Scarica CAPITOLO 6 - Un Vivaio di Storia (Aurelio Musi) e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! CAPITOLO 6 l l'evoluzione del mondo islamico Tra il XV e il XVI secolo l’Islam si diffuse in vastissime aree dell’Asia e dell’Africa. Nei primi secoli dell’età moderna furono costruiti 2 potenti imperi: quello degli ottomani e quello persiano. Ma l’islam si espanse anche in India, Indonesia, Africa orientale e Africa nera. Tutte queste aree avevano intensi scambi con i paesi e le civiltà europee. L’impero ottomano dopo la conquista di Costantinopoli nel 1453 iniziò una grande fase espansionistica e in meno di 100 anni diventò uno dei più potenti imperi del mondo. Conquistò la Siria, l’Egitto, parte dell’Ungheria, la Moldavia. Gli anni di maggiore espansione turca in Europa coincisero con gli anni della fase più critica dello scontro tra Carlo V e Francesco I: lo scontro per l’egemonia in Europa da parte di Francia e Spagna consentì ai turchi di prendere Belgrado, l’Ungheria e di assediare Vienna. Il secondo motivo del successo ottomano è legato al modello dell’impero, su cui governava un solo uomo, il sultano, che aveva il diritto illimitato di sfruttare come possedimenti personali le fonti di ricchezza dei suoi domini. Tuttavia, l'Impero ottomano dovette affrontare più volte l'emergente Stato persiano, guidato dalla potente dinastia Safavide. I due stati furono nemici per secoli, divisi sia sul piano religioso (i persiani erano sciiti, i turchi erano sunniti) ma anche sul piano dell'espansionismo militare. Infine, ad inizio 600, la Persia si stabilì ufficialmente entro quelli che oggi sono i suoi confini attuali dopo la pace coi Turchi e la cacciata degli Uzbeki. l la Cina dai mongoli ai Ming Nella seconda metà del 1300 dopo la cacciata dei Mongoli ci fu la dinastia dei Ming che resse il paese sino al 1644. Nel XV secolo in Cina si verificò un consolidamento territoriale (annessione del Vietnam ed estensione dei confini) e l’affermazione del potere centralizzato della monarchia e dello sviluppo economico e commerciale. Il riso divenne la principale coltura delle regioni meridionali. La società cinese nell’ultimo periodo Ming aveva al vertice della gerarchia sociale la ricca aristocrazia fondiaria; seguiva una classe di funzionari e intellettuali. Il rapporto tra i due settori era assai stretto. l il Giappone L'età del Giappone feudale durò svariati secoli e terminò ufficialmente al XIX secolo. Il feudalesimo giapponese era differente da quello europeo. Il vassallaggio per i giapponesi aveva un carattere sacro e familiare e la figura dell'imperatore fu gradualmente offuscata da quella dello shogun, che distribuiva la terra ai suoi ufficiali più fedeli, che l'avrebbero controllata e governata in suo nome. All'inizio del XVII secolo si instaura il lungo shogunato della famiglia Tokugawa, la quale fece conoscere al Giappone un periodo di crescita e stabilità sociale grazie all'istituzione di un sistema gerarchico più rigido, che favorì lo sviluppo economico e fece proliferare l'artigianato e l'agricoltura. La gerarchia sociale giapponese vedeva al vertice l'imperatore e la nobiltà di corte, seguiti dallo shogun, i samurai (membri della casta militare privilegiata) e infine contadini, mercanti e artigiani.