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Catullo, carme 64, vv. 50-266 (analisi grammaticale, logica, del periodo, metrica, trad.), Sbobinature di Lingua Latina

Programma a.a. 2022-2023 (Materia: Storia della lingua e della letteratura latina), il file contiene tutto quello che il prof. ha detto a lezione (parola per parola), più scansione metrica, divisione tra dattili e spondei, traduzione letterale, esegesi, e tutte e tre le analisi.

Tipologia: Sbobinature

2022/2023

In vendita dal 20/09/2023

salvatore-schilliro
salvatore-schilliro 🇮🇹

4.3

(6)

11 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Catullo, carme 64, vv. 50-266 (analisi grammaticale, logica, del periodo, metrica, trad.) e più Sbobinature in PDF di Lingua Latina solo su Docsity! CATULLO, CARME 64, VV. 50-264 50 Hǣ́c uēstī s prīsc s hŏmĭn m uărĭ tă fĭg ris ī ́ ī ́ ú̄ á̄ ú̄ 51 Hḗrō m mīr uīrt tēs ndĭcăt rte. ú̄ á̄ ú̄ ī ́ á̄ 52 N mquĕ flŭḗntĭsŏnṓ prōspḗctāns l tŏrĕ D æ á̄ ī ́ ī ́ 53 Thḗsĕă cḗdēntḗm cĕlĕr cūm cl ssĕ tŭḗtur ī ́ á̄ 54 ndŏmĭtṓs īn cṓrdĕ gĕrḗns Ărĭ dnă fŭrṓres, Í̄ á̄ 55 Nḗcdum‿e ̆ti ̆a ̄m sé ̄se ̄ qú ǣ ui ̄sí ̄t ui ̄sé ̆re ̆ cre ̄dit, ́ 56 t pŏtĕ f llāc quǣ t m prīmumV́̄ á̄ ī ́ ú̄ ‿e ̄xcí ̆ta ̆ so ̄mno ́ 57 Dḗsērtam‿i ̄n só ̄la ̄ mí ̆se ̆ra ̄m sé ̄ ce ̄rná ̆t ha ̆re ̄na. ́ Vestis è soggetto, lo possiamo tradurre come coperta, non semplicemente veste. Variata figuris -> COMPLEMENTO DI CAUSA EFFICIENTE. Mira arte -> ABLATIVO STRUMENTALE. Virtutes -> valore virgiliano, Eneide 1 565, 566. Arte -> si riferisce all’artista. COSTRUTTO SINTATTICO DAL V. 53 AL V.57 Il nome del soggetto è ritardato; questo è un effetto voluto dallo stesso autore, di ritardamento. Il soggetto di tutto il periodo è Ariadna, ma che si vede soltanto al verso 154. Ariadna tuetur -> PROPOSIZIONE PRINCIPALE + PRIMO VERBO PRINCIPALE.  Vi è una successione di verbi videndi, che indicano sguardi perduti ed evanescenti. Arianna si sta immedesimando con valutazioni di carattere etico. Catullo fa anticipare il verbo videndi “tuetur” da un altro verbo videndi: il participio presente “prospectans”, concordato con Ariadna. Dunque, prima c’è il participio congiunto PROSPECTANS poi il verbo principale TUETUR, e al terzo verso il soggetto espresso. Prospectans -> composto di specto, che è un frequentativo intensivo di uno perduto originario “specio”, di cui non abbiamo attestazioni, il cui valore è stato poi desunto da questo composto. Litore fluentisono Diae -> COMPLEMENTO DI STATO IN LUOGO. Lei, si è appena svegliata e cerca di capire che cosa sta succedendo. Thesea -> COMPLEMENTO OGGETTO di prospectans e di tuetur ed è un accusativo alla greca. Con il termine greco Catullo sta dicendo al lettore dotto come sta scrivendo nella consolidata tradizione greca. Ariadna -> traduzione dal greco, segna una traslitterazione. Celeri cum classe -> COMPLEMENTO DI UNIONE CUM + ABLATIVO. Cedentem -> aggettivo con valore di PREDICATIVO DELL’OGGETTO di Thesea. Gerens -> significa smuovere, mangiare, arrovellarsi, rigirare. Passa da una descrizione fisica ad una descrizione introspettiva. Se prima Arianna è sulla spiaggia, poi il luogo si scambia, non è più in spiaggia, ma nel cuore. Indomitos/furores -> iperbato per esprimere la distesa della rabbia. Il furor prende piede nell’anima. Necdum credit-> coordinata di cui verbo principale è credit da cui dipende: Sese visere -> INFINITIVA OGGETTIVA (lei non crede che lei stessa veda) con coincidenza del soggetto in accusativo. Il complemento oggetto di “visere” è sottinteso; è un ipotetico “ea” un determinativo in 1 TRADUZIONE -> Questa coperta adorna di antiche figure di eroi mostra storie di eroi con mirabile arte. E infatti Arianna, stando a guardare dalla spiaggia risonante di Dia osserva Teseo che si allontana con la flotta (con la nave) veloce portando (lei) nel cuore furori indomiti e non accetta neppure di credere a quelle cose che lei stessa vede, quando destata all’improvviso dal sogno ingannatore si vede infelice abbandonata su una spiaggia deserta. accusativo plurale a cui segue poi la proposizione relativa propria “Quae visit”. Significa che lei non crede ai suoi occhi. È un’insistenza perifrastica. Visere -> da viso, intensivo di videor. Utpote quae + congiuntivo: si costruisce con il pronome relativo del soggetto. Ùtpote qui, ùtpote quae, e richiede il congiuntivo. Si potrebbe tradurre come una temporale “Come quando” o “come se”. È una proposizione particolare. Il congiuntivo è al v.57 ed è “cernat”, congiuntivo presente di cerno (verbo che indica il vedere ma con una sfumatura più sottile, quella del discernere). Excita -> participio perfetto da excìeo, o excìo. Il sonno fallace era quello di sposare Teseo; dobbiamo ricordare che Arianna ha lasciato tutto ed è partito con il suo nemico. I poeti neoterici sono attratti dalla condizione triste delle donne. Miseram -> aggettivo predicativo dell’oggetto. Desertam -> participio perfetto predicativo dell’oggetto riferito a sese. In sola harena -> complemento di luogo. Riemerge di nuovo alla fisicità. Harena come unione di granelli di sabbia. Harena si adegua di più al deserto che alla spiaggia. Catullo evoca il deserto del carme 7. Torna prosasticamente alla sabbia, perché l’arena non è semplicemente la sabbia, ma è SOLA. Per enallage, si suggerisce una piena identificazione tra luogo e abitante di questo luogo. E ci sta soltanto Ariadna. L’enallage serve a creare questa sintonia tra paesaggio e uomo. L'enàllage è una figura retorica di tipo sintattico, che consiste nello scambiare una parte del discorso con un'altra per darle maggiore efficacia. 50 H c uēstī s prīsc s hŏmĭn m uărĭ tă fĭg ris SSDD ǽ̄ ī ́ ī ́ ú̄ á̄ ú̄ H cǣ́  da hic, haec, hoc, pronome dimostrativo, nominativo singolare femminile. uēstī sī ́  da vestis, vestis, III declinazione, femminile, singolare. prīsc s ī ́  da [priscus], priscă, priscum, aggettivo I classe, dovrebbe essere genitivo, forse è una forma arcaica (?) oppure è ablativo. hŏmĭn m ú̄  da hŏmo, hominis, III declinazione, genitivo plurale, maschile. uărĭ tă á̄  participio perfetto da vario, as, avi, atum, are. 1° con. Caso nom sing femm fĭg ris ú̄  da figura, ae, ablativo concordato con priscis. 51 Hḗrō m mīr uīrt tēs ndĭcăt rte. ú̄ á̄ ú̄ ī ́ á̄ SSSS Hḗrō m ú̄  aggettivo di I classe, da herous, heroă, heroum, accusativo singolare, maschile. mīr á̄  acc plur da mirum, miri. Caso 2° declinazione uīrt tēs ú̄  da virtus, virtutis, III declinazione, femminile acc plur ndĭcăt ī ́  Verbo transitivo I coniugazione, m. indicativo, t. presente, III pers. Sing., diatesi attiva. rte. á̄  da ars, artis, III declinazione, femminile, ablativo singolare. 2 Saxea effigiessimilitudine Eheuinterazione con cui Catullo sospira e si intromette nel testo. Da empàteia a simpàteia (appunti sul quaderno in matita). Iuvenissoggetto della principale (Tèseo) Iuvenis […] pellit vada remisPRINCIPALE Vadacompl. oggetto Richiesto da “pellit” Remisablativo strumentale Inmemor/ fugiensconcordati con “iuvenis” Irrita Promissa compl. Oggetto Minois […] prospicit […] quemproposizione principale con Minois soggetto Ex algacompl. Di moto da luogo Maestis ocelliscomplemento di mezzo o strumento (ocellis è diminutivo ma non si traduce come tale) Ut effigies bacchantisha valore modale Et fluctuat magnis undis curarumproposizione coordinata Flavo vertice compl. Di stato in luogo figurato (è poetico, perché senza “in”) Pectusaccusativo alla greca di relazione Levi amictucompl. Di causa efficiente Papillasaccusativo alla greca di relazione. Lactentis forma parallela di lactentes Strophiocomplemento di causa efficiente E corpore totocompl. Di moto da luogo Fluctussoggetto della frase relativa introdotta da “quae” [tutte le cose che i flutti del mare giocavano] Ante pedescompl. Di stato in luogo 5 58 mmĕmŏr t iŭuĕn s fŭgĭḗns pēll t uădă rḗmis, Ī́ á̄ ī ́ ī ́ DDDS mmĕmŏr Í̄ agg. Di 2° classe, nominativo maschile singolare (guardare il foglio, scritto in matita, sulle 4 spiegazioni quanto all’abbandono di Arianna da parte di Tèseo, offerte da Servio) t á̄ congiunzione (ma) iŭuĕn sī ́ sost di 3° declinaz da iuvenis, iuvenis. Caso nominativo singolare fŭgĭḗns participio presente da fugio, fugis, fugi, fugitum, fugere. 3° coniugaz. In -io pēll t ī ́ verbo da pello, pellis, pepuli, pulsum, pellere. 3° coniugaz. Modo indicativo presente, 3° pers sing uădă sost neutro di 2° declinaz. Da vadum, vada. Caso accusativo plurale neutro rḗmis, sost maschile di 2° declinaz. Da remus, remi. Caso ablativo plurale 59 rrĭtă uḗntōs līnquḗns prōm ssă prŏcḗllæ. Ī́ ǽ̄ ī ́ DSSS rrĭtă Í̄ part. Perfetto da irrito, irritas, irritare. 1° coniugaz, caso accusativo plurale neutro (esprime la vacuità delle promesse) uḗntōsǣ́ agg di 1° classe da ventus, a, um. Caso acc plur līnquḗns part. Presente da linquo, linquis, liqui, lictum, linquere. 3° coniugaz, nominativo singolare maschile concordato con “iuvenis” prōm ssă ī ́ sost neutro di 2° declinaz. Da promissum, promissi. Caso accusativo plurale prŏcḗllæ. sost di 1° declinaz. Da procella, ae. Caso accusativo plur 60 Quḗm prŏcŭl ḗx ālg mǣstī s Mīnṓĭs ŏcḗllis,á̄ ī ́ DSSS Quḗm nesso relativo da qui, quae, quod. prŏcŭl avverbio (lontano) ḗx preposizione ālg á̄ sost di 1° declinaz da alga,ae. (è sottointeso “harena”). mǣstī s ī ́  agg di 1° classe da maestus, a, um. Caso ablativo plur Mīnṓĭs nominativo singolare alla greca da Minois, Minoidis. 3° declinaz. , significa Minoide, figlia di Minosse, è un patronimico ŏcḗllis, sost di 2° declinaz da ocellus, ocelli. Caso ablativo plurale 6 61 S xĕaá̄ ‿u ̆t e ̄ffí ̆gi ̆e ̄s bá ̄cchāntí ̄s, pro ̄spí ̆ci ̆t, e ̄heu! ́ DDSS S xĕaá̄ agg di 1° classe da saxeus, a,um. Caso nominativo singolare ‿u ̆t congiunzione e ̄ffí ̆gĭe ̄ś sost di 5° declinaz da effigies, effigiei. Caso nominativo sing ba ̄ccha ̄ntí ̄s, sost di 3° declinaz da bacchantes, bacchantum (pluralia tantum) ??? pro ̄spí ̆cĭt, verbo da prospicio, prospicis, prospexi, prospectum, prospicere. 3° coniugaz in -io, 3° pers sing, indicativo presente. e ̄heu! ́ interezione 62 Prṓspĭcĭt ḗt māgn s cūr rūm fl ctŭăt ndis, ī ́ á̄ ú̄ ú̄ DSSS Prṓspĭcĭtverbo da prospicio, prospicis, prospexi, prospectum, prospicere. 3° coniugaz modo indicativo presente, 3° pers sing ḗt congiunzione māgn s ī ́ agg di 1° classe da magnus,a,um. Caso ablativo plurale cūr rūm á̄ sost di 1° declinaz da cura,ae. Caso ablativo plurale fl ctŭăt ú̄ verbo da fluctuo, as, avi, atum, are 1° coniugaz modo indicativo presente, 3° pers sing ndis, ú̄ sost di 1° declinaz da unda,ae. Caso ablativo plurale 63 Nṓn flāuṓ rĕtĭnḗns sūbtī lēm uḗrtĭcĕ m tram, ī ́ ī ́ SDSS Nṓn avverbio flāuṓ agg di 1° classe da flavus, flava, um. Caso abl sing masch rĕtĭnḗns participio presente da retìneo, rètines, retìnui, retentum, retinère. 2° coniugaz. È composto del verbo tèneo. sūbtī lēm ī ́ agg di 2° classe da subtilis, subtilis, subtile. Caso accusativo plurale uḗrtĭcĕ sost di 3° declinaz da vertex, verticis. Caso ablativo singolare m tram, ī ́ sost di 1° declinaz da mitra, ae. Caso accusativo singolare 7 69 llă uĭcḗm cūr ns tōtoĪ́ á̄ ‿e ̄x té ̄ pe ̄ctó ̆re ̆, The ̄seu, ́ DSSS llă Í̄ pronome dimostrativo, nominativo singolare uĭcḗmsost della 3° declinaz che indica la sorte. cūr ns á̄ participio presente da curo, as, avi, atum, are. 1° coniugaz, nominativo singolare femminile tōtoaggettivo numerale da totus, a, um. Caso ablativo singolare ‿e ̄x ́ preposizione te ̄ ablativo del pronome persone tu, tui. pe ̄ctó ̆re ̆, sost neutro da pectus, pectoris. 3° declinaz, caso ablativo singolare The ̄seu, ́ sost masch di 2° declinaz da Theseus, Thesei. Caso vocativo singolare 70 Tṓto‿ăni ̆mṓ, tōt pēndḗbāt pḗrdĭtă mḗnte. á̄ DSSS Tṓtoaggettivo numerale da totus, a, um. Caso ablativo singolare ‿ănĭmṓ, sost di 2° declinaz da animus, animi. Caso ablativo singolare tōt á̄  aggettivo numerale da totus, a, um. Caso ablativo singolare pēndḗbāt  verbo da pendeo, pendes, pependi, pendere. 2° coniugaz, indicativo imperfetto, 3° pers singolare pḗrdĭtă aggettivo dal participio perfetto di perdo, perdis, perdidi, perditum, perdere. 3° coniugaz, nominativo singolare da concordare con il soggetto (letteralmente: “lei, perduta, pendeva da te ecc.”) mḗnte. sost di 3° declinaz da mens, mentis. Caso ablativo singolare 10 71 ! mĭsĕra,Á̄ ‿ ssĭdŭ s quām l ctĭbŭs ḗxtērn uit á̄ ī ́ ú̄ á̄ 72 Sp nōs s Ĕr c nă sĕrḗns īn pḗctŏrĕ c ras ī ́ á̄ y̆ ī ́ ú̄ 73 llā tḗmpēst tĕ, fĕrṓx qua robore Thḗseus Í̄ á̄ 74 Ḗgrēss s cūru s ē l tŏrĭb s Pīr i ú̄ ī ́ ī ́ ú̄ ǣ́ 75 ttĭgĭt niūstī rēg s Cōrt nĭă tḗmpla. Á̄ ī ́ ī ́ ī ́ ȳ́ A miseraallocuzione in vocativo che apre il periodo. Quam assiduis luctibus Erycina externavitproposizione principale esclamativa. Erycinaè la dea di Erice, ossia Venere, che si onorava sul monte Erice presso Trapani. In pectorecompl. Di stato in luogo Illa tempestatecompl. Di tempo reso con ablativo semplice. Qua robore Theseu […]introduce la prop. Subordinata relativa Roboreablativo di limitazione Piraeiporto di Atene Gortinacapitale di Creta, allora “templa” significa non spazio religioso ma spazio abitativo, ossia le singole stanze del palazzo di Creta. 