Scarica Ciaula scopre la luna - riassunto e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! CIAULA SCOPRE LA LUNA - Novelle per un anno In una miniera di zolfo in Sicilia, una sera il sorvegliante Cacciagallina, con la pistola in mano, ordina ai suoi lavoratori di continuare a lavorare tutta la notte per finire il carico della giornata. Mentre tutti minatori, però, si rifiutano e tornano in paese, solo il vecchio Zi’ Scarda rimane, insieme al garzone Ciàula. Anche se molto stanco, il ragazzo, non può fare altro he obbedire agli ordini di Zi’ Scarda. Gli altri minatori invece se ne vanno in totale tranquillità, scherzando e ridendo come i giovani fanno normalmente. La loro vivacità riesce a mettere un po' di allegria all'interno del buio della cava, che al suo interno nasconde uomini sfiancati dalla fatica come in un formicaio. Zi' Scarda è uno di quei minatori, uno che dentro di sè nasconde un'enorme sofferenza tanto da farsi scappare un lacrima ogni tanto mentre piccona. Gli altri hanno dei vizi tradizionali, come il fumo, il vino. Il suo vizio è quello della lacrima. Quattro anni prima morì suo figlio Calogero, per lo scoppio di una mina, lasciando al padre il compito di manterene i nipoti e la nuora. Nonostante l'età e questa sofferenza lui lavora ancora alla cava, anche con un occhio cieco, lavorando meglio di certi giovani. Cacciagallina visto il poco seguito ottenuto con le maniere forti inizia a usare un tono più gentile per convinecere qualcuno a rimanere alla cava e finire il carico. Zi' Scarda prega il sorvegliante di mandare almeno un uomo in paese, in modo che possa avvisare la sua famiglia che non avrebbero dovuto attenderlo quella notte e ad aiutarlo nel lavoro chiama Ciàula che nel frattempo si stava cambiando i vestiti per tornare a casa. Messo il sacco sulla testa Ciàula riprende la raccolta dello zolfo, per lui non è un problema lavorare la notte, è abituato alla scarsa luce della miniera, dove non ha paura del buio ed anzi si trova perfettamente a proprio agio. Ciàula ha piuttosto un altro tipo di terrore: quello dell’oscurità che troverà all’uscita della cava, all’aria aperta nella notte. Il panico è dovuto ad un’esperienza tragica: tempo prima durante lo scoppio della mina che causò la morte del figlio di Zi' Scarda, Ciàula era scappato a nascondersi in una cavità lontano da tutti, restandovi per molte ore con la lanterna rotta. Quando poco dopo era uscito dalle gallerie deserte nella notte senza luna, si sarebbe aspettato di trovare la luce del sole, come tutti gli altri giorni, invece vide davanti a sè il buio totale e la terribile paura di trovarsi da solo senza vedere nulla di ciò che lo circondava. Di conseguenza il dover rimanere a scavare nella miniera con Zi’ Scarda diventa un motivo di angoscia per Ciàula, soprattutto quando, schiacciato dal carico pesantissimo che trasporta sulle spalle, si avvicina all’ingresso della miniera dove sa che lo avvolgerà il buio terrificante della notte. In realtà Ciàula quando esce dalla cava, per la prima volta, vede la Luna che schiricsce ed illumina il paesaggio circostante. La tensione si scioglie e Ciàula si lascia andare in una commozione liberatoria, piange senza volerlo sentendo la dolcezza proveniente dalla luna, con la sua luce ignara di tutto che illumina ogni cosa indistintamente. Grazie a lei smise di avere paura del buio esterno e riprese le energie per finire il carico prestabilito.