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Ciaula scopre la luna di Luigi Pirandello, Appunti di Italiano

breve riassunto e commento con paragone al Verga dell'opera "Ciaula scopre la luna" di Luigi Pirandello

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 22/07/2019

Fraped2
Fraped2 🇮🇹

4.3

(30)

32 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Ciaula scopre la luna di Luigi Pirandello e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! LUIGI PIRANDELLO CIAULA SCOPRE LA LUNA RIASSUNTO E COMMENTO Riassunto: Ciaula è un povero minatore che lavora tutto il giorno sotto terra e ritenuto dagli altri incapace di capire e provare sentimenti umani. La vicenda è ambientata in Sicilia e Cacciagallina, colui che sorveglia il lavoro dei minatori, quando doveva prendersi uno sfogo, se la prendeva con Zi’ Scarda. Quest’ultimo se la prendeva con Ciaula. Un giorno Zi’ Scarda dice a Ciaula che avrebbero dovuto lavorare tutta la notte, ma lui ha paura del buio. Ha paura del buio da quella volta che il figlio di Zi’ Scarda ebbe un grave incidente in seguito allo scoppio di una mina. A quello scoppio tutti avevano smesso di lavorare ed erano andati sul luogo dell’incidente, tutti tranne Ciaula, che atterrito era scappato a ripararsi in un antro noto soltanto a lui. Nella fretta di andare là, gli si era spenta la lumiera che faceva luce e aveva cercato di trovare l’uscita dalla galleria. In quel momento ebbe paura. Il lavoro con Zi’ Scarda cominciò e quella notte, all’uscita dalla galleria vide la luna, o meglio la scopre perché non l’ha mai vista prima: la sua emozione è così grande e intensa che scoppia a piangere. Ciaula rappresenta tutti gli uomini che, oppressi dall’oscurità dell’ angoscia, aspirano al chiarore delle certezze e che nella bellezza del mondo cercano il riscatto della loro miseria. Commento: Il rapporto tra Verga e Pirandello: due poetiche differenti   La novella pirandelliana affronta da un lato il tema delle dure condizioni di vita nella Sicilia post-unitaria (che si collegano alla scottante “questione meridionale” già presente nella narrativa e nlla novellistica verghiana) ma dall’altro si carica di significati simbolici. La condizione dei lavoratori in questi “formicai” è messa a fuoco da Pirandello innanzitutto tramite il personaggio di Zi’ Scarda. Quest’uomo, benché non più nell’età di poter lavorare, è costretto a farlo per via della morte del figlio che gli ha lasciato “sette orfanelli e la nuora da mantenere”. Zi’ Scarda viene dunque descritto come un povero diavolo irriso anche dai compagni di lavoro, ed è subito caratterizzato per la smorfia che fa con il labbro, ovvero “il suo versaccio solito” per raccogliere “il saporino di sale” di una lacrima. Si tratta di un particolare apparentemente “comico”, una sorta di piccola distrazione (“un gusto e un riposo”) durante le ore passate a picconare. In realtà fra le lacrime di Zi’ Scarda si nasconde un sottofondo “umoristico”. Queste infatti tracciano sul volto del personaggio dei solchi che rimandano per analogia ai terribili cunicoli sotterranei della miniera, dove è morto il figlio di Zi’ Scarda; per lui la lacrima “più salata delle altre” è un modo per ricordarlo. Questo elemento è cioè un misto di patetismo e di comicità, cioè di umorismo, si allontana radicalmente dai modi rappresentativi del Naturalismo e del Verismo. Infatti, se Pirandello non manca di rendere conto del vestiario e dei particolari oggettivi che caratterizzano le figure dei due protagonisti, Pirandello è più interessato a sfumare la resa oggettiva dei due “picconieri” mettendo sotto la lente d’ingrandimento l’interiorità deformata di Zi’ Scarda e di Ciàula. La prospettiva, perciò, non è quella del narratore naturalista che racconta con obiettività la vicenda, né quella del narratore “corale” di Verga, in cui il linguaggio e i giudizi rispetto a quello che viene raccontato appartengono alla stessa società messa in scena. Il darwinismo che c’era in Verga è ancora presente in questa novella fin dalle prime battute del testo: Il “vinto” Zi’ Scarda sa che può sfogarsi con Ciàula, trasferendo su di lui le stesse angherie che lui stesso subisce da Cacciagallina e dai minatori più giovani e forti. Eppure, il centro dell’interesse della novella è dato dalla reversibilità dei rapporti di valore, dall’attenzione allo scavo psicologico ed emotivo, dalla moderna frantumazione dell’io dei personaggi 2 Anche il ragazzo, che manifesta evidenti limiti mentali, è descritto con elementi umoristici: il suo panciotto “bello largo e lungo” è un’elemosina ma appare sudicio di sporcizia; i suoi tratti fisiognomici sono quelli di un essere a metà
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