71 ! mĭsĕra,Ā́ ‿a ̄ssí ̆du ̆i ̄s quá ̄m lu ̄ctí ̆bu ̆s e ̄xté ̄rnāuit ́ DDSDS ! Á̄ interiezione mĭsĕra, aggettivo di 1° classe da miser, misera, miserum. Caso vocativo singolare femminile ‿āssí ̆du ̆i ̄ś agg di 1° classe da assiduus, a,um. Caso ablativo plurale qua ̄mavverbio (quanti) lu ̄ctí ̆bu ̆ssost di 4° declinaz da luctus, luctus. Caso ablativo plurale e ̄xté ̄rna ̄uit́ verbo da externo, as, avi, atum, are. 1° coniugaz, indicativo perfetto, 3° pers sing significa devastare e si usa in tema bellico; in questo caso implicitamente a confliggere sono il popolo ateniese e quello cretese 11 TRADUZIONEO misera, con quanti assidui dolori la dea di Erice la devastò, piantandole in petto pene spinose, fin da quel momento in cui Tèseo, feroce nella forza, uscito dal porto ricurvo del Pirèo, toccò gli spazi cretesi del monarca ingiusto. 72 Sp nōs s Ĕr c nă sĕrḗns īn pḗctŏrĕ c ras ī ́ á̄ y̆ ī ́ ú̄ SDDS Sp nōs s ī ́ á̄ agg di 1° classe da spinosu, a, um. Caso accusativo plrale Ĕr c nă y̆ ī ́ sost di 1° declinaz da Erycina, ae. Caso nominativo singolare sĕrḗns aggettivo participio presente da sero, seris, serui, sertum, serere. 3° coniugaz. Caso nominativo singolare femminile (attenzione al verbo omografo) īn preposizione pḗctŏrĕ sost neutro di 3° declinaz da pectus, pectoris. Caso avlativo singolare c ras ú̄ sost di 1° declinaz da cura, ae. Caso accusativo plurale 73 llā tḗmpēst tĕ, fĕrṓx qua robore Thḗseus Ī́ á̄ SSDS llā Í̄ avverbio (fino) tḗmpēst tĕ, á̄  sost di 3° declinaz da tempestas, tempestatis. Caso ablativo fĕrṓx agg di 2° classe da ferox, ferox, ferox. Caso nominativo singolare maschile qua ablativo del pronome relativo qui, quae, quod. roboresost neutro di 3° declinaz ablativo di robus, roboris Thḗseus sost di 2° declinaz da Theseus, thesei. Caso nominativo singolare 74 Ḗgrēss s cūru s ē l tŏrĭb s Pīr i ú̄ ī ́ ī ́ ú̄ ǽ̄ SSSDS Ḗgrēss sú̄ participio perfetto da egrèdior, egrèderis, egressus sum, ègredi. Verbo deponente di 3° coniugaz in -io. Caso nominativo singolare cūru s ī ́ agg di 1° classe da curvus,a,um. Caso ablativo singolare ē preposizione l tŏrĭb sī ́ ú̄  sost neutro di 3° declinaz da litus, litoris. Caso ablativo plur Pīr i ǣ́ sost di 2° declinaz da Piraei, Piraeorum. Caso ???? 75 ttĭgĭt niūstī rēg s Cōrt nĭă tḗmpla. Ā́ ī ́ ī ́ ī ́ ȳ́ DSSS ttĭgĭt Á̄ indicativo perfetto da attingo, attingis, àttigi, attàctum, attingeren 3° coniugaz 3° pers sing niūstī ī ́ ī ́ aggettivo di 1° classe da iniustus, a, um. Caso genitivo singolare maschile. aggettivo di derivazione greca usato nell’Iliade. rēg s ī ́ sost di 3° declinaz da rex, regis. Caso genitivo singolare Cōrt nĭăȳ́  agg di 1° classe da Gortynius, a, um. Caso acc plur tḗmpla. sost neutro di 2° declinaz da templum, templi. Caso acc plur 12 80 Qu s āng stă măl s cūm m nĭă uḗxārḗntur, ī ́ ú̄ ī ́ œ́̄ SDSDS Qu s ī ́ forma sincopata di quibus, viene da qui, quae, quod āng stăú̄  agg di 1° classe da angustus, a, um. Caso nom sing neutro măl s ī ́ sost neutro di 2° declinaz da malum, mali. Caso ablativo plurale cūm preposizione (quando) m nĭăœ́̄  sost neutro di 3° declinaz da moenia, moenis. Caso nominativo singolare uḗxārḗntur, congiuntivo imperfetto passivo del verbo vexo, as, avi, atum, are. 3° pers plur 81 psĕ sŭ m Thēsḗus prō c rīs cṓrpŭs Ăthḗnis Ī́ ú̄ á̄ DSSS psĕ Í̄ pronome definito da ipse, ipsa, ipsum. Caso nominativo singolare da tradurre come “spontaneamente” sŭ m ú̄ pronome possessivo da suus, sua, suum. Caso accusativo singolare Thēsḗus sost di 2° declinaz da Theseus, Thesei. Caso nominativo singolare prō preposizione (per) c rīs á̄ agg di 1° classe da carus, a, um. Caso ablativo femm plurale cṓrpŭs sost neutro di 3° declinaz da corpus, corporis. Caso accusativo singolare Ăthḗnis sost di 1° declinaz da Athenae, Thenarum. Pluralia tantum, caso ablativo 82 Prṓĭcĕre‿ōptá ̄ui ̄t pó ̆ti ̆u ̄s quá ̄m ta ̄lí ̆a ̆ Crētam ́ DSDS Prṓĭcĕreinfinito presente da proìcio, pròicis, proieci, proiectum, proìcere . 3° coniugaz in -io. ‿o ̄ptá ̄uīt ́ 3° pers sing dell’indicativo perfetto di opto, optas, optavi, optatum, optare. 1° declinaz. po ̆ti ̆u ̄s ́ avverbio (piuttosto) qua ̄m avverbio (che) ta ̄lí ̆a ̆ agg di 2° classe da talis, talis, tale. Caso neutro nom plur Cre ̄taḿ  sost di 1° declinaz da Creta, ae. Caso acc sing 83 F nĕră Cḗcrŏpĭ nēc f nĕră pṓrtārḗntur,ú̄ ǽ̄ ú̄ DDSDS F nĕră ú̄ sost neutro di 3° declinaz da funus, funeris. Caso nom plurale Cḗcrŏpĭ ǣ́ sost di 1° declinaz da Cecropia, ae. Caso genitivo singolare nēc avverbio f nĕrăú̄  sost neutro di 3° declinaz da funus, funeris. Caso nom plurale pṓrtārḗntur, congiuntivo imperfetto passivo dal verbo porto, as, avi, atum, are. 1° coniugaz, 3° pers plur 15 84 tqueÁ̄ ‿ĭtă n uĕ lĕu nītḗns āc lḗnĭbŭs uris á̄ ī ́ á̄ 85 M gnănĭmumá̄ ‿ d Mīnṓă uĕn t sēdḗsquĕ sŭpḗrbas. á̄ ī ́ 86 H nc sĭmŭl c cŭpĭdṓ cōnspḗxīt l mĭnĕ u rgo ú̄ á̄ ú̄ ī ́ 87 Rḗgĭă, qu m suāu s ēxsp rāns c stŭs ŏdṓres á̄ ī ́ ī ́ á̄ 88 Lḗctŭlŭs n mōll cōmplḗxū m trĭs ălḗbat. ī ́ ī ́ á̄ 89 Qu lēs Ḗurōt prōg gnūnt n mĭnă m rtus á̄ ǣ́ ī ́ ú̄ ȳ́ 90 urăuĕ d stīnctṓs ēd cīt uḗrnă cŏlṓres, Á̄ ī ́ ú̄ 91 Nṓn prĭŭs ḗx īllṓ flāgr ntĭă dḗclīn uit á̄ á̄ 92 L mĭnă, qu m cūnctṓ cōncḗpīt cṓrpŏrĕ fl mmam ú̄ á̄ á̄ 93 F ndĭtŭs tqueú̄ á̄ ‿īm s ēx rsīt tṓtă mĕd llis. ī ́ á̄ ú̄ SPIEGAZIONE: Catullo sta spiegando le origini della storia; è molto importante notare che la storia inizia a finisce con uno sguardo. v.85 “venit”verbo della proposizione principale fino al punto con “Theseus” sottointeso Ad Magnanimun Minoacompl di moto a luogo Sedes superbscompl di moto a luogo (“sedes” per indicare il palazzo di Minosse è sineddoche, parte per il tutto, perché il palazzo era celebre per il numero enorme di stanze, “ v.86si entra nel vivo del racconto, il periodo si apre con la proposizione temporale Simul acintroduce la temporale (espressione che ha spesso nella proposizione l’indicativo perfetto) Virgo regiasoggetto della temporale (in forte enjambement con l’aggettivo “regia”, perché Catullo in modo sottile sta spiegando al lettore dotto cosa succederà ad Arianna, è come se un attimo Catullo si fermasse per sospirare e mettere in evidenza ciò, sta dicendo che non appena si invaghisce perde l’eredità regale, ha perso di fatto il regno) v.87 “quam castus lectulus”inizia una proposizione relativa Castus lectulussoggetto della prop. Relativa In molli complexu matriscompl. Di stato in luogo figurato v.89 e v.90iniziano 2 proposizioni comparative introdotte da “quales” Eurota è fiume della Laconia, il mirto è un fiore molto pregiato. v.91”non declinavit lumina” è la principale “non prius quam”introduce un’altra proposizione temporale (Catullo qui ha usato la tmesi, figura retorica che consiste nel taglio netto della parola in 2 parole; ha infatti tagliato “postquam”) 84 tqueĀ́ ‿i ̆tă nāué ̆ le ̆ui ̄ ní ̄te ̄ns á ̄c le ̄ní ̆bu ̆s a ̄uris ́ DDSS 16 TRADUZIONEE così appoggiandosi su una nave leggera e affidandosi a venti leggeri giunse presso il grande Minosse (e) presso le stanze superbe. Non appena la vergine regale (Arianna) vide costui con occhio desideroso, lei che l’amato letto spirante soavi profumi nutriva nel morbido abbraccio della madre, come le acque dell’Eurota generano mirti, o come l’aria primaverile dischiude vari colori, lei non staccò gli occhi invaghiti da lui, prima che concepisse in tutto il corpo, dalle fondamenta, una fiamma, e prima che bruciasse tutta fin nel midollo (letteralmente “le midolla profonde”) L’insistenza di Catu lo sulla fisicità di Arianna deve ricondursi costantemente alla fisicità sassosa a cui lui stesso l’ha precedentemente ricondotta. È una statua che sta prendendo vita. Prima è una tela (bidimensionale), poi statua di pietra e poi il furor vivifica la statua. tqueÁ̄ congiunzione (e) ‿ĭta ̆ avverbio (così) na ̄ué ̆ sost di 3° declinaz da navis, navis. Caso ablativo singolare le ̆uī ́ agg di 2° classe da levis, levis, leve. Caso ablativo singolare nīte ̄ns ́  participio presente da nitor, niteris, nisus sum, niti. Verbo deponente di 3° coniugaz a ̄c congiunzione (e) le ̄ní ̆bu ̆s agg di 2° classe da lenis, lenis, lene. Caso ablativo plurale a ̄uris ́ sost di 1° declinaz da aura, ae. Caso ablativo plurale 85 M gnănĭmumá̄ ‿ād Mí ̄nōá ̆ ue ̆ni ̄t sé ̄dēsqué ̆ su ̆pērbas. ́ DSDS M gnănĭmumá̄ agg di 1° classe da magnanimus, a,um. Caso acc sing ‿ād ́ preposizione (presso) Mi ̄no ̄á ̆ sost di 3° declinaz da Minos, Minois. Caso acc sing ue ̆nīt ́ 3° pers sing indicativo perfetto da venio, venis,veni, ventum, venire. 4° coniugaz. se ̄de ̄ś sost di 3° declinaz da sedes, sedis. Caso acc plur que ̆enclitica su ̆pe ̄rbas. ́ agg di 1° classe da superbus,a,um. Caso acc plurale 86 H nc sĭmŭl c cŭpĭdṓ cōnspḗxīt l mĭnĕ u rgo ú̄ á̄ ú̄ ī ́ DDSS H nc ú̄ pronome dimostrativo da hic, haec, hoc. Caso accusativo singolare sĭmŭl avverbio (non appena) c á̄ congiunzione cŭpĭdṓagg di 1° classe da cupidus, a, um. Caso ablativo sing masch cōnspḗxīt3° pers sing dell’indicativo perfetto da conspìcio, cònspicis, conspexi, cpnspectum, conspicere. 3° coniugaz in -io. l mĭnĕ ú̄ sost di 3° declinaz da lumen, luminis. Caso ablativo u rgo ī ́ sost di 3° declinaz da virgo, virginis. Caso nominativo singolare 87 Rḗgĭă, qu m suāu s ēxsp rāns c stŭs ŏdṓres á̄ ī ́ ī ́ á̄ DSSS Rḗgĭă, agg di 1° classe da regius, a,um. Caso nom sing femm qu m á̄ pronome relativo da qui, quae, quod. Caso accusativo femminile suāu s ī ́ agg di 2° classe da suavis, suavis, suave. Caso acc sing femm 17 94 Hḗu mĭsĕre‿ḗxăgĭt ns īmm tī cṓrdĕ fŭrṓres, á̄ ī ́ 95 S nctĕ pŭḗr, cūr s hŏmĭn m quī g udĭă m sces, á̄ ī ́ ú̄ á̄ ī ́ 96 Qu quĕ rĕg s Gōlgṓs quǣqueǣ́ ī ́ ‿ dălĭ m frōndṓsum, Í̄ ú̄ 97 Qu lĭbŭs ncēns m iāct stīs mḗntĕ pŭḗllam á̄ ī ́ á̄ á̄ 98 Fl ctĭbŭs n flāuṓ sǣpeú̄ ī ́ ‿hṓspĭtĕ s spīr ntem!ú̄ á̄ Heu misereapre il periodo con un’invocazione riferita al sancte puer. (Catullo come quelli del circolo neoterico non scrive per il popolo, anzi rigetta il popolo, scrive per i suoi sodali come Cornificio o Calvo. Il sancte puer sarebbe Cupido in questo caso). Immiti cordeablativo strumentale v.95”qui” introduce una proposizione relativa v.97proposizione esclamativa Menteablativo di limitazione In flavo hospiteè un falso compl di stato in luogo 94 Hḗu mĭsĕre‿ēxăgĭt ns īmm tī cṓrdĕ fŭrṓres, ́ á̄ ī ́ DDSS Hḗu interiezione mĭsĕreavverbio (miseramente) ‿e ̄xăgĭt nś á̄ caso (il prof dice vocativo) singolare participio presente da exagito, as, avi, atum, are. 1° coniugaz (“susciti”) īmm tī ī ́ aggettivo di 2° classe da immitis, immitis, immite. Caso ablativo singolare cṓrdĕ sost neutro da cor, cordis di 3° declinaz. Caso ablativo singolare fŭrṓres,  sost di 3° declinaz da furor, furoris. Caso acc plur 95 S nctĕ pŭḗr, cūr s hŏmĭn m quī g udĭă m sces, á̄ ī ́ ú̄ á̄ ī ́ DSDS S nctĕá̄ è o sost di 2° declinaz da sanctus, sancti in caso genitivo singolare, oppure participio perfetto in caso vocativo da sancio, sancis, sanxi, sanctum, sancìre di 4° coniugaz. pŭḗr, sost di 2° declinaz da puer, pueri. Caso vocativo cūr s ī ́ sost di 1° declinaz da cura, ae. Caso dativo plurale hŏmĭn m ú̄  sost masch di 3° declinaz da homo, hominis. Caso genitivo plurale quī pronome relativo da qui, quae, quod. Caso nom sing masch g udĭăá̄  sost neutro di 2° declinaz da gaudium gaudi. Caso acc plur m sces, ī ́ 2° pers sing indicativo presente da misceo, misces, miscui, mixtum, miscere. 2° coniugaz. 96 Qu quĕ rĕg s Gōlgṓs quǣqueǽ̄ ī ́ ‿Īdá ̆li ̆u ̄m fró ̄ndo ̄sum, ́ DSSDS 20 TRADUZIONE O divino ragazzo, che con il tuo cuore spietato susciti ardentemente (miseramente) furori, tu che mescoli le gioie ai dolori degli uomini, e tu che governi Golgi e tu che (sottointeso “governi”) l’Idàleo frondoso, in quali flutti avete gettato la ragazza accesa nell’animo (innamorata) Quǣ́ è per enclisi pronome relativo al vocativo singolare (secondo me è nom sing femminile perché si rivolge a Venere) quĕ enclitica rĕg s ī ́ 2° pers sing dell’indicativo presente di rego, regis, rexi, rectum, regere. 3° coniugaz. Gōlgṓs sost di 2° declinaz da Golgi, Golgorum. Caso acc (pluralia tantum). È una città dell’isola di Cipro, qui non si riferisce più al sante puer ma a Venere, la cipride per eccellenza. quǣ di nuovo enclisi del relativo (caso nom femm sing perché, secondo me, si rivolge all’altra Venere) queenclitica ‿I ̄dá ̆li ̆u ̄ḿ sost neutro di 2° declinaz da Idalium, Idalii. Caso accusativo. L’Idaleo è un promontorio di Cipro. Catullo sta distinguendo le due Veneri: quella di Golgi e quella dell’Idaleo. fro ̄ndo ̄sum, ́ agg di 1° classe da frondosus, a, um. Caso accusativo singolare 97 Qu lĭbŭs ncēns m iāct stīs mḗntĕ pŭḗllam á̄ ī ́ á̄ á̄ DSSS Qu lĭbŭs á̄ agg di 2° classe da qualis, qualis, quale. Caso ablativo plurale ncēns m ī ́ á̄ participio perfetto da incendo, incendis, incendi, incensum, incendere. 