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Chiese Cattolica e Ortodossa in Europa: Origini e Sviluppo del Confine. - Prof. Papagna, Sintesi del corso di Storia Moderna

La divisione geografica tra le due confessioni cristiane, la Chiesa cattolica e l'ortodossa, in Europa. Esplora l'origine e lo sviluppo di queste confessioni, con un focus particolare sulla Chiesa ortodossa russa. Il testo tratta anche della situazione religiosa in Europa centrale e settentrionale, e del ruolo della Chiesa cattolica in Spagna e in Inghilterra.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 27/09/2022

leo-cinelli
leo-cinelli 🇮🇹

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Scarica Chiese Cattolica e Ortodossa in Europa: Origini e Sviluppo del Confine. - Prof. Papagna e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! CAPITOLO 3 LA FRANTUMAZIONE DELL'UNITA' RELIGIOSA 1. LE CHIESE ORIENTALI Europa = non uniforme sotto il profilo religioso già da prima del 1517. Dal 1054 gran parte di essa si era distaccata infatti dall'obbedienza nei confronti del papato e aveva dato vita alla Chiesa ortodossa. Il confine tra le due confessioni divideva la penisola balcanica a metà: 1) parte adriatica + paesi vicini (Croazia, Dalmazia, Albania, parte della Bosnia) -> Chiesa cattolica 2) parte restante (Grecia, Bulgaria, regioni che avrebbero dato poi vita alla Romania e i territori russi) -> confessione ortodossa Chiese orientali o ortodosse: - Il termine ortodosso presenta lo stesso significato di cattolico, indicando entrambi la Chiesa che professa e divulga la retta fede, ma passò poi a indicare le Chiese orientali - Non riconoscevano il supremo magistero del pontefice di Roma e, pur assegnando una supremazia morale al patriarca di Costantinopoli, erano divise in 5 patriarcati autocefali (Alessandria, Antiochia, Costantinopoli, Gerusalemme, Mosca). Sorsero poi altri patriarcati, quello di Bulgaria + quello di Serbia. - Erano divise al loro interno dalle forme di liturgia praticata e dai modi d'intendere i rapporti con il potere politico. Balcani = territori che si erano staccati da Costantinopoli e avevano dato vita a Stati nazionali (Bulgaria, Serbia) si era diffusa la liturgia slava, che aveva soppiantato quella greca, che, a sua volta, era stata favorita dalle autorità turche perché: 1) vedevano nella liturgia slava e nei patriarcati nazionali elementi che potevano risvegliare desideri di indipendenza delle popolazioni locali; perciò i sultani avevano promosso il ruolo del patriarcato di Costantinopoli e soppresso quelli bulgaro e serbo. 2) intendevano creare un fronte unito islamico-ortodosso vs il cattolicesimo e le monarchie dell'Europa centrorientale. La conseguenza di questo atteggiamento della Turchia nei confronti della Chiesa greca fu la sua sottomissione al potere politico che tutelava i luoghi di culto, i 1 sacerdoti e i fedeli. Patriarcato ortodosso di Mosca: ⦁ sorto nel 1589 ⦁ i granduchi di Moscovia avevano accentuato il loro distacco dalla Chiesa greca ⦁ In Russia si rifiutò l'unione con la Chiesa cattolica deliberata nei concili di Ferrara e di Firenze (1438-42) e si ritenne che la conquista turca di Costantinopoli (1453) fosse una punizione divina vs i greci che, per ottenere l'aiuto militare dei paesi latini vs i turchi, avevano fatto mercimonio della propria fede unendosi a Roma. ⦁ La conseguenza fu che il sinodo dei vescovi russi elesse autonomamente il metropolita di Mosca staccandosi da ogni residuo di soggezione gerarchica nei confronti di Costantinopoli (1448) ⦁ Dopo il 1453 si sviluppò l'idea che Mosca fosse la terza Roma e che il granduca, ultimo sovrano ortodosso indipendente, fosse l'erede del basileus bizantino. ⦁ Fu a capo di tutti i movimenti volti a ridare slancio e vigore alla Russia nei momenti di difficoltà politica e, perciò, fu legato al potere politico -> legame fra la Chiesa ortodossa russa e i granduchi (poi zar): 1) salvò la specificità russa e quella ortodossa dalla minaccia dei turchi musulmani e dei polacchi cattolici 2) accentuò ulteriormente l'isolamento di quella vasta parte d'Europa che per difendersi dal contagio cattolico o islamico si chiuse in se stessa. 