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Cineturismo e territorio - Nicosia - Riassunto - Geografia del turismo, Sintesi del corso di Geografia Del Turismo

Riassunto del libro "Cineturismo e territorio" di E. Nicosia.

Tipologia: Sintesi del corso

2012/2013
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Caricato il 07/02/2013

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Scarica Cineturismo e territorio - Nicosia - Riassunto - Geografia del turismo e più Sintesi del corso in PDF di Geografia Del Turismo solo su Docsity! LA GEOGRAFIA E IL CINEMA La nascita del cinema è per convenzione il 28 dicembre 1895 con la proiezione dei fratelli Lumiere al Grand Cafè a Parigi. In Italia la prima proiezione avviene a Roma il 20 settembre 1905 con “La presa di Roma” di Alberini. Il cinema da questo momento si sviluppa nelle principali città italiane, in una società dove aleggiava il mito del progresso e l'ideologia della modernizzazione, e veniva usato per conoscere luoghi sconosciuti e inesplorati, per fare critica e propaganda, per immaginare e vedere cose che nella realtà non si potevano osservare. La prima fase del cinema è quella del genere muto che si sviluppa negli anni '20-'30, in particolare in alcune nazioni (Inghilterra, Francia, USA) ma in particolare in Germania e Russia. Il cinema di questa fase è caratterizzata dal bianco e nero obbligato e dall'arte del mimo, il che rendeva limitate le tematiche possibili da affrontare (politica e propaganda; horror – Dracula Primo, Frankenstein; comicità – Stanlio e Ollio). La seconda fase va dagli anni '30 agli anni '60 ed è la fase caratterizzata dai grandi cambiamenti (sonoro e colore – con il technicolor di cui beneficiano per primi Biancaneve e i sette nani nel '37 e Via col vento nel '39) e dalla transizione in cui trovavano ancora posto le vecchie tecniche data la dispendiosità delle nuove. Nel primo dopoguerra la Germania lascia il ruolo di leader agli USA degli studios holliwoodiani dove si diffonde il cinema di Eva contro Eva, Cantando sotto la pioggia e Quarto potere che in Europa sembra irraggiungibile. In Italia arrivano però alcune risposte forti con i vari interpreti Totò, Mastroianni, Sordi, Gassman, De Sica, Magnani, Loren e Lollobrigida oltre a Fellini come regista. La terza fase si sviluppa già dalla fine degli anni '60 ma raggiunge la sua pienezza solo negli anni '70-'80 in cui i principali mutamenti riguardano l'uso degli effetti speciali ed il nuovo ruolo del cinema inteso sia come svago sia come strumento di dibattito sociale. In molti casi si ha la sensazione che il pubblico cerchi qualcosa di distensivo e meno contenutistico, dando a volte interesse a tematiche erotico-sessuali ed in generale a commedie di bassa lega. Una altro filone che si impone è quello fantascientifico che ha come capostipite 2001: Odissea nello spazio del '68, oltre al filone di film di protesta come Arancia meccanica del '71. L'ultima fase della storia del cinema è quella moderna che si sviluppa dagli anni '90 ad oggi e che vede l'utilizzo di effetti speciali e tecnologie all'avanguardia e la produzione commerciale del cinema. La cinematografia diventa semplice ludismo, prodotto di mercato e mezzo pubblicitario. Ma, nonostante il consumismo cinematografico abbia eroso gli aspetti ed il significato profondo del cinema, non sono mancati comunque film di elevato spessore in cui sono affrontate tematiche sociali. I paesaggi del cinema sono paesaggi dello schermo, non sempre reali ed oggettivi come qualsiasi paesaggio artistico in genere. Il paesaggio racchiude gli spazi, le tracce del passato, gli uomini, e per questo il cinema può essere utilizzato come strumento per l'insegnamento e la ricerca in campo geografico, come documento di informazione. Il paesaggio cinematografico è paragonabile ad un personaggio, e perciò è possibile comprendere le caratteristiche delle realtà regionali oppure ricostruire l'evoluzione del territorio stesso, tenendo comunque conto che il cinema, pur strumento interpretativo, isola ed evidenzia solo alcuni aspetti della realtà. Un genere degli albori del cinema è quello dei film panoramici che si componevano di vedute scenografiche, che permetteva di vedere e dunque viaggiare da un luogo all'altro, e che diede vita al site-seeing urbano. In quanto site-seeing il cinema crea una propria passeggiata architettonica che impegna la visione in rapporto al movimento. Negli anni '20 la città divenne un laboratorio di film con Berlino, sinfonia di una grande città, Metropolis (evidenzia il legame che cinema e città condividono) e L'uomo con la macchina da presa (evidenzia come il cinema muove e si muove con la città), tutti esempi in cui lo spazio urbano diventa qualcosa in più del mero oggetto della pellicola. Ogni luogo e ogni città può essere, oltre che un esterno, anche una location naturale, indissolubilmente legata ai suoi luoghi ed agli elementi che la caratterizzano. In Italia il movimento neorealista mostra la fisicità della strada e della società con Ladri di biciclette e Uccellacci e uccellini. L'eredità del neorealismo è raccolta e arricchita da Fellini, Antonioni, Visconti, Bertolucci, Pasolini, Olmi. In particolare è interessante come Antonioni stravolga i canoni e le convenzioni del cinema classico per quel che riguarda il rapporto tra figura e sfondo, facendo saltare avanti lo sfondo in cui il protagonista si perde e rendendo così lo spazio filmico luogo che acquista un significato autonomo, non più coincidente con quello della narrazione. In ogni caso il cinema tra esterno ed interno descrive la vita collettiva e quella privata e ogni genere di rapporto e processo sociale. La città è il luogo per eccellenza in cui si dipanano i rapporti ed i processi sociali. ROMA – considerata sin dal periodo del cinema muto un set ideale per contesto e scenografie naturali. Vi sono alcuni luoghi resi celebri dai film oggetto di visita di turisti, in particolare per quanto riguarda Via Veneto, la Fontana di Trevi, Porta Pinciana messi in scena in La dolce vita ed altre legate a Campo de' fiori, Roma città aperta, Vacanze romane, Accattone, Caro diario, Il talento di Mr. Ripley e Il gladiatore. Ma la fortuna cinematografica di Roma la fece Cinecittà. NEW YORK – diviene fin da subito il centro dell'industria cinematografica americana, leadership che perderà a favore della California dopo la Prima Guerra Mondiale. Le strade, i parchi, i grattacieli della città diventano luoghi veri, luoghi tra cui lo spettatore si muove ed in cui entra, in film come Colazione da Tiffany, Io e Annie, Manhattan, Autumn in New York, Taxi Driver, La febbre del sabato sera, Il braccio violento della legge, Harry, ti presento Sally, C'era una volta in America, La 25a ora, senza dimenticare che New York è stata la città legata a film di supereroi. LOS ANGELES – l'età dell'oro per le case di produzione cinematografica americane inizia alla fine degli anni '20 in coincidenza con il crollo della borsa di Wall Street, e gli studios sono concentrati ad Hollywood. Los Angeles piace come location per il mare, per un'atmosfera antitetica rispetto alle metropoli come New York, Parigi e Londra che fanno da cornice a film come Get shorty, The aviator, Quarto potere, Giungla d'asfalto, Cantando sotto la pioggia, Gioventù bruciata, Il laureato, Blade Runner. PARIGI – nonostante sia la città che ha ospitato la prima proiezione cinematografica pubblica della storia, Parigi, che subisce la leadership incontrastata prima di Berlino e poi delle città americane, comincia a dare le proprie ambientazioni negli anni '50 e quasi da subito nasce il binomio Parigi- amore come Cenerentola a Parigi, Ultimo tango a Parigi, Midnight in Paris. Molti dei luoghi più famosi diventano location in film come Fino all'ultimo respiro, Frantic, The dreamers. Altre location invece devono la propria fama proprio a dei film come, in particolare, nel caso di Il favoloso mondo di Amelie. LONDRA – la Gran Bretagna ha dato molto allo sviluppo del settore cinematografico ed è stata la terra natale di molti attori e registi che fanno parte della storia del cinema, ma tra i paesi produttori ha occupato sempre gli ultimi posti sul mercato internazionale, perciò importanti registi come Hitchcock sono stati costretti a girare i propri film altrove. Le pellicole che hanno scelto Londra come set sono comunque innumerevoli e differenti tra loro: vari film legati a Jack lo Squartatore o Sherlock Holmes, film della saga di 007, oltre a film come Tutti per uno, Arancia meccanica. Ma è dagli anni '90 che Londra diventa un set di successo internazionale con Shakespeare in love, Notting Hill, Il diario di Bridget Jones, la saga di Harry Potter, Quattro matrimoni e un funerale. conoscere meglio il turista e dunque per capire che tipo di proposta può conquistarlo. Tra le motivazioni inserite dalla letteratura tra quelle possibili ci sono le categorie generali e scontate di leisure e relax, poi ci sono quelle relative a nuove mode e tendenze come il desiderio di conoscere le radici, le tradizioni ed il folklore di un territorio, di apprezzarne le specificità enogastronomiche, di recuperare il proprio benessere psico-fisico, di fare shopping, o quelle legate ad eventi sportivi, religiosi, culturali o collegate al business. In queste categorie di motivazioni si può inserire anche quella legata alla visione di un film, specificando che però c'è differenza tra un turista che acquista un prodotto turistico spinto dalla visione di un film ed un turista che subisce il fascino di una o più immagini evocate da un luogo. La scelta di girare un'opera cinematografica o televisiva in un'area genera una serie di effetti sia sul turismo sia sulle attività economiche e sociali del territorio. Può infatti attrarre nuovi visitatori o incoraggiare il ritorno di chi già c'era stato in quel luogo, ma produce anche un effetto diretto dato dalla presenza