3° coniugaz, caso accusativo singolare iāct stīs á̄ 2° pers plur dell’indicativo perfetto di iacto, as, avi, atum, are. 1° coniugaz (usa il plurale perché ci sono 2 Veneri). Sta per iactavistis, è forma sincopata mḗntĕ sost di 3° declinaz da mens, mentis. Caso ablativo singolare pŭḗllam sost di 1° declinaz da puella, ae. Caso accusativo singolare 98 Fl ctĭbŭs n flāuṓ sǣpeú̄ ī ́ ‿hōspí ̆tĕ su ̄spí ̄rāntem! ́ DSSDS Fl ctĭbŭsú̄ sost di 4° declinaz da fluctus, fluctus, caso ablativo plurale nī ́ preposizione flāuṓagg di 1° classe da flavus, a,um. Caso ablativo singolare. sǣpeavverbio (spesso) ‿ho ̄spí ̆te ̆sost di 3° declinaz da hospes, hospitis. Caso ablativo singolare. RIPASSARE I TEMI DELLA 3° DECLINAZ, NON SOLO PARISILLABI E IMPARISILLABI su ̄spí ̄ra ̄ntem! ́  participio presente da suspiro, as, avi, atum, are. 1° coniugaz. Caso acc sing concordato con “puellam” 99 Qu ntōs llă tŭl t lānguḗntī cṓrdĕ tĭmṓres! á̄ ī ́ ī ́ 21 TRADUZIONEQuante paure lei sopportò nel suo languido cuore! Quanto allora spesso impallidì più del fulgore dell’oro quando, desiderando combattere contro il crudele mostro, Tèseo si faceva incontro o alla morte o ai premi della lode (della vittoria) 100 Quam tum s pĕ măg s fūlgṓreǣ́ ī ́ ‿ēxp llŭĭt uri, á̄ á̄ 101 C m sǣu m cŭpĭḗns cōntr cōntḗndĕrĕ mṓnstrum ú̄ ú̄ á̄ 102 ut mōrtemÁ̄ ‿ ppĕtĕrḗt Thēsḗus āut pr mĭă l udis. á̄ ǣ́ á̄ C’è un ossimòro quando parla della brillantezza dell’oro, che ovviamente non è pallido. v.99proposizione esclamativa languendi cordeablativo di stato in luogo figurato, senza “in” perché è poetico. v.100”quam” introduce un’altra proposizione esclamativa “magis” + ablativo del 2° termine di paragone (ossia fulgore)c’è infatti una comparazione v.101”cum” è cum narrativum che introduce una proposizione temporale e richiede il congiuntivo imperfetto “appeteret” Mortem compl di moto a luogo figurato Praemia laudiscompl di moto a luogo figurato Theseussoggetto anticipato dal Aut mortem […] aut proemiasta riecheggiando un verso di Apollonio Rodio delle Argonautiche 99 Qu ntōs llă tŭl t lānguḗntī cṓrdĕ tĭmṓres! á̄ ī ́ ī ́ SDSS Qu ntōs á̄ aggettivo di 1° classe da quantus, a,um. Accusativo plurale llă ī ́ pronome dimostrativo da ille, illa, illud. Caso nom sing femm tŭl t ī ́ 3° pers sing dell’indicativo perfetto da fero, fers, tuli, latum, ferre. Verbo anomalo lānguḗntīparticipio presente da langueo, langues, languère. 2° coniugaz. Caso ablativo singolare cṓrdĕ sost neutro di 3° declinaz da cor, cordis. Caso ablativo singolare tĭmṓres! sost di 3° declinaz da timor, timoris. Caso acc plur 100 Qu m tum s pĕ măg s fūlgṓreá̄ ǽ̄ ī ́ ‿ēxpa ̄llú ̆i ̆t a ̄uri, ́ SDSS Quamavverbio (quanto) Tumavverbio (allora) s pĕǣ́ avverbio (spesso) măg sī ́ avverbio (più) fūlgṓresost di 3° declinaz da fulgor, fulgoris. Caso ablativo singolare 22 TRADUZIONEQuante paure lei sopportò nel suo languido cuore! Quanto allora spesso impallidì più del fulgore dell’oro quando, desiderando combattere contro il crudele mostro, Tèseo si faceva incontro o alla morte o ai premi della lode (della vittoria) Prṓmīttḗnsparticipio presente da promitto, promittis, promisi, promissum, promittere. 3° coniugaz. Nom sing tăcĭtṓ avverbio sūccḗpīt3° pers sing dell’indicativo perfetto di succipio, succipis, succepi, succeptum, succipere. 3° coniugaz in -io uṓtă sost neutro di 2° declinaz da votum, voti. Caso acc plur lăbḗllo.sost neutro di 2° declinaz da labellum, labelli. Caso ablativo singolare 105 N m uĕlŭt n sūmmṓ quătĭḗntēm br cchĭă T uro á̄ ī ́ á̄ á̄ DSDS N má̄ congiunzione (infatti) uĕlŭt avverbio (come) n ī ́ preposizione sūmmṓsost neutro di 2° declinaz sa summum, summi. Caso abl sing quătĭḗntēm participio presente da quatio, quatis, quassi, quassum, quatere. 3° coniugaz in -io, acusativo singolare br cchĭă á̄ sost neutro di 2° declinaz da bracchium, bracchi. Caso acc plur T uro á̄ sost di 2° declinaz da Taurus, Tauri. Caso abl sing 106 Quḗrcum‿āut co ̄ní ̆ge ̆rām sú ̄da ̄ntí ̄ co ̄rtí ̆cĕ pi ̄num ́ SDSS Quḗrcumsost di 4° declinaz da quercus, quercus. Caso acc sing ‿āut congiunzione (o) co ̄ní ̆ge ̆ra ̄m ́ agg di 1° classe da conigerus, a, um. Caso acc sing femm su ̄da ̄ntí ̄ participio presente da sudo, sudas, sudavi, sudatum, sudare. 1° coniugaz. Caso ablativo singolare co ̄rtí ̆ce ̆ sost di 3° declinaz da cortex, corticis. Caso ablativo singolare pīnum ́ sost di 2° declinaz da pinus, pini. Caso acc sing 107 ndŏmĭt s tūrbṓ cōntṓrquēns fl mĭnĕ rṓbur Ī́ ú̄ á̄ DSSS ndŏmĭt sÍ̄ ú̄  agg di 1° classe da indomitus, a, um. Caso nominativo singolare tūrbṓ sost di 3° declinaz da turbo, turbinis. Caso nominativo singolare cōntṓrquēnsparticipio presente da contorqueo, contorques, contorsi, contortum, contorquere. 2° coniugaz. (da legare a “turbo”), nominativo singolare fl mĭnĕá̄ sost neutro di 3° declinaz da flamen, flaminis. Caso ablativo singolare rṓbur sost neutro di 3° declinaz da robur, roboris. Caso acc sing 108 Ḗrŭĭt ( llă prŏc l rād cĭtŭs ḗxtūrb ta ī ́ ú̄ ī ́ á̄ DDSDS 25 Ḗrŭĭt 3° pers sing dell’indicativo presente da eruo, eruis, erui, erutum, eruere. 3° coniugaz Composto di ruo, ruis, rui, ruere di 3° coniugaz ( llăī ́ pronome dimostrativo da ille, illa, illud. Caso nominativo singolare femminile prŏc lú̄ avverbio (lontano) rād cĭtŭsī ́ avverbio (dalle radici) ḗxtūrb ta á̄ participio perfetto da exturbo, as, avi, atum, are. 1° coniugaz, caso nom sing (concordato con illa) 109 Prṓnă căd t, lātḗ quaeviscumque ṓbuĭă fr ngens), ī ́ á̄ DSSD Prṓnă aggettivo della 1° classe da pronus,a,um. Caso nom sing femm căd t, ī ́ 3° pers sing dell’indicativo presente di caso, cadis, cecidi, cadere. 3° coniugaz. lātḗ avverbio di luogo (per largo tratto) quaeviscumqueaggettivo indefinito (tutto) ṓbuĭăagg di 1° classe da obvius, a, um. Caso acc plur neutro (letteralmente “ovvie”, cioè che si incontrano per la via) fr ngens),á̄ participio presente da frango, frangis, fregi, fractum, frangere (concordato con illa), nom sing femm 110 S c dŏmĭtṓ sǣu m prōstr uīt cṓrpŏrĕ Thḗseus ī ́ ú̄ á̄ DSSS S c ī ́ avverbio (così) dŏmĭtṓparticipio perfetto da domo, domas, domui, domitum, domare. 1° coniugaz. Caso ablativo (il perfetto di questo verbo è in -ui, anziché in -vi consonantico è in -ui vocalico. Da “domavi” ipotetico “domaui” ha fatto sì che la “a” davanti la “u” si abbreviasse per vocalis ante vocalem e allora si è indebolita tanto da essere sincopata, cos’ nasce “domui”). sǣu m ú̄ agg di 1° classe da saevus, a,um. Caso nom sing prōstr uīt á̄ 3° pers sing dell’indicativo perfetto da prosterno, prosternis, prostravi, prostratum, prosternere. 3° coniugaz. cṓrpŏrĕ sost neutro di 3° declinaz da corpus, corporis. Caso ablativo Thḗseus sost di 2° declinaz da Theseus, Thesei. Caso nom sing 111 Nḗquīqu m uān s iāct ntēm cṓrnŭă uḗntis. á̄ ī ́ á̄ SSSS Nḗquīqu má̄ avverbio (invano) uān s ī ́ agg di 1° classe da vanus, a, um. Caso dativo singolare maschile iāct ntēm á̄ participio presente da iacto, as, avi, atum, are. 1° coniugaz. (concordato con “saevum”) caso acc sing 26 cṓrnŭă sost di 4° declinaz da cornu, cornus. Caso acc plur uḗntis. sost di 2° declinaz da ventus, venti. Caso dativo singolare 112 ndĕ pĕdḗm sōspḗs mūlt cūm l udĕ rĕflḗxit Í̄ á̄ á̄ DSSS 113 Ḗrrāb ndă rĕgḗns tĕnŭ uēstī gĭă fī lo, ú̄ ī ́ ī ́ ī ́ SDDS 114 Nḗ lăb r nthē s ē flḗxĭbŭs ḗgrĕdĭḗntem y̆ ī ́ ī ́ DSSD 115 Tḗctī fr strārḗtŭr ĭnṓbsēru bĭlĭs ḗrror. ú̄ á̄ SSDS SPIEGAZIONE: qui c’è la rappresentazione di Tèseo che va fuori dal labirinto (ma non sappiamo se effettivamente la coperta osservata dagli ospiti del matrimonio avesse rappresentate tutte queste scene; tra l’altro Catullo identifica il labirinto con il palazzo). Inde (sottointeso “Theseus”) reflexit sospes prop principale Sospespredicativo del soggetto sottointeso (“Theseus”) v.114”ne”+congiuntivo imperfetto (frustraretur) è proposizione finale negativa 112 ndĕ pĕdḗm sōspḗs mūlt cūm l udĕ rĕflḗxit Ī́ á̄ á̄ DSSS ndĕ Í̄ avverbio (quindi) pĕdḗm sost di 3° declinaz da pes, pedis. Caso accusativo sing sōspḗs agg di 2° classe a una uscita da sospes, sospitis. Caso nominativo singolare maschile mūlt á̄ agg di 1° classe da multus, a, um. Caso ablativo singolare femminile cūm preposizione l udĕ á̄ sost di 3° declinaz da laus, laudis. Caso ablativo singolare rĕflḗxit 3° pers sing dell’indicativo perfetto da reflecto, reflectis, reflexi, reflectum, reflectere. 3° coniugaz. 113 Ḗrrāb ndă rĕgḗns tĕnŭ uēstī gĭă fī lo, ú̄ ī ́ ī ́ ī ́ SDDS 27 TRADUZIONEQuindi sano e salvo piegò il piede all’indietro con molta lode, guidando i passi incerti con filo leggero perché l’errore inosservabile del tetto (vuole dire: l’inafferrabile vastità del palazzo) non ingannasse lui mentre usciva dalle volùte del labirinto. quĭd?? ĕgopronome personale, nom sing ‿á̄preposizione (da) prīmṓagg di 1° classe da primus, prima, primum. Caso abl sing neutro dīgrḗssūsparticipio perfetto concordato con “ego” dal verbo digredior, digrederis, digressus sum, digredi. 3° coniugaz, verbo deponente in-io. Caso nom sing c rmĭnĕá̄ sost neutro di 3° declinaz da carmen, carminis. Caso ablativo sing pl ra ú̄ sost neutro di 3° declinaz da plura, plurium. Caso acc plur (pluralia tantum) 117 Cṓmmĕmŏrem,‿u ̄t lí ̄nque ̄ns gé ̆ni ̆tōrí ̄s fi ̄lí ̆ă uu ̄ltuḿ , DSDS Cṓmmĕmŏrem,1° pers sing del congiuntivo presente di commemo, as, avi, atum, are. 1° coniugaz ‿u ̄t́ congiunzione (come) li ̄nque ̄nś participio presente da linquo, linquis, liqui, lictum, linquere. 3° coniugaz, caso nom sing ge ̆nĭto ̄rí ̄s sost di 3° declinaz da genitor, genitoris. Caso genitivo singolare fi ̄lí ̆a ̆ sost di 1° declinaz da filia, ae. Caso nom sing uu ̄ltum,́ sost neutro di 2° declinaz da vultum, vulti. Caso acc sing 118 t cōns nguĭnĕ cōmplḗxumV́̄ á̄ ǽ̄ ,‿u ̄t de ̄ní ̆que ̆ mātris ́ SDSS t V́̄ congiunzione cōns nguĭnĕá̄ ǣ́sost di 1° declinaz da consanguinea, ae. Caso genitivo sing cōmplḗxum,sost di 4° declinaz da complexus, complexus. Caso acc sing ‿u ̄t congiunzione (come) de ̄ní ̆que ̆ avverbio (infine) ma ̄tris ́ sost di 3° declinaz da mater, matris. Caso genitivo sing 119 Qu mĭsĕraǽ̄ ‿i ̄n gná ̄ta ̄ dé ̄pērdí ̆ta ̆ l tāb tur,ǽ̄ á̄ DSSDS Qu ǣ́ pronome relativo da qui, quae, quod. Caso nom sing femm mĭsĕraagg di 1° classe da miser, misera, miserum. Caso ?? (“poveretta”), a causa della sinalefe che fa perdere la quantità della “a” non ci fa capire il caso e non capiamo se si riferisce alla madre (se avesse la “a” breve) o alla figlia (se avesse la “a” lunga) ‿īn ́ preposizione gna ̄ta ̄ ́ sost di 1° declinaz da gnata, ae. Caso abl sing 30 de ̄pe ̄rdí ̆ta ̆participio perfetto da deperdo, deperdis, deperdidi, deperditum, deperdere. 3° coniugaz, caso nom sing ??? l tāb tur,ǣ́ á̄ 3° pers sing dell’indicativo imperfetto da laetor, laetàris, laetatus sum, laetari. Verbo deponente 1° coniugaz 120 Ṓmnĭbŭs h s Thēsḗi dūlcḗm prǣopt rĭt ămṓrem, ī ́ á̄ DSSS Ṓmnĭbŭs sost neutro di 3° declinaz da omnes, omnis. Caso dat plur h s ī ́ pronome dimostrativo da hic, haec, hoc. Caso dativo plurale Thēsḗi sost di 2° declinaz da Theseus, Thesei. Caso gen sing dūlcḗm agg di 2° classe da dulcis, dulcis, dulce. Caso acc sing masch prǣopt rĭtá̄ 3° pers sing del congiuntivo perfetto sincopato (praeoptaverit) da praeopto, as, avi, atum, are. 1° coniugaz (verbo da cui dipendono le 3 interrogative indirette) ămṓrem, sost di 3° declinaz da amor, amoris. Caso acc sing 121 ut ūt uḗctă rătī spūmṓsaĀ́ ī ́ ‿a ̄d li ̄tó ̆ră Di ̄́æ SDSS ut Á̄ congiunzione (o) ūt congiunzione (come) uḗctăparticipio perfetto di veho, vehis, vexi, vectum, vehere. 3° coniugaz. Caso nom sing rătī ī ́ sost di 3° declinaz da ratis, ratis. Caso dativo singolare spūmṓsaagg di 1° classe da spumosus, a, um. Caso acc plur neutro ‿ād preposizione li ̄tó ̆ra ̆ sost neutro di 3° declinaz da litus, litoris. Caso acc plur Dí̄æ sost di 1° declinaz da Dia, ae. Caso gen sing 122 Vḗnĕrĭt, ut ŭt ĕ m dēu nctām l mĭnă sṓmno á̄ á̄ ī ́ ú̄ DDSS Vḗnĕrĭt, 3° pers sing del congiuntivo perfetto da venio, venis, veni, ventum, venire. 4° coniugaz ut á̄ congiunzione (o) ŭt congiunzione (come) ĕ m á̄ pronome personale da is, ea, id. caso acc sing femm dēu nctām ī ́  participio perfetto di devinco, devincis, devinxi, devinctum, devincire. 4° coniugaz Caso acc sing l mĭnă ú̄ sost neutro di 3° declinaz da lumen, luminis. Caso acc plur sṓmno sost di 2° declinaz da somnus, somni. Caso ablativo singolare 31 123 L quĕrĭt mmĕmŏr dīscḗdēns pḗctŏrĕ cṓniunx?ī ́ ī ́ ī ́ DDSS L quĕrĭtī ́ 3° pers sing del congiuntivo perfetto da linquo, linquis, liqui, lictum, linquere. 3° coniugaz mmĕmŏrī ́ ī́agg di 2° classe caso abl sing neutro dīscḗdēns participio presente da discedo, discedis, discessi, discessum, discedere. 3° coniugaz. Caso nom sing pḗctŏrĕ sost neutro di 3° declinaz da pectus, pectoris. Caso ablativo singolare cṓniunx?sost di 3° declinaz da coniunx, coniugis. Caso nom sing 124 S peǣ́ ‿īll m pĕrhĭbḗnt ārdḗntī cṓrdĕ fŭrḗntem SDSS á̄ 125 Cl rĭsŏn s īmṓ fūd sseá̄ á̄ ī ́ ‿ē pḗctŏrĕ uṓces, DSSS 126 c tūm pr rūptṓs trīstḗm cōnscḗndĕrĕ mṓntes, SSSS Á̄ ǣ́ 127 ndeV́̄ ‿ăcĭem‿ n pĕlăg uāstṓs pērtḗndĕrĕt stus, DDSS ī ́ ī ́ ǣ́ Il periodo si apre come il v.76. Perhibentverbo della principale da cui dipende una prop infinitiva oggettiva avente per soggetto in accusativo “illam” e come verbi all’infinito “fudisse”, “conscendere” e altri nei versi successivi. Ardenti cordeablativo strumentale o di limitazione o come ablativo di causa Catullo sta per introdurre il monologo di Arianna che è immagine di Catullo c tūm pr rūptṓs trīstḗm cōnscḗndĕrĕ mṓntesÁ̄ ǣ́ 2° infinitiva oggettiva che richiede l’accusativo “praeruptos montes” v.127proposizione subordinata relativa impropria con valore finale 124 S peǽ̄ ‿i ̄llām pé ̆rhi ̆bēnt á ̄rde ̄ntí ̄ co ̄rdé ̆ fu ̆re ̄ntem ́ SDSS S peǣ́ avverbio (spesso) ‿īlla ̄ḿ pronome dimostrativo da ille, illa, illud. Caso acc sing (soggetto dell’infinitiva) pe ̆rhĭbe ̄nt́ 3° pers plur dell’indicativo presente da perhibeo, perhibes, perhibui, perhibitum, perhibère. 2° coniugaz. a ̄rde ̄ntí ̄ participio presente da ardeo, ardes, arsi, ardère. 2° coniugaz, caso ablativo singolare co ̄rdé ̆ sost neutro di 3° declinaz da cor, cordis. Caso ablativo singolare fu ̆re ̄nteḿ  participio presente da furo, furis, fùrere. 