Scarica Classificazioni del conto economico e più Appunti in PDF di Economia Aziendale solo su Docsity! IL CONTO ECONOMICO E LE SUE CLASSIFICAZIONI STRUTTURA DEL CONTO ECONOMICO Elenco di condizioni di produzione degli output attribuiti all’esercizio in corso secondo il principio di competenza e prudenza Determina come il risultato netto si è formato Riporta risultati intermedi che rappresentano le gestioni dell’impresa stessa Forma a scalare : Ricavi - costi Margine lordo - costi operativi di competenza Risultato prima delle imposte - imposte sul reddito Risultato netto IL CONTO ECONOMICO A COSTO DEL VENDUTO Conto economico : rendiconto che riassume i ricavi e i costi di competenza del periodo amministrativo è un “di cui” dello stato patrimoniale mostra gli elementi di costo e ricavo che hanno determinato la variazione prevalente di una sola voce dello stato patrimoniale, le riserve di utili riporta i risultati della gestione e spiega come l’impresa abbia generato nel periodo “ricchezza”, cioè reddito, oppure perché non sia stata in grado di farlo, producendo perdite Forma scalare L’intestazione del documento riporta : 1) l’impresa alla quale il rendiconto di riferisce 2) il nome del rendiconto (conto economico) 3) il periodo al quale il rendiconto di riferisce Ricavi netti da vendite : somma algebrica dei complessivi ricavi da vendite, non comprendono • dazi o IVA (debito verso l’erario) Ricavi da vendite : comprendono il valore dei prodotti venduti nel periodo, escludendo tasse ◦ sul venduto e dazi pagati dal cliente, che non sono altro che una riscossione di imposte (con l’incasso nasce un debito verso l’erario sino a quando il tributo riscosso non sia versato; oneri di spedizione e trasporto addebitati al cliente non costituiscono ricavi poiché sono bilanciati dai costi che l’impresa sostiene) Resi : valore dei beni restituiti dai clienti ◦ Abbuoni : risarcimenti concessi a causa di prodotti difettosi ◦ Sconti sulle vendite : ammontare di sconto concesso ai clienti che pagano in anticipo ◦ Il costo del venduto : costo dei prodotti o dei servizi erogati nel periodo, riduzione del reddito a • causa del costo diretto dei prodotti che sono stati venduti e dei servizi che sono stati erogati, correlazione diretta tra costi e ricavi da vendite netti Margine lordo = ricavi netti da vendite - costo del venduto, quanto l’impresa guadagna ◦ prima della copertura degli altri costi al netto di interessi passivi, imposte e saldi delle altre gestioni I risultati intermedi di reddito : per capire meglio come il risultato netto si sia formato (es. un • positivo risultato operativo caratteristico è un predittore di buone prestazioni economiche future, mentre un risultato operativo negativo favorisce interpretazioni opposte in quanto gravato da alto rischio) IL CONTO ECONOMICO A MARGINE DI CONTRIBUZIONE Classificazione scalare Uso interno Confrontare conti economici di anni differenti per valutare come si è formato il risultato Per comprendere come il cambiamento dei ricavi influisce sulla formazione del reddito Per compiere rapide simulazioni di risultati in funzione di diverse ipotesi di ricavo Per spiegare in modo sintetico i cambiamenti di reddito fra due esercizi consecutivi Costi variabili : costi il cui valore complessivo varia in misura direttamente proporzionale a un • qualche livello di attività o di output (es. cambiano a causa dei volumi di produzione e di vendita) Costi fissi : costi il cui ammontare complessivo non varia quando cambia il livello di output, • possono cambiare nel tempo ma non a seguito dei cambiamenti dei ricavi o del volume di produzione, non variano al variare del volume delle attività svolte ma possono variare per altri motivi, componenti negative di reddito che non variano al variare del livello di attività dell’impresa Margine di contribuzione : (ricavi - costi variabili), rappresenta quanto rimane, al netto dei costi • variabili, per coprire i costi fissi e, auspicabilmente, generare reddito CONFRONTO TRA CONTO ECONOMICO A COSTO DEL VENDUTO E A MARGINE DI CONTRIBUZIONE Si distingue la dinamica dei costi La classificazione dei costi implica l’assunzione di limiti convenzionali quali il normale livello di attività produttiva e il periodo di riferimento Intervallo di rilevanza: intervallo in cui costi variabili siano variabili sulla base dei ricavi e i costi fissi siano fissi Intervallo temporale: lunghezza dell’arco temporale di riferimento per l’analisi della variazione Nel conto economico a costo del venduto confluiscono sia costi fissi che variabili, i costi sono raggruppati per funzione o area organizzativa pertanto la loro distinzione tra fissi o variabili non è segnalata La classificazione a costo del venduto è poco utile qualora il management intenda utilizzare il rendiconto come strumento di supporto a decisioni che implicano la necessità di prevedere il comportamento dei costi con i volumi di vendita e il loro effetto sul reddito È invece utile per interrogarsi sul “peso economico” delle singole aree aziendali, sul perché la loro dimensione si modifichi nel tempo A partire dal risultato operativo caratteristico i due conti economici hanno la stessa struttura La suddivisione dei costi in costi variabili con ricavi e fissi è soggettiva, ma non potrebbe essere effettuata in base ai dati del conto economico pubblico o a uso esterno, che non contiene queste informazioni CONTO ECONOMICO CIVILISTICO Forma a scalare a valore aggiunto Il valore della produzione contiene i ricavi da vendite netti e quello che hai prodotto anche se non venduto, elementi che concorrono alla determinazione della produzione indipendentemente dall’effettiva vendita del prodotto Valore aggiunto: quantificazione monetaria del valore che l’impresa imprime alle materie prime e agli input che acquisisce nel suo processo di trasformazione tecnica Lezione 7: Introduzione all’analisi di bilancio
