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Clinica odontostomatologica, Appunti di Odontoiatria

Per esame del 6 anno di odonto prima della laurea mix di info su tutti i 6 anni di corso

Tipologia: Appunti

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Antonella69a
Antonella69a 🇮🇹

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Scarica Clinica odontostomatologica e più Appunti in PDF di Odontoiatria solo su Docsity! Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 Clinica Odontostomatologica 1’ Anamesi personale Anamnesi patologica remota: Raccogliere in ordine cronologico sequenziale la successione dei sintomi, segni morbosi e patologie sofferte dal paziente. ® Malattie infettive dell'infanzia ® Altre malattie infettie, eventuali episodi febbrili e Disturbidi varia natura (diabete, malattie del fegato, renali, della tiroide, polmonari, dell’apparato digerente, neurologiche, cardiocircolatorie) Allergopatie Malattie parassitarie Traumi, interventi chirurgici, postumi e sequele Malattie veneree Situazion immunitaria: vaccinazioni profilattiche Traumi dentali Patologie dell’ATM Dolore e/o sensibilita dentarie, carie, cure canalari, estrazioni, interventi ricostruttivi ed interventi protesici e Snaguinamento gengivale ® Difficolta alla masticazione Anamnesi fisiologica Raccolta dei dati riferentesi alle pri ® Parto, peso corporeo alla nascita, tipo di allattamento, accrescimento corporeo, deambulazione, sviluppo del linguaggio e puberta, scolarita e Nelle donne: epoca del menarca, caratteri dei cicli mestruali (durata, regolarita, dismenorrea) uso di contraccettivi, epoca della menopausa e Abitudinidi vita: tipo di alimentazione, regolarita dei pasti e del riposo, attivita fisica (tipo, entita e regolarita), uso di sostanze voluttuarie (alcolici, caffe, tabacco), farmaci (lassativi, anticonvulsivanti, analgesici, ansiolitici, ecc) @ Funzioni fisiologiche: appetito, degestione, sete e introduzione di liquidi, comportamento dell’alvo e della diuresi, sono, attivita sessuale. e Allattamento: se fa uso o in passato ha fatto uso del ciucco, se ha un sonno regolare o irregolare, epoca della dentizione Anamnesi familiare: @ Patologie genetiche (generali o odontoiatriche) e Condizioni morbose infettive presenti nei componenti familiari ® Abitudini di vita familiari (alimentari, di lavoro ) e Condizioni psicosociali Anamnesi patologica prossima (odontoiatrica) Definizione ed analisi dei disturbi che hanno portato il paziente all'osservazione medica Occorre precisare: Epoca e modalita di comparsa dei disturbi presenti Carattere continuo o periodico dei disturbi Eventuale sintomatologia collaterale Eventuale rapporto con atti fisiologici (masticazione, stazione eretta, riposo a letto) Dolore Tipo: gravativo, compressvo, lancinante, urente, sordo, a colpo di pugnale, folgorante, crampiforme o Sede:delimitata, diffusa, riferita O ® 0 0 0 0 Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 o Estensione o Intensita o Circostanze di comparsa e scomparsa o Durata Semesiotica: e Sintomo: rilievo soggettivo riferito dal paziente ® Segno:evidenza obbiettiva rilevata dal medico ® Patologia: modificazione morfo-funzionale di organo, apparato o sistema e Malattia: anomalia funzionale di un organo o apparato o sistema, avvertita soggettivamente dal paziente per la comparsa di sintomi e la cui eziologia, patologia e prognosi possono essere notte o sconosciute ® Sindrome: complesso di sintomi e segni clinici associati ad uno stato morboso, la cui eziologia puo essere sconosciuta Esame obiettivo: Ispezione e Igiene orale @ Tessuti molli: edema o arrossamento; fistole; cicatrici; lesion precancerose o cancerose @ Valutazione paertura ® Tessuti duri: carie; discolorazione corone; fratture dentali; livello osseo; defetti parodontali Palpazione Leggera presione digitale sui tessuti del cavo orale: ® Delimitazione lesione ® Valutazione fluttuazione della lesione ®@ Valutazione edema tissutale ® Valutazione mobilita dentale ® Mucosa del cavo orale * Eventuali lesioni e/o neoformazioni ® Ghiandole salivari ® Stazioni linfonodali Percussione Presenza o assenza di infiammazione a livello del parodonto causata da lesioni edodontiche, stress traumatico o dalla