del cast e della troupe sul territorio per le riprese, i quali necessitano di servizi turistici (di ospitalità, ristorazione,...) e di altro genere. Determinare un rapporto quantitativo tra film o fiction e flussi turistici è praticamente impossibile, ma quello che è da analizzare è l'aspetto motivazionale che spinge il turista a recarsi in quel luogo. I fattori che inducono a viaggia si possono dividere in push (voglia di evasione dall'ambiente abituale, relax, prestigio interazione sociale, regressione verso atteggiamenti adolescenziali, educazione, fantasia, novità) e pull (location, performance, personalità). Si possono poi individuare 5 fasi che caratterizzano il processo decisionale di acquisto di un prodotto turistico: nascita del desiderio, ricerca di informazioni, selezione delle alternative, scelta della destinazione, acquisto vero e proprio. I cineturisti si possono dividere in 3 categorie: cineturisti veri e propri (coloro che hanno maturato dopo la visione di un film un interesse che li ha motivati al viaggio), cineturisti jest-setter (coloro che hanno come intenzione quella di visitare un luogo rappresentato in un film per dirci di esserci stati), cineturisti per caso (coloro che scelgono una destinazione senza sapere che in quel luogo ci sia stato girato un film, lo scoprono dopo e per questo diventano comunque fruitori della risorsa). Uno spettatore può essere invece un iconauta (colui che ama viaggiare con lo sguardo), un cinenauta (colui che sceglie di guardare un film e sposta la propria attenzione dai personaggi al paesaggio che fa da sfondo alla storia), un cinenauta per caso (colui che si concentra sugli elementi narrativi e vede ogni paesaggio come semplice sfondo). Gli effetti positivi che un film o una fiction possono determinare sul territorio dipendono certamente dal riscontro che l'opera ottiene, ma anche dall'atteggiamento dei produttori nei confronti della comunità locale (nel caso di Goathland nel North Yorkshire si è avuto un incremento molto significativo per la serie Heartbeat e per i film su Harry Potter). Le potenzialità del cineturismo sono molteplici: è un veicolo di attrazione per nuovi e vecchi turisti, è uno strumento che può ampliare il target market di una destinazione, è uno strumento di valorizzazione del territorio. Ma a volte il fenomeno del cineturismo provoca anche effetti negativi in termini di aumento dei prezzi, del traffico, la perdita della privacy e tutta una serie di inconvenienti legati all'aver oltrepassato la capacità di carico della località. I LUOGHI DEL CINEMA L'ambiente, i luoghi, il set (le location) hanno sempre rappresentato una delle componenti essenziali per la realizzazione di un film, che vive del genio dei registi e del fascino degli attori, ma anche dei luoghi in cui è stato girato. Le location sono in genere individuate, sulla base della lista degli ambienti fornita di solito dal regista, dal location manager (spesso legati alle Film Commission) su indicazione dello scenografo ed in collaborazione con regista regista stesso e direttore della fotografia. Il perché i film e le fiction inducono turismo non è limitato alla bellezza dei paesaggi messi in scena, ma ha anche a che fare con i luoghi, i temi del film, le sequenze e le relazioni tra personaggi. È cioè la magia del film nel complesso che rende appetibile turisticamente il set. Un film o una fiction non sono girati per promuovere il turismo ma indirettamente ciò si può del product placement, attraverso la rievocazione di prodotti tipici e luoghi noti del territori lucano. Appare singolare la scelta del regista di non includere Matera, già celebrata in altre pellicole, a favore di aree rurali e meno conosciute, con il chiaro scopo di promuovere questi luoghi. Tutto il film concorre, come racconto di un viaggio, a far acquisire allo spettatore tutta una serie di informazione sul territorio e sulle sue tradizioni. Sei gruppi di azione locali hanno aderito al progetto perché è stato un efficace mezzo di promozione turistica, sia perché l'immagine che emerge rispecchia le linee guida alla base delle politiche di sviluppo dei gruppi di azione locali. Il governo regionale ha deciso di aderire al progetto con un finanziamento di 300mila euro, il che ha riscosso riconoscimenti tra cui quello di miglior investimento delle risorse comunitarie. Il film ha riscosso buon successo e buona critica anche a livello nazionale, ma la cosa più in evidenza è come la proposta di un paesaggio simbolico-metaforico, che lega la storia ai luoghi del set, abbia consentito di valorizzare l'identità specifica del territorio ed ha contribuito a crearne un'immagine che è andata ad identificare quel territorio. GRAN BRETAGNA – il Visit Britain è l'ente governativo con l'obiettivo di promuovere la GB come destinazione turistica. Una delle partnership più longeve ed importanti dell'ente è quella con l'industria cinematografica, tanto da poter considerare VB un pioniere