3° coniugaz, caso acc sing femm 125 Cl rĭsŏn s īmṓ fūd sseá̄ á̄ ī ́ ‿ē pe ̄ctó ̆rĕ uo ̄ces, ́ DSSS Cl rĭsŏn s á̄ á̄ agg di 1° classe da clarisonus, a, um. Caso agg plur femm aggettivo arcaizzante 32 TRADUZIONERaccontano che lei spesso, furiosa nel suo cuore ardente, abbia emesso dal profondo del cuore, alte grida e che angosciata sia salita sui monti scoscesi donde protendeva lo sguardo verso i vasti flutti del mare. ‿hǣc pronome dimostrativo da hic, haec, hoc. Caso acc neutro plur ḗxtrēm s ī ́  agg di 1° classe da extremus, a, um. Caso abl plur mǣst m á̄ agg di 1° classe da maestus, a,um. Caso acc sing femm dīx ssĕ ī ́ infinito pefetto da dico, dicis, dixi, dictum, dicere. 3° coniugaz quĕrḗlis, sost di 1° declinaz da querela, ae. Caso abl plur 131 Fr gĭdŭlṓs ūdṓ sīng ltūs ṓrĕ cĭḗntem. ī ́ ú̄ DSSS Fr gĭdŭlṓs ī ́ accusativo (diminutivo usato per l’aggettivo e non per il sostantivo) ūdṓ agg di 1° classe da udus, uda, udum,. Caso abl neutro sing sīng ltūsú̄ sost di 4° declinaz da singultus, singultus. Accusativo plur ṓrĕ sost neutro di 3° declinaz da os, oris. Caso abl sing. per sineddoche indica l’intero volto e non solo la bocca cĭḗntem. participio presente da cìeo, cies, civi, citum, ciere. 2° coniugaz caso acc sing (conconrdato con il sottinteso illam) (o cìo) 132 "S cĭnĕ mḗ pătrĭ s āuḗctām, pḗrfĭde,ī ́ ī ́ ‿ăb ris, DDSS á̄ 133 Pḗrfĭdĕ, dḗsērtṓ līqu stiī ́ ‿i ̄n li ̄tó ̆re ̆, The ̄seu? DSSS ́ 134 S cĭnĕ d scēdḗns nēglḗctō n mĭnĕ d uum ī ́ ī ́ ú̄ ī ́ DSSS 135 mmĕmŏr ! dēuṓtă dŏm m pēri rĭă pṓrtas? DSDS Í̄ á̄ ú̄ ú̄ Inizia la sezione degli improperi di Arianna contro Tèseo. I modelli tenuti in considerazione sono la Medea di Euripide, e questo passo sarà ricordato da Ovidio. “Perfidus” in realtà significa “infedele” ma i due non erano sposati, c’è allora parallelismo tra Catullo/Lesbia e Arianna/Teseo e Catullo si identifica con Arianna. “Sicine”sta per “sic”+”ne” (“sicine” nasce mediante anaptissi, fenomeno per cui si inserisce a posteriore una vocale di appoggio con quantità breve). “ne” è enclitica tipica delle interrogative dirette, generalmente quelle a cui non ci si aspetta risposta, ciò indica che Arianna è incerta, ecco perché Catullo sceglie l’interrogativa pura neutra. Theseuvocativo alla greca v.134inizia una nuova proposizione in cui il soggetto è “Theseus” sottinteso. Domumcomplemento di moto a luogo poetico perché non preceduto da “in” Immèmorpredicativo del soggetto Neglecto numineablativo assoluto 132 "S cĭnĕ mḗ pătrĭ s āuḗctām, pḗrfĭde,ī ́ ī ́ ‿ăb āris, ́ DDSS "S cĭnĕ ī ́ avverbio (“così”) 35 TRADUZIONE”Così perfido, perfido Teseo, hai lasciato su una spiaggia deserta me strappata agli altari paterni così allontanandoti disprezzata la maestà degli dèi tu dimentico porti in patria spergiuri maledetti? mḗ pronome personale da ego, mei. Caso accusativo pătrĭ s ī ́  agg di 1° classe da patrius, a, um. Caso abl plur āuḗctām,  participio perfetto dal verbo àveho, àvehis, avexi, avectum, avehere 3° coniugaz. composto di veho cas acc sing femm pḗrfĭde, agg di 1° classe da perfidus, a,um. Caso voc sing masch ‿ăb preposizione ris, á̄ sost femm di 1° declinaz da ara,ae. Caso abl plur 133 Pḗrfĭdĕ, dḗsērtṓ līqu stiī ́ ‿i ̄n li ̄tó ̆rĕ, The ̄seu? ́ DSSS Pḗrfĭdĕ,agg di 1° classe da perfidus, a,um. Caso voc sing masch dḗsērtṓ participio perfetto da dèsero, dèseris, desèrui, desertum, deserere. 3° coniugaz, caso abl sing masch līqu stiī ́ 2° pers sing dell’indicativo perfetto da linquo, linquis, liqui, lictum, linquere 3° coniugaz (simplex pro composito perché è la forme semplice rispetto a “reliquo”). ‿īn preposizione l tŏrĕ, ī ́ sost neutro di 3° declinaz da litus, litoris. Caso abl sing Thḗseu? sost di 2° declinaz da Theseus, Thesei. Caso vocativo singolare 134 S cĭnĕ d scēdḗns nēglḗctō n mĭnĕ d uum ī ́ ī ́ ú̄ ī ́ DSSS S cĭnĕ ī ́ avverbio (così) d scēdḗnsī ́ participio presente da discedo, discedis, discessi, discessum, disceder. 3° coniugaz, caso nom sing. È usato in forma assoluta (ossia indicando l’allontanarsi) e implica un complemento di allontanamento. Qui sta pulsando il nuovo cuore della nuova epos che sta pulsando nell’opera di Catullo. Tèseo sta rispettando il cammino dell’epos omerico che non rispecchiava più l’eterogeneità dell’individualismo neoterico, allora Tèseo aveva disprezzato la volontà degli dèi ma passa in secondo piano con l’ablativo assoluto, dando rilevanza all’amore tradito. nēglḗctō participio perfetto di nèglego, neglegis, neglexi, neglectum, neglegere. 3° coniugaz. Caso ablativo sing significa “tralasciare” n mĭnĕ ú̄ sost neutro di 3° declinaz. ablativo di numen, numinis d uum ī ́ sost neutro di 2° declinaz da divum, dimi. Caso ???? 135 mmĕmŏr ! dēuṓtă dŏm m pēri rĭă pṓrtas? Ī́ á̄ ú̄ ú̄ DSDS mmĕmŏrÍ̄  agg di 2° classe da immemori, immemori, immemor. Caso nom sing masch 36 ! á̄ interezione dēuṓtă participio perfetto di devòveo, dèvoves, devòvi, devòtum, devovère (opposto di vòveo) 2° coniugazione. Caso acc plur neutro dŏm m ú̄ sost di 4° declinaz da domus, domus. Caso acc sing pēri rĭă ú̄ sost neutro di 2° declinaz da periurium, periurii. Caso acc plur pṓrtas?verbo della principale, 2° pers sing dell’indicativo presente da porto, as, avi, atum, are. 1° coniugaz 136 N llănĕ rḗs pŏtŭ t crūdḗlīs flḗctĕrĕ mḗntis DDSS ú̄ ī ́ 137 Cṓnsĭlĭ m? tĭbĭ n llă fŭ t clēmḗntĭă pr sto; DDDS ú̄ ú̄ ī ́ ǣ́ 138 mmīteÍ̄ ‿ t nōstr uēllḗt mĭsĕrḗscĕrĕ pḗctus? SSSD ú̄ ī ́ Siamo nell’ambito della stichometrìa della tragedia greca, quando si susseguono tutta una serie di domande. Qui c’è il topos dell’inflessibilità dell’animo dell’eroe, Teseo viene rimproverato per la sua persona di eroe epico; è come se Catullo rimproverasse Tèseo per essere il vecchio eroe epico mentre il nuovo personaggio è Arianna, nuovo personaggio del nuovo epos, a differenza del granitico filo omerico Tèseo, disposto a tutto pur di soddisfare la volontà degli dèi. Con la vivificazione di Arianna si verifica la pietrificazione di Tèseo imbrigliato nell’epicità omerica. Praestoforma avverbiale che significa a disposizione e si accompagna in genere al dativo, non di possesso (“nessuna clemenza fu a disposizione a te?”) v.138proposizione finale con ut+congiuntivo il cui soggetto è “immite pectus” 136 N llănĕ rḗs pŏtŭ t crūdḗlīs flḗctĕrĕ mḗntis ú̄ ī ́ DDSS N llănĕ ú̄ ??? rḗs sost di 5° declinaz da res, rei. Caso nom sing pŏtŭ t ī ́ 3° pers sing dell’indicativo perfetto da possum, potes, potui, posse. Verbo anomalo crūdḗlīs agg di 2° classe da crudelis, crudelis, crudele. Caso gen sing flḗctĕrĕ infinito presente da flecto, flectis, flexi, flexum, flectere. 3° coniugaz mḗntis sost di 3° declinaz da mens, mentis. Caso genitivo singolare 137 Cṓnsĭlĭ m? tĭbĭ n llă fŭ t clēmḗntĭă pr sto; ú̄ ú̄ ī ́ ǽ̄ DDDS Cṓnsĭlĭ m?ú̄ sost neutro di 2° declinaz da consilium, consili. Caso acc sing tĭbĭ pronome personale, caso dativo n llă ú̄ aggettivo numerale da nullus, a, um. Caso nom sing femm fŭ t ī ́ 3° pers sing dell’indicativo perfetto di sum, es, fui, esse. Verbo anomalo 37 TRADUZIONENessuna cosa poté piegare la decisione della (tua) mente crudele? Nessuna clemenza ti fu a disposizione affinché avesse pietà di me il tuo cuore feroce? [affinché volesse avere compassione di me (il tuo) cuore spietato] cōn bĭăú̄  sost neutro di 2° declinaz da conubium, conubii. Caso acc plur neutro l tă, ǣ́ agg di 1° classe da laetus, a, um. Caso acc plur neutro sĕd congiunzione ṓptātṓs participio perfetto da opto, as, avi, atum, are. 1° coniugaz. Caso acc plur h mĕn os;y̆ ǣ́ sost di 2° declinaz da hymenaeos, hymenaei. Caso acc plur 142 Qu cūnctaǽ̄ ‿a ̄é ̆rĭi ̄ dí ̄scērpú ̄nt i ̄rrí ̆ta ̆ uēnti. ́ SDSS Qu ǣ́ pronome relativo da qui, quae, quod. Caso nom plur neutro cūnctasost neutro di 2° declinaz da cuncta, cunctorum. Caso nom plur (pluralia tantum) ‿ ĕrĭ á̄ ī ́ agg di 1° classe da aerius, a, um. Caso nom plur (‘’’ RIGUARDARE) dīscḗrpūnt3° pers plur dell’indicativo presente da discerpo, discerpis, discerpsi, discerptum, discerpere. 3° coniugaz rrĭtăī ́ participio perfetto da irrito, as, are. 1° coniugaz, caso nom plur neutro uḗnti. sost di 2° declinaz da ventus, venti. Caso nom plur 143 N nc iām n llă uĭrṓ iūr ntī fḗmĭnă crḗdat, ú̄ ú̄ á̄ SDSS N nc ú̄ avverbio iām avverbio n llă ú̄ agg numerale da nullus, a, um. Caso nom sing femm uĭrṓ sost di 2° declinaz da vir, viri. Caso dativo sing iūr ntī á̄ participio presente da iuro, as, avi, atum, are. 1° coniugaz. Caso dativo sing fḗmĭnă sost di 1° declinaz da femina, ae. Caso nom sing crḗdat, 3° pers sing del congiuntivo presente esortativo da credo, credis, credidi, creditum, credere. 3° coniugaz 144 N llă uĭr spērḗt sērmṓnēs ḗssĕ fĭdḗlis; ú̄ ī ́ DSSS N llă ú̄ agg numerale da nullus, a, um. Caso nom sing femm uĭr ī ́ sost di 2° declinaz da vir, viri. Caso genitivo sing spērḗt 3° pers sing del congiuntivo presente esortativo da spero, as, avi, atum, are. 1° coniugaz sērmṓnēs sost di 3° declinaz da sermo, sermonis. Caso nom plur ḗssĕ infio presente da sum, es, fui, esse. fĭdḗlis;  agg di 2° classe da fidelis, fidelis, fidele. Caso nom plur 40 145 Qu s dumī ́ ‿ăli ̆qui ̄d cŭpĭḗns ănĭm s prǣgḗstĭt ăp sci, ́ ú̄ ī ́ DDDS Qu sī ́  sta per “quibus”, dal pronome relativo qui, quae, quod. Caso dativo plur masch Dumavverbio ‿ălĭqu dī ́  pronome indefinito da aliquis, aliquis, aliquid. Caso acc sing neutro cŭpĭḗns participio presente da cupio, cupis, cupii, cupitum, cupere. 3° coniugaz. Caso nom sing ănĭm s ú̄ sost di 2° declinaz da animus, animi. Caso nom sing prǣgḗstĭt 3° pers sing dell’indicativo presente da praegestio, praegestits, praegestire. 4° coniugaz ăp sci, ī ́ infinito presente del verbo apìscor, apìsceris, actus sum, apìsci (è simplex pro composito di adipìscor, adipìsceris, avectus sum, adipìsci) 146 N l mĕtŭ nt iūr rĕ, nĭh l prōm ttĕrĕ p rcunt; ī ́ ú̄ á̄ ī ́ ī ́ á̄ DSDS N l ī ́ pronome indefinito da nihil, nulliur rei. Caso acc sing mĕtŭ ntú̄ 3° pers plur dell’indicativo presente da metuo, metuis, metui, metutum, meture. 3° coniugaz. iūr rĕ, á̄ infinito presente da iuro, as, avi, atum, are. 1° coniugaz nĭh lī ́ pronome indefinito da nihil, nulliur rei. Caso acc sing prōm ttĕrĕī ́  infinito presente da promitto, promittis, promisi, promissum, promittere. 3° coniugaz p rcunt; á̄ 3° pers plur dell’indicativo presente da parco, parcis, perpeci, parsum, parcere. 3° coniugaz. 147 Sḗd sĭmŭl c cŭpĭd mēntī s sătĭ tă lĭb do est, á̄ ǽ̄ ī ́ á̄ ī ́ DDSD Sḗd preposizione sĭmŭl avverbio (non appena) c á̄ congiunzione cŭpĭd ǣ́  agg di 1° classe da cupidus, a,um. Caso genitivo sing femm mēntī s ī ́ sost di 3° declinaz da mens, mentis. Caso genitivo sing sătĭ tă est á̄ 3° pers sing dell’indicativo perfetto passivo da satio, as, avi, atum, are. 1° coniugaz. lĭb doī ́ sost di 3° declinaz da libido, libidinis. Caso nom sing 148 D ctă nĭh l meminere, nĭh l pēri rĭă c rant. ī ́ ī ́ ī ́ ú̄ ú̄ DDDS D ctă ī ́ participio perfetto da dico, dicis, dixi, dictum, dicere. 3° coniugaz, caso acc plur neutro ??? 41 nĭh l ī ́  pronome indefinito da nihil, nulliur rei. Caso acc sing meminere,3° pers plur dell’indicativo perfetto (forma sincopata per meminerunt) dal verbo memini (perfetto logico che ha valore di presente) nĭh l ī ́  pronome indefinito da nihil, nulliur rei. Caso acc sing pēri rĭăú̄  sost neutro di 2° declinaz da periurium, periurii. Caso ??? forse acc plur?? c rant. ú̄ 3° pers plur dell’indicativo presente da curo, as, avi, atum, are. 1° coniugaz 149 Cḗrte‿ĕgŏ te‿ n mĕdĭṓ uērs ntēm t rbĭnĕ lḗti DDSS ī ́ á̄ ú̄ 150 Ḗrĭpŭi,‿ḗt pŏtĭ s gērm numú̄ á̄ ‿ām ttĕrĕ crḗui, DDSS ī ́ 151 Qu m tĭbĭ f llāc sūprḗmoá̄ á̄ ī ́ ‿īn tḗmpŏrĕ dḗessem; DSSS v.150proposizione coordinata alla principale v.151”quam” introduce una proposizione comparativa resa con il congiuntivo “dessem” 149 Cḗrte‿ĕgo ̆ te‿i ̄n mé ̆di ̆ō ué ̄rsānté ̄m tu ̄rbí ̆ne ̆ lēti ́ DDSS Cḗrteavverbio (certamente) ‿ĕgŏ pronome personale Tepronome personale da tu, tui. Caso acc ‿ n ī ́ preposizione mĕdĭṓ sost neutro di 2° declinaz da medium, medii. Caso abl sing uērs ntēmá̄ participio presente di verso, as, avi, atum. Are. 1° coniugaz concordato con “te”, dunque acc sing t rbĭnĕ ú̄ questo sostantivo ha due nominativi (turben e turbo). Sost. Di 3° declinaz da turben, turbinis. Caso abl sing lḗti sost neutro di 2° declinaz da laetum, laeti. Caso gen sing 150 Ḗrĭpŭi,‿e ̄t pó ̆t̆iu ̄s gé ̄rma ̄nuḿ ‿āmi ̄tté ̆re ̆ crēui, ́ DDSS Ḗrĭpŭi,1° pers sing dell’indicativo perfetto dal verbo erìpio, èripuis, ereptum, erìpere. 3° coniugaz in -io. ‿ḗt congiunzione pŏtĭ s ú̄ avverbio (piuttosto) gērm numá̄ sost di 2° declinaz da germanus, germani. Caso acc sing il Minotauro ‿ām ttĕrĕ ī ́ infinito presente da amitto, amittis, amisi, amissum, amittere. 3° coniugaz. 42 TRADUZIONECertamente io misi in salvo te che ti trovavi in mezzo al turbine della morte e decisi di perdere il fratello piuttosto che venire (sottrarmi) meno a te ingannevole nel (quel) momento estremo. tḗ pronome personale da ego, caso acc gĕnŭ tī ́ 3a pers sing dell’indicativo perfetto di gigno, gignis, genui, genitum gìgnere. 3° coniugaz sōl á̄ agg numerale da solus, a, um. Caso abl sing femm sūb preposizione r pĕ ú̄ sost di 3° declinaz da rupes, rupis. Caso ablativo sing lĕ na, ǣ́ sost di 1° declinaz da leaena, ae. Caso nom sing 155 Quṓd mărĕ cṓncēpt m spūm ntĭbŭs ḗxpŭĭt ndis, ú̄ á̄ ú̄ DSSD Quṓd pronome relativo interrogativo da qui, quae, quod. Caso nom sing neutro mărĕ sost neutro di 3° declinaz da mare, maris. Caso nom sing cṓncēpt mú̄ participio perfetto da concepto, conceptas, conceptare. 1° coniugaz, caso acc sing masch spūm ntĭbŭs á̄ participio presente da spumo, as, avi, atum, are. 1° coniugaz. Caso abl plur femm ḗxpŭĭt 3° pers sing dell’indicativo perfetto da expuo, expuis, expui, exputum, expuere. 