malattia parodontale Auscultazione ATM; Anchilosi dentale; Osteointegrazione implantare Esami sussidiari e Esami radiografici: o Rxendorali //OPT;Latero-laterale ; Ant- Post // TC; Dental scan ; CBCT // Risonanza magnetica // Scialografia o Pervedere: = Presenzadilesioni cariose e tartaro = Condizioni dei restauri effettuati = Riassorbimento radicolari, no delle radici e lunghezza, grado di maturazione dell’apice = Radiotrasparenze periradicolari (granulomi, cisti ecc) = Fratture radicolari = Riassorbimento osseo (per malattia pparodontale, per estrazioni pregresse, verifica andamento nel tempo) = Spessore del legamento parodontale = Ampiezza dela camera pulpare, vicinanza con i restauri (stato si salute dei denti) = Presenza di neoformazioni ossee Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 = PT: tempodi protrombina o tempo di Quick, e INR esplorano la via estrinseca della coagulazione = INR:rapporto internazionale normalizzato, è un indice che rende i risultait del PT indipendenti dal laboratorio che li ha elaborato e quindi confrontabili tra loro. È il rapporto del tempo do protrombina del paziente rispetto ad un paziente controllo, elevato alla potenza del valore ISI, il coeficiente di sensibilita del sistema analitico utilizzato. * PT:12-15sec;INR:1 “+” uso di anticoagulanti orali ; problemi al fegato; carenza di vitamina K; deficit di fattori congeniti della coagulazione; presenza di inibitori del fattore della coagulazione ““ consumo di alimente che contengono vit K ; uso di farmaci contenenti estrogeni = PTT:tempoditromboplastina parziale, è un valore che indica il funzionamento della via intrinseca della coagulazione : 60 — 70 sec “+” utilizzo di eparina; deficit di fattori della coagulazione; carenza di vit K; cirrosi epatica “.“ diabete; ipertiroidismo = Tempodi emorragia: 1-9 min. valori sup indica trombocitopenia o terapia antiaggregante = VES: velocita di eritro-sedimentazione, calcola iltempo che la parte solida del sangue, i globuli rossi, si separi dal plasma (parte liquida). Seve per appurare la presenza o meno di uno stato infiammatorio + 2-10mmy/ora nell'uomo ; 0-20 mm/ora nella donna “+” infezioni; infiammazioni; artrite reumatoide; epatopatie; gravidanza; MIA; IRA ““ uso di anticoagulanti ; uso di steroidi ; allergie; microcitemie; policitemie; neoplasie termianli ® Esami funzionali Elettromiografia: permette di verificare lo stato dell’equilibrio neuromuscolare dei muscoli masticatori quando i denti vanno a contatto fra loro Esame dell’ ATM Respirazione , deglutizione, fonazione Termini scentifici da usare 4 Aplasia: mancanza o sviluppo incompleto di un organo o tessuto * Tumore: in senso lato, qualsiasi tumefazione # Neoformazione: qualsiasi produzione di tessuto anomala benigna o maligna * Metaplasia: modificazione reversibile. Si ha quando un tipo cellulare viene sostituito da un altro tipo cellulare. 4 Displasia: perdita dei meccanismi di ocntrollo con sostituzione delle cellule mature con cellule immature (potenziale neoplasia) + Neoplasia: ammasso di cellule o modificazione accelera con tendenza invasiva infiltrativa metastatizzante 4 Tumori odontogeni: neoformazioni che hanno stretti rapporti genetici con i tessuti dentali in varia fase di evoluzione Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 Albero decisionale terapeutico multidisciplinare A. Paziente che viene alla nostra osservazione a causa del dolore. Piano di trattamento inerte solo il distretto interessato dal dolore, preventivo low cost. B. Paziente che viene alla nostra osservazione per risolvere varie problematiche odontoiatriche. Piano di trattamento ampio, preventivo variabile. C. Paziente che viene alla nostra osservazione per avere il meglio dell'estetica. Preventivo cel le terapie migliori ed estetiche, anche high cost. se non si è in grado, demandare al collega specializzato per evitare brutte figure. Parodontologia =>Diagnosi A. Salute => Prevenzione primaria B. Gengivite =>Terapia causale => Rivalutazione => Successo => SI / NO => Parodontologia C. Parodontite => Terapia causale e levigatura radicolare => rivalutazione => successo =>No => parodontologia 1.Successo => si => necessita di terapia chirurgica => si => terapia chirurgica parodontale “+(endodonzia -lesioni endo-perio; ch-rizectomia”=> raivalutazione a. Necessita di terapia chirurgica = > NO => terapia di supporto parodontale => rivalutazione => sucesso => si => terappia di suporto i Rivalutazione => successo => no => parodontologia Consevativa =>Diagnosi (+ parodonto) A. carie => semplice =>restauro =>successo => (No => restauro) SI => stop B. Carie => sottogengivale => terpia chirurgica parodontale => restauro => sucesso => NO(restaur)/S1=> stop Carie => polpa => endodonzia Frattura => sottogengivale => A. Fratura => polpa => B. Frattura => verticale irrecuperabile => chirurgia rizectomia o estrazione mumnon Endodonzia => Diagnosi A. Pulpite / necrosi pulpare / lesione apicale => cura canalare/ritrattamento => successo => Si (conservativa / protesi) / No (ritrattamento / chirurgia [rizectomia/ apicectomia/ estrazione]) => protesi/ impiantologia Chirurgia =Diagnosi (+parodonto) A. Cisti=> endodonzia => successo => SI => protesi 1. Successo => NO => endo / chirurgia(rezectomi/apicectomia/estrazione/rimozione cisti)=>protesi B. Lesione apicale => endo=> A./A.1. Estrazione elemento => stop / impiantologia / protesi D. Neoformazione => biopsia => successo => si => controllo 1. Successo => No => oncologo E. Chirurgia preprotesica preimplantare => protesi / implantologia F. Disodontiasi 1. estrazione 8*=> carie 7* => si => restauro a.Carie 7* => no => stop 2. Ancoraggio canno incluso => ortodonzia O Protesi => diagnosi (+ parodonto) A. Elemento protesico da protesizzare => elemento vitale => necessita di prericostruzione => Si/* => conservativa (bild up) =>(*NO =>) necessita di alungamento di corona => Si/* => parodontologia => (*NO =>) corona/ponte Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 B. Edentulia totale => implantologia / protesi mobile totale C. Edentulia parziale => necessita di tratt orto => Si/* =>ortodonzia => (*NO =>) necessita di chirrugia preprotesica => Si/*=> Chirurgia preprotesica => (*NO =>) valutazione 1. valutazione => elemento singolo => a.Implantologia b.Protesi mobile parziale c. Ponti adesivi d.Ponte calssico => necessita di prericostruzioni => Si/* => conservativa (bild up) => (*NO =>) trattamento 2. Valutazione => edentulia parziale => implantologia / scheletrato / ponte classico (max 2 elementi pontic) Implantologia => diagnosi (+parodonto) I. Deficit osseo => Si/* => chirurgia preimplantare (/protesi)=> successo => NO(=> protesi)/ Si => (*NO =>) Singolo / multimplanti per edentulie parziali / implanti per riabilitazione totale fissa o rimovibile Ortognatodonzia Diagnosi + protesi/parodontologia => ancoraggio elemento incluso => terapia Gnatologia Diagnosi + problemi articolari / dolore muscolare / dolenzia e usura dentale + + tutto > terapia (tutto) Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei): Inifiscono l'attivita delle Ciclossigenasi(COX), gli ensimi deputati alla sintesi delle prostaglandine, delle prostacicline e dei trombossani. Presentano un azione antiinfiammatoria, antipiretica, analgesica e antiaggregante piastrinica. | fans si legano al sito catalitico delle cox e impediscono fisicamente l’accesso dell’ac arachidonico al sito catalitico. Questo meccanismo avviene in tutti i tessuti e cellule in cui siano espresse le ciclosigenasi. Effetti dell’inibizione della COX-1=> mucosa G-1 ® aumento erosioni ed ulcere ; piastrine>aumento sanguinamento ; rene + riduzione flusso ematico e litrazione glomerulare Effetti dell’inibizione della COX-2 => celllule flogistiche ridotta liberazione mediatori di flogosi ; terminazioni nervose danalgesia ; renedipertensione arteriosa, ritenzione di sodio ; coagulazione+ effetto anticoagulante Farmaco Derivati dell’ac salicilico Ac. Acetilsalicilico Derivati dell’ac propionico Ibuprofene, Ketoprofene, Naprossene, Flurbiprofene Derivati dell’ac acetico e sos correlate Diclofenac, Ketorolac, Indometacina, Sulindac Oxicam Meloxicam, Piroxicam Altri Nimesulide , Ac.niflumico POSOLOFIA - Ac.acetilsalicilico: O2-Adulti: 1-3g/die refratti in piu somministrazioni a stomaco pieno OZ-bambini(-12aa): 0.4 — 0.6g/die refratti in 2-3 somministrazioni a stomaco pieno Rettale-Adulti: 2-4g/die in 2-4 somministrazioni Rettale-Bambini (-12aa): 0.6-0.9g/die in 2-3 