nell'utilizzo di film e produzioni televisive come leve di marketing turistico. Uno strumento utilizzato è la movie map fin dal 1996, un supporto sviluppato in formato cartaceo o elettronico che individua e presenta le location cinematografiche di uno o più film in un certo territorio. Quando il fenomeno del cineturismo era poco diffuso la movie map poteva essere vista sia come strumento di marketing strategico in grado di creare nuove motivazioni di viaggio, sia come una specie di guida che i turisti possono usare per scoprire luoghi e risorse. Un'altra operazione di successo della VB è stata, con l'aiuto della Warner Bros, la creazione della mappa per il primo film di Harry Potter, in coincidenza con l'uscita del film. In questo caso il successo della movie map è stato limitato ad un solo anno perché la WB ha concesso alla VB la licenza per l'utilizzo dei loghi solo per questo arco temporale. L'impostazione della VB è stata recepita da altri enti turistici, limitati a certe destinazioni come Londra con la Visit London, che ha creato 5 movie map (per Love Actually, Closer, Bridget Jones, Thunderbirds, Match point) con lo scopo di mostrare le aree meno conosciute ed alcune attività legate alle tematiche del film stesso (zone di tendenza per Match Point, zone di shopping per Bridget Jones,...). FRANCIA, INGHILTERRA & SCOZIA – il successo de Il codice Da Vinci ha spinto la Columbia Pictures ad acquistare i diritti del libro per farne nel 2006 il film girato da Ron Howard. Dato il potenziale economico è stata creata una partnership come mai prima, tra la compagnia di trasporti Eurostar, la CP, e gli enti per il turismo francese, inglese e scozzese (ma senza film commission). I tre enti hanno creato un sito web dedicato alla scoperta dei luoghi del film, alle attrazioni delle location e al come visitarle, ai backstage e alla movie map del film. Da questa partnership di successo i tre paesi hanno incrementato il profilo delle loro destinazioni a livello mondiale, oltre ad aver ottenuto risultati rilevanti. È difficile naturalmente individuare il reale indotto cineturistico, ma è chiaro anche che il successo internazionale di un film non basta a stimolare gli spettatori a visitare le location. NUOVA ZELANDA – fino a qualche anno fa non rientrava tra le principali mete turistiche, ma grazie alla trilogia de Il Signore degli Anelli, in cui la Nuova Zelanda è stata protagonista importante sugli schermi di una delle più grandi produzioni della storia del cinema, è riuscita a cogliere il fenomeno mediatico generato dai film e si è posizionata come attraente destinazione turistica. Da una ricerca della Tourism New Zealand si riscontra che è aumentato il grado di conoscenza della Nuova Zelanda grazie al film, che a volta spinge al viaggio come motivazione primaria. Per il raggiungimento di questo obiettivo sono state attuate strategie di destination branding, con il coinvolgendo organi governativi nel finanziamento del film, con la coordinazione di 4 agenzie governative, turistiche e non solo, con un'attività di public relation attraverso stampa, conferenze, eventi,..., con la creazione dello slogan New Zealand is Middle-Earth, con l'adesione al progetto della compagnia aerea di bandiera, ed anche con la scelta del timing dell'opera in tre uscite (pur se il film è stato girato in un'unica soluzione). C'è poi da dire che il governo neozelandese è intervenuto nel progetto dell'opera filmica andando ad influire in determinate scelte solitamente lasciate a regista, scenografi, autori e casa di produzione (inclusa la decisione di dividere il film in 3 parti) e svelando una cooperazione anche con gli enti turistici che può essere di esempio. Dopo l'uscita del primo film gli arrivi sono aumentati del 9% circa ed il livello si è mantenuto alto fino al 2006. Il progetto de Il Signore degli Anelli è stato un ottimo esempio di sinergia e organizzazione che ha portato al raggiungimento di ottimi risultati, sull'obiettivo di costruire per il paese una nuova identità essenzialmente cineturistica, per cui la Nuova Zelanda non ha rafforzato ma rinnovato il proprio brand. Accanto a questi effetti positivi, a cui si aggiungono quelli relativi alla crescita del settore commerciale, si sono verificati effetti negativi, come l'aumento del costo delle abitazioni, del costo del lavoro e la crescita di problemi ambientali legati al superamento della capacità di carico delle destinazioni. Ci si deve chiedere poi quanto possano durare gli effetti generati da una singola pellicola. CALIFORNIA DEL SUD – Sideway del 2004 è diventato un caso di successo cineturistico con la sua struttura road movie che supporta l'esperienza del viaggio nelle aziende vinicole della California del Sud. Dietro il film c'è il lavoro e l'attività degli enti locali, della camera di commercio e della Film Commission di Santa Barbara che insieme hanno attuato un piano di marketing per raggiungere, con successo e con soli 24mila