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Capitolo 2. Il Seicento: la società ideale nel presente- UTOPIA DI GIROLAMO IMBRUGLIA, Sbobinature di Storia Moderna

Riassunto del capitolo 2. Testo di Girolamo Imbruglia per la parte monografica dell'esame di Storia Moderna di Matteo Provasi

Tipologia: Sbobinature

2022/2023

Caricato il 19/01/2023

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Scarica Capitolo 2. Il Seicento: la società ideale nel presente- UTOPIA DI GIROLAMO IMBRUGLIA e più Sbobinature in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! TEOCRAZIE La riflessione utopistica cercò nella propria storia, nel passato e nel presente un nuovo Stato. il pensiero utopista si appropriò del passato per edificare nel presente la società ideale. Il modello cui in particolare si guardò dalla fine del 500 alla fine del 700 . Fu la teocrazia biblica: political hebraism.Nel cinquecento, l'utopia aveva conquistato uno spazio di immaginazione critica e razionale; nel seicento l'intreccio di utopia e teocrazia diede alla prima la possibilità di toccare terra. Giovanni Calvino e la disciplina della fede Nel 1551 l’immaginazione umanista si era esaurita.Il bisogno di utopia derivava dal bisogno di vita rigenerata dalla religione. Per Calvino la religione era il modo per placare l'angoscia della vita terrena, che però non doveva condurre l'individuo a desiderare una migliore conoscenza della divinità. la conoscenza di Dio era un privilegio riservato a Dio stesso. La strategia calvinista mise al centro del percorso di salvezza la costituzione di un sistema sociale ed etico, cui occorreva essere ubbidienti. bisognava considerare la realtà qual era, non per tenersene fuori, come facevano gli utopisti e gli anabattisti che si sentivano estranei e ostili alla società, Ma perché la vita politica fosse indirizzata dalla e alla vera religione.Secondo Calvino il santo era un uomo politico: il santo obbediva alla disciplina dell' ordine sacro e politico, che conosceva e che sapeva si stava affermando. Egli non era un funzionario feudale tanto meno un vendicatore provvidenziale. La respublica hebraeorum Di teocrazia, come utopia, Aristotele non aveva parlato. il testo base per la discussione della respublica hebraeorum, Fu il contro apione di Flavio Giuseppe. che mostrò come la politica ebraica era irriducibile alla tripartizione aristotelica di monarchia, aristocrazia e Repubblica. l'interpretazione di Flavio Giuseppe poggiava tuttavia su un'idea di religione ebraica assurda. egli aveva organizzato i materiali della religiosità ebraica secondo la mentalità ellenistica. per Flavio Giuseppe non è Dio che impone la legge Israele per mezzo di Mosè, ma è Mosè che impone Dio a Israele per mezzo della legge. Questa teoria dell'idea di religione dell'ebraismo né permise il successo nel Cinquecento e nel Seicento. l'idea di teocrazia ed ebraismo cominciò a circolare nella cultura rinascimentale quando si avviarono i dibattiti, soprattutto protestanti, sulla natura dello Stato moderno. Bodin non utilizzò il termine teocrazia, ma analizzò la respublica hebraeorum come un modello politico sulla scala della storia secolarizzata. nello stato ebraico secondo Bodin eccelleva la monarchia. la parola teocrazia comparve nell'opera del teologo svizzero Thomas Luber più noto come rasto, seguace di Zwingli e ostile a Calvino. egli sostenne che il potere civile è il solo autorizzato a regolamentare la vita religiosa, e non il contrario perché nell'originario sistema biblico c'era questa esplicita indicazione. nella teocrazia il potere civile era stato affidato a Dio stesso, per volontà appunto della medesima divinità.In Olanda la tesi di erasto Si scontrò alla fine del Cinquecento inizio Seicento con quella dei rigoristi calvinisti, quando la lotta contro la Spagna era al culmine. al gruppo degli Erastiani appartenne Ugo grozio, che nei primi anni del Seicento scrisse Il De republica emendanda. in quest'opera grozio sostegni che se si fosse scoperto che esisteva una forma di stato da Dio voluta era evidente che questa avrebbe dovuto essere il solo modello politico. Dio aveva appunto indicato e creato lo stato a lui gradito che fu lo stato ebraico. non ci si doveva fidare della teoria di Aristotele, ma bisognava prestare attenzione alla definizione di teocrazia di Flavio Giuseppe, nella quale il potere supremo