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canto sedicesimo purgatorio, Appunti di Italiano

purgatorio,canto 16 divina commedia

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 10/09/2021

eugenia-mastrullo
eugenia-mastrullo 🇮🇹

4.7

(7)

45 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica canto sedicesimo purgatorio e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! SEDICESIMO CANTO Canto basilare e canonico siamo nella terza cornice ,quella degli iracondi--fumo fittissimo,così tanto da dare l'impressione di essere qualcosa di spesso che crea pizzicore---sembra una polvere ruvida-- il fumo impedisce agli iracondi di vedere-- tant'è che Dante usa la parola pelo spesso. Una coltre di quelle spesse che impedisce agli iracondi di vedere o di esercitare delle impressioni sensoriali visive e tattili. Il contrappaneo è per analegia: gli iracondi sono soggetti al fumo dell’ira (metafora di antichissimo conio). Si disquisirà ad un certo punto del libero arbitrio --+ contrappasso per analogia molto coerente agli iracondi soggetti al fumo dell’ira, metafora di antichissimo conio-- troveremo personaggi interessanti e si discuterà del libero arbitrio--anche perché si dicuisicsce in maniera interessante di una questione anche teologica 3 comparazione (frequentissime in Dante e negli Stilnovisti) a rendere più quotidiane e immediatamente immaginabili delle situazioni che si vivono in un mondo altro. Molto spesso si ricorre ad espressioni che potrebbero apparire iperboliche nel mondo terreno e non in un mondo oltremondano. Buio d’inferno(c.qualità) e di notte privata d’ogne pianeto, sotto pover cielo, quant’esser può di nuvol tenebrata, un buio infernale è tipico di una notte priva di ogni astro (astro, stella=pianeto nottein cui neanche la luna splende) un fiume nero, rischiarato da nessun corpo celeste sotto un cielo povero, buio tipico di una notte offuscata quanto più possibile da nuvole(atmosfera resa ancor più opaca dalle nuvole) e (astro,stella=pianeto,notte in cui neanche la luna splende) non fece al viso (c di vantaggio +(accezione latina di visus: vista))Ìmio sì grosso velo come quel fummo ch'’ivi ci coperse, né a sentir di così aspro pelo, il buio non determinò mai, a danno dei miei occhi, un velo così spesso come quel fumo che ci ricoprì/ci ammanto ne fu tale da farmi avvertire la stessa sensazione al contatto con un pelo ispido così aspro ((consecutiva in iperbato e inarcatura))che l'occhio stare aperto non sofferse; onde la scorta mia saputa e fida mi s’accostò e l’omero(=sineddoche) m'’offerse. che gli occhi non sopportarono di rimanere aperti(nessuna notte cre ma una sensazione così sgradevole come il buio avvertito nel purgatorio;nebbia pesante e quasi tangibile)- irgilio e Dante aggiunge due attributi comunemente legati a Virgilio per cui la mia guida sapiente e affidabile (da fides=fede, Virgilio ha tutte le virtù virgilio e soprattutto la saggezza nel guidare dante quando si perde) mi si accostò e mi offrì la spalla e nel purgatorio si soffre comunque seppur le pene siano affievolite rispetto all'inferno * scorta=stessa radice di scorgere=scorta + in questo caso allude all'accompagnatore di Dante ossia Virgilio Sì come cieco va dietro a sua guida per non smarrirsi e per non dar di cozzo in cosa i (relativa con sfumatura )Che( il congiuntivo è una spia linguistica di una relativa impropria), ‘l molesti, o forse ancida(breve climax molestia.ancida) come un cieco va dietro la sua guida per non perdersi e per non urtare qualche cosa che lo infastidica o lo uccida costruzione di impronta su quelle latina di guarda che=sta attento che non lo uccida (in ossequio alla desinenze latine) + m’andava io (anastrofe) per l’aere amaro e sozzo, ascoltando il mio duca che diceva pur: «Guarda che (c di separazione) + da me tu non sia mozzo». io me ne andavo attraverso un'atmosfera sgradevole, amara, lurida ascoltando(temporale mentre ascoltavo) la mia guida che diceva soltanto <<stia attento a non lasciarmi a rimanere sempre attaccato a me>> andava=ava reminiscenza iba latino c'è una seconda comparazione nei versi successivi: ‘endecasillabo quasi narrativo , stessa sonorità meno cadenzata del consueto espediente usato spesso da Dante quando interloquisce amichevolmente con Virgilio, quasi fosse un colloquio tra padre-figlio--l'esametro si presta spesso nella determinazione di parole dando loro una certa ritmica --quando si vuole fornire un'idea di solennità o al