dollari, gli obiettivi prefissati di trarre dal film visibilità internazionale e aumentare i flussi turistici. La strategia è stata quella di collegare gli aspetti reali dell'esperienza turistica all'esperienza di viaggio del film. Il punto forte delle azioni promozionali è stata la Tour map, vista da oltre 100mila persone, il che ha provocato un processo a catena che ha amplificato la promozione del film e incrementando i flussi turistici del 15% in un anno. È questo un chiaro esempio di co-marketing in cui si costruiscono alleanze tra aziende per ottenere benefici economici e di immagine, che hanno tra l'altro creato 50 pacchetti turistici, aumentato il traffico sul web del 30%, ottenuto citazioni dai media e avuto un'audience di 103 milioni di persone. In poco tempo Sideways è diventato un cult per gli amanti, e non, del vino ed è un esempio di ottimizzazione delle risorse del territorio, senza stravolgere la destinazione turistica né il film, ma avvalorando entrambi attraverso una collaborazione efficiente. GALLES DEL NORD – l'area del Galles in generale ma in particolare quella del Nord offre da sempre paesaggi e location tra le preferite dai cineasti e dai produttori di film. Questi luoghi hanno ospitato vari successi televisivi britannici e alcuni film di successo internazionale come Tomb Raider 2, Il primo cavaliere, 007: Dalla Russia con amore. Gli impatti economici derivanti dal rapporto cinema/territorio sono stati riconosciuti da sempre da parte delle autorità preposte alla gestione dello sviluppo economico, ma tali effetti positivi non si sono estesi oltre il periodo di permanenza sul territorio della troupe. Per questo motivo nel 2003 due importanti enti gallesi hanno deciso di unire le proprie forze per lavorare congiuntamente per il raggiungimento dell'obiettivo comune di estendere gli effetti positivi creati dal legame cinema/territorio sul lungo periodo. Questi enti hanno creato una sorta di itinerario in grado di valorizzare luoghi e temi legati a produzioni cinematografiche e televisive che il Galles del Nord ha ospitato. Una spinta notevole alla promozione di questo progetto è arrivato con il lancio della Movie map North Wales, che illustra 30 location cinematografiche e televisive dislocate sul territorio. Inoltre spesso le produzioni scelgono come location siti rinomati dal punto di vista storico-culturale, per cui appare ancora più forte la relazione tra turismo cinematografico e culturale. Allora l'itinerario creato dagli enti gallesi non consente solo la fruizione ordinata e guidata di alcune risorse, ma anche di sviluppare un progetto in costante evoluzione con l'obiettivo di valorizzare un patrimonio, quello culturale, che è a disposizione dei turisti e, ancora di più, dei residenti. Ciò che ha spinto alla creazione delle FC è stata la volontà di promuovere e valorizzare il territorio ed il patrimonio culturale, solo in un secondo momento si è compreso il potenziale di vantaggi economici per la presenza di una troupe sul territorio. Le modalità operative e le attività delle varie FC italiane sono variabili a seconda delle caratteristiche del territorio in cui operano, ma in generale la forma più evoluta di FC è quella che prevede una partnership tra settore pubblico e soggetti privati. In Italia, diversamente per esempio dalla Gran Bretagna, le FC non fanno l'attività di promuovere la location in sinergia con la distribuzione del film nelle sale, mentre sono presenti tutte le altre attività di attrazione delle produzioni, di location scouting, di assistenza alla produzione, di interfaccia con le amministrazioni, di coordinamento, di promozione, di comunicazione. Il primato di FC in Italia spetta al Veneto, leader di percorsi turistici con 250 itinerari, seguito da Lazio e Campania. Le società di produzione esecutiva del settore cinematografico gestiscono e supervisionano tutte le produzione che scelgono un territorio come set per un film. Di solito questi enti si presentano come una srl con un numero di circa 10 dipendenti (che possono arrivare a 300 durante la lavorazione del film). Il fatturato si aggira intorno a 1 milione di euro, ma il budget amministrato va dai 10 ai 20 milioni. Nel 2005 sono stati 28 milioni gli euro mossi in Italia dalle produzioni cinematografiche, per la maggior parte in Venero e Lazio (Roma da sola ospita più di 1/3 delle produzioni cinematografiche). Una grossa fonte di guadagno per i territori sono le spese delle produzioni durante la lavorazione del film e dunque per il territorio che viene scelto si presentano opportunità significative per l'economia dell'area sotto vari aspetti: impatto economico diretto ed immediato, contributo all'occupazione, professionalizzazione delle risorse umane e consumi turistici. La produzione richiede al territorio la presenza di prodotti, beni, servizi, professionalità, aziende specializzate e strutture, non solo, ma in prevalenza, nel comparto turistico. Tra le ricadute