2. LA SENSIBILITA CRISTIANA FRA MEDIOEVO ED ETA MODERNA Introduzione: Scisma del 1054 -> divisione dal punto di vista religioso fra Est e Ovest dell'Europa Vicende successive alla diffusione della Riforma protestante -> frontiera religiosa fra: 1) Sud Europa fedele alla Chiesa cattolica 2) Nord Europa che abbracciò le varie confessioni protestanti 3) Centro = zona grigia, biconfessionale o triconfessionale in alcuni luoghi, luogo di conflitti religiosi Stato della Chiesa cattolica nei decenni precedenti lo scoppio e lo sviluppo del movimento riformatore: - Pontefici 2 dogmatismo, predicando come antidoto l'uso del buon senso + lettura dei testi sacri, emendati da correzioni e interpolazioni che impedivano un accostamento del fedele alla parola di Dio. ⦁ Non abbandonò mai la fede cattolica, anche se di molte sue opere fu proibita la diffusione e la lettura, anzi entrò in conflitto con il nuovo dogmatismo rappresentato dalla confessione luterana e con la visione pessimistica dell'uomo della quale era portatrice. ⦁ La concezione di una fede libera dalla superstizione, fondata su un colloquio diretto fra Dio e l'uomo e sostenuta dall'istruzione e dalla lettura dei testi sacri, diede una valenza universale alle sue idee ⦁ Denuncia delle pessime condizioni morali in cui viveva il clero, della funzione mistificante delle pratiche della religiosità popolare + rivendicazione del libero arbitrio dell'uomo = strumento per pervenire a una purificazione della Chiesa ⦁ La sua influenza in Europa fu enorme, ma a partire dal 1535 essere erasmiano divenne una qualifica che avrebbe potuto suscitare l'attenzione non benevola dell'Inquisizione. ⦁ Valorizza appieno l'eredità del mondo classico inserendola nella cultura cristiana 2) Girolamo Savanarola ⦁ Vedeva, invece, nell'eredità del mondo classico un'ulteriore causa della corruzione e della mondanizzazione della Chiesa ⦁ Domenicano e priore del convento di San Marco di Firenze ⦁ Infiammò il popolo con la sua predicazione apocalittica nella quale condannava le pompe e le vanità di prelati, uomini di cultura e di potere ⦁ Riteneva che la catastrofe si sarebbe abbattuta sul potere papale e che il posto di Roma-Babilonia sarebbe stato preso da Firenze-Gerusalemme, che avrebbe avuto in Cristo il suo re. ⦁ Il suo atteggiamento antipapale portò Alessandro VI a minacciare di interdetto Firenze e provocò la reazione di quei gruppi dirigenti fiorentini che temevano una rottura con Roma, che li avrebbe privati della possibilità di controllare la Chiesa locale e di svolgere la funzione di banchieri della Santa Sede. ⦁ Fu scomunicato, arrestato, processato e condannato al rogo il 23 Maggio 1498 Le iniziative che si svilupparono in Europa non sortirono, eccetto in Castiglia, un effetto positivo tale da indurre la Chiesa a procedere a una sua riforma. 5 Esse, spesso promosse dai gruppi sociali piu elevati, erano prive di coordinamento e il papato, la curia romana e gli stessi principi ne rimasero estranei. I principi, che già controllavano le chiese locali grazie ai concordati o ad accordi con Roma, furono ostili verso quei movimenti che avrebbero potuto privarli della loro capacità di influire sulla vita della Chiesa o portare a scissioni fra i sudditi. Quando si aprì la questione luterana e si pose il problema della separazione dalla Chiesa di Roma, furono i principi a decretare il successo o il fallimento della Riforma; nella maggior parte dei luoghi dove si diffuse, la riforma luterana ebbe successo in quanto riforma dei principi o degli organi di governo. 