contrario determinati accenti conferiscono un tono meno cadenzato lo sentia (audiebam)voci, e ciascuna pareva pregar per pace e per misericordia Ia\enEMeifi»}() che le peccata leva. io udivo delle voci e ciascuna sembrava pregare per la pace o per il perdono l'agnello di dio che toglie i peccati(agnello =simboli di cristo della mitezza, allusione al sacrificio) peccata=neutro latino,si conserva la desinenza latina--pur essendo neutro Dante utilizza forse anche per ragioni metriche,'le' dante fa un'operazione particolare --essordia--usa un articolo femmine peculiarmente le loro parole iniziali erano soltanto ‘agnus dei’ agnello di dio(chiedono perdono e pace peri loro peccati);-- Dante usa un articolo femminile, sarebbe poco intelligibile sia per ragioni metriche e fonetiche. (raramente nominati Dio e Gesù, si usano perifrasi rispettose) melodia =Dante allude alla compattezza delle anime) così che sembrava che tra esse vi fosse un totale accordo (anime che sono finite in purgatorio, che devono espiare la colpa dell’ira) il loro comportamento è analogo ad altre anime del purgatorio;anzitutto queste pregano in coro--preghiera corale--si sottolinea come nella realtà la condotta delle anime sia antitetica alle anime dell'infemo e quindi il loro rapporto sia pacifico(nell'Inferno possono capitare incontri di anime in coppia(Paolo e Francesca) o in un indistinta massa nel canto di Ciacco (anime che si rivoltano nel fango; le anime infernali hanno frizioni profonde anche nell’oltretomba).-non sono in pace tra loro e non in un vero e proprio gruppo--al contrario è tipico del purgatorio la concordia e la pluralità ,e la coralità finalizzate ad elevare preghiere a Dio Dante e Virgilio incontrano nel loro tragitto un personaggio che dichiara di essere Lombardo--evidentrmente aveva il vizio dell'ira evidentemente non così spiccato da essere confinato all'interno ed evidentemente pentitosi in tempo debito lo fui Lombardo, e il mio nome fu Marco(perdono le anime la loro identità anagrafica terrena); Conobbi del mondo (c argomento) amai e conobbi quella virtù verso la quale ormai ogni uomo (metafora e operato) ha posto l'arco (non scocca più la freccia a suo interesse--non è più interessato nessuno) Quell' aggettivo dimostrativo sottolina il sostantivo virtù (virtù coerente con i valori tradizionali,correttezza , lealtà, spiritualità indirizzata presso Dio --;fides rispetto del giuramento,di un legame, valore bellico, onestà virtù che fanno sì che un uomo sia in pace con se stesso e con Dio) Per salire su, procedi correttamente così rispose, e aggiunse io ti prego che tu preghi per me ( Dante dimostra subito di essere pieno di Virtus ;sottolinea subito da parte propria il possesso di una virtù imprescindibile. He gli consente di legarsi s lui con un vincolo lo (lirico) dissi a lui,mi levo a te per fede (c.mezzk,con un vincolo di lealtà una delle virtù dei maiores più importanti insieme alla pietas) (Io ti prometto di fare ciò che tu mi chiedi) ma esplodo (espressione etaforica) dentro un dubbio che mi lacera--nutro un dubbio che mi tormenta se non me ne spiego se non ne esco Ise non me ne libero (spiego da Plex,piega =spiegare rendere tutto più lineare in questa accessione allude a spiegarsi da qualcosa che intralcia ) Comincia una piccola digressione Il dubbio in precedenza era limitato, e ora è raddoppiato (di entità) nel tuo parere )perciò parere che tu hai espresso (è tutto volutamente sibillino) che mi fa certo che a me rendelfa saldo qui in questo punto e altrove/ in un altro punto quello (il buio) a cui io lo associo (questo dubbio che mi hai insinuati tu) --prima era scempio allude al canto precedente in. Ho Guido del duca parla della corruzione umana, fa una lunga tirata sull condizione che ha pervaso gli uomini --sentendo nel quattordicesimo canto Ascoltando Guido del duca e ascoltano te (Marco) ho cominciato a covare un dubbio molto forte (perché da due voci mi sono giunte voci esprimenti pareri da una parte della corruzione umana, dall'altra la virtù --crea suspence serve a creare l'attenzione e destarla nel lettore Poi ascoltando te (verso 46-48) questo dubbio che io già dovevo è raddoppiato e non solo,ha reso più saldo il dubbio che avevo maturato in precedenza Il mondo è sicuramente completamente privo di ogni virtù, così come tu mi riferisci ed è (il mondo) pieno e ammantato di malvagità, maliziA (c.abbondanza)--Iho capito da entrambi Ma io ti prego che tu mi indichi il motivo