dirette ed indirette per il territorio ospitante c'è quella occupazionale che può riguardare solo il periodo della lavorazione ma che può anche prospettarsi in forma permanente, dato che la specializzazione di un certo numero di persone fornisce occasione per le realtà imprenditoriali locali di crescere ed acquisire un know how utile anche per altre esperienze. Nel 1985 viene istituito il Fondo Unico per lo Spettacolo e viene disciplinato tutto il settore degli interventi a favore delle attività di spettacolo. Con il FUS nascono il Consiglio Nazionale dello Spettacolo, l'Osservatorio dello Spettacolo ed una serie di contribuiti e agevolazioni fiscali attraverso la defiscalizzazione degli investimenti nella cultura. Nel '92 il Ministero del Turismo e delle Spettacolo viene inglobato in quello per i Beni e le attività culturali. Si sono susseguiti negli anni una serie di norme che hanno snellito le procedure. Nel 2010 si è registrata un'evoluzione degli strumenti di sostegno regionale che ha permesso alle imprese operanti nel settore cinematografico di poter usufruire anche di finanziamenti diretti, per l'istituzione dei “film fund” in molte Regioni, che hanno aumentato il vantaggio competitivo del territorio ospitante la produzione. Comunque la capacità di attrazione di un territorio per il produttore non si riduce ad una competizione tra fondi, ma è un mix tra efficienza dei servizi erogati dalle FC, della trasparenza amministrativa, del coordinamento con livelli sub-regionali, della snellezza delle procedure, dello sviluppo economico del territorio. In 4 anni tra 2006 e 2009 le risorse che le varie Regioni hanno messo a disposizione dello sviluppo e della produzione cineaudiovisiva sono quintuplicate. La Spain Film Commission è nata nel 2001 ed oggi la Spagna è il primo paese in Europa per numero di FC (48). I produttori internazionali scelgono la Spagna perché è dotata di una efficiente ed economica rete di FC. I finanziamenti per l'audiovisivo provengono essenzialmente dall'Istituto ICAA. Il prestito bancario è lo strumento principale per la produzione cinematografica spagnola (circa 30 milioni all'anno), a cui si aggiunge il crescente numero di Fondi Regionali. Il potenziamento e la modernizzazione delle infrastrutture cinematografiche è uno dei segnali e per far conoscere le risorse turistiche della zona di Campo de Calatrava. L'itinerario interessa in particolare 4 comuni, ma è progettato per favorire turisticamente anche le zone limitrofe, dove ad esempio sono state collocate sculture relative alla filmografia di Almodovar. È stato anche creato un museo che accoglie un'esposizione permanente della filmografia del regista, ed un parco dedicatogli. Lanzerote è dove, insieme con Madrid, Gli abbracci spezzati del 2009 è stato girato da Almodovar. Su quest'isola, che compare anche in Il fiore del mio segreto, è stata scelta in particolare per le sue bellezze paesaggistiche e naturali. La Spagna è sempre stata una meta ambita dai turisti di tutto il mondo, in particolare, negli ultimi 20 anni, dai giovani. Almodovar con i suoi film ha immortalato la Spagna nelle sue mille sfumature (la Spagna culturale, quella giovane, quella artistica, quella tradizionalista ma soprattutto quella libera, moderna e democratica) e ciò ha incrementato il turismo suscitando interesse nello spettatore. In particolare Lanzerote spera di incrementare il turismo grazie al contributo di Almodovar con i suoi film. Ne La Mancha nei due anni seguenti all'uscita del film Volver si è registrato un notevole aumento dei flussi turistici, il che è da imputare alla scelta di quella destinazione in quanto location del film, ma non bisogna sottovalutare gli sforzi degli enti turistici nella promozione del territorio. LA SICILIA Alcuni luoghi per la vocazione naturale possono essere definiti cinematografici. La Sicilia è sempre stata oggetto di espressione per pittori, poeti, musicisti e letterati, ma anche l'arte cinematografica ha trovato ispirazione da questa terra, dalla sua storia e anima. In particolare dagli anni '60 la presenza del cinema italiano in Sicilia è stata molo forte grazie anche alle opere di grandi scrittori (Pirandello, Verga, Sciascia,...) che hanno ispirato numerosi registi (Visconti, i Taviani, Tornatore, Benigni,...) per dare vita a veri e propri colossal. Uno dei fattori che ha contribuito a valorizzare il legame tra Sicilia e cinema è stato il suo territorio che sembra un set naturale a cielo aperto. Lo Stato aiuta la realizzazione di iniziative cinematografiche attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo, ma oggi assistiamo al passaggio di competenza alle Regioni, a cui non corrisponde un contemporaneo aumento delle risorse disponibili. Gli Enti locali della Sicilia hanno creato strutture sopravvalutate, ben strutturate ma sottodimensionate per risorse umane e finanziarie a disposizione. Il ruolo delle FC in Sicilia è sancito dalla l. 16/07 divisa in due