3. LA RIFORMA LUTERANA Martin Lutero (1483-1546) ⦁ Monaco agostiniano tedesco entrato nel 1505 nel monastero di Erfurt ⦁ Le sue idee, originate da una riflessione fatta di tormenti e angosce frutto di una concezione pessimistica dell'uomo, partono dalla: 1) consapevolezza dell'incapacità del cristiano di comprendere il senso della grandezza di Dio e il progetto di salvezza dell'umanità. 2) L'uomo, avvolto nelle tenebre del peccato, può salvarsi non tramite le opere bensì tramite il pentimento continuo, la coscienza della propria imperfezione e la fede. 3) Alla grazia, dono imperscrutabile di Dio, si può arrivare tramite una fede senza tentennamenti rafforzata dalla lettura dei testi sacri, che non sono campo esclusivo dell'intepretazione che ne dà la Chiesa bensì sono alla portata di ogni fedele che voglia vivere una vita all'insegna dei precetti evangelici: Lutero tradusse in tedesco il Vecchio e il Nuovo Testamento. 4) Per uscire dallo stato di peccato e raggiungere la salvezza non sono necessari le espressioni stravaganti della religiosità popolare, l'ascetismo praticato nei conventi e monasteri, un culto ridondante, i sacramenti (tranne il battesimo e l'eucarestia), il celibato del clero e l'autorità della gerarchia ecclesiastica come mediatrice del sacro. ⦁ La sua dottrina non nacque come un corpo omogeneo e compatto, ma si delineò con il tempo durante la lotta che oppose Lutero alla Chiesa cattolica e a Carlo V. ⦁ Inizialmente interessato a combattere solo gli abusi della Chiesa, intervenne nella questione delle indulgenze, ma solo successivamente, soprattutto a opera di Filippo Melantone e nella dieta di Augusta (1530), si delineò il corpo dottrinario del 6 luteranesimo, che tenne conto delle nuove idee. Questione delle indulgenze La Chiesa cattolica riteneva che fosse possibile la remissione, sia totale che parziale, delle pene inflitte da Dio ai peccatori. Affinché venisse concessa un'indulgenza era necessario: - recitare una determinata preghiera - frequentare un luogo di culto - partecipare a particolari riti sacri La Chiesa del 400'-500' abusava di questa pratica che trovava facile accoglienza in una popolazione terrorizzata dalla descrizione dell'aldilà- Papa Leone X introdusse un ennesima indulgenza, nel 1515, a favore di coloro che avessero versato un obolo per la costruzione della basilica di S. Pietro e affidò la riscossione dei proventi in terra tedesca ad Alberto di Hohenzollern, già titolare di due arcivescovadi, poi anche arcivescovo di Magonza. Alberto si era indebitato con i Fugger per pagare la dispensa pontificia che gli consentiva l'esercizio della funzione vescovile in tre diocesi. Ad essi aveva promesso di corrispondere a copertura dei propri debiti la metà del ricavato dell'indulgenza. Predicatori fanatici percorsero le città e le campagne tedesche per convincere la gente a versare l'oblo, garantendo grandi vantaggi di natura spiriturale, ma ciò provocò lo sdegno di molti fedeli. ⦁ Lutero affisse alla porta della chiesa di Wittenberg 95 tesi in cui condannava l'uso delle indulgenze fatto da papa Leone X e invitava lui e tutte le gerarchie ecclesiastiche a riscoprire lo spirito originario della Chiesa (31 Ottobre 1517). Era consuetudine dei dotti del tempo rendere pubbliche le proprie idee e invitare gli interlocutori alla discussione. ⦁ Le sue posizioni furono dichiarate