somministrazion Ibuprofene:600mg x3/die adulto ; 10mg/kg x3/die bambino Ketoprofene:0.5-1mg/kg x 2-3/die Ketoralc Trometamina:0.5-1mg/kg ogni 8h Tollerabilita e sicurezza «* App G-l: gastrolesivo, ulcera, ematemesi «*. Reni: ritenzione idrica, ridotta escrezione di Na, iperazotemia ** Fegato: aumento delle trasaminasi, epatite colestatica «* Ematologici: leucopenia, agranulocitosi ** Effetti emocoagulativi: antiagreganti piastrinici, «Sistema respiratorio: broncospasmo «Altri: allergia, cefalea Infezion fungine — Candidosi Fattroi predisponenti sono: diabete, terapie antibiotiche, xerostomia, terapia cortisoniche, stati di immunodepressione/deficienza, scarsa igiene orale, diturbi endocrini, pazienti defedati, anemia da carenza di ferro, deficit vit B12/ folati. Nistatina: Mycostatin 100°000ui/ml sospensione orale Il dosaggio terapeutico è 4-6ml (400k-600k ui) quatro volte al giorno, meta dose al ciascun lato per piu tempo possibile poi deglutire. Proseguire la terapia per 48h dopo la guarigione clinica. Emostatici ad uso orale «* Cellulosa ossidata: a contato con sangue emostasi in 1-2min Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 «Acido tranexanico: azione antifibrinolitica. «* Collageno: rapida aggregazione piastrinica. Quando utilizzare gli antibiotici in campo odonto Ascesso parodontale Terapia: irrigazione con soluzioni disinfetanti? ; rimozione dell'eventuale corpo estraneo ; drenaggio e levigatura radicolare ; estrazione Antibiotici: paziente con difese immunitarie compromesse, per il controllo della fase acuta e dei sintomi, arrestare la distruzione del tessuto parodontale > metronizazolo sistemico(200mg x3/die per 5gg) tetraciclina (750mg/die per 2 sett) azitromicina 500mg/die x3gg amoxicilina+ac.clavulanico 500+125/8h x 8gg Parodontite ulcero necrotica Terapia: debridement superficiale Trattamento della fase acuta: ascqui con clorexidina 0.12-0.2% o H202 10vol. diluita Antibiotici: in caso di coinvolgimento sistemico o scarsa risposta al trattamento Metronidazolo sistemico 200mgx3/die x 5gg Ascesso peri-apicale ododntogeno Terapia:rimozione del bacino di infezione: tratt. canalare ; drenaggio ; estrazione Natibiotici in caso di: Onset perticolarmente acuto; diffusione dell infezione (coinvolgimento linfonodale, febbre, gonfiore) ; nel caso in cui la causa non possa essere rimossa immediatamente ; pz immunocompromesso + antibiotici a largo spettro Le chirurgie «* Orale: nel psot operatorio l'antibiotico riduce il rischio di inf in 1 pz su 12 «* Parodontale: beneficio dell’antibioticoterapia in aggiunta alla chirurgia parodontale significativo in termini di quadagno medio in CAL di poco piu di mezzo mm « Implantare: effetto positivo dell’antibiotico sulla sopravvivenza implantare in pz che perdono precocemente l'impianto é di 1 su 25 **.Rigenerativa: standard terapeutico con antibiotici POSOLOGIA: Profilasi antibiotica: amoxicillina 2g , 1 ora prima dell'intervento Terapia: ® Tetraciclina> 250mg x3/die x 7gg @ Doxicillina> 100mgx2/die x 7gg e Amoxicillina 3500mg x 3/die x 7gg e Amo+Ac. Clavulanico> 1g x 2/die x 6gg e Claritromicina + 500mgx 2/die x 7gg Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 Piani di trattamento e terapia dei Canini Incusi Incidenza compresa tra 1-3% / 6-18.8% in base a letterature diverse. Piu spesso nei europei e asiatici (5:1), tre volte piu nelle femmine (3.2 :1) rispetto maschi. Colpisce prevalentemente il mascellare sup, inferiore (0.35% dei casi). 8-10% dei casi con inclusione blaterale. Possono portare a riassorbimento radicolare dei permanenti (12% dei casi) [ x4 nelle donne]. Loccalizzazione tramite Ortodonzia ® Localizzazione > Ispezione ; Palpazione ; RX (endorale / OPT) ; TC dentalscan ; CBCT ® Spazio... * Esposizione... e Aggancio(intradentale; epidentale)(tazione centro alveolo; simulare eruzione fisiologica) ® Ancoraggio.. ® Trazione... e Longterm Chirurgia e Eruzione aperta o Lembo mucoso ... rimozione osso ... eruzione naturale ... trazione ortodontica o Velocizza processo ... maggiori rischi di perdita supporto osseo e parodontale ® Eruzione chiusa o Lembo mucoso intatto ... rimozione osso ... aggancio ... trazione ortodontica o Simula processo eruzione fisiologica (piu lento) ... fornisce