parti: il titolo I fa riferimento agli “interventi a favore della produzione” ed il titolo II si occupa del “fondo regionale per il cinema e l'audiovisivo”. La legge specifica anche come la Regione sostenga la realizzazione nel territorio regionale di festival cinematografici, rassegne, premi... nonché l'attività del cinema come strumento di promozione cinematografica. È inoltre entrato in funzione l'Accordo di Programma Quadro che ha il compito di realizzare interventi atti a promuovere lo sviluppo e l'infrastrutturazione del territorio delle Regioni tra cui la Sicilia. Tra questa Regione e l'APQ è nata una collaborazione che ha portato allo stanziamento di 64 milioni di euro per l'investimento in formazione specialistica, strumenti di promozione e attrazione per le produzioni siciliane. L'obiettivo che la Regione si pone è quello di creare nel territorio condizioni produttive vantaggiose e servizi di vario tipo in grado di attrarre soggetti imprenditoriali esterni per incrementare e razionalizzare gli interventi sul territorio. CATANIA La città di Catania manifesta un forte desiderio di rinascita culturale fin da quando viene aperto il Lumiere a fine '800 e poi a numerosi documentari (di produzione italiana ed estera) sul terremoto del 1908. Fin da tempi antichi la provincia di Messina deve una certa risonanza internazionale alla “perla dello Jonio”, Taormina, meta turistica gettonata. Uno dei simboli di Taormina è il Teatro Greco o Antico, ma vi sono numerosi altri siti di una certa importanza. Oltre a Taormina nella provincia di Messina si trovano altre località che sono state set per produzioni importanti come Forza d'Agrò, Savoca e Motta Camastra (dove furono girate alcune scene de Il Padrino), e Mazzeo e Letojanni (set per Johnny Stecchino). Anche per Messina non si può comunque parlare di cineturismo, ma la presenza di Taormina e le Isole Eolie danno alla città un valore aggiunti in termini di afflussi turistici. Inoltre a Taormina c'è un Film Festival, ogni anno polarizza l'attenzione degli addetti ai lavori, pur non avendo comunque bisogno di promozione. La Rassegna Cinematografica Messina-Taormina nasce nel 1955, che a partire dalla seconda edizione venne affidata all'Ente Provinciale per il Turismo di Messina fino al 1968. Tale rassegna, che non poteva avere una cornice più suggestiva di Taormina, era allora di carattere più ristretto rispetto ad adesso. L'atmosfera era molto locale anche se non mancavano i personaggi della dolce vita romana come De Sica e la Loren. Il salto di qualità si ebbe quando Rondi portò i David di Donatello e si aprì un casinò. Negli anni del David tutte le grandi star di Hollywood sono passate per Taormina. Nel 1983 il Festival cambia aspetto e si affida all'organizzazione di un nuove ente, un Comitato, il Taormina Arte, costituito dai sindaci e esperti di cinema, teatro e musica con il sostegno dell'Assessorato al Turismo e dal Ministero per i beni e le attività culturali. Si è rinnovato negli ultimi anni l'interessa delle principali majors americane, tanto che nel 2010 è stato presentato qui Transformers prima ancora di uscire negli USA o in Gran Bretagna. Le isole Eolie o Lipari prendono il nome dal Eolo, il dio del vento, e sono 7 isole che formano un arcipelago. Sono ricche di storia, di leggende, di meraviglie naturali e non possono non attirare l'attenzione del cinema, nonostante le difficoltà di carattere tecnico-logistico per raggiungerle. Nel 1946 cinque giovani fondano la Panaria Film e fanno conoscere le isole al pubblico grazie alle loro riprese subacquee ed ai documentari realizzati. Nel 1949 sono effettuate le prime riprese cinematografiche di Vulcano (interpretato dalla Magnani) e Stromboli, terra di Dio (quest'ultimo di Rossellini che girava senza un copione preciso) che hanno dato vita alla “guerra dei vulcani”. Su quest'onda Antonioni realizza L'avventura nel 1960 che riscuote un grande successo, soprattutto in Francia. Da allora sono stati realizzati numerosi film, tra cui Divorzio all'italiana, Caro Diario, Il postino, Panarea, La meglio gioventù. Anche alcune fiction hanno effettuato riprese qui. In tutti i film, però, solo una o più scene sono girate nelle isole Eolie, o, come nel caso de Il postino, l'isola cinematografica è diversa da quella in cui si svolge la storia, dato che le riprese attuano una commistione tra Procida (al largo di Napoli) e Salina (nell'arcipelago). In Caro Diario di Nanni Moretti si coglie un elemento fondamentale delle isole eoliane, cioè l'esistenza di caratteristiche proprie di ogni isola (Lipari è la più caotica, Salina è l'isola dei figli unici, Panarea appare mondana, Stromboli è ostile ai visitatori, Alicudi è esempio di turismo naturalistico data la sua solitudine. Un elemento resta comunque comune tra le varie isole: il paesaggio che assume la stessa importanza dei personaggi. In Panarea, un film che è diventato trash di culto, la location in cui è ambientata la vicenda