eretiche nel 1520 dal pontefice ⦁ Nel 1521 fu convocato alla dieta di Worms, alla presenza dell'imperatore e non rigettò il contenuto delle sue opere, anzi formalizzò l'attacco alla Chiesa romana e perciò, già scomunicato, fu messo al bando dell'Impero. Federico III di Sassonia lo sottrasse tuttavia alla giustizia imperiale e lo protesse nelle sue terre, dove scrisse opere e organizzò la diffusione del movimento protestante. ⦁ Lutero scrisse 2 trattati: 7 3) l'eliminazione della servitu 4) il mantenimento dei diritti comuni 5) la restituzione delle terre usurbate 6) provvedimenti volti a ripristinare un passato antico e mitizzato in cui la loro funzione sociale era riconosciuta e apprezzata Ma alla rivolta non presero parte soltanto i piccoli contadini bensì anche artigiani, minatori, esponenti della piccola borghesia cittadina e contadini agiati, premuti dal basso dai contadini poveri e dall'alto dai signori che tendevano a scaricare su di loro le loro esigenze, con tasse in denaro e l'usurpazione dei beni comuni, originate dallo sviluppo dell'economia monetaria che stava sostituendo quella naturale. Perciò si è parlato di una rivolta protoborghese o di una rivolta dell'uomo comune, che tendeva ad affermare i diritti politici della comunità e a salvaguardare la struttura del villaggio dai rivolgimenti sociali che portavano all'impoverimento di larghi strati della popolazione. Quando la rivolta fu repressa lo spazio politico dei contadini e dei ceti medi che avevano fatte proprie le istanze della riforma religiosa in senso sociale si ridusse e fu scartata l'ipotesi di allargare la loro partecipazione al potere politico o di porre un freno al loro impoverimento e assoggettamento ai signori. Movimento anabattista - Germania settentrionale + Paesi Bassi - fornì a Muntzer e a Carlostadio, riformatore che aveva estremizzato le posizioni di Lutero sui sacramenti e il valore della messa, un supporto religioso-ideologico alle rivendicazioni dei contadini. - i suoi esponenti: 1) guardavano alla Chiesa come a una comunità di santi 2) propugnavano una vita ascetica 3) rifiutavano la commistione con lo Stato 4) ritenevano che il battesimo andasse reiterato in età adulta, perciò "anabattisti" 5) negavano l'esistenza della Trinità Anche in questo caso il radicalismo religioso si accompagnava a quello sociale e contadini e artigiani furono gli adepti del movimento. Gli anabattisti, arroccatisi nelle città di Munster, la loro nuova Gerusalemme, diedero vita a 10 un regime in cui fu introdotta la poligamia e fu abolita la proprietà privata, soffocato nel 1535 da cattolici e luterani. I superstiti di tale repressione emigrarono in Moravia: - territorio periferico del regno di Boemia sotto sovranità asburgica - con l'appoggio dei signori locali, diedero vita a comunità pacifiche in cui gli ideali biblici che predicavano si realizzavano nella vita privata. - La Moravia costituì per molto tempo l'unico esempio di paese cristiano in cui fosse praticata la tolleranza religiosa (i ceti dirigenti avevano mantenuto la confessione utraquista, corrente del movimento hussita, che consentiva la somministrazione dell'eucarestia sotto le due specie del pane e del vino). 