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clamda esempio test di ammissione, Dispense di Economia

esempio test di ammissione per ingresso anno 2018

Tipologia: Dispense

2017/2018

Caricato il 02/09/2018

giannidragoni
giannidragoni 🇩🇿

3.5

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Scarica clamda esempio test di ammissione e più Dispense in PDF di Economia solo su Docsity! Corso di Laurea Magistrale in Direzione Aziendale Esempio test 1 Se f (x) = 1 x + ln1− x 1+ x allora ′ f (x) = A. x 2 −1 x4 − x2 B. 1− x 2 x4 + x2 C. 1+ x 2 x4 + x2 D. 1+ x 2 x4 − x2 2 Quanto vale 11 9      = A. 55 B. 44 C. 33 D. 66 3 La funzione f (x) = x45 A. ha un minimo assoluto in x = 0 B. non è continua nell’origine C. è derivabile nell’origine D. ha un flesso nell’origine 4 x4/5 dx 0 1 ∫ = A. 5/9 B. 9/5 C. 4/5 D. 5/4 5 Quale è la cifra delle unità del numero 341 A. 1 B. 3 C. 9 D. 7 6 d dx cos(sin t)dt 0 x ∫ = A. cos(cos x) B. sin(sin x) C. cos(sin x) D. cos(cos x) 7 Il coefficiente di x7 in 1− x( )17 è A. − 17 7       B. 17 7       C. 17 7      x7 D. − 17 7      x7 8 Il potere contrattuale dei fornitori, a parità di condizioni, è debole se A. gli acquirenti hanno costi di riconversione bassi B. i fornitori si possono integrare a valle C. i fornitori sono più concentrati degli acquirenti D. nessuna tra quelle citate 9 Quale di queste affermazioni può essere riferita correttamente alle routine organizzative A. le routine organizzative sono risorse tangibili B. le routine organizzative sono modelli di comportamento regolari e prevedibili che includono sequenze ripetitive di attività C. le routine organizzative sono risorse intangibili D. le routine organizzative si fondano esclusivamente su conoscenze esplicite 10 Nei settori globali A. l’internazionalizzazione è realizzata prevalentemente attraverso gli investimenti diretti B. l’internazionalizzazione è realizzata prevalentemente attraverso le esportazioni C. l’internazionalizzazione è realizzata ricorrendo in egual misura a investimenti diretti ed esportazioni D. l’internazionalizzazione è poco praticata e prevalgono le imprese locali 23 Ai sensi del C.C. la valutazione delle rimanenze di merci deve avvenire A. al maggior valore fra costo di acquisto e valore di presunto realizzo B. al costo di acquisto C. al valore di presunto realizzo D. al minor valore fra costo di acquisto e valore di presunto realizzo 24 Il costo unitario di produzione di lungo periodo di una impresa la cui tecnologia è caratterizzata da rendimenti costanti di scala A. non dipende dalla quantità prodotta B. è una funzione decrescente della quantità prodotta C. è una funzione crescente della quantità prodotta D. nessuna tra quelle citate 25 Per un bene di Giffen A. l'effetto reddito è negativo B. l'effetto reddito è positivo e minore, in valore assoluto, dell'effetto sostituzione C. l'effetto reddito è positivo e maggiore, in valore assoluto, dell'effetto sostituzione D. l'effetto sostituzione è positivo 26 Per un'impresa che opera in un mercato perfettamente concorrenziale A. il ricavo marginale è identicamente uguale al costo marginale B. il ricavo marginale è minore del prezzo di mercato per ogni possibile livello della domanda C. il ricavo marginale è maggiore del prezzo di mercato per ogni possibile livello della domanda D. il ricavo marginale è identicamente uguale al prezzo di mercato 27 In un mercato duopolistico con prodotti omogenei in cui le imprese hanno costi unitari (medi e marginali) costanti ed uguali e competono nel prezzo A. nella situazione di equilibrio non cooperativo il surplus totale del mercato è massimo B. nella situazione di equilibrio non cooperativo le imprese hanno profitti positivi C. nella situazione di equilibrio non cooperativo le imprese hanno profitti negativi D. nessuna tra quelle citate 28 In un mercato perfettamente concorrenziale con curva di offerta infinitamente elastica l’introduzione di contributo unitario, in equilibrio A. lascia invariato il prezzo B. determina una diminuzione del prezzo di mercato inferiore al contributo C. determina una diminuzione del prezzo di mercato superiore al contributo D. determina una diminuzione del prezzo di mercato pari al contributo 29 La quantità scambiata, in equilibrio, in un mercato concorrenziale in presenza di un'esternalità negativa A. è superiore a quella socialmente ottima B. è inferiore a quella socialmente ottima C. è quella che