3° coniugaz. ndis, ú̄ sost di 1° declinaz da unda, ae. Caso abl plur 156 Qu Sȳrtī s, quǣ Sc llă răp x, quǣ u stă Chăr bdis, ǽ̄ ī ́ ȳ́ á̄ á̄ ȳ́ SSDS Qu ǣ́ pronome relativo interrogativo da qui, quae, quod. Caso nom sing femm Sȳrtī s, ī ́ sost di 3° declinaz da Syrtis, Syrtis. Caso nom sing quǣ  pronome relativo interrogativo da qui, quae, quod. Caso nom sing femm Sc llă ȳ́ sost di 1° declinaz da Scylla, ae. Caso nom răp x, á̄ agg di 2° classe da rapax, rapax, rapax. Caso nom sing femm quǣ  pronome relativo interrogativo da qui, quae, quod. Caso nom sing femm u stă á̄ agg di 1° classe da vastus, a, um. Caso nom sing femm (CAPIRE MEGLIO COS’È) Chăr bdis,ȳ́ sost di 3° declinaz da Charybdis, Charybdis. Caso nom sing 157 T lĭă qu rēdd s prō d lcī pr mĭă u ta? á̄ ī ́ ī ́ ú̄ ǽ̄ ī ́ DSSS T lĭă á̄ agg di 2° classe da talis, talis, tale. Caso acc plur neutro qu ī ́ pronome relativo da qui, quae, quod. Caso nom sing. dipende dal “te” al v.154 rēdd s ī ́  2° pers sing dell’indicativo presente da reddo, reddis, reddidi, redditum, reddere. 3° coniugaz prō preposizione (in cambio) d lcī ú̄ agg di 2° classe da dulcis, dulcis, dulce. Caso abl sing femm 45 pr mĭă ǣ́ sost neutro di 2° declinaz da praemium, praemii. Caso acc plur u ta? ī ́ sost di 1° declinaz da vita, ae. Caso abl sing 158 S tĭbĭ nṓn cōrd fŭĕr nt cōn bĭă nṓstra, ī ́ ī ́ á̄ ú̄ DSDS S ī ́ congiunzione (se) tĭbĭ  pronome personale tu, tui, dativo singolare maschile nṓn  congiunzione cōrd ī ́  cŏr, cordis, III declinazione, neutro, dativo singolare fŭĕr nt á̄  3° pers plur dell’indicativo piuccheperfetto da sum, es, fui, esse, verbo anomalo cōn bĭă ú̄  sost neutro di 2° declinaz da conubium, conubii. Caso nom plur neutro nṓstra,  agg poss da noster, nostra, nostrum. Caso nom plur neutro 159 S uă quŏd hṓrrēb s prīsc prǣcḗptă părḗntis, ǽ̄ á̄ ī ́ DSSS S uă ǣ́  agg di 1° classe da saevus, a, um. Caso acc plur neutro quŏd congiunzione (perché) hṓrrēb sá̄ 2° pers sing dell’indicativo imperfetto da horreo, horres, horrui, horrere 2° coniugaz prīsc ī ́  agg di 1° classe da priscus, a, um. Caso genitivo singolare prǣcḗptă praeceptum, praecepti, II declinazione neutro, acc. Plur. Concordato con saeva. părḗntis,  da parens, parentis, III declinazione, maschile, genitivo singolare concordato con prisci. 160 t tămĕn n uēstr s pŏtŭ stī d cĕrĕ sḗdes, Ā́ ī ́ á̄ ī ́ ú̄ DSDS tÁ̄ congiunzione (ma) tamen  congiunzione (tuttavia) nī ́ preposizione uēstr sá̄ agg di 2° classe da vestras, vestras, vestras. Caso acc plur pŏtŭ stīī ́ 2° pers sing dell’indicativo perfetto da possum, potes, potui, posse. Verbo anomalo d cĕrĕ ú̄ infinito presente da duco, ducis, duxi, ductum, ducere 3° coniugaz sḗdes,  sost di 3° declinaz da sedes, sedis. Caso acc plur me (sottinteso): da ego, mei, pronome personale, accusativo 161 Qu tĭbĭ i cūndṓ fămŭl rēr sḗruă lăbṓre, ǽ̄ ú̄ á̄ DSDS Qu ǣ́ pronome relativo da qui, quae, quod. Caso nom sing femm 46 tĭbĭ  tu, tui, pronome personale, dativo, singolare. i cūndṓú̄  agg. I classe da iucundus, iucunda, iucundum, ablativo singolare. fămŭl rēr á̄  1° pers sing del congiuntivo imperfetto del verbo famulor, famularis, famulatus sum, famulari. Verbo deponente di 1° coniugaz sḗruă  da serva, servae, I declinazione, femminile, abl. Sing. lăbṓre,  da labos, laboris, III declinazione, maschile, concordato con iucundo. Abl sing 162 C ndĭdă pḗrmūlcḗns lĭquĭd s uēstī gĭă l mphis á̄ ī ́ ī ́ ȳ́ DSDS C ndĭdă á̄  agg di 1° classe da candidus, a, um. Caso acc plur neutro pḗrmūlcḗns participio presente da permulceo, permulces, permulsi, permulsum, permulcere 2° coniugaz. Caso nom sing lĭquĭd s ī ́  agg di 1° classe da liquidus, a, um. Caso abl plur femm uēstī gĭă ī ́  sost neutro di 2° declinaz da vestigium, vestigii. Caso acc plur neutro l mphis ȳ́ sost di 1° declinaz da lympha, ae. Caso abl plur 163 P rpŭrĕ uĕ tŭ m cōnstḗrnēns uḗstĕ cŭb le. ú̄ á̄ ú̄ ī ́ DDSS P rpŭrĕú̄ á̄agg di 1° classe da purpureus, a, um. Caso abl femm sing uĕ enclitica (oppure) tŭ m ú̄  pronome possessivo da tuus, tua, tuum, acc. Sing. cōnstḗrnēnsparticipio presente da consterno, consternis, constravi, constratum, consternere 3° coniugaz caso nom sing uḗstĕ  da vestis, vestis, III decl, caso abl sing (controllare caso) cŭb le. ī ́  da cubile, cubilis, III decl., neutro, sing. Acc. Concordato con tuum. 164 Sḗd quĭd ĕgo‿ gnār s nēqu quām cṓnquĕrăr ureis, DSSS ī ́ ī ́ ī ́ á̄ 165 Ḗxtērn tă mălṓ, quǣ n llīs sḗnsĭbŭs uctæ SDSS á̄ ú̄ á̄ 166 Nḗc mīss s āud rĕ quĕ nt nēc rḗddĕrĕ uṓces? SSDS á̄ ī ́ ú̄ 167 lleÍ̄ ‿āutḗm prŏpĕ i m mĕdĭ s uērs tŭr ĭn ndis, SDDS á̄ ī ́ á̄ ú̄ 168 Nḗc quīsquam‿ ppārḗt uăcŭ mōrt lĭs ĭn lga, SSDS á̄ á̄ á̄ á̄ 164 Sḗd quĭd ĕgo‿i ̄gná ̄rīs né ̄qui ̄quá ̄m co ̄nqué ̆raor āureis, ́ DSSS Sḗd  congiunzione 47 Ma perché io mi lamento invano con orecchie ignare, io piagata dal male (orecchie) che non aumentate da alcun senso non possono né ascoltare le voci mandate né restituirne di altre, dall’altra parte quello ormai si trova in mezzo ai flutti né qualche mortale appare nel vacuo mare. Fṓrs sost di 3° declinaz da fors. Ha solo nom e abl. Caso nom sing ĕtĭ m á̄ congiunzione (anche) nōstr s ī ́  agg possessivo da noster, nostra, nostrum. Caso dativo plur īnu dīt ī ́  3° pers sing dell’indicativo perfetto da invideo, invides, invidi, invisum, invidere 2° coniugaz. quḗstĭbŭs da questus, us, IV declinaz., dativo, plur. ures. á̄  sost di 3° declinaz da auris, auris. Caso acc plur 171 I ppĭtĕr ṓmnĭpŏtḗns, ŭtĭn m nē tḗmpŏrĕ pr mo ú̄ á̄ ī ́ DDDS I ppĭtĕr ú̄  sost di 3° declinaz da Iuppiter, Iovis. Caso voc sing ṓmnĭpŏtḗns, da omnipotens, omnipotens, omnipotens, II classe, concordato con Iuppiter. Caso voc sing ŭtĭn m á̄ avverbio (volesse il cielo che) nē congiunzione (non) tḗmpŏrĕ sost neutro di 3° declinaz da tempus, temporis. Caso abl sing pr moī ́  agg di 1° classe da primus, a, um. Caso abl sing neutro 172 Gnṓsĭă Cḗcrŏpĭ tĕtĭg ssēnt l tŏră p ppes, ǽ̄ ī ́ ī ́ ú̄ DDDS Gnṓsĭă  agg di 1° classe da Gnosius, a, um. Caso acc plur neutro Cḗcrŏpĭ ǣ́  agg di 1° classe da Cecropius, a, um. Caso nom plur femm tĕtĭg ssēnt ī ́  3° pers plur del congiuntivo piuccheperfetto da tago, tagis, tetigi, tactum, tagere. 3° coniugaz l tŏră ī ́  da litus, litoris, III declinaz., neutro, accusativo plur. p ppes, ú̄  sost di 3° declinaz da puppis, puppis. Caso nom plur 173 ndŏmĭtṓ nēc d ră fĕrḗns stīpḗndĭă t uro Ī́ ī ́ á̄ DSDS ndŏmĭtṓÍ̄  da indomitus, a, um, I classe, caso abl sing nēc congiunzione (e) d ră ī ́  agg di 1° classe da dirus, dira, dirum. Caso acc plur neutro fĕrḗns  participio presente da fero, fers, tuli, latum, ferre. Caso nom sing stīpḗndĭă  da stipendium, stipendii, II declinazione neutro, accusativo concordato con dira. t uro á̄  da taurus, tauri, II declinazione, maschile, ablativo 174 Pḗrfĭdŭs n Crēt rĕlĭg ssēt n uĭtă f nem, ī ́ á̄ á̄ á̄ ú̄ DSDS 50 Pḗrfĭdŭs da perfidus, perfida, um, aggettivo I classe, nominativo singolare maschile nī ́ preposizione (a) Crētá̄ da Creta, Cretae, I declinazione, femminile, IN+ ABLATIVO (COMPLEMENTO DI STATO A LUOGO?) rĕlĭg ssētá̄  3° pers sing del congiuntivo piuccheperfetto (forma parallela) da religo, religas, religavi, religatum, religare 1° coniugaz n uĭtă á̄  da navita, ae, I declinazione, maschile, nominativo singolare f nem, ú̄  da funis, is, III declinaz., accusativo sing. Maschile e femminile 175 Nḗc mălŭs haec cēl ns dūlc crūdḗlĭă fṓrma á̄ ī ́ DSSS Nḗc congiunzione (e né) mălŭs  da malus, a, um, aggettivo I classe, nominativo singolare concordato con hospes haec  da hic, haec, hoc, pronome dimostrativo caso acc plur neutro cēl nsá̄  participio presente da celo, as, avi, atum, are. 1° coniugaz dūlc ī ́  agg di 2° classe da dulcis, dulcis, dulce. Caso abl sing crūdḗlĭă  agg di 2° classe da crudelis, crudelis, crudele. Caso acc plur neutro fṓrma sost di 1° declinaz da forma, ae. Caso abl sing 176 Cṓnsĭlĭa‿i ̄n nó ̄stri ̄s ré ̆qui ̆ēssé ̄t se ̄dí ̆bu ̆s ho ̄spes! ́ DSDS Cṓnsĭlĭa sost neutro di 2° declinaz da consilium, consilii. Caso acc plur neutro ‿ nī ́ preposizione (nel) nōstr s ī ́  agg possessivo da noster, nostra, nostrum. Caso abl plur rĕquĭḗssēt3° pers sing del congiuntivo piuccheperfetto in forma parallela da requiesco, requiescis, requievi, requietum, requiescere 3° coniugaz. sḗdĭbŭs  sost di 3° declinaz da sedes, sedis. Caso abl plur hṓspes!  da hospes, hospitis, III declinazione, maschile, nominativo singolare, 177 N m quō mḗ rĕfĕr m? quāl spē pḗrdĭtă n tor? SDSSá̄ á̄ ī ́ ī ́ 178 dǣṓsnĕ pĕt m mōntḗs? ā! g rgĭtĕ l to SDSSÍ̄ á̄ ú̄ á̄ 179 D scērnḗns pōntī trŭcŭlḗntumī ́ ī ́ ‿u ̆bĭ di ̄uí ̆dĭt ǣquor? SSDD́ 51 Dove me ne dovrei andare? Io, perduta, a quale speranza mi appoggio? Dovrei recarmi verso i monti Idei? Ma separando un tratto di mare violento mi divide allontanandomi con un ampio gioco. Dovrei forse sperare dell’aiuto del padre? Io, padre che ho abbandonato, io che seguivo il giovane (Teseo) macchiato dell’uccisione del fratello. 180 Ān pătrĭs uxĭlĭ m spērḗm? quēmneá̄ ú̄ ‿īpsá ̆ re ̆līqui, DDSŚ 181 Rḗspērs m iŭuĕnḗm frātḗrnā c dĕ sĕc ta? SDSSú̄ ǣ́ ú̄ 177 N m quō mḗ rĕfĕr m? quāl spē pḗrdĭtă n tor? á̄ á̄ ī ́ ī ́ SDSS N m á̄ congiunzione (e allora) quō avverbio (dove) mḗ pronome personale da ego mei. Caso acc rĕfĕr m?á̄ 1° pers sing dell’indicativo futuro semplico da refero, refers, retuli, relatum, referre. Verbo anomalo quāl ī ́  da qualis, is, is, aggettivo II classe abl sing spē  da spes, spei, V declinazione, ablativo singolare femmile pḗrdĭtă participio perfetto da perdo, perdis, perdidi, perditum, perdere 3° coniugaz caso nom sing femm n tor? ī ́ 1° pers sing dell’indicativo presente da nitori, niteris, nisus sum, niti. Verbo deponente di 3° coniugaz 178 dǣṓsnĕ pĕt m mōntḗs? āt g rgĭtĕ l to Ī́ á̄ ú̄ á̄ SDSS dǣṓs da Idaeus, Idaea, Idaeum, agg. I classe concordato con montes. Caso acc plurÍ̄ nĕ  congiunzione pĕt m á̄  1° pers sing dell’indicativo futuro semplico da peto, petis, petii, petitum, petere 3° coniugaz mōntḗs?  da mons, montis, III declinazione, maschile, acc plurale āt congiunzione (ma) g rgĭtĕú̄  sost di 3° declinaz da gurges, gurgitis. Caso abl sing l to á̄  da latus, a, um, aggettivo prima classe, ablativo singolare 179 D scērnḗns pōntī trŭcŭlḗntumī ́ ī ́ ‿u ̆bi ̆ di ̄uí ̆di ̆t ǣquor? ́ SSDD D scērnḗnsī ́ participio presente da discerno, discernis, discrevi, discretum, discernere 3° coniugaz, caso nom sing pōntī ī ́  da pontus, ponti, II declinazione, maschile, singolare, caso genitivo sing trŭcŭlḗntum agg di 1° classe da truculentus, a, um. Caso acc sing neutro ‿u ̆bĭ  dīuí ̆dĭt  3° pers sing dell’indicativo presente da divido, dividis, divisi, divisum, dividere 3° coniugaz 52 Dove me ne dovrei andare? Io, perduta, a quale speranza mi appoggio? Dovrei recarmi verso i monti Idei? Ma separando un tratto di mare violento mi divide allontanandomi con un ampio gioco. Dovrei forse sperare dell’aiuto del padre? Io, padre che ho abbandonato, io che seguivo il giovane (Teseo) macchiato dell’uccisione del fratello. 186 N llă fŭg rătĭṓ, nūll spēs; ṓmnĭă m ta, DDSSú̄ ǣ́ á̄ ú̄ 187 Ṓmnĭă s nt dēsḗrta,ú̄ ‿o ̄ste ̄ntá ̄nt o ̄mní ̆a ̆ le ̄tum. DSSŚ 188 Nṓn tămĕn ntĕ mĭh lānguḗscēnt l mĭnă mṓrte, DDSS á̄ ī ́ ú̄ 189 Nḗc prĭŭs fēssṓ sēcḗdēnt cṓrpŏrĕ sḗnsus, DSSSá̄ 190 Qu m iūstamá̄ ‿a ̄ dí ̄uīs é ̄xpo ̄scá ̄m pro ̄dí ̆ta ̆ mu ̄ltam, SSSŚ 191 C lēst mquĕ fĭdḗm pōstrḗmā cṓmprĕcĕr hṓra. SDSSǣ́ ú̄ 186 N llă fŭg rătĭṓ, nūll spēs; ṓmnĭă m ta, ú̄ ǽ̄ á̄ ú̄ DDSS Nullaagg numerale da nullus, a, um, femminile singolare nominativo Fugae da fuga,ae, I declinazione, femminile, caso genitivo singolare Ratio da ratio, rationis, III declinazione, femminile singolare, nominativo Nulla agg numerale da nullus, a, um, femminile singolare nominativo Spesda spes, spei, V declinazione, femminile, nominativo sing. Omniasost neutro di 3° declinaz da omnia, omnium. Caso nom pluralia tantum Muta agg di 1° classe da mutus, muta, mutum. Caso nom plur neutro 187 Ṓmnĭă s nt dēsḗrta,ú̄ ‿ōste ̄ntá ̄nt o ̄mní ̆ă le ̄tum. ́ DSSS Omniasost neutro di 3° declinaz da omnia, omnium. Caso nom pluralia tantum Sunt 3° pers plur dell’indicativo presente da sum, es, fui, esse. Verbo anomalo Desertaparticipio perfetto da desero, deseris, deserui, desertum, deserere. 3° coniugaz. Caso nom plur neutro Ostentant3° pers plur dell’indicativo presente da ostento, as, avi, atum, are. 1° coniugaz. Omniasost neutro di 3° declinaz da omnia, omnium. Caso nom pluralia tantum Letum da letum, leti, II declinazione, neutro singolare maschile accusativo 188 Nṓn tămĕn ntĕ mĭh lānguḗscēnt l mĭnă mṓrte, á̄ ī ́ ú̄ DDSS Nonavverbio (non) Tamenavverbio (tuttavia) Antepreposizione (davanti) Mihipronome personale da ego, mei. Caso dativo singolare 55 Nessuna possibilità di fuga, nessuna speranza: tutte le cose tacciono, tutte le cose sono abbandonate, tutte le cose mostrano la morte. Tuttavia, non Languescent3° pers plur dell’indicativo futuro semplice da languesco, languescis, langui, languescere. 