5. IL CONFLITTO NELL'IMPERO Nel nome della riforma religiosa e vs lo Stato principesco e territoriale si erano mossi: - contadini - artigiani - uomini comuni - piccoli cavalieri, che, approfittando della prima diffusione delle idee luterane nell'Impero, nel 1522-23 avevano attaccato i principati ecclesiastici + possedimenti della Chiesa. All'interno dell'Impero: - principati territoriali di varia natura - città libere - cavalieri, ossia i nobili che dipendevano direttamente dall'imperatore. Inizi del 500' = molto duri per i cavalieri: - deboli dal punto di vista economico - ridimensionati nella loro funzione militare a seguito dell'introduzione delle armi da fuoco - costretti a subire le pressioni politiche dei principi territoriali che non tolleravano bene la loro indipendenza e anarchia I piccoli cavalieri ritennero di poter riaffermare con le armi il proprio ruolo politico ma furono sconfitti militarmente; compresero, infatti, che a molti di loro convenisse restare nell'alveo della Chiesa cattolica che, in Germania, era una Chiesa nobiliare, nel senso che la 11 maggiorparte dei vescovadi, canonicati, cariche di abate era appannaggio della nobiltà. Restare cattolici dava ai figli dei piccoli cavalieri la possibilità di occupare cariche ecclesiastiche alle quali erano legate risorse economiche. Così, la piccola nobiltà tedesca indipendente abbandonò le sue pretese. Gli sconvolgimenti messi in atto dai contadini e dai cavalieri non nascondevano però il dato di fatto che gli interlocutori dell'imperatore fossero ormai altri: i principi e i consigli cittadini. Ruolo di Carlo V di fronte al diffondersi del movimento della Riforma nei territori dell'Impero Carlo avrebbe assecondato le nuove istanze religiose o avrebbe continuato a coltivare l'idea dell'impero universale cristiano? Carlo non avrebbe potuto connotare la sua azione nei termini di un sovrano nazionale perché era un Asburgo, re dei reami spagnoli e delle loro dipendenze, né poteva piegare la sua azione politica agli sviluppi degli eventi in terra tedesca. Al pari del papato, Carlo ebbe grandi responsabilità nella diffusione della Riforma. Gli obiettivi della sua politica estera lo ponevano molto infatti molto spesso in rotta di collisione con i pontefici, e ciò impedì un accordo duraturo e sincero fra la Chiesa e l'Impero. Il fatto che Carlo fosse il piu potente principe territoriale tedesco fece sì che ogni suo tentativo di contrastare la Riforma fosse visto come un tentativo di estendere l'area d'influenza e il potere asburgico in Germania. Perciò Carlo non poté essere un arbitro imparziale bensì fu parte in causa, anche se spesso la sua fu una parte assente. Gli impegni militari e politici sui fronti lo portarono a impegnarsi in Germania solo quando non era pressato da guerre in altre parti d'Europa -> politica oscillante fra conciliazione e contrapposizione militare 1521 -> Dieta di Worms -> Lutero fu messo al bando dall'Impero Scoppio della guerra fra Carlo V e la Francia -> Carlo fu impegnato in Italia fino al 1526 Sul suolo tedesco era in atto la rivolta dei cavalieri + contadini 1526 -> Fine della guerra Dieta di Spira stabilì che in attesa del concilio i principi si comportassero in modo tale da non offendere con il loro comportamento religioso né Dio né l'imperatore Scoppio della seconda guerra franco-asburgica (fino al 1529) -> Giovanni di Sassonia + 12 2) sostenne la diffusione del luteranesimo in Svezia e creò la prima Chiesa nazionale evangelica (1527) 3) la soppressione degli ordini religiosi gli mise a disposizione le terre dei conventi e dei monasteri che in parte incamerò a beneficio del demanio della corona e in parte distribuì fra coloro che lo avevano aiutato a conquistare l'indipendenza dalla Danimarca. 