era Dio le cui leggi organizzavano il culto e la vita profana degli uomini. Nel Respublica hebraeorum di Cunaeus, lo Stato degli ebrei aveva valore politico universale, perché è fondato da Dio e quindi il modello teocratico fu il più Santo e il più perfetto al mondo. per questo filosofo la struttura della teocrazia poteva essere federale Ma allo stato era omogeneo nei sistemi di giustizia e fiscale. Alla base di tutto vi era la legge agraria che assicurava la Concordia civile e morale; il potere clericale era subordinato a quello civile. All'incrocio temporale utopico tra passato e presente questo studioso prestò una bella immagine: viaggiatori utopisti in arrivo dal passato della società perfetta al presente, gli apostoli avrebbero portato il suggerimento per costruire la società giusta Sul modello di Gerusalemme.Anche grozio ribadì che il potere civile aveva il diritto esclusivo di valutare se e in che modo correggere gli errori religiosi. esisteva la vera religione cristiana costante e comune a tutte le epoche della storia che definiva la divinità in quattro modi: ● Dio buono e unico ● Trascendente ● Autore della Provvidenza ● Creatore. Questa religione era presente in ogni stato per una necessità antropologica. tutte le religioni poggiavano su elementi dottrinali particolari chiamati adiaphora, norme che non contribuivano a determinare la vera libertà religiosa generale e che perciò andavano cancellate. Date queste superstizioni era quindi illegittimo punire le cosiddette eresie, in quanto tutte le religioni erano sullo stesso piano rispetto all' unica vera religione. la religione di cui ha bisogno uno stato è una religione civile universalistica e razionalistica qualè il Cristianesimo. Le missioni gesuitiche del Paraguay Nel mondo cattolico non si parlò molto di teocrazia. Tuttavia un caso di questo che si disse aveva riportato in terra il cristianesimo, furono una trentina di missioni gesuitiche del Paraguay, fondate nel viceregno del Perù e governate dalla compagnia di Gesù dall'inizio del Seicento al 1756. Per evangelizzare selvaggi occorreva una predicazione nuova come nuove erano quelle popolazioni, che erano diverse dalle popolazioni Mediterranee e dalle popolazioni orientali. gli indios erano animali politici, il quale è istinto dava regole che garantivano la pace all'interno della tribù. Questi selvaggi si dovevano far diventare pienamente uomini e poi cristiani, in questo modo sarebbero stati trainati nell'universo del cristiano. il modo di vita instaurato nelle missioni per questo scopo frantumò quello precedente indigeno. le tribù furono costrette a divenire sedentarie e a fermarsi in villaggi costruiti secondo uno stesso modulo. I gesuiti formalmente controllati dalla corona spagnola erano indipendenti: potevano vietare l'accesso nelle missioni a chiunque e molte altre operazioni amministrative.Le narrazioni che i gesuiti pubblicarono sulle loro missioni nel Sud America Ebbero una caratteristica simile a quella dei racconti utopistici. Nel primo Settecento la diffusione di queste relazioni fu grandissima, tanto che gli stessi Gesuiti si chiesero se fossero sensate queste missioni. si risposero di aver creato un governo spirituale basato sulla spontanea annessione degli indios, ma è chiaro che venne esaltata la loro Police cristiana.Così al centro delle barbarie si era realizzato il celebre progetto della Repubblica di Platone. I gesuiti negano che le emissioni fossero la realizzazione del sistema politico dell'utopia di Moro, tanto da non far riferimento alla teocrazia ebraica. in grado di guidare tutti noi al di là della morale privata e individuale. Posteriormente Locke si ritrovò ad affrontare il problema di dare istituzioni al nuovo popolo delle colonie nordamericane. tra il 1669 e il 1675 lock Si ritrovò come segretario dei Lord protettori della colonia della Carolina punto in questo incarico partecipò alla stesura della Costituzione della Carolina. Un elemento del breve testo che colpì molto I lettori settecenteschi fu la clausola che obbligava il governo, dopo 100 anni alla revisione delle leggi. alla colonia fu riconosciuto lo stato di County Palatine. In questo progetto si risente il ricordo di Oceana oltre All'attenzione dell'amministrazione, soprattutto per la cura con cui si assegna la terra ai colonie, che riproduce lo schema di harrington ed esprime il