Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

ciaula scopre la luna-Pirandello, Appunti di Italiano

commento novella "ciarla scopre la luna" Pirandello

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 26/05/2022

kimberly-dervishi-1
kimberly-dervishi-1 🇮🇹

3

(2)

22 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica ciaula scopre la luna-Pirandello e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! La novella Ciàula scopre la luna, tra le più celebri di Luigi Pirandello, fa parte della raccolta “Dal naso al cielo” pubblicata nel 1925 ed inserita nella sistemazione finale di “Novelle per un anno” che raccoglie gli scritti dell’autore dal 1884 al 1936. La vicenda si svolge in una miniera di zolfo in una delle tante che fra 800 e 900 caratterizzavano il paesaggio della Sicilia occidentale e soprattutto dell’agrigentino. Una sera gli operai (picconieri) volevano smettere di lavorare senza aver finito di estrarre le casse di zolfo. allora cacciagallina, il capo della miniera,insoddisfatto del lavoro prodotto in giornata, forza i suoi dipendenti a continuare durante la notte convincendone soltanto due, il veterano Zi’ Scarda (vecchio minatore) e Ciàula, poiché gli altri lo prendevano in giro (“bum”, “con risa e bestemmie” se ne vanno verso il paese di comitini, nell'agrigentino, dove pirandello trascorse diversi periodi della propria giovinezza. )--> uso umorismo. quindi rimasero all’interno della miniera zi scarda e ciaula, ma zi scarda doveva sfogarsi in qualche modo e quindi se la prende con ciaula, semplicemente perchè era piu debole di lui (sotto di se qualcuno più debole, sul quale rifarsi). La narrazione si blocca per un istante e l’autore si concentra sulla descrizione del vecchio lavoratore, che inizia nel delineare la sua strana immagine mentre piega la testa e storce il labbro (“stiracchiò verso il lato opposto il labbro inferiore”) e si conclude con la spiegazione del suo fare e della storia dello scoppio della mina che oltre al suo occhio (“che di tratto in tratto gli colava dall’altro occhio, da quello buono”) gli aveva sottratto anche il figlio per il quale ancora piangeva e raccoglieva le lacrime che derivavano dalla sua perdita, suscitando dapprima una sensazione comica nel lettore seguita poi da una riflessione amara, caratteristica dell’umorismo pirandelliano. ciaula stava andando via e quindi doveva rimettersi il sacco e la camicia (descrizione fisica del personaggio per far capire la fragilità e disarmonia fisica, la sua indecorosa sporcizia e la sua bontà d’animo che si concretizza nei sorrisi dispensati anche a chi lo schernisce). Zi’ Scarda prosegue il suo lavoro aiutato da Ciàula che aveva il compito di trasportare il pesante carico di blocchi di zolfo fin sopra alle gallerie, nel buio della notte, all’aperto. Ciò lo induce a pensare a cosa lo avrebbe aspettato al di fuori dei cunicoli della miniera e assalito dalla paura del buio più assoluto e dal profondo senso di vuoto dell’ambiente circostante. “aveva paura,invece, del buio vano della notte” poiché ogni sera, terminato il lavoro tornava al paese con zi scarda e appena finito di mangiare i resti della minestra si metteva a letto. ma questo perchè? viene usata un’analessi per spiegarlo: la paura che lui aveva del buio della notte gli proveniva da quella volta dello scoppio della mina che uccise il figlio di zi scarda, che era già suo padrone e gli fece perdere anche un occhio. Una volta preso il carico “temendo di non più reggere al peso” arrivó alla salita e solo quando fu agli ultimi scalini se ne accorse e rimase sbalordito, il carico gli cadde dalle spalle e vide la “grande, placida, come in un fresco luminoso oceano di silenzio, gli stava di faccia la luna”. si mise a piangere dalla grande dolcezza e dal gran conforto che sentiva nell’ averla vista. La novella di Pirandello affronta il tema -delle dure condizioni del post-guerra (pirandello insiste molto sulle condizioni terribili cui erano sottoposti i lavoratori delle solfare, coloro che, nei primi anni 90 dell’800, s’erano organizzati nei celebri fasci siciliani e avevano dato luogo a proteste e scioperi, soffocati nel sangue del governo crispi (è stato in carica dal 29 luglio 1887 al 9 marzo 1889 per