4) riuscì a ottenere dal parlamento nazionale la trasformazione della monarchia da elettiva in ereditaria (1544) Danimarca - Dopo la secessione della Svezia comprendeva Norvegia + Islanda - Cristiano III riuscì a traghettare il paese del cattolicesimo al luteranesimo e creò una Chiesa nazionale (1536) Inghilterra - Un paese periferico dell'Europa - Una potenza di secondo rango rispetto a quella francese o castigliano-imperiale, il cui ruolo internazionale derivava dal controllo dei traffici che, attraverso la Manica, connettevano i mercati spagnoli a quelli fiamminghi e della Germania settentrionale - economia agro-pastorale - esisteva solo la manifattura dei panni di lana, destinati in parte all'esportazione - Città piu importanti: 1) Londra = 60 mila abitanti 2) Bristol, York, Norwich, Newcastle, Salisbury, Coventry = 8-12mila abitanti - Stratificazione sociale: 1) vertice = gentiluomini (gentry) divisi fra: - piccoli signori (esquires) - grandi aristocratici (Lord) 2) ristrette oligarchie mercantili che controllavano le corporazioni di arti e mestieri e il governo nelle città 3) basso = braccianti, salariati agricoli, yeomen (piccoli proprietari terrieri) - Operava un parlamento, diviso in due Camere, il cui compito principale era discutere + approvare le imposizioni fiscali. 15 - 1455-85 = Guerra delle Due rose fra gli York e i Lancaster per la successione alla corona inglese -> Tudor sul trono, con: 1) Enrico VII (1485-1509) 2) Enrico VIII (1509-47) Essi, come gli altri sovrani europei del tempo, avevano proceduto a un'organizzazione delle strutture del governo incentrata su: 1) Consigli che fungevano anche da tribunali supremi 2) figura del cancelliere Enrico VIII: - Mirava a concentrare il potere economico e militare nelle sue mani e cercava di inserirsi nelle contese fra i francesi e gli Asburgo - Ottenendo una dispensa da Roma, aveva sposato Caterina d'Aragona (1509), zia di Carlo V e vedova del fratello maggiore Arturo. - I suoi rapporti con Roma furono per lungo tempo eccellenti perché: 1) disponeva, come gli altri principi cattolici, del controllo effettivo della Chiesa proponendo al pontefice i nomi degli ecclesiastici 2) aveva assunto una posizione ostile a Lutero e al suo movimento Nella società inglese, però: 1) si era diffuso un anticlericalismo, che aveva di mira i vescovi assenteisti e mondani, i monaci e le istituzioni conventuali 2) si criticavano la pratica della confessione, il celibato ecclesiastico non rispettato, l'uso intimidatorio del purgatorio 3) si era diffuso l'umanesimo cristiano di stampo erasmiano -> "Utopia" di Thomas More 4) nonostante la vigilanza delle autorità, la stampa favoriva la divulgazione del pensiero di Lutero 5) persistevano i segni del movimento lollardo che alla fine del 300' aveva attaccato la corruzione della Chiesa e combattuto la gerarchia, le indulgenze e i sacramenti - Non aveva avuto figli maschi dal matrimonio con Caterina; al momento l'erede al trono era la figlia Maria, ma temendo che un suo ipotetico e futuro marito avrebbe un giorno governato in Inghilterra, chiese al pontefice che il suo matrimonio fosse annullato (1529). 16 Clemente VII intese non discostarsi dalla sua alleanza con Carlo V, nipote di Caterina d'Aragona, e negò, perciò, la richiesta di Enrico. Degli atti (la proibizione per il clero di appellarsi a Roma + obbligo per esso di continuare a celebrare i riti sacri nonostante eventuali scomuniche papali) portarono alla separazione della Chiesa inglese da quella cattolico-romana. L'esito finale di tale vicenda era segno della marginalità inglese nella politica internazionale del tempo, cosa che non consentì a Enrico VIII di ottenere il permesso di convolare a nuove nozze, in altre circostanze accordato dai pontefici ai sovrani. - Atto di supremazia (1534): 1) fece di Enrico VIII il capo della Chiesa inglese 2) sanzionò il principio che le autorità civili potessero intervenire nelle questioni religiose 3) aprì l'Inghilterra alla Riforma 4) creò un solco incolmabile fra gli Asburgo ispano-imperiali e la corona inglese - Enrico era circondato da un gruppo di uomini che avrebbero avuto un ruolo