massimizza il surplus totale D. nessuna tra quelle citate 30 In un mercato oligopolistico con prodotto omogeneo in cui la variabile strategica è la quantità e le imprese hanno il medesimo costo unitario (medio e marginale) A. i profitti totali, nell'equilibrio non cooperativo, sono una funzione crescente del numero di imprese sul mercato B. i profitti totali, nell'equilibrio non cooperativo, sono una funzione decrescente del numero di imprese sul mercato C. i profitti totali non dipendono, nell'equilibrio non cooperativo, dal numero di imprese sul mercato D. le imprese producono quantità diverse in equilibrio 31 Il saggio marginale di sostituzione in valore assoluto fra capitale e lavoro, SMS = - dL/dK, per un'impresa la cui tecnologia è caratterizzata da rendimenti costanti di scala e produttività marginali decrescenti dei fattori produttivi A. è una funzione decrescente del rapporto L/K B. è una funzione crescente del rapporto L/K C. non dipende dal rapporto L/K D. nessuna tra quelle citate 32 Se X e Y sono due variabili casuali, il valore atteso E(X-Y) A. è sempre positivo B. è sempre negativo C. dipende dalla correlazione tra le due variabili D. nessuna tra quelle citate 33 Se X e Y sono due variabili casuali, la varianza Var(X-Y) A. è sempre maggiore o uguale di zero B. può essere sia positiva che negativa C. è nulla se le due variabili hanno la stessa distribuzione D. nessuna tra quelle citate 34 Gli istogrammi A. sono costruiti in modo che l’area totale sottesa dal grafico sia sempre pari ad uno B. l’area di ciascun rettangolo è pari alla densità di frequenza C. vengono utilizzati per rappresentare graficamente variabili qualitative D. nessuna tra quelle citate 35 La media aritmetica A. è sempre compresa tra il valore minimo ed il massimo osservati B. è un indice di posizione per variabili qualitative ordinabili C. è un valore certamente osservato nei dati D. nessuna tra quelle citate 36 Uno stimatore è corretto A. se il suo valore atteso coincide con il parametro che vuole stimare B. se nel campione scelto non sovrastima C. se nel campione scelto non sottostima D. nessuna tra quelle citate 37 La numerosità campionaria di un’indagine statistica viene solitamente fissata A. crescente all’aumentare della precisione richiesta B. decrescente all’aumentare della variabilità del fenomeno oggetto di studio C. decrescente all’aumentare del valore atteso del fenomeno oggetto di studio D. nessuna tra quelle citate 38 Il livello di confidenza di un intervallo A. è scelto in base alla precisione richiesta B. decresce all’aumentare della numerosità campionaria C. dipende dalla correlazione osservata D. nessuna tra quelle citate 39 Al crescere del livello di significatività osservato di un test di ipotesi A. si è portati ad accettare l’ipotesi nulla B. si è portati a rifiutare l’ipotesi nulla C. non cambiano le conclusioni della verifica di ipotesi D. nessuna tra quelle citate 40 Indicando come FCFF i flussi di cassa disponibili per l’impresa (free cash flow to the firm), nell’approccio WACC per la determinazione del VAN (valore attuale netto) di un progetto d’investimento A. il beneficio fiscale del debito non deve essere considerato nel calcolo dei FCFF B. i costi per interessi passivi devono essere considerati nel calcolo dei FCFF C. il beneficio fiscale degli ammortamenti non deve essere considerato nel calcolo dei FCFF D. nessuna tra quelle citate 41 Un VAN (valore attuale netto) corrisponde a A. un rendimento del progetto superiore al costo del capitale B. un rendimento del progetto inferiore al costo del capitale C. un rendimento del progetto inferiore al costo del capitale, ma solo se è un progetto d’investimento D. un rendimento del progetto superiore al costo del capitale, ma solo se è un progetto d’investimento 42 Il prezzo di un’obbligazione a tasso fisso A. aumenta al diminuire del tasso di rendimento richiesto dal mercato B. è tanto maggiore quanto più alto è il rendimento cedolare C. è tanto più volatile quanto minori sono le cedole D. tutte le risposte citate 43 Completate la seguente affermazione: “La seconda proposizione di Modigliani e Miller stabilisce che il rendimento atteso (ed il rischio) dell’equity è una funzione _________ del rapporto di leva _________.” A. “decrescente”; “finanziaria” B. “crescente”; “operativa” C. “crescente”; “finanziaria” D. “decrescente”; “operativa”
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