medesimo bisogno di stabilizzare le strutture sociali su una base agraria. Nel 1672 Locke conobbe a Londra ugonotto francese Venisse che scrisse The History of Savarities or Serverambers. Questo scritto fu nell'ambito del filone letterario utopista settecentesco la più importante e fortunata imitazione del modello di moro. l'elemento di novità di questo testo è il fatto che l'autore racconta la genesi di questa società introducendo un tratto nuovo nella narrazione utopistica che si inserisce nella cultura storica della fine del Settecento.In questa società si venera il dio sole che a sua volta delega al potere a un sacerdote che diventa il sovrano punto questa struttura piramediale poggia su una società basata sul lavoro agricolo, Abolizione della proprietà e delle classi. il lavoro obbligatorio e l'eguaglianza è completata tra i severambi i cittadini dell'utopia, vi è una religione ufficiale, pensata secondo lo schema Graziano e deista, cui tutti si devono sottomettere; ma è anche riconosciuto il diritto a praticare culti diversi. non è una religione di salvezza. È la religione razionale del Cosmo meccanicista che ha assunto un valore politico, perché assicura la forza del potere politico e allo stesso tempo la tolleranza in un crea nessuna casta sacerdotale. Tra il 1676 e il 1679 inserì nel Commonplace una sezione che intitolò Atlantis che evoca ovviamente la nuova Atlantide di Francesco Bacone.La nuova Atlantide era costituita anch'essa sullo schema tradizionale del viaggio di un gruppo di europei che dall'America andava in Oriente e sul loro naufragio, risoltosi nella scoperta di una nuova terra: Bensalem dove si trovarono inizialmente tra la vita e la morte punto presto scoprono di trovarsi fra gente Cristiana e piena di umanità.La maggiore preoccupazione ha Bensalem era l'arrivo di stranieri che potevano minare il sereno equilibrio della comunità e di conseguenza è attivato un rigoroso controllo sia sugli arrivi sia sui comportamenti degli stranieri, che possono acquisire e fornire insegnamenti scientifici e tecnologici. Proprio questo aspetto è ripreso da Locke nella eutopia: nel villaggio ogni 10 abitazioni vi è un loro responsabile, il tithingaman il quale controlla la vita di tutti ed è tenuto ad informare i giudici se conosci infrazioni o reati. La funzione di quest'ultimo non è soltanto di vertice ma dà voce al potere spirituale dei costumi, alla circolare orizzontale forma di controllo interno. La police viene ripresa da Locke come rappresentazione utopista, la quale diventa motore e la condizione dell'Indipendenza e dell'autogoverno che veniva riconosciuto alle piccole comunità Nordamericane, le quali potevano apparire come piccole realtà utopistiche. Né Atlantis né la costituzione della Carolina possono essere definiti utopie però entrambi i testi mostrano che la lettura di utopie costituì una via importante per pensare la felicità. Per gli uomini il bisogno di felicità e di utopia era insopprimibile. Questi due testi hanno in comune il riconoscimento che la politica deve governare con prudenza e esercitare la forza al fine di instaurare una police che assicuri il benessere dei cittadini. L’utopia, oltre che una necessità mentale poteva essere una meta realistica. Numerose lettere di Locke, nel periodo nel quale tornò in Inghilterra che ritrovò corrotta e la cerata, presero il tono di utopia e del desiderio di andarvi a sperimentare L'arte di governare bene gli uomini e la società. Dunque Locke invitò Toinard ad andare con lui a Locke Islands. Nell’opera Some Thoughts concerning readings and study for gentlemans,afferma Come la politica è costituita da due parti: la sovranità e la police punto per la prima scienza molte erano le opere che si potevano consultare, l'altra parte si impara con l'esperienza e attraverso la storia. nella lista delle opere da leggere non c'era più alcuna utopia. Nella sua opera politica maggiore, Two Treaties of Governments Locke aveva chiuso la comunicazione tra la storia e l'utopia.A sostituire la Police arriva la categoria razionale della fiducia. una visione politica che forse si prestò a molte imprecisioni, ma fu una svolta profonda. l'impossibilità di uscire da questa imprecisione fu il suo punto centrale. a riaprire il discorso della politica utopistica fu quello che fece Montesquieu.
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