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Catone, Quinto Fabio Pittore e Cinico Alimento, Sintesi del corso di Latino

nascita storiografia a Roma, vita e opere di Catone; piccolo riassunto riguardante Quinto Fabio Pittore e Cinico Alimento.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 17/01/2020

Catepossa.03
Catepossa.03 🇮🇹

4.7

(8)

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Scarica Catone, Quinto Fabio Pittore e Cinico Alimento e più Sintesi del corso in PDF di Latino solo su Docsity! Storiografia —> si sviluppa a Roma grazie all’influsso e allo stimolo della produzione greca anteriore e contemporanea. La lingua scelta dai primi storiografia latini fu il greco. Quinto Fabio Pittore Senatore appartenente a una famiglia di antichissima nobiltà. Nel 216 aC fu inviato dal senato a Delfi per consultare l’oracolo sul da farsi. Non si sa quando abbia compiuto e pubblicato la sua opera storica, indicata dagli antichi con il titolo di Annales. Questa prendeva le mosse della preistoria leggendaria di Roma e giungeva alla seconda guerra punica. Il racconto era più diffuso sul periodo delle origini e sugli avvenimenti recenti, mentre l’epoca intermedia era trattata assai più sommariamente. La prima e la più importante ipotesi, riguardo i motivi che portarono fabio a scrivere la sua opera, fu con ogni probabilità di carattere politico: fabio si rivolgeva al mondo straniero allo scopo di controbattere e prevenire una presentazione dei fatti ostile ai romani. Ma l’uso della lingua greca voleva forse segnalare che fabio intendeva tuttavia accostarsi ai metodi nuovi della storiografia ellenistica. Le testimonianze dimostrano quanto il suo racconto differisse dalle registrazioni impersonali degli annales massimi: l’autore si impegnava nell’indagine delle cause, ravvivava la narrazione, ricordava sogni profetici e prodigi, forniva indicazioni cronologiche e cifre. Cinico alimento Figura più evanescente; combatti nella seconda guerra punica e fu fatto prigioniero da Annibale. Iniziava la sua narrazione dalla preistoria leggendaria per giungere fino all’epoca contemporanea, mostrava interesse per i fenomeni religiosi e per le cifre e indulgeva a notazioni autobiografiche. MARIO PORCIO CATONE (234-149 aC) Periodo cruciale della storia di Roma (conquista del mediterraneo e decisivi mutamenti di carattere storica-culturale). Fu il campione più rappresentativo, l’assertore più energico e intransigente della necessità di conservare il tradizionale costume romano e di respingere le innovazioni filelleniche. Credeva che la nascita di un nuovo modello di civiltà, aperto agli influssi greci, avrebbe potuto alterare le strutture stesse della società romana, modificando l’assetto economiche politico vigente. la battaglia culturale di Catone va intesa alla luce di tale preoccupazione politica; l'opposizione catoniana ebbe come obiettivo polemico la famiglia degli Scipioni, che era l'espressione più rappresentativa del movimento ellenizzante. Nacque a tusculum (tuscolo, frascati) nel 234 da famiglia plebea. Trascorse adolescenza lavorando la terra ereditata dal padre. Combattè la seconda guerra punica al seguito di Scipione; alla fine della guerra iniziò la sua attività politica come homo novus (primo membro avviato al cursus honorum di una famiglia che mai prima aveva dato magistrati allo stato). Fu console nel 195 aC, era già iniziato il suo scontro politico con Scipione l’africano. Nel 189 aC promosse contro l'africano e il fratello una serie di processi. Alla fine l’africano, pur essendo riuscito a evitare la condanna, fu costretto a ritirarsi in volontario esilio Dove morì nel 183 aC. Nel 184 aC catone completò il cursus honorum con la censura. Dimostrò un rigore proverbiale ergendosi a garante dell’integrità dei costumi e della parsimonia. Successivamente sembrò avvicinarsi all'aristocrazia progressista e filellena. Non veniva meno la sostenibilità culturale verso i greci (i tre filosofi nel 155). Il suo ultimo grande impegno politico fu l’azione insistente presso il senato affinché fosse dichiarata guerra a cartagine. La spedizione ebbe inizio nel 149 aC, quando catone morì. Origines Opera che scrisse Durante la vecchiaia, della quale ci sono pervenuti per tradizione indiretta solo frammenti. del piano compositivo dell'opera ci dà notizia Cornelio Nipote nella biografia dedicata allo scrittore: Libro l: periodo delle origini di Roma e le gesta dei re Libro ll-lll: origini delle principali città italiche e le notizie geo-etnografiche relative alle genti e alle popolazioni dell’Italia Libro lV-VII: avvenimenti successivi della storia di Roma fino all’anno 151 aC Egli raccontò il lontano periodo delle origini leggendarie della città e diede poi grande spazio ai fatti più vicini nel tempo. Catone scrive in latino, ma l’aspetto più nuovo e caratteristico è l’inserimento delle origini di Roma in un contesto geografico e etnografico più ampio, per cui divenivano oggetto d’indagine e d’illustrazione la storia, gli usi e i costumi degli altri popoli della penisola. Anche il titolo denota questa novità di prospettiva: è giustificato dal contenuto e dall’imposizione dei primi tre libri. Cornelio nepote ci informa che catone si era limitato a citare i nomi dei singoli condottieri con il titolo impersonale della magistratura rivestita. Questa scelta costituisce un rovesciamento dell'impostazione della storia individualistica e prosopografica. Contrario a ogni tendenza celebrativa che incoraggiasse il culto delle individualità d’eccezione, catone rappresenta una storia il cui protagonista È il popolo romano; la crescita della sua potenza È il risultato di uno sforzo complessivo. Catone non manca di esaltare il singolo atto eroico, in cui rifulga la dedizione assoluta della patria (Quinto Cedicio, 258 aC) Catone inserì inoltre sue intere orazioni. L’uso di riportare discorsi, era tipico della storiografia greca; si pensa che catone abbia trascritto alcune delle proprie orazioni non per imitare gli storici greci ma per lasciare una traccia del suo operato politico. Attività oratorica, trattatista e precettistica Catone rappresenta il momento di maggior rilievo; con lui si conferma il nesso strettissimo tra arte della parola e attività politica. Celebre fin dall’antichità e più volte ripresa dagli autori successivi fu la definizione catoniana dell’oratore ideale come vir bonus dicendi peritus: vir bonus è il cittadino onesto alla cui probità di fondo si aggiunge la capacità di esprimersi efficacemente. I caratteri distintivi della sua eloquenza sembrano rimandare a un sostrato stilistico e ad un gusto propriamente romani. Lo stile persegue effetti di autorevolezza con l’elevatezza del tono e la sentenziosità delle riflessioni morali. Libri ad marcum filium Catone intendeva comporre una sorta di enciclopedia delle artes utile alla formazione del figlio e destinata anche a indicare a tutti i romani i fondamenti di un’educazione nazionale per la formazione del buon cittadino. L’opera doveva presentarsi come una serie di prescrizioni di carattere spiccatamente pratico, ispirate alla tradizione contadina italica. In particolare, con la sua proposta di educazione, catone si opponeva alla formazione greca che le famiglie aristocratiche si preoccupavano a dare ai propri figli. ( frammento in cui catone invita il figlio a diffidare dei greci) Carmen de moribus Si tratta di una raccolta di sentenze, scritte in prosa, in cui concentrava il succo del suo moralismo conservatore, austero e severo. Il titolo rivela l’intento di collegarsi alla precettistica sapienziale e moraleggiante arcaica.
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