3° coniugaz Lumina da lumen, luminis, III declinazione neutro, plur. Accusativo Mortesost di 3° declinaz da mors, mortis. Caso abl sing 189 Nḗc prĭŭs fēssṓ sēcḗdēnt cṓrpŏrĕ sḗnsus, á̄ DSSS Neccongiunzione (né) Priusavverbio Apreposizione (dal) Fessoagg di 1° classe da fessus, a, um, concordato con corpore. Abl sing neutro Secedent3° pers plur dell’indicativo futuro semplice da secedo, secedis, secessi, secessum, secedere 3° coniugaz Corpore da corpus, corporis, III declinazione, neutro, ablativo singolare A+ ABLATIVO (A FESSO CORPORE) Sensus da sensus, sensu, IV declinazione, maschile, accusativo plurale 190 Qu m iūstamá̄ ‿a ̄ dí ̄ui ̄s é ̄xpo ̄scá ̄m pro ̄dí ̆ta ̆ mu ̄ltam, ́ SSSS Quam o avverbio o accusativo sing femm di qui, quae, quod. Iustamagg di 1° classe da iustus, a, um. Caso acc sing femm Apreposizione (agli) Divis da divus, divi, II declinazione maschile, dativo plurale Exposcam1° pers sing del congiuntivo presente da exposco, exposcis, expoposci, exposcere 3° coniugaz Proditaparticipio perfetto da prodo, prodis, prodidi, proditum, prodere 3° coniugaz. Caso nom sing femm Multamda multa, ae, I declinazione, femminile, singolare, accusativo 191 C lēst mquĕ fĭdḗm pōstrḗmā cṓmprĕcĕr hṓra. ǽ̄ ú̄ SDSS Caelestumagg di 2° classe da caelestis, caelestis, caeleste. Caso genitivo plur femm Queenclitica Fidemda fides, fidei, V declinazione, femminile, singolare, accusativo Postrema da postremus, a, um, aggettivo I classe, ablativo singolare femminile concordato con hora Comprecer1° pers sing del congiuntivo presente di comprecor, comprecaris, comprecatus sum, comprecari. Verbo deponente di 1° coniugaz. Hora da hora, ae, I declinazione, ablativo 56 192 Qu rē f ctă uĭr m mūlt ntēs u ndĭcĕ p na, SDSS á̄ á̄ ú̄ á̄ ī ́ œ́̄ 193 Ḗumĕnĭdḗs, quĭbŭs nguīnṓ rĕdĭm tă căp llo DDSD á̄ ī ́ ī ́ 194 Frṓns ēxsp rāntī s prǣpṓrtāt pḗctŏrĭs ras, SSSS ī ́ ī ́ ī ́ 195 H c hūc duēnt tĕ, mĕ s āud tĕ quĕrḗllas, SSDS ú̄ á̄ á̄ á̄ ī ́ 196 Qu s ĕgŏ u ! mĭsĕraá̄ ǣ́ e imis prōfḗrrĕ mĕd llis DDSS ú̄ 197 Cṓgŏr ĭnṓps, ārdḗns, āmḗntī c că fŭrṓre. DSSS ǣ́ Qui inizia la sezione delle maledizioni, un genere che in realtà proviene dalla letteratura greca in cui le maledizioni erano dette “arai”, in cui le maledizioni erano pronunciate da donne uomini. A Roma tale modus narrandi divenne un genere a sé stante, tanto che nell’Appendix Virgiliana c’è un’operetta detta Dirae, ossia traduzione di Arai. Eumenidessarebbero le famose Erinni della tradizione greca, erano tre: Aletto, Megera e Tisìfone. Eumenides non fa pensare a divinità funeree, lo stesso Eschilo usava tale termine per indicare la trasformazione delle Erinni in Eumenides, ossia divinità benigne. A Roma il termine designa solo l’elemento vendicativo. Il vocativo di cui nel primo verso esprime le caratteristiche scivola in enjambement al verso successivo e questo fa leva sulla dottrina del lettore colto. Facta virumè una forma banalmente detta sincopata e sta per “facta virorum”, in realtà esprime sempre il genitivo ma noo è sincopato perché è una iunctura enniana Vindice poenacompl di strumento v.195”adventate” è verbo della proposizione principale. Dal v.193 al v. 194proposizione subordinata relativa propria introdotta dal dativo plurale “quibus” il cui soggetto è “frons” Anguino capillocompl di causa efficiente v. 194 “praeportat”sta per “praesefert”(si porta dinnanzi) Il v.194 ha una costruzione perifrastica, perché la perifrasi è articolata dato che si collegano fronte e petto: è come se la fronte (che per sineddoche è il volto delle Erinni e diventa un doppio indicando la stessa Arianna) esprimesse ciò che non si può vedere che sta nel pectus. v.196”quas” è acc plur femm che introduce una prop subordinata relativa propria. Quas si riferisce a querellas, il soggetto della relativa è ego sottointeso “Imis medullis”compl di moto da luogo figurato espresso con ablativo semplice v.197è un tricolon ascendente con 3 predicativi del soggetto. Furorecompl di causa efficiente 57 TRADUZIONEper questa ragione, o Eumenidi, voi che punite le opere degli uomini con pena vindice, voi alle quali la fronte cinta di capello serpentino esprime ire di un petto ansimante, venite proprio qui, ascoltate i miei lamenti che io, o disgraziate, sono costretta a tirare fuori dalle profonde viscere senza mezzi, furiosa e accecata da una folle rabbia. v.198”Quoniam” apre a una proposizione causale che per anastrofe va dopo il “quae”. Il soggetto è “et haec” mascherato dal pronome relativo (da chiedere al ricevimento) Veraepredicativo del soggetto “et haec” Pectore ab imocompl di moto da luogo v.199da “nolite pati” dipende una infinitiva di cui è soggetto in accusativo “nostrum luctum” e verbo all’infinito “vanescere” vv. 200 e 201esprimono la maledizione vera e propria “Tali mente” e “quali mente” sono in comparatio v.200 198 Qu quŏnĭ m uēr nāsc ntūr pḗctŏreǽ̄ á̄ ǽ̄ ú̄ ‿ăb i ̄mo, ́ DSSS Qu ǣ́ pronome relativo da qui, quae, quod. Caso nom plur femm quŏnĭ má̄ congiunzione (poiché) uēr ǣ́ agg di 1° classe da verus, a, um. Caso nom plur femm nāsc ntūrú̄ indicativo presente di nascor, nasceris, natus sum, nasci 1° coniugazione verbo deponente pḗctŏresost neutro di 3° declinaz da pectur, pectoris. Caso abl sing ‿ăb preposizione mo, ī ́ agg di 1° classe da imus, a, um. Caso abl sing neutro 199 Vṓs nōl tĕ pătī nōstr m uānḗscĕrĕ l ctum, ī ́ ī ́ ú̄ ú̄ SDSS Vṓs pronome personale caso nominativo nōl tĕ ī ́ 2° pers plur dell’imperativo presente di nolo, verbo anomalo senza paradigma (si usa facendone dipendere l’infinito come imperative negativo e si può eventualmente omettere nella traduzione) pătī ī ́ infinito presente da patio, patis, patere. 3° coniugaz in-io diatesi passiva (da rivedere) nōstr mú̄ pronome possessivo da noster, nostra, nostrum. Caso acc sing uānḗscĕrĕ infinito presente da vanesco, vanescis, vanescere. 3° coniugaz ha valenza incoativa (da rivedere) l ctum, ú̄ sost di 4° declinaz da luctus, luctus. Caso acc sing 200 Sḗd quāl sōl m Thēsḗus mē mḗntĕ rĕl quit, ī ́ á̄ ī ́ SSSS Sḗd preposizione quāl ī ́ agg di 2° classe da qualis, qualis, quale. Caso abl sing (rivedere) sōl m á̄ agg numerale da solus, a, um. Caso acc sing Thēsḗus  sost di 2° declinaz da Theseus, Thesei. Caso nom sing mē pronome personale da ego. Caso acc mḗntĕ sost di 3° declinaz da mens, mentis. Caso abl sing 60 rĕl quit, ī ́ 3° pers sing dell’indicativo perfetto da relinquo, relinquis, reliqui, relictum, relinquere. 3° coniugaz 201 T lī mḗntĕ, dĕ , fūnḗstēt sḗquĕ sŭṓsque." á̄ ǽ̄ SDSS T lī á̄ agg di 2° classe da talis, talis, tale. Caso abl sing mḗntĕ, sost di 3° declinaz da mens, mentis. Caso ablativo dĕ , ǣ́ sost di 1° declinaz da dea, deae. Caso vocativo plurale fūnḗstēt3° per sing del congiuntivo presente con valore esortativo da funesto, as, avi, atum, are di 1° coniugaz sḗpronome indefinito da sui, sibi. Caso acc sing quĕ enclitica sŭṓspronome possessivo da suus, a, suum. Caso acc plur que."enclitica 202 H s pōstqu m mǣstṓ prōf dīt pḗctŏrĕ uṓces, SSSS á̄ á̄ ú̄ 203 S pplĭcĭ m sǣu s ēxpṓscēns nxĭă f ctis, DSSS ú̄ ú̄ ī ́ á̄ á̄ 204 nnŭĭt nuīctṓ cǣlḗstūm n mĭnĕ rḗctor. DSSS Á̄ ī ́ ú̄ 205 Quṓ mōt tēll s ātqueú̄ ú̄ ‿hṓrrĭdă cṓntrĕmŭḗrunt SSSD 206 quŏră cṓncūss tquĕ mĭc ntĭă s dĕră m ndus. DSDD Ǽ̄ ī ́ á̄ ī ́ ú̄ Arianna ha rivolto la preghiera alle Eumenidi che nell’immediato non rispondono, risponde Iuppiter che è attento ad amori e tradimenti. Ciò che succede rientra nei mirabilia, ossia l’idea che si scuota il mondo all’intervento di Iuppiter. Tra l’altro i racconti di area semitica avevano già sviluppato questa linearità con la tradizione latina, si pensi alla passione quando muore Cristo. v.202si apre il periodo con una proposizione temporale con “postquam” anticipato dal dimostrativo “has” concordato in iperbato con “voces” che in variatio corrisponde a “querrella”. Ariadnasoggetto sottinteso della principale Suppliciumcomplemento oggetto C’è una metempsicosi di immagini omeriche per cui Omero, poi Catullo che vivifica l’epos con l’amore e poi Virgilio. Manca il tassello della tragedia che filologicamente e materialmente non ci è pervenuta. Annuit numineincarnano questi due termini una figura etimologica, perché “annuit” ha la radice “-nu-“ che rientra in “numine”, e allora si deve tradurre “numine” con il valore etimologico, che è “cenno”. 61 TRADUZIONEDopo che ebbe emesso dal triste petto questi lamenti, chiedendo ansiosamente un supplizio per le crudeli azioni, il reggitore (letteralmente: [“rettore”]) dei celesti annuì con invincibile cenno. Al quale movimento la terra e le terribili distese marine tremarono e il cielo scosse le stelle luccicanti. Invicto numineablativo di mezzo L’ordo verborum andrebbe bene anche senza “numine” nel senso che “annuit invicto” sottinderebbe “numine”; eppure, Catullo lo specifica perché così dà alla parola “caelestum” pure il significato secondo cui le altre divinità non vincono il cenno di Zeus. È come se Catullo introducesse un altro complemento di causa efficiente. Ecco perché “caelestum” è posto tra “invicto” e “annuit”, quando invece di solito il genitivo di specificazione si trova in latino vicino al nome da cui dipende, che specifica. v.205il movimento di cui si parla è quello della testa di Iuppiter, quindi Catullo fa etimologia spiegando implicitamente ai lettori che il “numen” è implicitamente “motus”, non a caso un maestro di Catullo fu Levio, un grammatico v.206prop coordinata alla principale il cui soggetto è “sidera mundus” ??? 202 H s pōstqu m mǣstṓ prōf dīt pḗctŏrĕ uṓces, á̄ á̄ ú̄ SSSS H s á̄ pronome dimostrativo da hic, haec, hoc. Caso acc plur pōstqu má̄ congiunzione (dopo che) mǣstṓ agg di 1° classe da maestus, a, um. Caso abl sing neutro prōf dīt ú̄ 3° pers sing dell’indicativo perfetto da profundo, profundis, profudi, profusum, profùndere, 3° coniugaz pḗctŏrĕ sost neutro di 3° declinaz da pectus, pectoris. Caso abl sing uṓces, sost di 3° declinaz da vox, vocis. Caso acc plur 203 S pplĭcĭ m sǣu s ēxpṓscēns nxĭă f ctis, ú̄ ú̄ ī ́ á̄ á̄ DSSS S pplĭcĭ mú̄ ú̄  sost neutro di 2° declinaz da supplicium supplicii. Caso acc sing sǣu s ī ́ agg di 1° classe da saevus, a, um Caso abl plur. ēxpṓscēns participio presente da exposco, exposcis, expoposci, exposcere. 3° coniugaz caso nom sing nxĭă á̄ agg di 1° classe da anxius, a, um. Caso nom sing con valore predicativo che si può rendere nella traduzione come un avverbio. f ctis, á̄ sost neutro di 2° declinaz da factum, facti. Caso abl plur 204 nnŭĭt nuīctṓ cǣlḗstūm n mĭnĕ rḗctor. Ā́ ī ́ ú̄ DSSS nnŭĭt Á̄ 3° pers sing dell’indicativo perfetto da annuo, annuis, annui, annuere. 3° coniugaz nuīctṓ ī ́ participio perfetto da invinco, invincis, invici, invictum, invincere 3° coniugaz caso abl sing (composto di vinco) (attenzionare apparato critico) cǣlḗstūm agg di 2° classe da caelestis, caelestis, caeleste. genitivo plurale dipendente da “rector”. n mĭnĕ ú̄ sost neutro di 3° declinaz da numen, numinis. Caso abl sing rḗctor. sost di 3° declinaz da rector, rectoris. Caso nom sing 62 210 D lcĭă nḗc mǣstṓ sūstṓllēns s gnă părḗnti ú̄ ī ́ DSSS D lcĭă ú̄ agg di 2° classe da dulcis, dulcis, dulce. Caso acc plur nḗc congiunzione (non) mǣstṓ agg di 1° classo da maestus, a, um. Caso dativo singolare sūstṓllēnsparticipio presente da sustollo, sustollis, sustollere 3° coniugaz caso nom sing s gnă ī ́ sost neutro di 2° declinaz da signum, signi. Caso acc plur părḗnti sost di 3° declinaz da parens, parentis. Caso dativo sing 211 Sṓspĭtem‿E ̆rēchthé ̄u ̄m sé ‿ōste ̄ndí ̄t ui ̄sé ̆re ̆ po ̄rtum. ́ DSSS Sṓspĭtemagg di 2° classe da sospes, sospes, sospes. Caso acc sing masch ‿Ĕrḗchthē mú̄ agg di 1° classe da Erechteus, a, um. Caso acc sing famoso porto eretteo, ossia di Atene, dal nome Eretteo, il fondatore se‿pronome indefinito da sui, sibi. Caso acc ōstḗndīt3° pers sing dell’indicativo presente da ostendo, pstendis, pstendi, pstentum, ostendere. 3° coniugaz u sĕrĕī ́ infinito presente di viso, visis, visi, visum, visere. 