della perdita della virtù così che (cagione=motivo ) lo comprenda e che io la mostri anche agli altri per educarli(fare si che la .mia esperienza ultramondana possa essere spiegata all'uomo) Possiamo immaginare agli antichi valori repubblicani romani(perdita della virtù rispetto a tali valori molto cari a Dante e Petrarca) Perché qualcuno colloca la ragione della perdita della virtù (la allude alla ragione della perdita della ragione) al cielo ossia all'influsso delle stelle sulla vita unana(infiusso degli astri a cui si credeva nel medioevo) e qualcuno la attribuisce all'operato umano (terra=metonimia anche in questo caso ) ___da cosa dipende questa perdita di virtù?___ Un profondo sospiro che il dolore comprese in un l'no(espressione di compulsione,eterezione che espresse un dolore ) Evidentemente molto toccato dalla corruzione che dilaga e lui uomo virtuoso Fratello,il mondo è malvagio (non vede la luce di Dio espressione metaforica) e tu provieni proprio da esso, voi che siete vivi recata, attribuite (Dante generalizza) ogni regione della malvagità umana pur soltanto Al cielo (influsso astrale) suso (epitesi ed è pleonastico;deittico cortese che allude ad una gesto compiuto da Marco Lombardo) Si riteneva che ci fossero diversi soli che girassero per unaegge di naturj Se fosse così (protasi) fore--forma arcaica di essere in voi sarebbe distrutto il Libero arbitrio se ne parlava nel paradiso--se l'azione fosse esercitata solo dalle stelle tutte le azioni che l'uomo ritiene di compiere non sarebbe una forma di giustizia ottenere per il bene la gioia e in cambio del male il dolore (non sarebbe cosa giusta in cambio del bene il bene e in cambio del male il male perché l'uomo avrebbe compiuto tutto indotto dall'azione astrale )libero arbitrio--arbitro (ritengo che si giusto--gli uomini che attribuiscono tutto alle stelle sbagliano) Dissertazione e digressione di tipo teologiche popolano purgatorio e paradiso meno l'inferno--sequenze di tipo riflessivo e speculativo servono a rendere la narrazione più variegata e si altemano alle sequenze specificatamente narrative e descrittive --dante si fa promotore di Oltre a conoscenze teologiche Il cielo da impulso ai vostri movimenti,non dico tutti ma ammesso che io lo dica vi è stata data la luce della ragione a bene e a malizia (per il movente e per la malizia, per distinguere il bene e il male) e vi è stato concesso il libero arbitrio (libero volere è libero arbitrio si sovrappongono semanticamente; facoltà di decide liberamente se optare per il bene o per il male) Libera volontà che se patisce sofferenza nelle prime lotte con l'influsso delle stelle ,poi vince tutto ,sconfigge ogni ostacolo opposto dalle stelle se si alimenta con santi pensieri (nutricate=espressione metaforica) (sicuramente il libero arbitrio all'inizio si affatica nella lotta contro e stelle ma se si alimenta riesce a battere l'influsso degli astri) Voi siete sottoposti (liberi, predicativo soggetto sotto.voi) da esseri liberi ad una forza maggiore quella degli astri(stelle per i medievali affermavano il carattere e l'indole umana e l'uomo doveva combattere contro esso) e anche da un influsso migliore (quello di Dio) e lo siete da esseri liberi in quanto E quella natura superiore, rispettosa crea in voi l'intelletto che gli astri non influenzano (influenzano indole, alcune propensioni ecc.. ) Perciò secolo mondo presente ,in cui tu vivi ora devis ? ( intransitivo)non segue la retta strada la motivazione è in voi stessi in voi si ricerchi Arriva alla conclusione (dio ha donato l'intelletto per cui è colpa vostra Decio mondo presente devia dalla vetta strada, si ricerchi in voi la colpa della svista dalla retta strada)-- classica struttura argomentativa medievale L'anima, piuttosto ingenua fuoriesce dalle mani di colui che la ama (dio che crea l'anima di ciascuno) prima che essa sia ben tomata/plasmata per bene /esce dalle mani di colui che maa questa anima esce come una bambina (si rifà a Platone) che si comporta infantilmente piangendo e ridendo --comparazione l'anima è paragonata ad una bambina che piange e ride appena esce dalle mani di Dio Quest'anima ingenua che non sa nulla tranne che pur mossa(Sfumatura concessiva) dal suo lieto creatore (dio) volentieri storia a ciò che la rende felice (non sa nulla tenne che pur spinta verso il bene da Dio, volentieri torna verso ciò che la rende felice,verso cose riprovevoli)
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