migliori garanzie di rimodelamento del parodonto * Caninivestibolari o Gengiva cheratinizzata ... mucosa alveolare ... no eruzione aperta(opercolo) ... Lembo riposizionato o Approccio aperto = Inadeguata gengiva aderente > lembo riposizionato apicale = Adeguata gengiva aderente > gengivectomia © Approccio chiuso è eruzione infracrestale guidata ® Caninipalatali © Mucosa cheratinizzata ... indifferente tecnica chirurgica o Approccio aperto + opercolizzazione © Approccio chiuso è chirurgia con lembo Linee guida: e Monitoraggio / localizzazione 3D / Intervento precoce / trattamneto orto-chi / eta ideale adolescenza / possibilmente eruzione infracrestale guidata / aggancio su cuspide o vestibolare / trazione fisiologica Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 Inizialmente l’adenoflemmone ha una tumefazione di carattere limitato e mostra una mobilita rispetto alla branca orizzontale della mandibola non mostrando le aderenze proprie degli ostoflemmoni; successivamente il quadro diventa sovrapponibile. 4. Penetrazione dei germi patogeni dall'esterno: i germi responsabili di una raccolta ascessuale possono anche penetrare nei tessuti molli dall'esterno a causa di: foruncoli ; ferite ; incidenti legati alle tecniche di anestesia locale (trasporto di germi in profondita, tramite l'ago, per una mancata disinfezione della zona di infissione). La localizzazione della raccolta purulenta varia a seconda del dente colpito dalla patologia e peri pluriradicolati dalla radice maggiormente interessata: *& Ascesso della sottomucosa vestibolare: tumefazione dolente a carico della mucosa gengivale vestibolare, maggiormente accentuata a livello del dente necrotico, fluttuante alla palpazione, & Ascesso sottocutaneo: la raccolta purulenta si estende rapidamente verso la cute guancia e della palpebra inferiore, determinanado una tumefazione geniena e palpebrale. Il processo puo diffondere acneh nella regione temporale. Asesso palatino: tumefazione circoscrita, dolente e fluttuante a carico della mucosa palatina è Ascesso pterigo-maxillo-palatino e retromascellare: data da terzi molari superiore, dando una tumefazione geniena, serramento, edema del velopendulo, tumefazione dei pilastri e senso di restringimento della faringe e poi si puo distribuire: > Alla regione infratemporale (temporale): tra osso e muscolo temporale determinando una tumefazione della regione estesa fino al cuoio capelluto > Nelcavo orbitale: dalla regione retromascellare, tramite la fessura orbitaria inf, nella cavita orbitaria con conseguente flemmone retrobulbare, esoftalmo ed edema palpebrale. > Nella regione latero-faringea: fino, nei casi piu gravi, al connettivo lasso del fascio vascolo- nervoso del collo e alla fossa sopraclavicolare determinando l'erosione della carotide interna o la tromboflebite della giugulare interna. 5. Sintomatologia: 6. Complicanze dei flemmoni perimascellari caso di flemmoni dei mascellare sono legati ad una partivoalre virulenza dei germi, ad una i fattori che possono determinare complicanze nel carenza nei poteri dei difesa dell'organismo o a scarsa sensibilita dei germi agli antibiotici. Oltre ad una estesa diffusione del processo complicanze meno frequenti possono essere: > Tromboflebite della vena facciale anteriore: una racolta presente nella regione geniena puo determinare per contiguita una tromboflebite della v.f.a che si estende alla vena oftalmica inferiore e quindi al seno cavernoso. Clnicamente si riscontra una tumefazione progressiva della guancia che si accompagna a senso di tensione e si estende rapidamente alla palpebra inferiore, successivamente con l'invasione della vena oftalmica si sviluppa un flemmone retrobulbare, l'edema >» Flebite del tronco tireo-linguo-facciale: sencondaria a flebite del plesso pterigoideo e puo, a sua volta estendersi alla giugulare interna > Setticemia: per passaggio dei germi nel torrente ematico insorge improvvisamente febbre alta, tachicardia e torpore psichico legati allo stato settico > Setticopiemia: nel caso di una setticemia sono inoltre possibili localizzazioni secondarie che possono diventare a loro volta focalai di immissione di germi in circolo. Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 Proliferazioni gengivali non neoplastiche Og» Og» I. Proliferazioni infiammatorie Ipertrofia da tartaro Ipertrofia da protesi incongrua Ipertrofia da trattamento ortodontico Il. Iperplasie framacologiche Fenitoina > epilessia Ciclosporina > trapianti-malattie autoimmuni Nifedipina > ipertensione III. Epulidi: definizione spaziale (sopra la gengiva) desueta, ma ancora molto utilizzata nella pratica corrente + neoplasia benigna del parodonto Fibromatosa Tessuto fibroso con fasci orientati in varie direzioni. Neoformazione rivestita da epitelio che sebbene in qualche punto mostra delle propaggini nel connettivo sottostante non ha alcun segno di atipia. Irrorazione proveniente dal fascio vascolo nervoso del peduncolo Granulomatosa (granuloma piogenico): neoformazione costtuita da cellule che presentano al loro interno una elevata quantita di granulazioni, sembrano essere istiocitomi benigni, sono presenti anche cellule di epitelio odontogeno. Gigantocellulare (granuloma periferico a cellule giganti): presenta quasi sempre um impianto sessile e aspetto di consistenza molle elastica. Cellule giganti costituite da sincizi di instociti Angiomatosa: la forma angiomatosa altro non e che una risposta iperplastica, ad uno stimolo infiammatorio cronico. La maggiore componente vascolare aumenta le complicanze durante l'asportazione della lesione Gravidica: variante potenzialmente reversibile, legata all'aumento degli ormoni progestinici ed estrogeni. IV. Fibrosi idiopatica Precancerosi orali Leucoplachia A. Definizione: chiazza bianca sulla superficie mucosa, resistente e non asportabile con raschiamento, non riconducibile a patologie specificamente precisate B. Aspetto clinico: Omogenea e non ogogenea( erosiva, nodulare, leucoeritroplachia) Eritroplachia: A. Devinizione: aletrazione della superficie mucosa di colore rosso pio o meno vivo B. Aspetto clinico: eritroplachia o leucoeritroplacia Lichen Planus Orale A. Definizione: malattia infiammatoria dal decorso acuto o cronico, caratterizzata clinicamente da lesioni elementari cutaneo-mucose di aspetto papuloso. Puo manifestarsi esclusivamente sulla mucosa orale precendendo lesioni cutanee o associandosi con esse. B. Aspetto clinco: Reticolare ; A placca ; Atrofico ; Erosivo ; Bolloso Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 La biopsia Tipologie di biopsia I Shave biopsy (carcinoma basocellulare): consiste nella raccolta tramite raschiamento di frammenti di tesuto. Questo tipo di prelievo e’ usato solo a scopo diagnostico e n larga misura nella patologia genitale femminile, in quella delle vie urinarie, nelle lesioni cutanee superficiali I Punch biopsy: consiste nel prelevare un frammento di tessuto di pochi mm simile ad una “carotina” mediante un aposito strumento perforatore. E° molto usato in dermatologia. Una punch biopsy si effettua con una lama circolare dal diametro che oscilla da 1mm a 8mm. La lama che e’ attaccata ad uno strumento a forma di penna, e’ ruota attraverso l'epidermide, il derma e il grasso sottocutaneo producendo un “core” cilindrico di tessuto . L’incisione effettuata tramite punch biopsy e’ facilmente richiusa con una o due sutture. Il diametro del punch utilizzato varia in base alla lesione da analizzare. Ul Incisionale: o diagnostica, e volta a definire con la certezza dell'esame istopat la natura dei una lesione, oppure e utile a delimitare i margini in vista de un intervento racidale. IV. Escissionale: o terapeutica, viene effettuata innanzitutto in presenza di una neoformazione che non presenta alcun dubbio sul piano diagnostico e, allo stesso tempo, richiede di essere asportata. L'esempio tipico e’ quello di un piccolo fibroma traumatico. consiste nell’asportazione in blocco unico della lesione e ha l’obiettivo di sonare la condizione patologica, prevenendo possibilmente qualunque forma di recidiva. consiste nell’asportare la lesione in toto. L’asportazione deve essere eseguita in maniera tale che la biopsia contenga sia il tesuto centrale “sede della lesione” sia quello periferico “sano” a. Tecniche di prelievo: Nei casi sospetti di neoplasia, e’ importante eseguire un’aportazione “ad ampi margini” della lesione onde evitare recidive e/o la progressione neoplastica Per delimitare