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Filosofia e simboli: il Dioniso e Diogene, Appunti di Filosofia

Il concetto filosofico del dioniso, il dio della follia e della divinità, e la figura di diogene il cinico, che filosofava sulla natura dell'uomo. Una serie di simboli, come la lanterna e il mercato, e riflette sul significato della fede in dio e la morte di dio, oltre alla nozione di follia come superiore alla ragione logica.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 07/03/2022

eeusebb
eeusebb 🇮🇹

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Scarica Filosofia e simboli: il Dioniso e Diogene e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Mondo come totale immanenza, senza ordine, puro, casuale, divenire caotico=> il dionisiaco: fotografia della sua antologia, il dio che ride danza e balla sui piedi del caso, evento che è in corso, ma che nessuno lo vuole accettare e nessuno se ne rende conto- annuncio. Diogene il cinico detto “il Socrate pazzo” o “l’antiSocrate”: amava vivere e filosofare e speculare, laddove Socrate cerca il concetto e fa la domanda “che cos’è?” cerca il concetto, la definizione, Diogene ha cercato l’uomo nella naturalezza di cio che è, ciò che l’uomo è nella sua profondità e possibilità di esitenza. Filosofia come divina mania, follia, che sragione e va aldilà della ragione logica, filosofo veggente perché folle, che vede quello che gli altri non vedono o che lo vede diversamente.  Folle uomo: forse diogene  Lanterna: annuncio, ciò che da luce laddove non ce n’è ancora  Mercato: simbolo dell’europa di fine 800, della sua cultura, società capitalistica borghese, positivismo, profitto, produzione, compra vendita, società con tutti i suoi valori materialistico borghesi di fede cieca e ingenua nella scienza come progresso tecnico  Molti non credevano in dio…grandi risa: rivela già l’ateismo di fine 800 Ogni elemento ha valore filosofico concettuale, metafora. E prime dmande usano delle immagine come carattere di impresa sovraumana la ricerca di dio (come potremo vuotare il mare e berlo goccia a goccia)-ci dicono che la morte di dio è stata un’impresa sovraumana. Prima si interroga poi ??? n’ho capito un cazzo e non ho più voglia di scrivere, sono le 11.36.40- fatemi andare a casa. “Vengo troppo presto” non è ancora il tempo e la gente non capisce, evento non ancora veduto e ascoltato non ancora consapevolezza di massa perché fulmine e tuono vogliono tempo.
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