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Cézanne: Il Padre della Modernità - Pittura e Realtà, Sintesi del corso di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Storia dell'Arte ModernaCubismoImpressionismoPittura Moderna

Paul Cézanne, uno dei pochi pittori in grado di creare un nuovo modo di guardare la realtà, segna un punto di svolta nella pittura tra Ottocento e Novecento. il suo approccio all'impressionismo, la costruzione formale e spaziale dei suoi dipinti, e la sua influenza sui movimenti avanguardisti del primo Novecento.

Cosa imparerai

  • Come Cézanne ha influenzato le avanguardie artistiche del primo Novecento?
  • Come Cézanne ha trattato i soggetti di paesaggio e figure in suo dipinti?
  • Che temi ricorrenti si possono notare nei dipinti di Cézanne?
  • Come Cézanne ha costruito la forma e lo spazio nei suoi dipinti?
  • Come Cézanne ha influenzato l'impressionismo?

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 05/09/2021

Elisaba08027
Elisaba08027 🇮🇹

4 documenti

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Scarica Cézanne: Il Padre della Modernità - Pittura e Realtà e più Sintesi del corso in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! Paul Cèzanne il “ padre” dell’arte moderna L’opera di Cézanne segna uno spartiacque fondamentale nella pittura a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento . Cézanne è stato infatti tra i pochi pittori nel corso della storia dell’arte capace di creare un modo nuovo di guardare alla realtà, un modo che avrebbe influenzato quanto nessun altro le avanguardie di inizio secolo, che vedranno in lui un maestro, un padre ideale delle proprie ricerche. Cézanne impressionista? Ponte di Maincy, 1879 f Nel dipinto il pittore descrive uno scorcio di paesaggio sul corso del fiume, nella campagna non lontano da Parigi, un angolo che trovava struggente e suggestivo per il passaggio della luce all'ombra, per il trionfo dei verdi e per la magia dei riflessi. Impressionisti sono il tema del paesaggio, la scelta della pittura è en plein air, la volontà di fissare sulla tela l'attimo esatto della visione, la rinuncia all'uso dei disegni preparatori, la costruzione del dipinto interamente affidata al colore. Molto diverso, quasi apposto è l’esito. Se attraverso pennellate brevi e fittissime gli impressionisti arrivano quasi a dissolvere il soggetto del dipinto, Cézanne non rinuncia mai la forma, anzi cerca di rendere gli oggetti nella loro fisicità materiale: non più per mezzo della linea di contorno ma attraverso il colore. La chiave di lettura Il processo di riduzione formale e di infrazione delle regole prospettiche è perseguito ancora più consapevolmente nelle nature morte, come risulta particolarmente evidente in questa tela. Paradossalmente è proprio in questo genere tradizionale e quasi dimesso che Cézanne introduce alcuni tra gli elementi che più saranno decisivi per la rivoluzione linguistica delle avanguardie di inizio Novecento , in particolare di quella cubista. Il soggetto L’apparente semplicità del soggetto non deve ingannare. Come sempre in Cézanne, il dipinto è infatti una costruzione spaziale complessa, che risulta dissimulata così da trasmettere l’impressione di un’opera di immediata lettura. Il primissimo piano è dominato da un tavolo, sommariamente coperto da una tovaglia bianca e spiegazzata, su cui si trovano in grande cesto di frutta ed alcuni semplici oggetti, che torneranno in altri dipinti: un bricco di latte e una zucchina con decorazioni floreali e un vaso di terracotta. Sul lato destro la gamba di una sedia, per il resto esterna al quadro, fa da pendant visivo a quelli del tavolo, sul lato opposto un altro tavolo, un paramento floreale e una sedia conducono lo sguardo verso il fondo della stanza, di cui in alto si intuisce il muro di fondo.Proprio la dialettica tra la forza visiva del primo piano e il distendersi in uno spazio oltre esso conferisce a questa natura morta una certa monumentalità malgrado le ridotte dimensioni della tela. La composizione Cézanne dipinge a partire da un’osservazione diretta della realtà, ma poi arriva a una rappresentazione che trasforma il soggetto depurandolo dai suoi aspetti più affine. Scopo della pittura non deve essere imitare in modo fedele la natura, ma piuttosto costruire una realtà autonoma rispetto i al modello, un’armonia parallela alla natura. L'immagine deve cioè fondarsi su un proprio equilibrio interno determinato da ragioni di tipo formale: iniziava così ad affermarsi il principio- decisivo poi per le Vanguardia- dell’autonomia dei dipinti come sistema di segni che ha in se stesso la propria ragione d’essere. La montagna di Sainte- Victoria, luogo dell’anima. " J i E però questo dipinto una modesta alture vicina alla dimora del pittore a divenire il tema principale dell’estrema produzione di Cézanne, che ne offre molte raffigurazioni, frutto di interminabili sedute di osservazione di quello che chiama il suo motivo. Non è forse un caso che Cezanne sia morto a seguito di una pleurite contratta mentre dipingeva la sua montagna sotto una pioggia battente. Se mettiamo a confronto le due tele dipinte a distanza di un decennio notiamo come, col passare del tempo, lo spazio si faccia sempre meno leggibile secondo le nozioni convenzionali di davanti e dietro, sopra e sotto. “ Nella versione dipinta del 1892 possiamo ancora riconoscere chiaramente la struttura del paesaggio segnata dalla montagna, dal viadotto che taglia in orizzontale la tela, dai volumi delle case in primo piano. In quella del 1902 cambia il punto di osservazione -l’atelier di Cézanne e a Lauves- ma soprattutto lo stile: Cézanne costruisce le forme (case, campi, vegetazione, nubi) mediante accordi contrastati di colori con pennellate vigorose e piatte, mentre i contorni tra le cose sono labili e addirittura dissolti. Solo sommariamente si possono riconoscere una fascia più bassa, dove prevalgono gli ocra e i bruni, a suggerire la campagna, con accenni di costruzioni e una fascia superiore, segnata dal profilo imponente del monte, che grazie alle modulazioni sul tema dominante dell’azzurro sembra fondersi con l'atmosfera circostante. Osservando meglio però, notiamo come i colori del paesaggio siamo stesi tanto liberamente che toni verdi arrivano addirittura a invadere il cielo, come del resto l’azzurro si insinua a sua volta sulla fascia più alta del paesaggio.
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