l’area tessutale da dover asportare si possono apporre alcuni punti di sutura oppure disegnare i margini con l'inchiostro di china. V. Per curettage VI. Agoaspirato: E’ simile alla biopsia punch, mail prelievo puo essere effetuato anche negli interni (tiroide, fegato, prostata) eseguendo conteporaneamente un endoscopia e/o ecografia VII. Biopsia per cauterizzazione Fissazione Conservazione del materiale prelefato. E' fondamentale per la corretta lettura di un preparato istologico. Nella maggior parte dei casi il materiale prelevato viene “fissato” cioe’ viene immerso il piu rapidamente possibile in una soluzione acquosa di formalina al 10% tamponata (PH7). Il fissativo ha lo scopo di consevare i tessuti, blocando i fenomeni di autolisi senza pero’ alterarne la morfologia. I campioni cosi fissati possono essere sottoposti a tutte le colorazioni istologiche, alla maggior parte delle reazioni istochimiche, immunoistochimiche e, anche alle procedure ultrastrutturali. Perché la formalna? Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 3. Mediante uno scollaperiostio a punta smussa separare il tessuto molle dall’osso sottostante per ottenere un sufficiente accesso, nonche per mobilizzare il lembo 4. Riposizionare il lembo e stabilizzarlo mediante tecnica di sutura Il. A spessore parziale: con ritenzione del periostio, lascia del tessuto connettivo e il periostio a copertura dell'osso A. Indicazioni: chirurgia parodontale mucogengivale B. Tecnica: 1. Incisione lineare o a bisello interno fino alla cresta alveolare 2. Eventualmente esegure un'incisione di rilascio verticale (meglio bisellata) 3. Utilizzando i primi mm della lama del bisturi con un primo passaggio separare la mucosa dal periostio. (nel caso in vui venga eseguita l'incisione di rilascio preferibile cominciare la dissezione a spessore parziale partendo dalla porzione piu apicale della stessa in direzione coronale) 4. A questo punto con l’aiuto di una pinzetta anatomica tendere il lembo mobilizzato e progressivamente, in vari passaggi, approfondire l'incisione a spessore parziale Ill. Lembi misti: combinazione di un lembo a spessore totale con uno a spessore parziale A. Indicazioni: alungamento di corona clinica / lembo riposizionato coronalmente / chirurgia endodontica B. Tecnica (allungamento di corona clinica): 1. Incisione lineare o a bisello interno fino alla cresta alveolare 2. Eventualmente esegure uno o piu incisioni di rilascio verticale (meglio bisellata) 3. Mediante uno scollaperiostio a punta smussa separare il tessuto molle dall’osso sottostante fino al livello della MGJ 4. Proseguire l'incisione apicalmente alla MGJ dissecando i tessuti a spessore parziale in modo da mobilizzare il piu possibile il lembo 5. Dopo aver eseguito l’ostectomia riposizionare il lembo apicale e suturaree con punti periostali La sutura Una sutura e’ un filo di materiale usato per legare (chiudere) i vasi sanguigni e accostare (cucire) insieme i tessuti. Le ferite possono essere classificate: I. Pulita:ferita non traumatica, non infetta, che non riguarda il tratto respiratorio, esofago, genitourinario oppure orofaingeo. Sono spesso ferite chirurgiche. No interuzione delle tecniche asettiche durante l'intervento. Guarigione per prima intenzione Il. Pulita contaminata: contiene solitamente la flora saprofita e puo essere localizzata in qualsiasi parte della cavita orofaringea III. Contaminata: comprende le lacerazioni di tessuti molli, le fratture esposte e le ferite traumatiche acute. Interventi con rilevanti interruzioni delle tecniche asettiche. IV. Sporca ed infetta: sono le ferite estremamente contaminate o clinicamente infette prima dell'intervento Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 Tipi di guarigione della ferita: I. Prima intenzione: A. Si verifica quando i margini della ferita vengono accuratamente riavvicinati, in assenza di edema ed infezione locale B. Richiede fenomeni di proliferazione cellulare e di neovascolarizzazione di entita modesta C. Sicaratterizza per la migrazione prima dell'epitelio e comporta una minore formazione di tessuto di granulazione che esita in una piccola cicatrice D. Consiste in tre fasi: 1 Fase di riposta acuta infiammatoria (0-5gg): organizzazione del coagulo e migrazione dell'epitelio dai margini. In questa fase la resistenza della ferita dipende dal materiale di sutura 2. Fase della fibroplasia (5-14gg): crescita del contenuto in fibrina della ferita ed aumento della sua forza tensile. Dal 5* gg ha inizio la produzione di collagene. 