notevole nel favorire o ostacolare gli atti che portarono alla creazione della Chiesa nazionale inglese: 1) Thomas Wolsey (1437-1530), arcivescovo di York, diplomatico, legato papale e cancelliere 2) Thomas Cromwell, segretario del re e fautore della rottura con Roma, poi accusato di tradimento e giustiziato nel 1540 3) Thomas More, umanista, cancelliere del regno in sostituzione di Wolsey, che si mantenne fedele alla Chiesa cattolica e fu condotto al patibolo per la sua intransigenza nel 1535 4) Thomas Cranmer, esecutore della politica ecclesiastica del re, primo arcivescovo anglicano di York che morì sul rogo per ordine della regina Maria, cui si dovrà il ripristino del cattolicesimo in Inghilterra. 5) John Fisher, vescovo umanista che contrastò i disegni matrimoniali del re e che, accusato di lesa maestà, fu decapitato nel 1535, nonostante il pontefice lo avesse promosso cardinale per salvargli la vita - La condanna a morte di Fisher e More, che si erano rifiutati di riconoscere la supremazia del re in campo religioso, pose fine ai tentativi di conciliazione che Roma aveva intrapreso. - I sudditi del re e le istituzioni parlamentari non contrastarono le scelte di Enrico: 1) le gerarchie ecclesiastiche temevano la diffusione dell'eresia (lo scisma inglese 17 nel luteranesimo. - Ginevra divenne la nuova Gerusalemme, con i suoi pastori eletti dal popolo e i suoi dottori incaricati dell'insegnamento religioso, retta da un concistorio comprendente laici e pastori che aveva il compito di sottoporre a controllo la disciplina ecclesiastica e politica dei suoi abitanti. - Vi affluirono profughi provenienti da tutta Europa, anche se qualcuno fu perseguitato per le sue idee non conformi a quelle degli abitanti, come Michele Serveto (uno spagnolo rifugiatosi a Ginevra che negava l'esistenza della Trinità e il battesimo dei bambini, avvicinandosi alle dottrine anabattiste. Fu condannato a morte in quanto eretico nel 1553). - Luteranesimo = nato in ambito germanico e incapace di espandersi oltre l'area imperiale e scandinava dell'Europa - Calvinismo = forte diffusione in Germania, Paesi Bassi, Francia, Inghilterra, Scozia, e colonie inglesi d'America ebbe successo, nonostante il rigorismo etico che predicava nelle città, nei principati e in zone economicamente arretrate e in quelle che erano all'avanguardia nel continente. si è connotato come la confessione piu adatta a supportare uno sviluppo economico che si muoveva nel senso del capitalismo moderno, nonostante la sua propagazione anche in ambienti rurali o socialmente poco evoluti Max Weber ("L'etica protestante e lo spirito del capitalismo" - 1905), sociologo tedesco, collegò la diffusione del calvinismo al successo economico di alcune zone che lo avevano accolto, specie i Paesi Bassi + Inghilterra, anche se il calvinismo fu piu effetto che causa di quel successo economico e, inoltre, forme di capitalismo di tipo mercantile e finanziario esistevano anche nei paesi cattolici, come l'Italia. legittimazione religiosa del lavoro e del successo del lavoro importanza assegnata all'istruzione sua dimensione internazionale collegamento con i ceti piu attivi della società Perciò la confessione calvinista fu quella piu capace di dare soluzioni alle tensioni su scala continentale 20 8. La Riforma in Italia Società italiana: - turbata per lo stato di guerra che dal 1494 metteva in pericolo la configurazione politica tradizionale della penisola - viveva la difficoltà del rapporto con la Chiesa di Roma mondanizzata e criticava l'operato dei ministri di Dio (inizi 500') Rispetto al mondo tedesco, però, l'Italia: - era la sede del papato, e quindi tutte le ricchezze che provenivano da oltralpe dirette