutta l’opera. ANALISI DEL TESTO 3 versi endecasillabi la cui rima >incatenta A B A/ B C B/ C D C adatto al suo conternuto perchè alternanza tra 1 e 3 una terzina con 3 versi ,la stessa rima ripetuta 3 volte ,solo prima e ultima solo 2 volte ogni endecasillabo ,ogni terzina l'unità minima ha 33 sillabe >come 33 canti terzina più breve e più comoda >può essere interrotta quando si vuole ogni terzina dialettica tra ciò che è noto e ciò che è nuovo >1 rima conosciuta e una sconosciuta terzian si presta meglio di tuti per raccontare un viaggio forma e contenuto si condizionano a vicenda Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.3 >solo noi italini possiamo leggere così questi testi ,magari si con l'aiuto di un commento ma non facciamo così fatica a capire quello che leggiamo ricchezza culturale della parola .....dante ha 35 anni viaggio nell'anno 1300 ,primo giubileo fatta da bonifacio 8 nostra vita >mi ritrovai ->questo perchè vuole raccontare una vicenda individuale ma viuole che quets asia esemplare per tutta l'umanità, qui significato imporante dante dice che perchè si possano attivare gli altri 3 sensi della scrittura è imponrtre cheil senso letterale sia vero selva oscura>foresta buia è notte ,e fa paura ,ci sono bestie feroci che possono mettere la nostra vita in pericolo lui è perso in questa foresta ed è in perioco di vita e questo perchè ha perso la strada giusta ,chiaro che la strada giusta sta per la strada del rapporto con dio ,che da la verità e la vita Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura!6 è difficile e doloroso dire com'era quetsa (selva selvaggia fig.etimologica) è forte tanto che solo il pensiero mi fa venir paura >qui parla il dante autore e descrive quello che ha vissuto il dante personaggio,che coincidono nella relatà ma nel testo non sempre questo accade il personaggio >è il dante che lo fa davvero il viaggio l'autore >è quello che racconta quello che ha vissuto il personaggio Tant’è amara che poco è più morte; ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai, dirò de l’altre cose ch’i’ v’ ho scorte.9 così dolorosa la selva che poco di più è la morte e così dicendo dice che ha corso davveor un pericolo standfo li >ciò nonostanbte ,per dire che nonostante tutto il bene che ho trovato parlerà anche del testo dentro il male della selva c'è stato un >"ben " per questo vale la pena di raccontare tutto Io non so ben ridir com’i’ v’intrai, tant’era pien di sonno a quel punto che la verace via abbandonai.12 non sono in grado di raccontare bene come sono finito in quella selva ,perchè ero sovrappensiero così tanto che perse la giusta via di verità Ma poi ch’i’ fui al piè d’un colle giunto, là dove terminava quella valle che m’avea di paura il cor compunto,15 arrivato ai piedi di un colle ,dove terminava quella valle della foresta che lo aveva addolorato il cuore con la paura guardai in alto e vidi le sue spalle vestite già de’ raggi del pianeta che mena dritto altrui per ogne calle.18 calle=via il pianeta che m,ena dritto altrui per ogni calle >è il sole perchè dante non scrive solo il sole >dal punto di vista letterale vuole solo dire che con la luce puoi trovare la via giusta infatti lui si perde di notte fu la paura un poco queta, che nel lago del cor m’era durata la notte ch’i’ passai con tanta pieta.21 allora si calmò un po' la paura che aveva avuto per tutta la notte che lui passò con molta angoscia >cuore in antichità >cavità con dentro il sangue che poi si distribuiva nel corpo >per questo lo chiama "lago del cor" E come quei che con lena affannata, uscito fuor del pelago a la riva, si volge a l’acqua perigliosa e guata,24 così l’animo mio, ch’ancor fuggiva, si volse a retro a rimirar lo passo che non lasciò già mai persona viva.27 qui dante si paragona ad un naufrago ,la prima di tante , persona che con il respiro affannaso uscito dal amre profondo ed arrivaot a riva salvo e si rivolge al amre pericoloso e si guarda indietro ,quando ancora l'animo scappa o passo che non permette a nessuno di rimanete vivo o nessuna persona viva ha mai superato questo passo significato identico ma il passaggio che ha fatto lui non l'ha mai superato nessun vivo insiste sul pericolo di morte che minaccia dante e primo accenno al fatto che la sua vicenda è connotata dal miracolo e straodinaria ,è un PRIVILEGIO Poi ch’èi posato un poco il corpo lasso, ripresi via per la piaggia diserta, sì che ’l piè fermo sempre era ’l più basso.30 Dopo che si era riposato