Caspar David Friderich: biografia, stile e temi e analisi delle opere principali, Temi di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Scarica Caspar David Friderich: biografia, stile e temi e analisi delle opere principali e più Temi in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! Caspar David Friedrich Caspar David Friedrich nasce a Greifswald, in Germania, nel 1774. Venne introdotto alla pittura dal suo professore universitario, solito a portare i suoi alunni a dipingere all'aperto; per questa ragione Friedrich sviluppò un grande amore per i paesaggi e fenomeni naturali tra cui alba, tramonti o tempeste, seguendo la poetica dello Sturm und Drang . Continua la sua formazione artistica all'Accademia dell’Arte di Copenaghen, dove copiava statue antiche. L’ultima tappa della sua formazione è Dresda, dove si stabilisce permanentemente, e dove si dedica ad incisioni, intarsi ed acqueforti e soprattutto agli acquerelli. Stile e temi Le opere di Friedrich sono prettamente di tipo paesaggistico; l’artista tedesco vuole diffondere il messaggio della contemplazione della natura, con l’uomo che cerca di comprenderla ed immedesimandosi, lasciandoci trasportare dal sublime, riprendendo le ideologie del Romanticismo. La sua natura è quasi stilizzata, atmosfere malinconiche con elementi lontani e vicini accostati, con propensione verso l’infinito. Friedrich dipingeva all’interno del suo studio, appellandosi ai ricordi e all’immaginazione; le sue pitture erano molto rigorose, costruite su simmetrie e contrasti tra elementi orizzontali e verticali. Il tema più ricorrente nelle sue opere è la morte: Friedrich attribuisce alla natura delle emozioni così forti, rappresentando la fine della vita attraverso le immagini di salici piangenti o barche che si allontanano dalla costa. Inoltre è stato anche il primo artista a dipingere la natura invernale come aspra, morta, solenne. Viandante sul mare di nebbia Il “Viandante sul mare di nebbia” è un olio su tela dipinto nel 1818, conservato alla Hamburger Kunsthalle di Amburgo. In primo piano si vede un uomo in controluce, che dà le spalle all’osservatore del quadro, che ha i capelli rossi, indossa un soprabito verde scuro e si appoggia su un bastone; secondo un’interpretazione potrebbe essere il colonnello della fanteria sassone Friedrich Gotthard von den Brinken, defunto amico del pittore, che lo voleva ricordare. L’uomo guarda, sull'orlo di uno sperone roccioso, guarda il paesaggio montano davanti a lui, coperto da fitta nebbia dal quale svettano alcune aspre cime montuose, sul quale si vede una fitta vegetazione e qualche albero. A sinistra si trovano sbiadite montagne che digradano verso il lato destro; la nebbia si espande in modo indefinito arrivando a mescolarsi con l'orizzonte e a diventare indistinguibile dal cielo molto nuvoloso. Il massiccio è ispirato a quello dell’Elbsandsteingebirge, al confine tra Germania e Repubblica Ceca. I colori utilizzati da Friedrich sono una mescolanza di colori luminosi, ad esempio azzurri, grigi, rosa e gialli per il mare di nebbia, contrapposti a tonalità più opache come quelli utilizzati per le rocce. Queste differenze cromatiche evidenziano la contrapposizione tra gli elementi reali , come l'uomo e le rocce, realizzati con pennellate molto precise, e quelli indefiniti delle nubi, eseguiti con una pennellata che conferisce molta vaporosità. La luce sembra arrivare da una fonte collocata al di sotto delle rocce in primo piano. Interpretazione: Il Viandante sul mare di nebbia è considerato un'icona del Romanticismo tedesco, in quanto rappresenta pienamente i temi dell'infinito e del sublime. Il viaggiatore romantico, contemplando il paesaggio, percepisce la sua imperfezione rispetto all’infinito, ovvero Dio, rappresentato dall’estesa nebbia che fa emergere la vista del paesaggio sottostante che è la vita. La grandiosità della natura non annienta il viandante, bensì lo induce a riflettere in senso filosofico sulla propria condizione, sui suoi errori, dubbi e incertezze per poi unirsi al divino. Abbazia nel querceto L’’Abbazia nel querceto” è un olio su tela dipinto tra il 1808 e il 1810 che si trova all’Alte Nationalgalerie di Berlino. L'opera raffigura una processione di pochissimi frati che recano la bara di un confratello defunto; sono diretti verso il cancello di un'abbazia medievale diroccata, che sembra essere ispirata a quella di Eldena, in Germania. Dell'edificio sacro rimane solamente la monofora centrale in stile gotico, ed è talmente distrutto da essere utilizzato come cimitero. Lo scenario lugubre è ulteriormente sottolineato dai tronchi degli alberi spogli e dalle croci nere ai piedi dei frati. Il dipinto sembra diviso in due per quanto riguarda la luce: la parte inferiore è scura e cupa, mentre la parte superiore è molto più luminosa, grazie all'alba. Anche i colori sono quindi molto in contrasto tra loro: i gialli e il rosa tenue dell’alba sono contrapposti ai blu e neri della parte inferiore del quadro. L’interpretazione di questo quadro riguarda il passaggio dalla vita alla morte, sottolineata dal passaggio dalla notte al giorno. Il mare di ghiaccio “II mare di ghiaccio”, o “Naufragio della Speranza”, è un quadro del 1823-1824. Si trova attualmente al Kunsthalle di Amburgo ed è stato eseguito con la tecnica dell’olio su tela. L'opera ritrae un naufragio avvenuto nel bel mezzo di un mare di ghiaccio rotto in una miriade infinita di pezzi che si sono ammassati dopo l’impatto. Le lastre di ghiaccio svettano verso il cielo e tra di