coincide esattamente con il luogo reale. SIRACUSA L'esercizio cinematografico a Siracusa inizia dopo il 1909, in ritardo rispetto a Messina e Palermo, ed in contemporanea con Catania. La prima sala cinematografica è inaugurata nel 1911. L'istituzione della prima FC nel 2001 ha contribuito ad accrescere il connubio città-cinema, grazie alla collaborazione con case cinematografiche e produttori per sostenere pellicole di valore e successo, con risultati evidenti per la scelta di numerosi registi e produttori di operare a Siracusa, in particolare per la bellezza del territorio e per le sue risorse naturali, caratteristiche climatiche e vocazione scenografica. Nel 2006 è stato siglato un Protocollo d'Intesa tra la Provincia Regionale di Siracusa e la Società La Sicilia barocca, fatta di suggestivi vicoli ed edifici di paesi che si affacciano sul mare sono da anni le location per gli episodi de Il commissario Montalbano, in particolare le città di Scicli, Modica, Ibla (un rione di Ragusa che nella fiction diventa Vigata), Sampieri e Santa Croce Camerina. La famosa casa del commissario si trova a Punta Secca, frazione di SCC. Ragusa e la sua provincia rappresentano sicuramente uno dei casi più eclatanti di cineturismo in Italia e non solo. Il personaggio di Camilleri, che incarna perfettamente l'uomo siciliano riservato ma disponibile, che parla a mezze parole e possiede un forte senso morale, ha involontariamente stimolato un flusso notevole di cineturisti italiani e stranieri (soprattutto dai paesi scandinavi), tanto che a Luca Zingaretti è stata conferita la cittadinanza onoraria per la sensibilità con cui aveva proposto il territorio durante le riprese. Questo trend turistico ha spinto gli amministratori ad investire forti somme per far continuare la produzione di episodi. C'è però da dire come il territorio abbia una tripla identità: quella letteraria, creata da Camilleri, con l'ausilio del ricordo di un paesaggio che non esiste più e che crea nel lettore un'aspettativa che non corrisponde né ai luoghi filmici né tanto meno a quelli reali. L'Osservatorio Turistico regionale ha determinato che Modica nel 2005 ha registrato circa 300mila presenze, 10 volte superiori a 5 anni prima. Per quanto riguarda la presenza di stranieri, soprattutto scandinavi, c'è stato un aumento del 50% in particolare in quelle zone dove sono state girate molte scene. Dopo Montalbano, inoltre, la provincia di Ragusa è passata da 65 locande a 3000 ed ad una proliferazione di B&B e altre piccole strutture ricettive. In molti comunque lamentano una mancanza di sinergia nelle politiche di promozione territoriale. Le iniziative intraprese sono infatti il frutto di attività private che non manifestano un intento comune. SICILIA OCCIDENTALE Il cinema legato a Palermo, negli ultimi 40 anni, ha privilegiato la rappresentazione di pellicole riguardanti la cronaca cittadina, legata i traffici della malavita e gli intrecci tra mafia e potere politico ed economico. Tra questi film Il boss, Cento giorni a Palermo, Mery per sempre, Ragazzi fuori, Il sole buio, Il Padrino – Parte III, Johnny Stecchino, Un miracolo a Palermo!, Alla luce del sole. La provincia di Palermo è ricca di luoghi cinematografici: Salvatore Giuliano (a Montelepre e Castelvetrano), A ciascuno il suo (a Cefalù), Fratello sole, sorella luna (a Monreale), Nuovo Cinema Paradiso (nella zona tra Bagheria e Cefalù), Il Gattopardo (a Cimmina, oltre che a palazzo Gangi di Palermo), I cento passi (a Cinisi), Placido Rizzotto (a Corleone) e Baaria (storia sulla perdita della memoria e delle tradizioni). Palermo è stato il set di The Palermo shooting del 2007 di Wim Wenders, primo film girato in Europa dal regista dopo anni, e uno dei suoi ultimi film. The Palermo Shooting, che come disse il regista testimonia il suo amore per la città di Palermo, ha avuto il sostegno del Comune e della Provincia regionale e la collaborazione della FC. Il settore turistico-ricettivo palermitano è uno dei più importanti della Regione, poiché ne rappresenta circa ¼ dell'intero comparto siciliano. Per il decollo definitivo del settore fondamentale potrebbe essere l'integrazione del turismo con altri settori produttivi, tra cui quello cinematografico- televisivo, e lo sviluppo di strutture complementari a basso costo, che incrementerebbe il segmento fondamentale del turismo giovanile, ed il contemporaneo incremento di strutture di qualità. Gli sforzi degli operatori pubblici e privati dovrebbero allora andare verso la diversificazione dei prodotti turistici e la relativa destagionalizzazione dei flussi dei visitatori. La costa settentrionale della Sicilia si apre sul golfo di Castellammare con una serie di località affascinanti e suggestive che sono state location di vari film: My name is Tanino (a Castellammare del Golfo e a San Vito lo Capo, zone della riserva naturale protetta dello Zingaro), Ocean's twelve
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