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Cap 2. Da Moro a Campanella- Utopia di Girolamo Imbruglia, Sbobinature di Storia Moderna

Cap 2. Da Moro a Campanella- Utopia di Girolamo Imbruglia. Per parte monografica dell'esame di storia moderna di Matteo Provasi.

Tipologia: Sbobinature

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Scarica Cap 2. Da Moro a Campanella- Utopia di Girolamo Imbruglia e più Sbobinature in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Moro e il mondo verosimile Moro cercò lo Stato ideale in acqua e Terre incognite. Il narratore è Raffaele di Itoledo che aveva preso parte a tre viaggi di Vespucci, passando per l'oceano Atlantico e quello indiano dove si era fermato nell'isola di Utopia. Viaggia tra i due mondi tra violenza e la pace, il vero e il falso, Il favoloso e la storia. Itoledo è un viaggiatore filosofo che ha studiato la storia e la cultura classica. la storia di Popoli lontani nel tempo e nello spazio fu da lui raccontata al di fuori dell'orizzonte del vero come le storie di Omero e di Erodoto.Proprio per questo lo prende come esempio. Considerata il capostipite del genere utopistico, è divisa in due parti: Nella prima parte Tommaso Moro dà una visione pessimistica della situazione a lui contemporanea, perché l’avanzata della borghesia sta disgregando il tessuto sociale del mondo rurale.Nella seconda parte viene presentato il progetto riformatore, sotto la forma dell'invenzione di una societas perfecta nell'immaginaria isola di Utopia.Nell’isola Utopia la risoluzione dei contrasti sociali si affida all'abolizione della proprietà privata, al comunismo dei beni e alla mancanza del commercio, mentre tutti hanno l’obbligo del lavoro rurale.Uno dei punti cardine del ragionamento di Moro ruota intorno alla povertà, un tema cruciale dell’epoca, che si lega direttamente al tema del lavoro.L'isola di Utopia è una federazione di 54 città, in ognuna delle quali il potere legislativo, giudiziario ed esecutivo è nelle mani del senato. Il senato in ogni città è formato da un principe (eletto a vita), da filarchi e da un proto filarco, eletto ogni dieci filarchi. Il principe è eletto dai proto filarchi d'ogni città che devono votare tra i quattro candidati che la città stessa designa. Oltre a questo senato all'interno delle città, ogni anno si tiene un ulteriore senato ad Amauroto con tre rappresentanti di ogni città. L'intero stato è basato sulla democrazia che viene materialmente rappresentata dai comitia publica, sede e istituzione principale. Non esiste un capo assoluto, addirittura ci sono leggi che evitano l'insediarsi di un potere tirannico, come per esempio il prendere decisioni politiche al di fuori del senato. Le leggi sono poche e chiare, in modo che la reggenza dello stato sia basata su pochi ma saldi pilastri, e che in questo modo possano essere tenuti bene a mente dai cittadini. Per la difesa dell'isola non esiste un esercito stabile, di conseguenza, in caso di guerra saranno gli stessi cittadini a difenderla. Preciso dicendo "difenderla" in quanto gli utopici non attaccano mai una popolazione vicina, ma si limitano a difendere l'isola o le loro colonie quando queste vengono attaccate. Il diverso modo di pensare influisce sugli utopici anche durante le guerre, in quanto essi ritengono vergognosa una vittoria ottenuta con un grandissimo spargimento di sangue, poiché secondo loro "sembra ignoranza pagar troppo caro una merce, per quanto di pregio". Secondo questo loro modo di vedere è molto più gratificante una vittoria ottenuta con un inganno, ma che riesca a ridurre le vittime. A Utopia vige un sistema religioso formato da una religione generale che è la religione naturale. la religione civile è guidata da sacerdoti che regolano il culto divino e si occupano delle questioni religiose e intervengono quali Censori dei costumi. La religione utopiana sembra essere una forma di teocrazia non biblica ma deista. A utopia successivamente si affermano diverse religioni. la tolleranza religiosa in questa città vigeva senza contraddire l'unicità della religione civile e l’unità delle compagnie sociale né riceveva, accrescimento e non pericolo. Il cristianesimo era Ignoto. il primo a parlare di Cristo fu Itoledo, il quale non portava con sé una bibbia. Togliere il sacrificio della figura di Cristo e salvare i soli insegnamenti morali era quel che aveva fatto anche Erasmo i Toledo portò ai cittadini di utopia L'interpretazione del Cristianesimo ristretta ai fondamenti, cercando di convertire gli utopiani al cristianesimo Apostolico. A Utopia venivano capovolti comportamenti che sono tenuti dai cristiani, proprio come il comunismo che li regnava ristabilire la vera condizione naturale umana. La biografia di Pico secondo Moro Moro tradusse nel 154 la biografia che Francesco Pico della Mirandola aveva scritto del proprio zio, il grande