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La Proposta di Istruzione Pubblica di Filangieri e Condorcet, Sintesi del corso di Storia dell'Educazione

Gaetano filangieri e jean antoine nicolas de condorcet sono due pensatori illuministi che hanno proposto idee innovative sull'istruzione pubblica universale, non uniforme. Filangieri ha sostenuto l'obbligo dello stato di garantire un'educazione universale, ma non uguale, basata sulla divisione del popolo in classi principali. Condorcet, invece, ha proposto un piano articolato di cinque livelli di istruzione pubblica gratuita e obbligatoria per tutti, con lo stesso contenuto offerto a ragazzi e ragazze. Le loro idee hanno incontrato resistenza e sono state realizzate in misura diversa.

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 19/04/2022

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Scarica La Proposta di Istruzione Pubblica di Filangieri e Condorcet e più Sintesi del corso in PDF di Storia dell'Educazione solo su Docsity! PROGETTI DI ORGANIZZAZIONE DELL’ISTRUZIONE PUBBLICA 2.1 Lo Stato e l’insegnamento nella proposta di Filangieri Gaetano Filangieri nasce a Napoli da una famiglia nobile. Viene indirizzato ancor giovane alla carriera militare, ma abbandona questa per dedicarsi agli studi, distinguendosi in quelli di matematica, economia, amministrazione e giurisprudenza. Occupa diverse cariche nella corte del re Ferdinando IV di Napoli: tra le altre, quella di membro del Supremo Consiglio delle Finanze. Sposatosi nel 1783 si ritira a Cava e stende la sua opera “la scienza della legislazione”. L’opera rimane però incompiuta a causa della prematura scomparsa di Filangieri. In prospettiva illuminista, Filangieri crede di scorgere nelle società civili molteplici e innegabili rapporti tra vizio e ignoranza, tra virtù e lumi, tra l’istruzione pubblica e l’opulenza pubblica. Da questo fatto deriva l’obbligo dello Stato di garantire un’educazione universale, ma non uniforme. L’autore cerca di giustificare la sua proposta d’istruzione pubblica universale, ma non uguale per tutti, con il fatto che il popolo è diviso in due classi principali: una formata da quanti servono la società con le braccia; l’altra, da quanti la servono con la mente. Per i destinati alla prima classe sarebbe sufficiente una facile e breve istruzione. Un più ampio programma di educazione fisica, morale e scientifica è invece prospettato per la classe dei futuri magistrati, militari, medici, commercianti, sacerdoti. Filangieri accenna alla possibilità che i ragazzi poveri particolarmente dotati possano frequentare le scuole destinate alla classe superiore, a spese dello Stato. Viene superata così una concezione rigidamente classista dell’istruzione pubblica. Anche per quanto riguarda i sessi, è prospettata un’educazione universale e non uniforme. Ma in questo caso le differenze si riferiscono pure agli ambiti in cui si deve organizzare l’insegnamento. Per le ragazze, Filangieri propone un’educazione domestica. Condividendo la mentalità del tempo, che vede la donna destinata esclusivamente al ministero domestico, mette l’accento sui pericoli dell’educazione pubblica, che renderebbe le ragazze meno familiari e più sociali. La proposta di un’educazione esclusivamente pubblica trova forti resistenze specialmente nei circoli ecclesiastici. La scienza della legislazione è messa all’Indice dei libri proibiti. Tuttavia, l’opera di Filangieri ha notevole fortuna in Francia, dove, in un contesto rivoluzionario, si stanno elaborando nuovi piani di riforma dell’insegnamento. 2.2Il “Progetto Condorcet” per l’organizzazione dell’istruzione pubblica Tra le proposte elaborate degli uomini della Rivoluzione francese, troviamo quelle di Jean Antoine Nicolas de Caritat, marchese di Condorcet. Egli compie gli studi umanistici nei collegi gesuitici di Reims e Parigi. Di brillante talento matematico e di ampia cultura, è introdotto da D’Alambert nella ristretta cerchia degli Enciclopedisti ed entra a far parte della Académie de France. Il suo attivo impegno politico, iniziato negli Stati generali, si conclude bruscamente con la sua proscrizione decretata da Robespierre e con la morte in carcere l’anno seguente. Lo scritto più importante di Condorcet è il “Plan et project de constitution”, noto come “Rapporto sull’istruzione pubblica”, che è stato letto dall’Assemblea legislativa che lo aveva fatto stampare. Tale Rapporto merita all’autore un posto nella storia dell’educazione. Lo scritto è quello che oggi si chiamerebbe un’analisi delle linee di tendenza, orientatrice per un’attività legislativa o per un impegno dei governi. Il progetto costituisce una sintesi meditata di 5 precedenti Mémoires sull’educazione nazionale. In apertura alla prima Memoria, su natura e fine dell’istruzione pubblica, l’autore enuncia: la società deve dare al popolo un’istruzione pubblica, perché solo la diffusione delle conoscenze può rendere reale l’uguaglianza di diritti e l’indipendenza tra gli uomini. Si afferma quindi che l’istruzione pubblica deve essere gratuita per tutti, ma non obbligatoria, perché l’istruzione, come la libertà, se imposta dall’autorità civile è una contraddizione. I cittadini vanno invogliati alla ricerca della felicità e del progresso mediante lo sviluppo dei lumi della ragione. Cercando di superare posizioni polemiche contrastanti, Condorcet distingue tra istruzione, che egli considera competenza esclusiva dello Stato nell’ambito della scuola, e l’educazione affidata alla famiglia e alle chiese. Per un’efficiente organizzazione dell’istruzione pubblica, Condorcet propone un piano articolato in 5 gradi: -1° primario o elementare; -2° scuole secondarie di orientamento e formazione professionale; -3° ciclo intermedio impartito negli “istituti”; -4° istruzione superiore impartita nei “licei”; -5° la “Società nazionale delle scienze e delle arti”, organo autonomo responsabile dell’insegnamento nazionale e della ricerca. Per ognuno di questi livelli è delineato un dettagliato programma di studio.
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