sul pendio ,da solo riprese a camminare ,era DA SOLO "del piede più basso">forse indica il piede sinistro che dal puto d vista simbolico erno le passioni terrene e il fatto che questo sia il più basso vuol dire che l'ascesa di dante ostacolata dal peccato Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta, una lonza leggera e presta molto, che di pel macolato era coverta;33 e non mi si partia dinanzi al volto, anzi ’mpediva tanto il mio cammino, ch’i’ fui per ritornar più volte vòlto.36 Ma tu perché ritorni a tanta noia? perché non sali il dilettoso monte ch’è principio e cagion di tutta gioia?".78 dante chiede pietà e questo gli racconta tutta la sua storia su chi è o non è ,e poi gli chiede perchè non sale la montagna , breve incipiti e lunga risposta di virgilio fù già uomo ,e i suoi parenti furono lombardi ovvero dell'italia settentrionale e furono tutti e due di patria mantovana ,nascue sotto giulio cesare ma negli ultimi anni ,visse con il buon augusto,valoroso,onesto e coraggioso nel paganesimo fu poeta e parlò di enea che venne da troia dopo che troia fu distrutta >enea il giusto figliol di anchise , nell eneide enea viene giamato pius e non giusto ma qui non lo può scrivere così con i valori del cristianesimo gli chiede perchè si trova in questo luogo >noia >stato di malessere morale e fisico molto forte,angoscia e toemento chiude con 2 domande ,perchè questo sollecitaa la risposta ,la domanda non fa cadere il dialogo e dante in questo momenti ha bisogno di parlare gli chiede perchè non sale sulla montagna che da gioia "Or se’ tu quel Virgilio e quella fonte che spandi di parlar sì largo fiume?", rispuos’io lui con vergognosa fronte.81 "O de li altri poeti onore e lume, vagliami ’l lungo studio e ’l grande amore che m’ ha fatto cercar lo tuo volume.84 Tu se’ lo mio maestro e ’l mio autore, tu se’ solo colui da cu’ io tolsi lo bello stilo che m’ ha fatto onore.87 Vedi la bestia per cu’ io mi volsi; aiutami da lei, famoso saggio, ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi".90 ah ma allora tu sei quel famoso virgilio ,quella fonte e sorgente di parole ,è un primo complimento che gli fa dante è di avere una bella parola dante gli risposde a testa bassa dice he spesso guardava l'eneide e qui ne cercava le sue risposte,l'utore non solo scrittore di belle oepre ma è colui che aumenta il sapere dell'umanità gli dice tu sei l'unico da cui ho preso lo stile che mi ha fatto onore ,che lo ha reso onore gli dice vedi la bestia per cui sono tornata indietro e aiutami a scappare da lei >FAMOSO SAGGIO ,non solo poetra ma anche saggio perchè la bestia lo fa tremare danmte sceglie come giuda un poeta >poteva scegliere un santo o un beato o un morto "A te convien tenere altro vïaggio", rispuose, poi che lagrimar mi vide, "se vuo’ campar d’esto loco selvaggio;93 ché questa bestia, per la qual tu gride, non lascia altrui passar per la sua via, ma tanto lo ’mpedisce che l’uccide;96 e ha natura sì malvagia e ria, che mai non empie la bramosa voglia, e dopo ’l pasto ha più fame che pria.99 Molti son li animali a cui s’ammoglia, e più saranno ancora, infin che ’l veltro verrà, che la farà morir con doglia.102 Questi non ciberà terra né peltro, ma sapïenza, amore e virtute, e sua nazion sarà tra feltro e feltro.105 Di quella umile Italia fia salute per cui morì la vergine Cammilla, Eurialo e Turno e Niso di ferute.108 Questi la caccerà per ogne villa, fin che l’avrà rimessa ne lo ’nferno, là onde ’nvidia prima dipartilla.111 Ond’io per lo tuo me’ penso e discerno che tu mi segui, e io sarò tua guida, e trarrotti di qui per loco etterno;114 ove udirai le disperate strida, vedrai li antichi spiriti dolenti, ch’a la seconda morte ciascun grida;117 e vederai color che son contenti nel foco, perché speran di venire quando che sia a le beate genti.120 A le quai poi se tu vorrai salire, anima fia a ciò più di me degna: con lei ti lascerò nel mio partire;123 ché quello imperador che là sù regna, perch’i’ fu’ ribellante a la sua legge, non vuol che ’n sua città per me si vegna.126 In tutte parti impera e quivi regge; quivi è la sua città e l’alto seggio: oh felice colui cu’ ivi elegge!".129 E io a lui: "Poeta, io ti richeggio per quello Dio che tu non conoscesti, acciò ch’io fugga questo male e peggio,132 che tu mi meni là dov’or dicesti, sì ch’io veggia la porta di san Pietro e color cui tu fai cotanto mesti".135 Allor si mosse, e io li tenni dietro.
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