a Roma erano spese nella penisola e servivano a sostenere le strutture di governo della Chiesa, composte in gran parte da italiani. - il papato era il massimo centro del potere in Italia e costituiva un polo di attrazione per intellettuali, artisti, uomini che volevano confermare o incrementare con la carriera ecclesiastica la propria posizione economica e sociale. - i principi italiani erano legati alla Chiesa da molti vincoli: i concordati avevano posto nelle loro mani la designazione dei titolari delle cariche ecclesiastiche piu prestigiose e molti cardinali provenivano dalle loro famiglie. - A coloro che nella penisola si muovevano sulle orme di Lutero o Calvino mancasse qualsiasi appoggio da parte delle autorità politiche Perciò le istanze di riforma in Italia non venivano accolte a meno che non si fosse voluto procedere tentando una penetrazione nella stessa gerarchia ecclesiastica o favorendo lo sviluppo a Roma di una politica di conciliazione o di compromesso con i movimenti protestanti, soprattutto con quelli meno radicali. Tali aspettative furono deluse nonostante la presenza ai vertici della Chiesa di uomini inclini a un accordo e alla riforma dall'interno della Chiesa e nonostante il fatto che i "riformatori" italiani provenissero quasi tutti dagli ambienti sociali piu elevati e che quindi non avevano interesse a una politica di duro confronto con Roma sulle questioni dottrinali - Gli osservatori del tempo affermarono che le idee di Lutero si erano diffuse abbastanza precocemente in Italia e che avevano trovato ampio eco grazie alla circolazione dei suoi scritti. 1) Venezia = la porta della Riforma in Italia, in quanto centro commerciale e per la presenza di colonie di mercanti stranieri, molti dei quali erano tedeschi. 21 2) Milano, Modena, Ferrara = idee riformatrici, luterane e calviniste 3) Toscana = quelle idee vi si propagarono, soprattutto a Lucca dove, per un momento, sembrò che l'intero ceto dirigente fosse pronto a passare alla Riforma. - Sottoposti a dura repressione da parte dei principi, quei movimenti non poterono rafforzarsi anche perché avevano assunto un carattere elitario e aristocratico, e gli uomini che praticavanol'eterodossia o dovettero sottomettersi, o furono condannati al rogo o all'esilio. 4) Napoli = si era creato un cenacolo attorno allo spagnolo Juan de Valdés, che raccoglieva funzionari, aristocratici, nobildonne, sacerdoti, intenti a valorizzare, nello spirito di Erasmo, un cristianesimo mistico che accettava anche la sola giustificazione per fede. - In Italia si diffusero anche le idee valdesiane, favorite anche dalla circolazione di un libretto, "Beneficio di Christo", in cui si esaltava la grandezza della misericordia divina che non tiene conto dell'esteriorità dei riti e della gerarchia ecclesiastica ma della sincerità della fede. - 1540-50 = non c'era però alcuna possibilità che queste idee si difondessero ancora. La condanna di Erasmo indusse i suoi sostenitori a scegliere tra Riforma e ortodossia: 1) Molti di coloro che avevano fatto parte del movimento valdesiano, senza giungere a una rottura con Roma, scelsero di restare nell'ortodossia; altri diedero vita alla pratica del nicodemismo (da Nicodemo, personaggio del Nuovo Testamento che si recava di notte da Gesu per evitare di essere riconosciuto come un suo adepto), che consisteva in una partecipazione esteriore alla vita della Chiesa cattolica, mentre coltivavano altre idee religiose. 2) Gli eretici italiani esiliarono e si rifugiarono in Europa orientale dove era piu facile seguire le proprie convinzioni religiose senza l'interferenza della Chiesa di Roma e dei principi 22
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