3° coniugaz pṓrtum. sost di 4° declinaz da portus, portus. Caso acc sing 212 N mquĕ fĕr nt ōl m, clāss cūm m nĭă d uæ DSSS á̄ ú̄ ī ́ ī ́ œ́̄ ī ́ 213 L nquēntḗm gnāt m uēntī s cōncrḗdĕrĕt geus, SSSS ī ́ ú̄ ī ́ Ǽ̄ 214 T lĭă cṓmplēx m iŭuĕn mānd tă dĕd sse. DSDS á̄ ú̄ ī ́ á̄ ī ́ 215 "Gn tĕ mĭh lōnge iōc ndĭŏr nĭcĕ u ta, DSSD á̄ ī ́ ú̄ ú̄ ī ́ 216 Gn te,á̄ ‿ĕgŏ quem‿ n dŭbĭṓs cōgṓr dīm ttĕrĕ c sus, DDSS ī ́ ī ́ á̄ 217 Rḗddĭte‿ĭn ḗxtrēm nūpḗr mĭhĭ fī nĕ sĕnḗctæ, DSSD á̄ ī ́ 218 Qu ndŏquĭdḗm fōrt nă mĕaá̄ ú̄ ‿ c tŭă fḗruĭdă u rtus DSDD á̄ ī ́ 65 TRADUZIONEinfatti raccontano che allora quando Ègeo affidava ai venti il figlio che lasciava le mura della dea, abbia dato al giovane, abbracciandolo, tali ordini. “O figlio unico, di gran lunga più caro a me della vita, o figlio, che io sono costretto a abbandonare a dubbie circostanze, dato a me proprio adesso nell'estrema fine della vecchiaia, dal momento che la mia sorte e il tuo fervido coraggio hanno strappato te a me che non lo volevo, me a cui sono occhi languidi non ancora saziati dal caro sembiante del figlio, io non ti lascerò andare gioioso nel cuore in festa, né permetterò che tu porti i segni della sorte favorevole ma prima farò uscire dal cuore 219 Ḗrĭpĭt nuītṓ mĭhĭ tḗ, cūi l nguĭdă nṓndum DSDS ī ́ á̄ 220 L mĭnă s nt gnātī cār sătŭr tă fĭg ra; DSSD ú̄ ú̄ ī ́ á̄ á̄ ú̄ 221 Nṓn ĕgŏ tḗ gāudḗns lǣt ntī pḗctŏrĕ m ttam, DSSS á̄ ī ́ 222 Nḗc tē fḗrrĕ sĭn m fōrt nǣ s gnă sĕc ndæ, SDSS á̄ ú̄ ī ́ ú̄ 223 Sḗd prīm m mūlt s ēxprṓmām mḗntĕ quĕrḗlas, SSSS ú̄ á̄ 224 C nĭtĭḗm tērraá̄ ‿ tqueá̄ ‿īnf sō p luĕrĕ f dans, DSSS ú̄ ú̄ œ́̄ 212 N mquĕ fĕr nt ōl m, clāss cūm m nĭă d uæ á̄ ú̄ ī ́ ī ́ œ́̄ ī ́ DSSS N mquĕá̄ congiunzione (infatti) fĕr nt ú̄ 3° pers plur dell’indicativo presente da fero, fers, tuli, latum, ferre. Verbo anomalo ōl m, ī ́ avverbio (allora, un tempo) clāss ī ́ sost di 3° declinaz da classis, classis. Caso dativo singolare (infatti forse nella traduzione viene: “infatti raccontano che allora quando Ègeo affidava ai venti il figlio che lasciava le mura della dea [alla flotta], abbia dato al giovane, abbracciandolo, tali ordini…”). cūm congiunzione (quando) m nĭă œ́̄ sost neutro di 3° declinaz da moenia, moenis. Caso acc sing d uæ ī ́ sost di 1° declinaz da diva, ae. Caso genitivo sing 213 L nquēntḗm gnāt m uēntī s cōncrḗdĕrĕt geus, ī ́ ú̄ ī ́ Ǽ̄ SSSS L nquēntḗmī ́  participio presente da linquo, linquis, licui, lictum, linquere 3° coniugaz gnāt m ú̄ participio perfetto da gnascor, gnasceris, gnatus sum, gnasci verbo deponente di 3° coniugaz. Caso acc masch, uso sostantivato uēntī s ī ́ sost di 2° declinaz da ventus, venti. Caso dativo plurale cōncrḗdĕrĕt 3° pers sing del congiuntivo imperfetto da concredo, concredis, concredidi, concreditum, concredere 3° coniugaz geus, Ǽ̄ sost di 2° declinaz da Aegeus, Aegei. Caso nom sing masch 214 T lĭă cṓmplēx m iŭuĕn mānd tă dĕd sse. á̄ ú̄ ī ́ á̄ ī ́ DSDS T lĭă á̄ agg di 2° classe da talis, talis, tale. Caso acc neutro plur cṓmplēx mú̄ participio perfetto da complecto, complectis, complexum, complectere 3° coniugaz caso acc sing iŭuĕn ī ́ sost di 3° declinaz da iuvenis, iuvenis. Caso dativo singolare 66 TRADUZIONEinfatti raccontano che allora quando Ègeo affidava ai venti il figlio che lasciava le mura della dea, abbia dato al giovane, abbracciandolo, tali ordini. “O figlio unico, di gran lunga più caro a me della vita, o figlio, che io sono costretto a abbandonare a dubbie circostanze, dato a me proprio adesso nell'estrema fine della vecchiaia, dal momento che la mia sorte e il tuo fervido coraggio hanno strappato te a me che non lo volevo, me a cui sono occhi languidi non ancora saziati dal caro sembiante del figlio, io non ti lascerò andare gioioso nel cuore in festa, né permetterò che tu porti i segni della sorte favorevole ma prima farò uscire dal cuore mānd tă á̄ sost neutro di 2° declinaz da mandatum, mandati. Caso acc plur dĕd sse. ī ́ infinito perfetto da do, das, dedi, datum, dare 1° coniugaz 215 "Gn tĕ mĭh lōnge iōc ndĭŏr nĭcĕ u ta, á̄ ī ́ ú̄ ú̄ ī ́ DSSD "Gn tĕ á̄  participio perfetto da gnascor, gnasceris, gnatus sum, gnasci verbo deponente di 3° coniugaz. Caso voc masch, uso sostantivato mĭh ī ́ pronome personale da ego, mei. Caso dativo singolare lōnge agg di 1° classe da longus, longa, longum. Caso vocativo singolare iōc ndĭŏrú̄ comparativo di maggioranza del agg di 1° classe iocundus, a, um. nĭcĕ ú̄ agg di 1° classe da unicus, a, um. Caso vocativo singolare masch u ta, ī ́ sost di 1° declinaz da vita, ae. Caso abl sing 216 Gn te,á̄ ‿ĕgo ̆ quem‿i ̄n dú ̆bi ̆ōs có ̄go ̄r dí ̄mi ̄tté ̆rĕ cāsus, ́ DDSS Gn te,á̄  participio perfetto da gnascor, gnasceris, gnatus sum, gnasci verbo deponente di 3° coniugaz. Caso voc masch, uso sostantivato ‿ĕgŏ pronome personale da ego, mei. Caso nom sing Quempronome relativo da qui, quae, quod. Caso acc sing masch ‿ n ī ́ preposizione (a) dŭbĭṓs  agg di 1° classe da dubius, a, um. Caso acc plur cōgṓr 1° pers sing dell’indicativo presente passivo da cogo, cogis, coegi, coactum, cogere 3° coniugaz dīm ttĕrĕī ́  infinito presente da dimitto, dimittis, dimisi, dimissum, dimittere 3° coniugaz, c sus, á̄ sost di 4° declinaz da casus, casus. Caso acc plur 217 Rḗddĭte‿i ̆n e ̄xtré ̄ma ̄ nú ̄pēr mí ̆hi ̆ fi ̄né ̆ sĕnēct́ æ, DSSD Rḗddĭteparticipio perfetto da reddo, reddis, redidi, redittum, reddere 3° coniugaz, caso vocativo. ‿ĭn preposizione ḗxtrēmá̄ agg di 1° classe da extremus, a, um. Caso abl sing nūpḗr  avverbio (adesso mĭhĭ pronome personale da ego, mei, caso dativo singolare fī nĕ ī ́ sost di 3° declinaz da finis, finis. Caso abl sing 67 225 ndeÍ̄ ‿īnfḗctă uăgṓ sūspḗndām l ntĕă m lo, SDSS ī ́ á̄ 226 Nṓstrōs t lūct s nōstr queú̄ ú̄ ǣ́ ‿īncḗndĭă mḗntis SSSS 227 C rbăsŭs ṓbscūr tă dĭcḗt fērr gĭneá̄ á̄ ú̄ ‿Hĭbḗra. DSDS 225 ndeĪ́ ‿i ̄nfēctá ̆ ua ̆gō sūspḗndām l ntĕă m lo, ́ ī ́ á̄ SDSS ndeÍ̄ avverbio (quindi) ‿īnfḗctăparticipio perfetto da inficio, inficis, infeci, infactum, inficere 3° coniugaz in -io. Caso acc neutro plur uăgṓ agg di 1° classe da vagus, a, um. Caso abl sing neutro sūspḗndām  1° pers sing dell’indicativo futuro semplice da suspendo, suspendis, suspendi, suspensum, suspendere 3° coniugaz l ntĕă ī ́ sost neutro di 2° declinaz da linteum, lintei. Caso acc plur neutro m lo, á̄ sost neutro di 2° declinaz da malum, mali. Caso abl sing 226 Nṓstrōs t lūct s nōstr queú̄ ú̄ ǽ̄ ‿i ̄nce ̄ndí ̆ă me ̄ntis ́ SSSS Nṓstrōs agg possessivo da noster, nostra, nostrum. Caso acc plur t ú̄ congiunzione (affinchè) lūct sú̄  sost di 4° declinaz da luctus, luctus. Caso acc plur nōstrǣ́agg possessivo da noster, nostra, nostrum. Caso genitivo femm plur queenclitica ‿īncḗndĭă sost neutro di 2° declinaz da incendium, incendi. Caso acc plur mḗntissost di 3° declinaz da mens, mentis. Caso genitivo singolare 227 C rbăsŭs ṓbscūr tă dĭcḗt fērr gĭneá̄ á̄ ú̄ ‿Hi ̆bēra. ́ DSDS C rbăsŭsá̄  sost di 2° declinaz da carbasus, carbasi. Caso nom sing ṓbscūr tă á̄ participio perfetto da obscuro, obscuras, avi, atum, are. 1° coniugaz. Caso nom femm sing dĭcḗt 3° pers sing del congiuntivo presente da dico, dicas, dicavi, dicatum, dicare 1° coniugaz. fērr gĭneú̄ sost di 3° declinaz da ferrugo, ferruginis. Caso abl sing ‿Hĭbḗra. agg di 1° classe da Hiberus, a, um. Caso abl femm sing 70 TRADUZIONEQuindi farò appendere all'albero mobile vele scure, affinché il càrbaso tinto di ruggine iberica riveli i nostri lutti (“i miei pianti”) e il fuoco del mio animo (“gli incendi”). TRADUZIONESe l’abitante di Itono santa avrà concesso questa cosa a te, te che hai accettato di difendere la nostra stirpe e la casa di Erètteo, e cioè che tu immerga la mano nel sangue del toro (letteralmente: “che tu cosparga la tua mano nel sangue del toro”) allora (invero) fa’ in modo che 228 Quṓd tĭbĭ s sānctī cōncḗssĕrĭt ncŏlaī ́ ī ́ ī ́ ‿Ĭtṓni, DSSD 229 Qu nōstr m gĕnŭs c sēdḗs dēfḗndĕreǣ́ ú̄ á̄ ‿Ĕrḗchthei SDSS 230 nnŭĭt, t tāur rēspḗrgās s nguĭnĕ dḗxtram, DSSS Á̄ ú̄ ī ́ á̄ 231 T m uērṓ făcĭtoú̄ ‿ t mĕmŏr tĭbĭ cṓndĭtă cṓrde SDDD ú̄ ī ́ 232 H c uĭgĕ nt mānd tăǣ́ á̄ á̄ , nĕc llaú̄ ‿ōbl tĕrĕt tasī ́ ǣ́ , DSDS 233 t, sĭmŭl c nōstrṓs īnu sēnt l mĭnă cṓlles, DSSS V́̄ á̄ ī ́ ú̄ 234 F nēstamú̄ ‿ ntēmn dēpṓnānt ndĭquĕ uḗstem, SSSS á̄ ǣ́ ú̄ 235 C ndĭdăqueá̄ ‿ ntōrtī sūbstṓllānt uḗlă rŭdḗntes, DSSS ī ́ ī ́ 236 Qu m prīm m cērnḗns ūt l tā g udĭă mḗnte SSSS á̄ ú̄ ǣ́ á̄ 237 gnōsc m, Á̄ á̄ cūm tḗ rĕdŭcem‿ tās prṓspĕră s stetǣ́ ī ́ . SSDS Il periodo si apre con il nesso relativo “quod” al verso 228. Quodindica “la quale cosa”. Questo quod ha pure funzione prolettica rispetto alla proposizione del v.230, introdotta da “ut”. v.228si apre un periodo ipotetico del 1° tipo perché “concesserit” è futuro anteriore. Questo si capisce perché dopo il tempo forte è l’imperativo futuro, nel “concesserit” c’è un’idea di certezza espressa dall’orante, in questo caso il padre di Teseo. Allora è sicuramente da intendere come futuro anteriore. Ciò indica che tutto il v.228 sia protasi di un periodo ipotetico del 1° tipo v.231”tum vero facito ut”apodosi del periodo ipotetico del 1° tipo e proposizione principale v.230”ut tauri respergas”proposizione dichiarativa epesegetica resa con il congiuntivo v.229fino ad “annuit” è una relativa propria vv231-232” t mĕmŏr tĭbĭ cṓndĭtă cṓrde H c uĭgĕ nt mānd tă”ú̄ ī ́ ǣ́ á̄ á̄ proposizione completiva richiesta dalla principale/apodosi Tibidativo di vantaggio Conditaparticipio perfetto predicativo dell’oggetto Memori cordeablativo di stato in luogo figurato v.232 nĕc llaú̄ ‿ōbl tĕrĕt tasī ́ ǣ́ coordinata alla subordinata di 1° grado v.233ut simul ac […] invisentinizia una proposizione temporale vv.234-235sono due proposizioni principali rese con congiuntivi esortativi v.236proposizione finale introdotta da “ut” con congiuntivo “agnoscam” v.236il “quam” concordato con “vestem” del v.234 è una strategia: Catullo inarca la sintassi, sta giocando con la preghiera di Egeo ma non ha empateia nei confronti dei personaggi. Egeo sta aspettando la gioia tramite la vela bianca, ma Catullo non si riferisce a “vela”, Catullo per frustrare la speranza di Egeo 71 TRADUZIONESe l’abitante di Itono santa avrà concesso questa cosa a te, te che hai accettato di difendere la nostra stirpe e la casa di Erètteo, e cioè che tu immerga la mano nel sangue del toro (letteralmente: “che tu cosparga la tua mano nel sangue del toro”) allora (invero) fa’ in modo che riconduce il “quam” a “vestem” ma quella “vestem” è quella “funestam”. È una mimèsi drammatica perché Catullo lo lascia libero di esprimersi (Egeo) a differenza delle interiezioni di prima in cui Catullo praticamente interviene. Catullo in empateia lascia pregare Egeo ma insinua una osservazione tipica di uno scrittore onnisciente che sa come andranno le cose e la fa trasparire con l’infrazione grammaticale. C’è infatti una differenza tra simpàteia ed empàteia: la prima si ha quando esplicitamente l’autore interviene nel testo, la seconda si ha quando l’autore scompare del tutto e lascia libero sfogo ai sentimenti del personaggio. Sembra quasi un flusso di coscienza l’empateia, ma qui l’infrazione grammaticale tradisce la presenza del narratore onnisciente. Non a caso “funestam” e “quam” sono all’inizio del verso, esprimendo icasticità colonnare. v.237 cūm tḗ rĕdŭcem‿ tās prṓspĕră s stetǣ́ ī ́ proposizione temporale resa con il futuro semplice “Reducem”predicativo dell’oggetto rispetto a “te” 228 Quṓd tĭbĭ s sānctī cōncḗssĕrĭt ncŏlaī ́ ī ́ ī ́ ‿I ̆tṓni, DSSD Quṓd accusativo del pronome relativo da qui, quae, quod. Caso acc neutro sing. prolettico a “ut” successivo tĭbĭ pronome personale da tu, tui. Caso dativo s ī ́ congiunzione (“se” sānctīī́ participio perfetto da sancio, sancis, sanxi, sanctum, sancìre. 4° coniugaz caso gen sing masch cōncḗssĕrĭt3° pers sing del futuro anteriore da concèdo, concedis, concessi, concessum, concedere. 3° coniugaz ncŏlaī ́ sost di 1° declinaz da incola, ae. Caso nom sing ‿Ĭtṓni, sost di 2° declinaz da Itonus, Itoni. Caso gen sing 229 Qu nōstr m gĕnŭs c sēdḗs dēfḗndĕreǽ̄ ú̄ á̄ ‿Ĕre ̄chthei ́ SDSS Qu ǣ́ nominativo femminile singolare del pronome relativo qui, quae, quod. da concordare con “incola” (si sta riferendo alla dea Atena, infatti a Itono, cittadina della Ftiotide, aveva un culto solido su Atena) nōstr mú̄  pronome possessivo da noster, nostra, nostrum. Caso acc sing neutro gĕnŭssost neutro di 3° declinaz da genus, generis. Caso acc sing c á̄ congiunzione (“e”) sēdḗs sost di 3° declinaz da sedes, sedis. Caso acc plur ? dēfḗndĕreinfinito presente da defendo, defendis, defendi, defensum, defendere. 3° coniugaz ‿Ĕrḗchthei sost di 2° declinaz da Erechteus, Erechtei. Caso gen sing 230 nnŭĭt, t tāur rēspḗrgās s nguĭnĕ dḗxtram, Ā́ ú̄ ī ́ á̄ DSSS nnŭĭt, Á̄ 3° pers sing dell’indicativo perfetto da annuo, annuis, annui, annuere. 3° coniugaz. 72 g udĭă á̄ sost neutro di 2° declinaz da gaudium, gaudii. Caso acc plur mḗnte sost di 3° declinaz da mens, mentis. Caso abl sing 237 gnōsc m, cūm tḗ rĕdŭcemĀ́ á̄ ‿ǣtá ̄s pro ̄spé ̆ră si ̄stet. ́ SSDS gnōsc m,Á̄ á̄  1° pers sing del congiuntivo presente da agnosco, agnoscis, agnovi, agnitum, agnoscere. 3° coniugaz cūm congiunzione (quando) tḗ pronome personale da tu, tui. Caso acc sing rĕdŭcemagg di 2° classe da redux, redux, redux. Caso acc sing masch ‿ tās ǣ́ sost di 3° declinaz da aetas, aetatis. Caso nom sing prṓspĕră agg di 1° classe da prosperus, a, um. Caso nom sing femm s stet. ī ́ 3° pers sing dell’indicativo futuro semplice da sisto, sistis, stiti, statum, sistere di 3° coniugaz 238 H c mānd tă prĭ s cōnst ntī mḗntĕ tĕnḗntem SDSS ǣ́ á̄ ú̄ á̄ 239 Thḗsĕă cḗu pūls uēntṓrūm fl mĭnĕ n bes DSSS ǣ́ á̄ ú̄ 240 ĕrĭ m nĭuĕ mōntī s līquḗrĕ căc men. DDSS Á̄ ú̄ ī ́ ī ́ ú̄ È una similitudine, è quasi una esplicazione dell’amnesia ricordata su Teseo. Quando un poeta latino razionalmente non sa spiegare qualcosa fa una similitudine con un fenomeno osservabile naturalmente. Siccome non sa spiegare l’amnesia improvvisa di Teseo sulla dimenticanza degli ordini a proposito delle 2 vele, Catullo fa una similitudine. Haec mandata liquereproposizione principale Tenentemè participio congiunto che si rende come una proposizione temporale Constanti menteablativo di stato in luogo figurato Ceuforma arcaica che corrisponde a “ut” che dà tenore omerico al testo e introduce una coordinata alla principale in cui il soggetto è “nubes” Liqueresi usa due volte nella traduzione Flaminecompl di causa efficiente 238 H c mānd tă prĭ s cōnst ntī mḗntĕ tĕnḗntem ǽ̄ á̄ ú̄ á̄ SDSS H c ǣ́ pronome dimostrativo da hic, haec, hoc. Caso nom plur neutro mānd tăá̄  sost neutro di 2° declinaz da mandatum, mandati. Caso nom plur prĭ s ú̄ avverbio perché ha la desinenza al neutro. In realtà è comparativo di maggioranza di “prae”. Il superlativo è “primum” 75 TRADUZIONE Questi ordini abbandonarono Teseo che prima li tratteneva nel suo animo stabile (costante) come le nubi cacciate dal soffio dei venti aerei, lasciarono la vetta di un monte innevato cōnst ntīá̄  participio perfetto da consto, constas, constiti, constare. 