umanista che alla fine della sua vita si era legato a Savonarola. La biografia sottolinea la discontinuità della vita di Giovanni Pico quando si affidò a Savona. Egli trovò tra Savonarola e l'umanesimo la definizione di cosa fosse il Cristiano. Della biografia protagonista è Pico; il deuteragonista è Savonarola che voleva trasformare Firenze nella Nuova Gerusalemme e i suoi abitanti in cittadini di una teocrazia. la seconda parte della sua vita fu animata dalla rigida spiritualità savonaroliana che lo spinse a bruciare i propri libri e rinunciare i suoi ideali. La sua vita divenne un esempio di quello che il domenicano voleva che fosse la vita cristiana. Savonarola esaltò il valore della scelta di Pico sottolineando in senso profetico la coincidenza dell'ingresso di Carlo VIII a Firenze e della morte di Pico. Per Moro il cristianesimo fu quello del Vangelo non della profezia biblica. Il distacco dall'umanesimo di Pico lo spinse verso Erasmo. L'interpretazione della crocifissione di Cristo fu al centro dell'Umanesimo di Erasmo e di moro. Dal capovolgimento della presunta ma falsa saggezza delle forme rituali della vita civile religiosa si attinge la verità profonda della natura. anche in utopia Moro descrive un mondo capovolto Lutero e l’utopia nella storia Secondo Lutero vi è un rapporto complesso e mutevole tra religione e utopia. il movimento settario, i moravi e gli ussiti, avevano affermato con forza il bisogno di tornare alla tradizione apostolica e di indirizzare attraverso questa scoperta il rinnovamento sociale. I movimenti tra il 1521 e il 1524 che erano sorti dal basso della società e dall'alto della cultura umanista, alimentò il filone utopista luterano che si trovò subito nel vivo della lotta religiosa e politica, quasi oltrepassando il tempo e lo spazio utopisti.Il credente per Lutero desiderava una trasformazione globale nel presente, senza proiettarsi nel futuro senza aggrapparsi all' immaginazione utopica.Il mondo protestante si andò ad organizzare istituzionalmente guardando alla storia e al riferimento di Savonarola. Mointagne e l’utopia della società selvaggia La riflessione sulla barbarie come categoria di relazione tra civiltà fu sviluppata da Montaigne che ne fece il fondamento della sua idea di utopia e della sua critica alla civilizzazione. secondo montagne non era necessario conoscere la storia sacra per parlare di tutto il resto del mondo. il mondo al quale si riferisce è quello americano che egli divide in due gruppi: da un lato gli imperi del Messico e del Perù e dall'altro il mondo della sauvagerie.Il paese che montagne descrive nella seconda parte, è il Brasile del quale egli descrive in modo dettagliato sulla base delle informazioni assunte attraverso la testimonianza diretta. il Brasile secondo questo filosofo sembrava una comunità serena: c'è assenza di lavoro, di superfluo e di competizione: c’è felicità.È una società serena all'interno che pratica una guerra Nobile e generosa e che conosce il cannibalismo che è considerata La città felice di Francesco Patrizi La Città felice composta da un Elite di cittadini privilegiati, con l'obiettivo di raggiungere La beatitudine della contemplazione e delle verità religiose. La città è posta vicino al mare, comandata da pochi cittadini e con poche norme sociali. La popolazione era divisa in sei classi: contadini artigiani mercanti guerrieri magistrati e sacerdoti. Solo le ultime tre classi compongono l'elite, con compiti e funzioni attive. Le altre tre classi lavorano per il mantenimento della popolazione, e vivevano esclusi a i margini della società, non godevano di privilegi. Al vertice della gerarchia stanno i sacerdoti, che conoscono i misteri e la religione, sopra intendendo l'educazione e L'ordine sociale. Il sacerdote governa la vita comunitaria sulla base di una religione non Cristiana, ma naturale e civile. Si può dire l'anima dello Stato. La repubblica immaginaria di Ludovico Agostini La Repubblica immaginaria è una città costruita secondo norme geometriche, dove ai piani bassi si colloca la plebe. la vita spirituale è diretta dal sacerdote che guida il popolo. La moralità individuale è basata sulla religione e la dinamica pubblica cancella la vita privata. Il potere controlla e limita l'interesse individuale e a tale scopo serve l'uguaglianza e l'obbedienza. La società riconosce assoluta priorità ai magistrati che controllano la police, i tempi di lavoro, di svago e di riposo, le comodità dei Nobili e la vita dei poveri. L'isolamento è voluto. La politica si basa sulla religione che a sua volta si basa sul sacrificio. il cattolicesimo regola la vita di tutti secondo metodi missionari. La struttura è quella della teocrazia basata sull'armonia tra stato e religione. L’utopia della ragion di stato Botero e le norme della police Per il funzionamento di uno Stato la religione è necessaria. il cattolicesimo