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CHIRURGIA GENERALE-ANATOMIA ESOFAGO E CONDIZIONI PATOLOGICHE, Appunti di Chirurgia Generale

ANATOMIA ESOFAGO TRIADE ESOFAGEA PROCEDURE DIAGNOSTICHE ACALASIA VARICI ESOFAGEE ESOFAGO DI BARRETT DISORDINI DELLA MOTILITA' TIPOLOGIA DI INTERVENTI CHIRURGICI

Tipologia: Appunti

2017/2018

In vendita dal 21/10/2021

nadia-caffaratti
nadia-caffaratti 🇮🇹

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Scarica CHIRURGIA GENERALE-ANATOMIA ESOFAGO E CONDIZIONI PATOLOGICHE e più Appunti in PDF di Chirurgia Generale solo su Docsity! CHIRURGIA GENERALE 3/10/2018 Esofago L’esofago è il tratto del canale digerente che unisce la faringe con la bocca dello stomaco. L’esofago è un organo cavo a forma cilindrica lungo circa 25 cm. È formato da epitelio squamoso pluristratificato, è assente la tonaca sierosa ed è presente quella avventizia. Ha una struttura a pavimento mucoso (cellule piatte), che poggiano su una membrana basale dove al di sotto si trovano la lamina propria, tonaca mucosa, sottomucosa, tonaca muscolare e avventizia. Le cellule si nutrono attraverso la membrana basale. L’esofago ha una doppia tonaca muscolare: la prima tonaca muscolare più interna formata da fibre circolari, e quella più esterna formata da fibre longitudinali. Tumori nella tonaca mucosa non possono dare metastasi ma sono suscettibili all’asportazione locale. Il passaggio del bolo alimentare attraverso l’esofago, non è dato solo dalla forza di gravità, ma anche dalla contrattilità delle fibre circolari che provocano un’onda di contrazione che ci permette Mucosa Muscolatsa cicotre / di mangiare e bere senza gravità. Mucosa lamina basale, cellulare lasse, fibre circolari, fibre longitudinali avventizia. | vasi entrano nell’avventizia e vanno nel cellulare lasso e nutrono i muscoli. Un punto fondamentale nell’esofago è la linea Z, essa è una giunzione squamo colonnare che divide l’epitelio dell'esofago con l’epitelio cilindrico dello stomaco. Si dovrebbe trovare qualche cm sotto la linea del diaframma, ma alcune persone hanno la linea Z che è risalita al di sopra del diaframma, questo si chiama ernia iacale. Nell’esofago il plesso venoso mette in comunicazione il circolo cavale con il portale. Dal terzo inferiore dell’esofago il sangue arterioso va nella vena porta per poi essere filtrato dal fegato. Questo passaggio non succede se la persona soffre di ipertensione portale, cioè gli alcolisti cronici. Hanno un plesso che anastomizza il circolo portale con quello cavale, saltando il circolo epatico, mandando in circolo così il sangue non trattato che salta la filtrazione del fegato. Il problema sono le varici esofagee cioè vene dilatate, a causa della pressione, che con il passare del tempo diventano varicose e rischiano di rompersi dentro il lume esofageo. Sono vene che decorrono nella sottomucosa sono fragili tanto che basta un colpo di tosse e esplodono. Fisiologia L’esofago ha uno sfintere esofageo superiore UES e uno sfintere inferiore LES, essi non sono veri e propri sfinteri, quello vero è lo sfintere anale. Gli sfinteri dell'esofago sono zone di alta pressione formate da un intreccio di fibre muscolari che si contraggono come degli sfinteri veri e propri. Tre onde peristaltiche vi sono all’interno dell'esofago: ® primarie: fisiologiche progressive. ® secondarie: si sviluppano per irritazione (es. reflusso), non hanno significato. Fanno pulizia verso il basso. ® terziarie: responsabili dello spasmo. Sono patologiche. Le onde peristaltiche si possono misurare attraverso degli specifici strumenti, la contrazione è progressiva, quindi gli anelli si contraggono lungo tutto l’esofago fino a quando arrivano in fondo dove incontrano il LES aperto. Il LES è un’area di aumentata pressione. Segni e sintomi Triade esofagea La triade esofagea è formata da disfagia (sensazione di ostacolo del passaggio del bolo), rigurgito (sensazione che il bolo non arriva in stomaco e torna fuori dalla bocca) e scialorrea (aumento della produzione di saliva che non si riesce a deglutire e viene da sputarla, come per chi ha un bolo carneo, cibo che si blocca in gola). La scialorrea con bolo carneo si può trattare subito con la coca cola, poi con trattamento endoscopico. La patologia più frequente nella popolazione è la MRGE (malattia da reflusso gastro-esofageo). Il sintomo più comune è la pirosi, cioè | sensazione di bruciore retrosternale, dipende non necessariamente da reflusso acido può essere anche reflusso basico quindi acidi biliari. Un altro sintomo della MRGE è il dolore toracico, dolore retrosternale, intermittente o continuo. Altri sintomi sono singhiozzo e tosse. Procedure diagnostiche per studiare esofago, stomaco e duodeno e RXesofago stomaco duodeno (transito): Iniettare un pasto con bario o con pasto grafin, mezzo idrosolubile viene riassorbito nel tempo e non da irritazioni. ®e Gastroscopia EGDS Il dotto pancreatico sbocca nella papilla di Water nella seconda porzione duodenale. Angulus dove lo stomaco si gira in su. Acalasia: mancato rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore LES. Quando il bolo scende per passare, non va, con il tempo lo sfintere si dilata e si chiama sigmoideo (acalasia di terzo grado). | due plessi si distruggono per diversi motivi. Due sintomi possono essere la disfagia paradossa (scende cibo ma non acqua) e rigurgito. Interventi per eliminare l’acalasia Gli interventi per acalasia sono: e dilatare il LES con dei palloncini in poliuretano che prendono la forma e diventano duri come il cemento. Si inserisce dentro la stenosi. e Coniniezione di botulino perché rilascia il muscolo, e si deve eseguire almeno 1 volta all'anno. ® Terzo intervento si prende l’esofago si tira tutto in addome e si divaricano le fibre longitudinali e si tagliano quelle circolari, alla fine si avrà mucosa e sotto mucosa che erniamo attraverso la divaricazione creata > cardiomiotomia di Heller. Il tratto dell’esofago con lo sfintere inferiore bisogna proteggerlo, allora lo si fa ribaltando il fondo dello stomaco che va a coprire la parte operata > plastica secondo DOR. Lo stomaco fa pressione e lo stomaco si gonfia creando una bolla d‘aria che previene il reflusso.
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