3. Fase della maturazione (+14gg): il tessuto di granulazione matura trasformandosi in tessuto connettivo fibroso. Il. Seconda intenzione: A. c. Il processo di guarigione avviene per contrazione della ferita piuttosto che per unione primaria (cicatrizzazione dal fondo verso la superficie esterna), con una crescita secondaria dell'epitelio La proliferazione cellulare e la neovascolarizzazione sono molto intensi e conducono alla formazione di una cicatrice evidente | tempi di guarigione sono ritardati Ill. Terza intensione: A. Avviene quando due superfici del tessuto di granulazione vengono tenute insieme (chiusira primaria ritardata) B. Metodo sicuro per le ferite contaminate e sporche e per quelle traumatiche infette C. Tempo ottimale per la chiusura ritardata 4-6gg dopo la lesione La velocita del processo di cicatrizzazione e guarigione di una ferita dipende da: Tipo di tessuto e apporto sanguigno Insulto dei tessuti nel corso dell’intervento Eta e peso del paziente ( itessuti degli anziani e degli obesi cicatrizzano piu lentamente. Il tessuto adiposo e’ il piu vulnerabile tra tutti i tessuti, sia ai traumi che alle infezioni perche pocco è è è * è è * irrorato) Emostasi e tipo di sutura Sforzo e tensione sulla ferita, sia quelli prodotti dalla funzione che quelli determinati dalla sutura Presenza di tessuto necrotico o di corpi estranei all’interno della ferita Condizioni generali di salute del paziente Materiali dei fili da suttura: I. Assorbibi A. Organici: (cutgut semplice? ; cutgut cromico? ; fibre collagene) B. Sintetici monofilamenti: (polidiossanone ; poliglecaprone 25) C. Sintetici multifilamento: (acido poliglicolico ; polyglactin 910) Il. Non assorbibili A. Organici: (cotone; lino ; seta) Albi Isufi Anno Academico 2018-2019 B. Sintetici monofilamento: (poliestere ; poliammide(nylon) ; polipropilene ; politetragluoroetilene) C. Sintetici multifilamento: (poliammide ; poliestere) D. Fili metalici: Monofilamento(acciaio ; argento) ; Multifilamento (accaio) Ago da sutura: fatto da punta + corpo + attaco del filo Classificazione in base alla forma dell’ago: I. Retto:tratto gastrointestinale, cavita nasale, nervi, cavita orale, faringe, cute, tendini, vasi Il. Mezzo curvo / slitta: chirurgia laparoscopica, cute della mano (poco usato), cavita nasale III. % cerchio: occhio (applicazione piu diffusa) microchirurgia IV. 3/8 cerchio: aponeurosi, tratto biliare, dura matre, occhio, fascia, tratto G-I, muscolo, apparato cardio.. , nervi, pericondrio, periostio, peritoneo, pleura, tendini, tratto urogenitale. Classificazione in base alla forma della punta dell’ago I. Aghitriangolari a interno tagliente Il. Aghi triangolari a dorso tagliente Ill. Aghi tapercut, unta triangolare a tagliente esterno poi cilindrico, corpo ovale IV. Aghi cilindrici, a punta conica corpo ovale V. Aghi surf, punta retangolare poi cilindrica, corpo ovale Classificazione in base al calibro del del ago: 3-0 ... 6-0 I nodi La riuscita di una sutura non dipende soltanto dal materiale impiegato e da come essa e’ stata effettuata ma anche dai nodi con cui i punti sono stati formati. I. Seminodo.-icapisi tirano orizontalmente e paraleli a l’un l’atro iave — un capo reta immobile (verticale) e l’atro si tira a 90* rispetto al primo III. Doppio seminodo + NODO IV. Nodo a frizione (chirurgico) 3 nodo + seminodo V. Nodo chirurgico invertito > seminodo + nodo VI. Nodo chirurgico con giro di fermo > nodo + seminodo + seminodo Materiale di sutura 0 di nodo Cutgut Nodo chirurgico con giro di fermo Tre seminodi Due nodi + giro di fermo Acido poliglicolico Tre seminodi Polyglactin 910 Nodo chirurgico (invertito) + giro di fermo Fili metalici Due seminodi Seta e poliestere intreccati Tre seminodi Due nodi + giro di fermo Poliestere Nodo + giro di fermo Materiali ritori o monofilamenti sintetici Due nodi + giro di fermo Nodo chirurgico invertito con giro di fermo
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