1° coniugaz. Caso abl sing femm mḗntĕ sost di 3° declinaz da mens, mentis. Caso abl sing tĕnḗntem participio congiunto a Thesea dal verbo teneo, tenes, tenui, tentum, tenere di 2° coniugaz. Caso acc sing masch 239 Thḗsĕă cḗu pūls uēntṓrūm fl mĭnĕ n bes ǽ̄ á̄ ú̄ DSSS Thḗsĕă sost di 2° declinaz da Theseus, Thesei. Caso accusativo cḗu avverbio (come) pūls ǣ́ participio perfetto al nominativo plurale femminile di pello, pellis, pepuli, pulsum, pellere di 3° coniugaz uēntṓrūmsost di 2° declinaz da ventus, venti. Caso gen plur fl mĭnĕ á̄ sost neutro di 3° declinaz da flamen, flaminis. Caso abl sing n bes ú̄ sost di 3° declinaz da nubes, nubis. Caso nom plur 240 ĕrĭ m nĭuĕ mōntī s līquḗrĕ căc men. Ā́ ú̄ ī ́ ī ́ ú̄ DDSS ĕrĭ m Á̄ ú̄ concordare con “ventorum”. Agg di 1° classe da aerius, a, um. Caso gen plur masch nĭuĕ ī ́ agg di 1° classe da niveus, a, um. Caso gen sing mōntī s ī ́ sost di 3° declinaz da mons, montis. Caso gen sing līquḗrĕ 3° per plur dell’indicativo perfetto di linquo, linquis, liqui, lictum, linquere di 3° coniugaz. sta per “liquerunt” (“linquo” è un verbo simplex pro composito rispetto a “relinquo”). Nella resa della seconda frase in traduzione deve essere considerato come un perfetto gnomico con valore di presente (“come le nubi sono solite allontanarsi”), ma vale solo nel secondo caso. căc men.ú̄ sost di 3° declinaz da cacumen, cacuminìs. Caso acc sing 241 t pătĕr, t sūmm prōspḗctumÁ̄ ú̄ á̄ ‿ēx rcĕ pĕtḗbat, DSSS á̄ 242 nxĭaÁ̄ ‿ĭn ssĭdŭṓs ābs mēns l mĭnă flḗtus, DDSS á̄ ú̄ ú̄ 243 C m prīmumú̄ ‿ nflātī cōnspḗxīt l ntĕă uḗliī ́ ī ́ ī ́ , SSSS 244 Pr cĭpĭtḗm sēsḗ scŏpŭlṓrumǣ́ ‿ē uḗrtĭcĕ iḗcit, DSDS 245 mīss m crēdḗns īmm tī Thḗsĕă f to. SSSS Á̄ ú̄ ī ́ á̄ Al v. 241 la prop si apre con una congiunzione avversativa che segna un forte stacco rispetto a prima. 76 TRADUZIONEMa il padre quando cercava dalla sommità della rocca la vista, consumando gli occhi ansiosi in pianti continui (assidui), quando vide all’improvviso i lini della vela gonfia (da intendere al singolare, “il lino”) si gettò a precipizio dalla vetta degli scogli, credendo Teseo perduto a causa di un fato inclemente. v. 241inizia con la principale “at pater” subito interrotta da una prop temporale resa con “ut” Summa ex arcecomplemento di moto da luogo V.243 C m prīmumú̄ ‿ nflātī cōnspḗxīt l ntĕă uḗliī ́ ī ́ ī ́ proposizione temporale (a differenza della temporale di prima, questa indica un momento puntuale mentre quella precedente indica un’azione durativa tipica dell’imperfetto da cui era resa, questa è con il perfetto quindi l’azione espressa non è durativa ma puntuale) V.244”sese iecit” continua la prop principale iniziata al v.241 “at pater” Amissumpredicativo dell’oggetto Immiti fatocompl di causa efficiente 241 t pătĕr, t sūmm prōspḗctumĀ́ ú̄ á̄ ‿ēx a ̄rcé ̆ pe ̆tēbat, ́ DSSS t Á̄ congiunzione avversativam(ma) pătĕr, sost di 3° declinaz da pater, patris. Caso nom sing t ú̄ congiunzione (quando) sūmmá̄ sost di 1° declinaz da summa, ae. Caso abl sing prōspḗctumsost di 4° declinaz da prospectus, prospectus. Caso acc sing ‿ēx preposizione (dalla) rcĕ á̄ sost di 3° declinaz da arx, arcis. Caso abl sing pĕtḗbat, 3° pers sing dell’indicativo imperfetto da peto, petis, petii, petitum, petere. 3° coniugaz 242 nxĭaĀ́ ‿i ̆n āssí ̆du ̆ōs á ̄bsu ̄mé ̄ns lu ̄mí ̆na ̆ flētus, ́ DDSS nxĭaÁ̄ aggettivo di 1° classe da anxius, a, um. Caso acc plur neutro riferito allo stato d’animo ma per enallage è concordato con “lumina”, ossia gli occhi. Si può rendere come avverbio ‿ĭn preposizione ssĭdŭṓsá̄ agg di 1° classe da assduus, assidua, assiduum. Caso acc plur masch ābs mēns ú̄  participio presente concordato con “pater” da absumo, absumis, absumpsi, absumptum, absumere. 3° coniugaz caso nom sing l mĭnă ú̄ sost neutro di 3° declinaz da lumen, luminis. Caso acc plur flḗtus, sost di 4° declinaz da fletus, fletus. Caso acc plur ? 243 C m prīmumú̄ ‿i ̄nflá ̄t̄i có ̄nspe ̄xí ̄t li ̄nté ̆ă ue ̄li, ́ SSSS C mú̄  preposizione 8quando) prīmumavverbio 77 247 Mṓrtĕ fĕrṓx Thēsḗus quālḗm Mīnṓĭdĭ l ctum ú̄ DSSS Mṓrtĕ sost di 3° declinaz da mors, mortis. Caso abl sing fĕrṓx agg di 2° classe da ferox, ferox, ferox. Caso nom sing masch sta per fiero e orgoglioso (esprime il significato una incursione autoriale perché Teseo è ancora orgoglioso di ciò che ha conseguito con Arianna) Thēsḗus  sost di 2° declinaz da Theseus, Thesei. Caso nom quālḗm agg di 2° classe da qualis, qualis, quale. Caso acc sing masch Mīnṓĭdĭ sost di 3° declinaz da Minois, Minoidis. Caso dativo sing l ctum ú̄ sost di 4° declinaz da luctus, luctus. Caso acc sing 248 Ṓbtŭlĕr t mēnteá̄ ‿i ̄mmé ̆mo ̆rī tá ̄lem‿i ̄psé ̆ re ̆cēpit. ́ DSDS Ṓbtŭlĕr t á̄ 3° pers sing dell’indicativo piuccheperfetto da obfero, obfers, obtuli, oblatum, obferre. Verbo anomalo composto di fero, fers, tuli, latum, ferre. mēntesost di 3° declinaz da mens, mentis. Caso abl sing ‿ mmĕmŏrī ́ ī́agg di 2° classe da immemor, immemori, immemor. Caso abl sing tālemagg di 2° classe da talis, talis, tale. Caso acc sing masch ‿ psĕī ́ pronome definito da ipse, ipsa, ipsum. Caso nom sing rĕcḗpit. 3° pers sing dell’indicativo perfetto da recipio, recipis, recepi, receptum, recipere. 3° coniugaz in -io. 249 Qu tūm prṓspēct ns cēdḗntēm m stă căr nam ǽ̄ á̄ ǽ̄ ī ́ SSSS Quǣ́pronome relativo da qui, quae, quod. Caso nom sing femm tūm avverbio (allora) prṓspēct nsá̄ participio presente da prospecto, as, avi, atum, are 1° coniugaz. Caso nom sing femm cēdḗntēm participio presente da cedo, cedis, cessi, cessum, cedere. 3° coniugaz. Caso acc sing m stă ǣ́ agg di 1° classe da maestus, a, um. Caso nom sing femm căr nam ī ́ sost di 1° declinaz da carina, ae. Caso acc sing 250 M ltĭplĭcḗs ănĭmṓ uōluḗbāt s ucĭă c ras. ú̄ á̄ ú̄ DDSS M ltĭplĭcḗsú̄  agg di 2° classe da multiplex, multiplex, multiplex. Caso acc plur ănĭmṓ sost di 2° declinaz da animus, animi. Caso abl sing uōluḗbāt 3° pers sing dell’imperfetto indicativo da volvo, volvis, volvi, volutum, volvere di 3° coniugaz. s ucĭă á̄ agg di 1° classe da saucius, a, um. Caso nom sing femm 80 c ras. ú̄ sost di 1° declinaz da cura, ae. Caso acc plur 251 t pārteĀ́ ‿e ̄x ălĭ flōrḗns uŏlĭt băt Ĭ cchus ́ á̄ á̄ á̄ SDSD t Á̄ congiunzione (ma) pārtesost di 3° declinaz da pars, partis. Caso abl sing ‿ḗx preposizione (da) ălĭ á̄ pronome indefinito da alius, alia, aliud. Caso abl sing femm flōrḗns “verdeggiante”, participio presente da floreo, flores, florui, florere. 2° coniugaz, caso nom sing uŏlĭt băt á̄ 3° pers sing dell’indicativo imperfetto da volito, as, avi, atum, are. 1° coniugaz Ĭ cchus á̄ sost di 2° declinaz da Iacchus, Iacchi. Caso nom sing 252 C m thĭăsṓ Săt rṓrumú̄ y̆ ‿e ̄t Ny ̄sí ̆ge ̆ni ̄s Sí ̄lēnis, ́ DDSDS C m ú̄ preposizione (con) thĭăsṓ è un gruppo religioso, sost di 2° declinaz da thiasus, thiasi. Caso abl sing Săt rṓrumy̆ sost di 2° declinaz da Satyrus, Satyri. Caso gen plur ‿ēt congiunzione N sĭgĕn sȳ́ ī ́  sost di 1° dclinaz da Nysigena, ae. Caso abl plur ??? Sīlḗnis, sost di 2° declinaz da Silenus, Sileni. Caso abl plur 253 Tḗ quǣrḗns, Ărĭ dnă, tŭṓqueá̄ ‿i ̄ncēnsú ̆s a ̆mo ̄ré . SDDS Tḗ pronome personale da tu, tui. Caso acc sing quǣrḗns, participio presente da quaero, quaeris, quaesii, quaesitum, quaerere. 3° coniugaz. Caso nom sing Ărĭ dnă, á̄ sost di 1° declinaz da Ariadna, ae. Caso voc sing tŭṓpronome possessivo da tuus, a, um. Caso abl sing ??? queenclitica ‿īncḗnsŭs participio perfetto da incendo, incendis, incendi, incensum, incendere. 3° coniugaz. Caso nom sing ămṓresost di 3° declinaz da amor, amoris. Caso abl sing 81 Qui l’editore suppone la caduta di almeno un verso, i puntini indicano tale ipotesi. Il problema deriva dal fatto che il verso 254 principia con un pronome relativo da attribuire a un nominativo plurale ma non si sa chi sia, quindi siccome al v.254 si insidia improvvisamente tale pronome relativo si è supposto che perduto ci fosse un verso con un riferimento più esplicito. 254 Qu tumǣ́ ‿ălăcrḗs pāss m lȳmph tā mḗntĕ fŭrḗbant DSSS ī ́ á̄ 255 Ḗuh b cchāntḗs, ēuh căpĭtaœ̄ á̄ œ́̄ ‿ nflēctḗntes. SSSDS ī ́ 256 H rūm p rs tēct quătĭḗbānt c spĭdĕ th rsos, SSDS á̄ á̄ á̄ ú̄ ȳ́ 257 P rs ē d uūlsṓ iāct bānt mḗmbră iŭuḗnco, SSSS á̄ ī ́ á̄ 258 P rs sēsḗ tōrtī s sērpḗntĭbŭs ncīngḗbant, á̄ ī ́ ī ́ SSSDS 259 P rs ōbsc ră cău s cĕlĕbr bānt ṓrgĭă c stis, SDDS á̄ ú̄ ī ́ á̄ ī ́ 260 Ṓrgĭă, qu frūstr cŭpĭ nt āud rĕ prŏf ni, DSDS ǣ́ á̄ ú̄ ī ́ á̄ 261 Pl ngēb nt ălĭ prōcḗrīs t mpănă p lmis SDSS á̄ á̄ ǣ́ ȳ́ á̄ 262 ut tĕrĕtī tĕnŭ s tīnn tūs rĕ cĭḗbant, DDSS Á̄ ī ́ ī ́ ī ́ ǣ́ 263 M ltīs r ucĭsŏnṓs ēffl bānt cṓrnŭă bṓmbos SDSS ú̄ á̄ á̄ 264 B rbărăqueá̄ ‿hṓrrĭbĭl strīdḗbāt tī bĭă c ntu. DDSS ī ́ ī ́ á̄ 265 T lĭbŭs mplĭfĭcḗ uēstī s dĕcŏr tă fĭg ris DDSD á̄ á̄ ī ́ á̄ ú̄ 266 P luīn r cōmplḗxă sŭṓ uēl băt ăm ctu. SSDSú̄ á̄ á̄ ī ́ Qui Catullo sta descrivendo un’altra parte della coperta in cui sono raffigurate le baccanti che sono raffigurate nel vivo del loro rito orgiastico, gli orgia (ci spiega Catullo) non sono ciò che pensiamo modernamente, ma probabilmente trascinati da sostanze stupefacenti facevano ciò che dice qui Catullo. Tra l’altro il fatto che gridassero “euhoe” è sfruttato da Catullo al v.255, perché il primo funge da complemento oggetto di “bacchantes” pur essendo indeclinabile; inoltre “bacchantes” non è sostantivo ma è participio presente. Qui “bacchantes” è un verbo, gridare. Il secondo euhoe è pronunciato dal poeta stesso, quindi è una incursione autoriale Quaesoggetto dei versi 254 e 255. Alacrespredicativo del soggetto concordato con “quae” ma da rendere in avverbio Lymphata mentecomplemento di unione Dal v. 256 al v. 264 sono tutte proposizioni coordinate asindeticamente dove il soggetto è sempre il sottinteso “bacchantes”. “Pars” è sempre al singolare ma il verbo è sempre al plurale perché i vari verbi si riferiscono al plurale sottinteso “bacchantes” Tecta cuspidecompl di unione da legare a “tyrsos” 82 TRADUZIONELe quali allora infuriavano dappertutto alacremente con la mente invasata, gridando euhoe, piegando euhoe le teste. Una parte di queste, con la cima coperta, scuotevano i tirsi, un’altra parte gettavano le membra da un giovenco sbranato, un’altra parte cingevano sé stesse di attorti serpenti, un’altra parte ancora veneravano gli oggetti sacri nascosti dentro le ceste cave, riti che i profani invano desiderano ascoltare, altre percuotevano i timpani con le mani tese o muovevano tintinnii tenui con bronzo liscio, a molte i corni soffiavano rauchi suoni e il barbaro flauto strideva di un suono selvaggio. Splendidamente ornata da tali figure la coperta avvolgendo il letto lo rivestiva con il suo abbraccio. āud rĕ ī ́ infinito presente del verbo audio, audis, audii, auditum, audire. 4° coniugaz. prŏf ni, á̄  sost di 2° declinaz da profani, profanorum. Caso nom plur (pluralia tantum) 261 Pl ngēb nt ălĭ prōcḗrīs t mpănă p lmis á̄ á̄ ǽ̄ ȳ́ á̄ SDSS Pl ngēb ntá̄ á̄ 3° pers plur dell’indicativo imperfetto di plango, plangis, planxi, planctum, plàngere di 3° coniugaz. (percuotere, colpire) ălĭ ǣ́ pronome indefinito da alius, alia, aliud. Caso nom plur femm prōcḗrīsagg di 1° classe da procerus, a, um. Caso abl plur ??? t mpănă ȳ́ sost neutro di 2° declinaz da tympanym, tympani. Caso acc plur p lmis á̄ sost di 1° declinaz da palma, ae. Caso abl plur 262 ut tĕrĕtī tĕnŭ s tīnn tūs rĕ cĭḗbant, Ā́ ī ́ ī ́ ī ́ ǽ̄ DDSS ut Á̄ congiunzione tĕrĕtī ī ́ agg di 2° classe da teres, teres, teres. Caso abl sing tĕnŭ s ī ́ agg di 2° classe da tenuis, tenuis, tenue. Caso acc plur (dovrebbe stare per “tenues”) tīnn tūs ī ́ sost di 4° declinaz da tinnitus, tinnitus. Caso acc plur rĕ ǣ́ sost neutro di 3° declinaz da aes, aeris. Caso abl simg cĭḗbant,3° pers plur dell’indicativo imperfetto da cieo, cies, civi, citum, ciere. 2° coniugaz. 263 M ltīs r ucĭsŏnṓs ēffl bānt cṓrnŭă bṓmbos ú̄ á̄ á̄ SDSS M ltīs ú̄ agg di 1° classe da multus, a, um. Caso dativo plur. da intendere come dativo plurale r ucĭsŏnṓsá̄ agg di 1° classe da raucisonus, raucisona, raucisonum. Caso accmplur ēffl bānt á̄ 3° pers plur dell’indicativo imperfetto da efflo, efflas, efflavi, efflatum, efflare. 1° coniugaz. cṓrnŭă sost neutro di 4° declinaz da cornu, cornus. Caso nom plur bṓmbos sost di 2° declinaz da bombus, bombi. Caso acc plur 264 B rbărăqueá̄ ‿hōrrí ̆bi ̆li ̄ strí ̄de ̄bá ̄t ti ̄bí ̆ă cāntu. ́ DDSS B rbărăá̄ agg di 1° classe da barbarus, a, um. Caso nom sing queenclitica ‿hṓrrĭbĭl ī ́ agg di 2° classe da horribilis, horribilis, horribile. Caso abl sing strīdḗbāt 3° pers sing dell’indicativo imperfetto da strideo, strides, stridi, stridère. 2° coniugaz tī bĭăī ́  sost di 1° declinaz da tibia, ae. Caso nom sing c ntu. á̄  sost di 4° declinaz da cantus, cantus. Caso abl sing 85 265 T lĭbŭs mplĭfĭcḗ uēstī s dĕcŏr tă fĭg ris á̄ á̄ ī ́ á̄ ú̄ DDSD T lĭbŭs á̄ agg di 2° classe da talis, talis, tale. Caso abl plur mplĭfĭcḗ á̄  avverbio (splendidamente) uēstī s ī ́ sost di 3° declinaz da vestis, vestis. Caso nom sing dĕcŏr tă á̄ participio perfetto da decoro, decoras, decoravi, decoratum, decorare. Caso nom sing femm fĭg ris ú̄ sost di 1° declinaz da figura, ae. Caso abl plur 266 P luīn r cōmplḗxă sŭṓ uēl băt ăm ctu. ú̄ á̄ á̄ ī ́ SSDS P luīn r ú̄ á̄ sost neutro di 3° declinaz da pulvinar, pulvinaris. Caso acc sing cōmplḗxă participio perfetto di complector, complecteris, complexus sum, complècti di 3° declinaz. Caso nom sing femm sŭṓ pronome possessivo da suus, sua, suum. Caso abl sing uēl bătá̄  3° pers sing dell’indicativo imperfetto da velo, velas, velavi, velatum, velare. 1° coniugaz. ăm ctu. ī ́ sost di 4° declinaz da amictus, amictus. Caso abl sing ??? (cercare di nuovo il sostantivo per sicurezza) 86
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