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Canto V dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, Temi di Lingue e letterature classiche

Una serie di domande e analisi sul Canto 5 dell'Inferno di Dante. Vengono affrontati temi come il ruolo del Custode del Cerchio, il significato del termine 'Lussuriosi', la figura retorica presente al verso 28 e la parafrasi di alcuni versi. Inoltre, vengono individuate tre similitudini presenti nel canto e spiegati i loro significati letterali e simbolici. Il documento potrebbe essere utile come appunti o sintesi del corso per gli studenti universitari che studiano la Divina Commedia o la letteratura italiana.

Tipologia: Temi

2019/2020

In vendita dal 14/07/2022

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Scarica Canto V dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri e più Temi in PDF di Lingue e letterature classiche solo su Docsity! Beatrice Virgilio 3^la Canto 5 dell’Inferno Comprensione 1. Chi è il Custode del Cerchio 2? Qual è il suo compito specifico? 2. Con quale ragionamento logico il custode del cerchio cerca di impedire a Dante il “suo fatale andare”? 3. Qual è il significato del termine “ Lussuriosi” 4. Chi erano nella vita Paolo e Francesca” ? Qual è il “libro” che fu “Galeotto”? Chi sono i protagonisti del libro? 5. Perché Dante sviene alla fine del canto? Analisi del testo: 1. Individua le tre similitudini presenti nel canto e spiega per ognuna di esse il significato letterale ed il significato simbolico ( voglio sapere cosa Dante ha voluto veramente dire utilizzando ognuna delle tre similitudini) 2. Fai la parafrasi dei versi 100 sino al 106. 3. Al verso 28 (loco d’ogni luce muto) è presente una figura retorica : quale? Spiegala. Perché è simile alla metafora? Comprensione 1. Il custode del secondo cerchio è Minosse. Ha il compito di fare confessare le anime peccatrici e di ascoltarle, in seguito attorciglia la sua coda in base al peccato e al cerchio in cui devono andare. 2. Quando Dante entra in contatto con Minosse, quest’ultimo comprende che Dante è in carne e ossa e lo rimprovera di non dover stare li e di diffidare da Virgilio, che è comunque un anima dell’Inferno anche se si trova nel limbo. Il giudice gli dice anche di non fidarsi della facilità con cui è entrato all’Inferno perchè non sarà così al momento dell’uscita. 3. Il termine ‘lussuriosi indica tutte le persone che durante la loro vita nel mondo terrestre hanno commesso il peccato di far prevalere il desiderio davanti alla ragione. 4. Francesca da Rimini era una donna che amava la letteratura cortese ed era sposa di Gianciotto Malatesta, ma non perché lo amasse veramente infatti era un matrimonio voluto da ragioni politiche. Ella si innamorò del cognato, Paolo Malatesta. I due amanti furono scoperti e uccisi da Gianciotto. Il libro che leggevano racconta dell’amore fra il Lancillotto e Ginevra ed è un romanzo cavalleresco. 5. Alla fine del canto, mentre Francesca raccontava le radici del loro amore, Paolo piangeva. Dante fu così preso da una forte compassione che lo fece svenire come se fosse morto. ANALISI DEL TESTO 1. la prima similitudine è al verso 40 “e come li stornei ne portan l’ali”. Il significato letterale è: ”e come le ali portano gli stornelli”. Il significato simbolico è che Dante paragona le anime dei lussuriosi agli uccelli. La seconda similitudine si trova al verso 46 “e come i gru van cantando por lai”. Il significato letterale è “e come i gru volando in cielo lasciano in aria i canti lamentosi”, mentre quello simbolico è che Dante paragona i peccatori de secondo cerchio ai canti lamentosi, che vengono portati dalle gru in volo. L’ultima similitude è al verso 82 fino al verso 84 “quali colombe dal disio chiamate con l’ali alzate e ferme al dolce nido vegnon per l’aere, dal voler portate ”. il suo ssignificato letterale è “come colombe attratte dal desiderio e con le ali spiegate e immobili volano nell’aria verso il dolce nido, portate da loro volere”. Il significato è che i due amati sono paragonati a due colombe che si dirigono al loro nido sentendo il verso del pulcino. Dante paragona lo stesso richiamo alla richiesta di Virgilio di avvicinarsi a lui. 2. Amore, che subito si accende nei cuori gentili/fece innamorare costui del mio bel corpo/che mi fu tolto, e il modo mi ferisce. Amore, che non perdona a nessuno che sia amato di non amare,/ mi fece innamorare con tale intensità della bellezza di costui/ che, come vedi, ancora ora non mi abbandona.
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