Scarica “Ciàula scopre la luna” e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Ciàula scopre la luna Il racconto di Luigi Pirandello “Ciàula scopre la luna” racconta la storia di Ciàula, un giovane Minorato mentale che lavora come manovale in miniera di zolfo, nella Sicilia di fine ‘800. In una notta speciale a fine della giornata a Ciàula viene chiesto di terminare uno scavo. Ed è proprio in questa notte che scopre il fascino e la bellezza della luna. L’unico indumento che indossava Ciàula per lavorare era Camicia che il narratore descrive “un tempo era stata una camicia” perché era molto consumata. Ciàula era molto magro e gli si contavano le costole, aveva le orecchie a sventola ed un sorriso sdentato;. Il secondo indumento più importante per lui era una giacca che secondo il protagonista era una “galanteria”; oltre a questo indossava dei calzoni tutti bucati ed un cappotto tutto rappezzato. Inoltre non aveva le scarpe. Venne soprannominato Ciàula dall’imitazione del verso della cornacchia mentre camminava “crah! Crah!”. Quella sera il suo padrone dopo che si era spogliato gli dice di rivestirsi perché quel giorno “il signore” faceva “notte” che significava che la giornata era ancora lunga. Ciàula era molto stanco ed il problema era solo quello altrimenti dovendo lavorare al buoi non si sarebbe neanche reso conto se era notte o giorno. Infatti la miniera scendeva sotto terra e ci si rendeva conto che era giorno solo quando dalla scala tutta rotta si risaliva verso l’uscita dalla quale si rimaneva abbagliato fino a sentirsi confortati.... In quella miniera Ciàula non aveva paura anche se era un luogo orrende fangoso e buio. Per assurdo aveva paura del buio della notte all’aperto piuttosto che di quello della miniera a causa dell’episodio quando “il figlio di zi’Scarda, già suo padrone aveva avuto il ventre e il petto squarciati dallo scoppia di una mina, ed il suo padrone era stato preso in un occhio. Ciàula dormiva a casa del padrone dove vivevano anche i figli orfani dello stesso, che lo malmenavano e prendevano in giro. Pirandello descrive in modo attento e dettagliato le gallerie della miniera dal buio, al fango, ai rumori provenienti dalla pompa idraulica che eliminava l’acqua che filtrava nelle gallerie tanto da rendere il racconto quasi reale. Ciàula era talmente stanco che le gambe non lo reggevano per cui ad un certo punto dice “basta”. L’unica forza che trova nel risalire la scala era il pensiero del buio della notte . Nel risalire la scala con il sacco che gli copriva quasi il capo vedeva la luce dell’uscita come se fosse giorno anche se in realtà era notte . Il chiarore che vedeva invece era la luna che gli si presenta “come in un fresco, luminoso oceano di silenzio”. La vista della luna lo confortò ed inizio a piangere stupito dalla bellezza di questa luce e per un attimo fu come se le atrocità del suo lavoro in miniera venissero cancellate.