è l'unica religione in grado di dare compattezza all'ideologia e legittimità morale. Lo scopo Della Ragion di Stato non è parlare della fondazione o dell'ampliamento di uno stato, ma della conservazione del potere del principe. la ragion di Stato unisce il modello utopistico di Moro al modello realistico di Machiavelli. Botero riafferma la centralità istituzionale del sistema di norme della Police. questa è uno strumento di civilizzazione attraverso la quale i sovrani mettono in ordine il proprio territorio attraverso i Ditti e provvedimenti. Essa si occupa del Lavoro, la cura delle malattie, di garantire il sostentamento a tutti, assicurare il rispetto delle cerimonie pubbliche e religiose e infine di procurare il benessere. Le misure della Police erano lo strumento con cui il potere si ammentava nel mito di buon governo. La police utopistica fu una serie di misure che avrebbero reso impossibile e impensabile il conflitto.Lo stato è un laboratorio della Scienza pratica della politica. il Governo è legittimato dalla religione e non dalla sovranità. la politica presenta una forma di amministrazione. La police nella ragion di Stato serve per scongiurare conflitti e crisi che possono mettere a rischio la stabilità dello Stato. L'utopia perde il suo valore teorico e diventa una regola pratica su come gestire il potere dello Stato secondo la via cristiana.Il direttivo dello Stato è mantenere benessere e giustizia e stabilità. Il pericolo dello Stato era di coloro che non avevano interessi nel difenderlo ed erano disposti al tradimento.Il sovrano doveva controllare l'autonomia sociale e la libertà di coscienza, creando l'obbedienza e una ideologia solida basata sulla ragione di chiesa e sul cattolicesimo. Botero in seguito alla ragion di Stato tratta il tema delle colonie e delle mire espansionistiche della Spagna: non più stabilità ma conquista e la conquista territoriale extraeuropea venne legittimata. L’espansione della Ragion di chiesa e dell'evangelizzazione di nuovi popoli viene fatta dalle compagnie di Gesù che porta la civiltà in queste ultime. Il millenarismo della Città del Sole Campanella ripropose gli ideali del naturalismo rifacendosi a Platone e Moro.Per realizzare un nuovo mondo solido deve essere assente il male. la società deve basarsi su uguaglianza e comunismo dei beni, religione civile e potere spirituale esercitato da tutti. Egli fa una critica alla società esistente nella quale vige una condizione di falsità e infelicità. Nella Città del Sole si ritorna alla virtù eliminando avidità, furti, o pressione dei poveri e beni superflui. Fu criticato perché immaginava una forma di utopia mai esistita e quindi giudicata impossibile da realizzare. Campanella sosteneva che una vita comunitaria fosse possibile e si sarebbe realizzata dopo la sconfitta dell'anticristo. La Città del Sole era localizzata sull'isola di Sumatra fondata da filosofi e con poche Leggi note a tutti. La città era circondata da mura per proteggersi dagli attacchi nemici e per timore di contagio da parte degli stranieri. Le mura avevano funzione educativa, raffiguravano I saperi religiosi, le arti e le scienze umane. L'organizzazione era basata sulla pianificazione della generazione e della riproduzione, per creare uomini buoni secondo natura, frenando gli istinti ricorrendo all’ eugenetica. Veniva praticato il comunismo di beni e delle donne, regolate e controllate. Viene controllato l'amor proprio, per fare emergere uno spirito comunitario secondo i sentimenti di amicizia e amore per la Patria. L'Interconnessione tra le varie parti della città è frutto della provvidenza divina non c'è disprezzo per i lavori manuali, l'ascesa ai vertici dell'amministrazione è stabilità in base al talento. Viene esclusa l'aristocrazia e i corpi intermedi. La forza della religione è che viene vista come civile e fondamento dello stato. al vertice di questo c'è il sommo sacerdote rappresentato come il sole, al di sotto stanno i tre vertici dello Stato che si occupano di sapienza amore e potere.La giustizia è esercitata da magistrati e ufficiali: la condotta morale di tutti è trasparente e compattezza etica sono la chiave della società virtuosa incentrata sul bene pubblico. Il sacerdote condanna o grazia la religione è composta da due prospettive, due vie che hanno successione temporale, ovvero la religione naturale precedente alla rivelazione e il cristianesimo.Tra religione naturale il cristianesimo c'è continuità. l'utopia di campanella è di stampo profetico e millenaristico punto la profezia di un'apocalisse, nella quale gli abitanti della Città del Sole guideranno un rinnovamento politico e sociale del mondo che finirà per seguire il modello virtuoso della città. La profezia rappresenta la violenza politica, e sottintende il desiderio di contestazione e Rivolta.
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