un totale di 589 giorni) -lo sfruttamento dei lavoratori —> sia per il racconto dello scoppio della mina che per la protesta dei minatori all’imposizione di lavorare oltre orario -disuguaglianze sociali (povertà sottolineata dal fisico di Ciàula) -rinascita ( Alfred Binet ci autorizza a interpretare in chiave simbolica questa novella nell’ambito della maternità come quando alla fine le viscere della montagna rappresentano l’alvo materno in cui lui si sente al sicuro come qualsiasi bimbo nella pancia della mamma e l’uscita all’esterno della miniera dovrebbe significare il momento traumatico del parto carico di sofferenza e profonda inquietudine per il neonato) -tema stupore davanti alla natura (tipicamente romantico ad esempio in un poeta come pascoli) , soprattutto perché il protagonista è un essere primitivo, completamente avulso dalla moderna civiltà dominata dal progresso tecnico e scientifico, che è in grado, proprio per questo, a differenza degli altri operai della miniera, di lasciarsi meravigliare dalla semplicità dello spettacolo naturale. Ciàula è un uomo con la mente da bambino ed è terrorizzato dal buio. Ma non quello della miniera bensì quello della notte. Ciàula è completamente estraniato dal mondo pertanto, di fronte al contrasto tra la bellezza della Natura notturna e le violenze nella miniera, non può far altro che sciogliersi in una commozione liberatoria e fondersi con la natura stessa. A livello contenutistico la novella può essere messa a confronto con altre due grandi opere di autori italiani: il verista Giovanni Verga del XX secolo e il decadentista Gabriele D’Annunzio a lui contemporaneo. Come già riportato nelle prime righe, l’opera può sembrare una ripresa nei temi affrontati nella famosa novella “Rosso Malpelo” di Giovanni Verga, per via delle ambientazioni, del contesto sociale, dei personaggi e la storia stessa. Allo stesso tempo però appare molto diverso lo stile con cui le opere sono state scritte, infatti: nell’opera verista il racconto è del tutto oggettivo, privo di considerazioni e narrato dal punto di vista interno alla vicenda, e al contempo diverso da quello dei protagonisti; mentre In Ciàula scopre la luna, nonostante l’incipit verista, lo scrittore si perde tra i diversi caratteri e personaggi, immedesimandosi in essi, lasciando libero sfogo ai loro pensieri, descrivendo le situazioni che devono affrontare, come si può notare nel momento della risalita dalla miniera di Ciàula. Differenti sono anche i due personaggi principali: Rosso Malpelo viene descritto come un ragazzo che ha sviluppato le proprie caratteristiche e la propria personalità a causa della pressione e delle angherie subite e nonostante ciò, sviluppa anche una propria filosofia di vita, diventando in questo modo un personaggio altamente intellettuale e in grado di prendere coscienza delle sue azioni; al contrario Ciàula non è altro che un povero sventurato afflitto da una minorità mentale che non gli permette di elaborare pensieri articolati su ciò che lo circonda e sul suo agire. Ciàula vive una vita fatta di istinto, ed è per questo che il racconto di Pirandello non ha nessun esito di denuncia sociale, ma è solo un mezzo per trattare un’altra tematica simbolica che è quella della rinascita, come si può notare dalle diverse espressioni utilizzate nelle ultime scene della vicenda, quando più volte la montagna viene descritta come madre, le sue gallerie come il ventre e Ciàula come il bambino nascituro. A livello sintattico il componimento è piuttosto semplice e scorrevole; scritto nei primi anni del Novecento, il lessico è molto simile all’italiano contemporaneo, eccezione fatta per alcuni termini in dialetto siciliano adeguatamente riportati in corsivo. Pirandello inizia presentando l’ambiente della cava, con una descrizione di tipo verista, sul modello verghiano, con uso preciso di termini tecnici (calcara) gergali e dialettali ed espressioni popolari e sintatticamente vicine al parlato (solfara, cace,caruso, picconieri) Poi passa alla descrizione esterna dei personaggi, alla quale si affiancano considerazioni di tipo psicologico, con adozione del punto di vista del personaggio (scemo, come un cane,
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved