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Codorcet sull'istruzione e la schiavitù, Sintesi del corso di Storia Del Pensiero Politico

Riassunto scritti di Codorcet su istruzione e schiavitù

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 30/10/2019

luca.ghera
luca.ghera 🇮🇹

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Scarica Codorcet sull'istruzione e la schiavitù e più Sintesi del corso in PDF di Storia Del Pensiero Politico solo su Docsity! Sull’istruzione pubblica 1791-1792 La società deve dare al popolo un’istruzione pubblica I. In quanto strumento per rendere reale l’eguaglianza dei diritti È un dovere della società nei confronti dei cittadini, Invano sarebbe stato dichiarato che i tutti gli uomini hanno gli stessi diritti se l’ineguaglianza delle facoltà morali impedisse di godere di questi diritti. Lo Stato sociale diminuisce necessariamente l’ineguaglianza naturale, Facendo concorrere le forze comuni al benessere degli individui ma al contempo questo benessere viene a dipendere sempre più dai rapporti di ogni uomo quel propri simili, Gli effetti dell’ineguaglianza aumenterebbero proporzionalmente. • Questa obbligazione consiste nel non lasciar sussistere alcuna ineguaglianza che causa dipendenza È possibile che un’istruzione anche se è uguale, la cresca la superiorità di coloro che la natura favorito con un’organizzazione più felice. Ma per conservare l’eguaglianza dei diritti è sufficiente che questa superiorità non causi una dipendenza reale una legge gli ha garantito il pieno godimento. Allora la superiorità di alcuni uomini invece di essere un male quel tribunale bene. • L’ineguaglianza dell’istruzione è una delle principali cause di tirannia I lumi non possono essere concentrati nell’interno di una casta ereditaria almeno una corporazione esclusiva È da temere quel grado di ignoranza casa del quale l’uomo, vittima del ciarlatano che vorrà sedurlo, Incapace di difendere da sé i propri interessi, è obbligato a consegnarsi ciecamente a guide che non può né giudicare né scegliere. II. Per diminuire l’ineguaglianza che nasce dalla differenza dei sentimenti morali Nel momento in cui a leggere su tutti gli uomini uguali verso la distinzione che li divide in diverse classi quella che scaturisce dalla loro educazione questa non deriva solo dalla differenza di lumi, Ma anche da quella delle opinioni, dei gusti, dei sentimenti. Il figlio del ricco non apparterrà alla stessa classe del figlio del povero se nessuna istituzione pubblica li avvicina tramite l’educazione esisterà dunque una reale distinzione che non t’rientrerà nel potere delle leggi eliminare e che stabilendo una vera separazione tra coloro che posseggono i Lumia coloro che mi sono privi costituirà necessariamente uno strumento di potere. Il dovere della società relativamente all’obbligo di estendere il più possibile l’eguaglianza consiste dunque nel procurare a ciascun uomo d’istituzione necessaria per esercitare le funzioni comuni di nuovo, Di padri famiglie di cittadino. III. Per aumentare nella società il numero di lumi utili La società deve dare anche un’istruzione pubblica relativa alle diverse professioni I. Per garantire più eguaglianza tra coloro che vi si dedicano Nella società degli uomini si trovano divisi in diverse professioni E progressi in esse contribuiscono al benessere comune, Ed è perciò utile per l’eguaglianza reale offrire la possibilità a coloro i cui gusti le cui facoltà lo chiedessero ma che a causa della mancanza di istruzione pubblica della povertà fossero escluse condannate la mediterà e quindi alla dipendenza. La potenza pubblica deve includere tre suoi doveri quello di assicurare facilitare e moltiplicare i mezzi per acquistare queste conoscenze questo dovere si estende anche a quelle che gli uomini esercitano per la propria attività senza pensare all’influenza che possono avere sulla prosperità generale, quindi non solo per le professioni che possono avere una funzione pubblica. II. Per renderle egualmente utili L’eguaglianza nell’istruzione contribuirebbe al perfezionamento delle arti E alla titolare della disparità di ricchezze E quindi al benessere poco importa la felicità comune se tutti possono soddisfare i propri bisogni con facilità. Il solo mezzo per raggiungere questo fine portare una sorta di perfezione nella produzione delle arti anche le più comuni. Questo bene non esisterebbe se il primato delle arti fosse unicamente appannaggio di pochi III. Per diminuire il pericolo a cui alcune professioni espongono Può essere la conseguenza dell’istruzione generale il vantaggio di rendere le diverse professioni meno insalubri I mezzi per preservare dalle malattie sono più semplici E note di quanto comunemente ci si immagini. La maggiore difficoltà sta nel farsi adottare da uomini che solo vivendo nella routine della propria professione vengono infastiditi anche dai più leggeri cambiamenti mi mancano di quella flessibilità che solo una pratica ponderata può dare. IV. Per accelerare i loro progressi Sarebbe anche un modo per liberare da questa moltitudine di piccoli segreti di cui la pratica di quasi tutte le arti è infetta che ne arresta il progresso e offre un eterno alimento alla cattiva fede e alla ciarlataneria. Infine se le più importanti scoperte pratiche sono generalmente dovute alla teoria delle scienze I coefficienti guidano queste arti vi è anche una quantità di invenzioni E sono gli artisti possono pensare creare poiché soltanto essi ne percepiscono i vantaggi. La società deve impartire l’istruzione pubblica anche come mezzo di perfezionamento della specie umana I. Mettendo tutti gli uomini nati con il genio nella condizione di svilupparlo Grazie alla scoperta di nuove verità che la specie umana continuerà perfezionarsi. È quindi un vero dovere morire la scoperta di verità speculative tanto più importante dal momento che il bene non può essere duraturo se non si fanno progressi verso il meglio. Fino ad ora un esiguo numero di individui riceve durante la propria infanzia un’istruzione che consente loro di sviluppare tutte le facoltà naturali. Niente rimedia alla mancanza di quest’educazione primaria sarebbe dunque importante avere una forma di istruzione pubblica che non si lasci sfuggire nessun talento senza averlo notato E che gli offre a tutti gli aiuti riservati finora solo ai figli dei ricchi. Lo avevano compreso anche nei secoli dell’ignoranza. Da ciò derivano le numerose fondazioni per l’educazione dei poveri. È vero che se in 10 uomini che partono dallo stesso. Non farebbero 10 volte più scoperte in una scienza E soprattutto non andrebbero 10 volte più lontano di uno solo di essi. Tuttavia i veri progressi delle scienze non si limitano a spingersi avanti ma consistono anche nell’estendersi più attorno nel raccogliere un maggior numero di verità trovate con gli stessi metodi di conseguenza derivate medesimi principi. Moltiplicando gli uomini impegnati in una stessa categoria di verità solamente la speranza di trovarne di nuove sono utili anche le scoperte secondarie soprattutto per le loro applicazioni E tra l’uomo di genio che inventa e l’esperto che consente utilizzo dei prodotti alla comune utilità resta sempre uno spazio da percorrere che spesso non si può superare senza queste scoperte di ordine inferiore. Così mentre una parte dell’istruzione metterebbe gli uomini ordinari nella condizione di trarre profitto dai lavori del genio E di impiegarli sia periodo proprio bisogno sia per la propria felicità un’altra parte di questa stessa istruzione avrebbe come fine quella di mettere in opera i talenti preparati dalla natura appianare loro gli ostacoli e di aiutarli nel loro cammino. II. Preparando le nuove generazioni con la cultura di quelle che le precedono I popoli che sono sfuggiti alla civilizzazione sebbene circondati da nazioni illuminate sembra affatto levarsi al loro livello anche nel momento in cui vengono proposti loro e quali strumenti distruzione. Dall’osservazione delle razze animali si vince che l’educazione che le si dà loro sembra influire sulle disposizioni naturali sul carattere di queste diverse razze. È quindi molto facile pensare che se diverse generazioni hanno ricevuto un’istruzione orientata verso fine costante le generazioni successive nasceranno con una più grande facilità a ricevere l’istruzione e una maggiore attitudine a saperne profittare. Sarebbe difficile negare l’esistenza di organi intellettuali intermedi necessari anche per i pensieri che più sembrano allontanarsi dalle cose sensibili. L’intensità delle nostre facoltà è legata almeno in parte alla perfezione degli organi intellettuali ed è naturale credere che questa perfezione non sia indipendente dallo stato in cui si trovano questi organi intellettuali nelle persone che ci trasmettono l’esistenza. Più lo spirito umano avrà scoperto verità più diventerà capace di fissarle di combinarle il numero maggiore. Se l’indefinito perfezionamento della nostra specie è come credo una legge generale di natura l’uomo non deve più considerarsi come un essere limitato ho un esistenza passeggera isolata diventa parte attiva del tutto il cooperatore di un’opera eterna ma terrena. • L’istruzione pubblica è ancora necessaria per preparare le nazioni ai cambiamenti che il tempo dovrà portare Una nazione che si governasse sempre con le stesse massime potrebbe nascere la propria rovina dalle stesse opinioni dagli stessi mezzi che ne avevano assicurato la prosperità soltanto l’eccesso di male può correggere una nazione dedita alla routine mentre quella che si è presa degno di obbedire alla voce della ragione grazie all’istruzione generale presenterà delle prime elezioni dell’esperienza e qualche volta le prevederà anche. Le rivoluzioni imposte dal perfezionamento generale della specie umana devono indubbiamente condurla alla ragione alla felicità. • Divisione dell’itruzione pubblica in tre parti Si vedono nascere tre forme di istruzione ben definite. Innanzitutto un’istruzione comune per cui si deve proporre:1 di insegnare a ciascuno secondo il suo grado di capacità E del tempo che dispone ciò che è bene che tutti gli uomini conoscono qualunque sia la loro professione il loro gusto; 2 di assicurare un modo per conoscere le inclinazioni personali di ogni soggetto, al fine di carne vantaggio per l’utilità generale; 3 di preparare gli allievi alle conoscenze che esige la professione a cui si indirizzano. La seconda forma di istruzione deve avere per oggetto gli studi relativi alle diverse professioni. Laterza puramente scientifica deve formare coloro che la natura destina perfezionare la specie umana con nuove scoperte. • Necessità di distinguere, in ciascuna forma, l’istruzione dei bambini da quella degli adulti Queste tre forme si dividono ancora in due parti. Occorre insegnare innanzitutto bambini giochi sarà utile sapere quando entreranno nel pieno godimento dei loro diritti; Ma viene anche un’altra forma di istruzione che dovrà inglobare tutta la vita. L’esperienza ci dice che non c’è via di mezzo driver produrre progressi o rovine. L’uomo che alla fine dell’educazione non continuasse a fortificare la propria ragione verrebbe presto svanire tutti frutti del lavoro. E la scoperta delle nuove verità lo sviluppo, il progresso devono offrire circostanze nelle quali diventerebbe utile e anche indispensabile aggiungere nuovi lumi. Non è quindi sufficiente che l’istruzione formi gli uomini, Occorre che essa conservi perfezioni coloro chi è già formato che li illumini li preservi dall’errore. • Necessità di dividere l’istruzione in più livelli, secondo la capacità naturale e il tempo che si può impiegare per istruirsi Tutti gli individui non nascono con le quali facoltà E tutti la prendono le stesse cose pur adottando di stessi metodi. Cercando di fare a prendere di più a coloro che hanno minor facoltà è talento invece di diminuire gli effetti di questa ineguaglianza non si farà altro che aumentarli. Non è utile ciò che si è appreso, ma ciò che si è tenuto a mente e 1 decidere dove risiede la verità, Dove si trova l’errore. Così, la funzione propria ministri della religione ed incoraggiare gli uomini ad adempiere al loro doveri; e tuttavia la pretesa di decidere esclusivamente quali sono questi doveri sarebbe la più pericolosa delle osservazioni sacerdotali. • Di conseguenza essa non deve affidare l’insegnamento a corporazioni perpetue Non affidare l’istruzione a corpi insegnanti che si ritroverà a soli. Istruzione che trasmetteranno ora sempre per fine non i progressi dei lumi ma la crescita del loro potere; non di insegnare la verità ma di perpetuare i pregiudizi utili alla loro ambizione. ( si riferisce soprattutto agli ordini monastici) create dei corpi insegnanti essere sicuri di aver creato tiranni o gli strumenti della tirannia. • La potenza pubblica non può stabilire un corpo di dottrine che deve essere insegnato in modo esclusivo Le scienze naturali sono costanti, ma a volte possono avere modificazioni differenze, cambiamenti. Le scienze morali politiche non sono costanti interessi pregiudizi passioni pongono ostacolo alla verità. È soprattutto in queste scienze che tra le verità riconosciute e quelle che sono sfuggite le nostre ricerche esistono spazi immenso che sono l’opinione può riempire. Le verità fondate su prove certe e largamente riconosciute sono le sole che si devono considerare immutabili, e non ci si può impedire di essere allarmati per il loro esiguo numero. Tuttavia siccome queste scienze influiscono più sulla felicità degli uomini È molto più importante che la potenza pubblica non detti la dottrina comune del momento come verità eterna, Per paura che s’affaccia dell’istruzione un dispotismo per consacrare pregiudizi che le sono utili E uno strumento di potere. • La potenza pubblica deve mettere le sue opinioni a fondamento dell’istruzione, dal momento che non la si può considerare allo stesso livello dei lumi del secolo nel quale essa si esercita Anche se gli uomini di genio sono seduti tra chi esercita il potere essi non potrebbero mai avere ogni in ogni momento una preponderanza tale da permettere loro di mettere in pratica il risultati delle proprie meditazioni. Ciò che in ogni epoca segna il vero limite dei lumi non è la singola ragione di un uomo di genio, Che può anche avere i propri personali pregiudizi, ma la ragione comune degli uomini illuminati ed è necessario che l’istruzione si avvicini a questo limite dei lumi più di quanto la potenza pubblica non possa avvicinarsi. • Il dovere, come il diritto della potenza pubblica si limita dunque a fissare l’oggetto dell’istruzione e ad assicurarsi che sarà insegnato in modo adeguato La potenza pubblica deve, dunque, dopo aver fissato l’oggetto l’estensione di ciascun istruzione, Assicurarsi che in ogni epoca scelta dei maestri, delirio dei metodi di insegnamento sarà condivisa dalla ragione degli uomini illuminati E abbandonare il resto alla loro influenza. • La Costituzione di ciascuna nazione deve far parte dell’istruzione solo come un fatto L’insegnamento della costituzione Deve far parte dell’istruzione. Ma se si finisce per insegnarla come una dottrina O per suscitare in suo favore un entusiasmo cieco si finisce per creare una religione; si prepara per gli spiriti una catena e si viola la libertà nei suoi diritti più sacri, con il pretesto di insegnare ad amare. Il fine dell’istruzione non è deportare gli uomini ad operare 1 legislazione preconcetta, ma di renderli capaci di apprezzarla di correggerla. Non si tratta di sottomettere ciascuna generazione alle opinioni alla volontà di quella che l’ha preceduta ma di rischiarare sempre di più. Può accadere che sfuggono leggi al buon senso, ok contraddicono i principi della regione. Sarebbe dunque assurdo non insegnare le leggi stabilite in altro modo che come la volontà attuale della fortezza pubblica alla quale si è obbligati a sottomettersi, Senza che ci si esponga al ridicolo di far insegnare come veri, i principi contraddittori. • Queste riflessioni devono estendersi all’istruzione destinata agli uomini Ciò che è stato detto deve abbracciare tutta la vita di un uomo. Al di là delle spiegazioni necessarie per comprendere la legge attuale è necessario considerare questi preamboli o commenti presentati a nome del legislatore, meno come un insegnamento che con un resoconto dei depositari del potere per il popolo dal quale lo hanno ricevuto; e soprattutto occorre guardarsi bene dal credere che tali spiegazioni bastino per adempiere il loro dovere relativo all’istruzione pubblica. essi non devono limitarsi a non porre ostacoli lumi ti potrebbero condurre cittadini a verità contrarie alle loro opinioni personali; occorre Che abbiano la generosità o piuttosto l’equità di predisporre esistessi questi lumi. Nei governi arbitrari, sia a cura di orientare l’insegnamento in modo da disporre gli allievi a una cieca obbedienza a potere stabilito(E di sorvegliare poi l’impressione che ne hanno E anche i discorsi, affinché i cittadini non apprendono mai niente che non sia conforme alle opinioni che loro maestri voglio respirare loro). In una costituzione libera quantunque il potere sia nelle mani di uomini scelti da cittadini È spesso rinnovati nonostante questo potere sembri fin dall’inizio confondersi con la volontà generale o l’opinione comune esso non deve proporre in anticipo gli spiriti, Come regola, alle leggi che devono esercitare il loro impero solo sulle azioni; altrimenti si incatenerebbe da solo e obbedirebbe per secoli agli errori che ha potuto commettere passato. - Anche per l’educazione l’esempio dell’Inghilterra è da non seguire perché qui un superstizioso rispetto della costituzione È un culto servire per qualche massima fanno parte dell’educazione. Sono diventati perciò una specie di religione politica che rende quasi impossibile ogni progresso verso il perfezionamento della costituzione delle leggi. - Questa opinione contraria a quella di questi di quei presunti filosofi che vogliono che la verità siano per il popolo soltanto pregiudizi; che propongono di impadronirsi dei primi momenti dell’uomo per colpirlo con l’impatto d’immagini che il tempo non potrà cancellare, di legarlo a leggi, La costituzione del proprio paese con un sentimento c’è, Di condurlo alla regione solo try pregiudizi dell’immaginazione e il disordine delle passioni. Ma voglio mandare loro come posso essere così sicuri che ciò che credono è o sarà sempre la verità? • L’istruzione deve essere la stessa per le donne e per gli uomini Abbiamo dimostrato che l’educazione pubblica doveva limitarsi all’istruzione; abbiamo strada che correva stabilirne diversi livelli. Così niente può impedire che sia la stessa per le donne per gli uomini. Se il sistema dell’istruzione comune apri finestra imprese propri doveri; Si potrebbe obiettare che essi non sono chiamati ad alcuna foce pubblica ma si potrebbe limitare a far percorrere loro i primi livelli senza comunque evitare gli altri per chi di loro volesse. Se vi fosse qualche professione esclusivamente riservata agli uomini le donne non sarebbero messe distruzione specifica; Ma sarebbe assurdo escluderle da quella che ha per oggetto le professioni che esse devono esercitare in maniera concorrente. • Esse non devono essere escluse dall’educazione relativa alla scienze, perché possono rendersi utili al loro progresso sia facendo osservazioni, sia componendo libri didattici E’ necessario che le donne condividano l’istruzione data agli uomini I. Perché possano sorvegliare quella dei bambini II. Perché la mancanza d’istruzione delle donne introdurrebbe nelle famiglie una ineguaglianza contraria alla loro felicità III. Perché è un modo per far conservare agli uomini le conoscenze che hanno acquisito nella loro giovinezza IV. Perché le donne hanno lo stesso diritto all’istruzione pubblica degli uomini • L’istruzione deve essere impartita in comune, e le donne non devono essere escluse dall’insegnmento • Esse se ne sono occupate qualche volta con successo in Italia • Necessità di riunire i due sessi, per la facilità e l’economia dell’istruzione • Lungi dall’essere pericolosa, essa è utile ai costumi • Non si eve stabilire una separazione che sarbbe reale soltanto per le classi ricche • La separazione dei sessi ha come principale causa l’avarizia e l’orgoglio • Sarebbe pericoloso conservare lo spirito dell’ineguaglianza nelle donne, perché impedirebbe di distruggerlo negli uomini • L’unione dei due sessi nelle stesse scuole è favorevole all’emulazione, e ne fa nascere una che ha come principio il sentimento della benevolenza, e non i sentimenti di orgoglio personale, come l’emulazione nei collegi. • Conclusioni Sull’ammissione delle donne al diritto di cittadinaza 1790 • L’abitudine può rendere familialiare agli uomini la violazione dei loro diritti naturali, al punto che nessuno tra coloro che li hanno perduti, bada a reclamarli o sente di avere subito ingiustizia. Queste violazioni sono sfuggite perché i legislatori sono stati troppo presi nel definire diritti comuni ad individui della specie umana. Ma per esempio il principio di eguaglianza di diritti È stato violato quando è stato negato alla metà del genere umano il diritto di concorrere alla formulazione delle leggi. Per non considerare questa esclusione un atto di tirannide occorrerebbe provare che diritti naturali delle donne non sono assolutamente di stessi di quelli degli uomini, Oppure a mostrare che non sono capaci di esercitarli. • I diritti degli uomini scaturiscono unicamente dalla loro condizione di esseri sensibili, capaci di acquisire idee morali e ragionare su di esse. In questo modo le donne che presentano le medesime qualità dovrebbero necessariamente godere di eguali diritti. • O nessun individuo della specie umana gode di veeri e propri diritti, oppure tutti godono degli stessi e colui che vota contro il diritto di un altro […] ha pertanto abiurato i propri diritti. Ammettendo che gli uomini dispongono di una superiorità di spirito che non sia necessariamente conseguenza della differenza di innovazione questa non può che consistere:. Si dice che nessuna donna abbiamo fatto grandi scoperte ho dato prova di genio nelle arti, nelle lettere… mò non si pretenrà di accordare il diritto di cittadinanza ai soli uomini di genio. Si aggiunge che nessuna donna alla stessa vastità di conoscenze la stessa forza di ragione di certi uomini ma ne risulta che fatta eccezione per una classe poco numeroso di uomini molto nominati tra le donne il resto degli uomini ineguaglianze completa. Fatta eccezione per questa piccola classe l’inferiorità e la superiorità si dividono egualmente tra i due due sessi. Infine si arriverà forse ipotizzare che nello spirito e nel cuore delle donne ci sia una qualche qualità che impedisce di godere dei propri diritti naturali, Ma se interroghiamo la storia questa ci smentirà. Le donne sono superiori agli uomini nelle virtù 12 1 domestiche; Come gli uomini Esse sono mare la libertà sebbene non ne condividono tutti vantaggi E nelle repubbliche le si è viste spesso sacrificarsi per esse. Si dice che malgrado la loro forza di spirito le donne non siano mai spinte dalla ragione. Questa osservazione è falsa: È vero essere sospinte dalla regione degli uomini ma dalla propria. Si è detto che non possiedono il sentimento della giustizia, questa vale come per la disposizione precedente infatti a determinare la differenza non è la natura ma l’educazione e l’esistenza sociale. Nell’una nell’altra ha reso le donne avvezze all’idea di ciò che è giusto ma piuttosto ciò che onesto. È quindi giusto addurre per continuare a negare alle donne godimento dei diritti naturali motivi che si ammantano di validità soltanto perché esse non godono di questi diritti. Se si ammettessero simili regioni contro le donne si dovrebbe allora privare il diritto di cittadinanza anche alla parte del popolo che votata al lavoro.non pone acquisire lumi né esercitare la propria ragione E, ben presto si concederebbe la cittadinanza sono gli uomini che hanno frequentato concorso di diritto pubblico. Se si ammettono tali principi, occorre, come conseguenza necessaria rinunciare a tutte le costruzioni libere. Non si può addurre come causa della loro esclusione la dipendenza delle donne dei propri mariti, giacché sarebbe possibile distruggere lo stesso tempo questa tirannia della legge civile E poiché mai un ingiustizia può essere il motivo per commettere un’altra. Si dice che si dovrebbe temere l’influenza delle donne sugli uomini. Innanzitutto rispondiamo che questa come le altre influenze è molto più temibile nell’intimità che nella discussione pubblica. Vedi pag 147-148. Opinioni sugli emigranti 1791 • E’ un grande errore credere che l’utilità pubblica comune non si trovi costantemente unita al rispetto dei diritti degli individui e che la salvezza pubblica possa prevedere vere ingiustizie. Per ogni misura presentata come utile occorre innanzi tutto verificare se è giusta.[…] Nel caso in cui non lo fosse, è necessario concludere che la sua utilità non era altro che una vana e falsa apparenza. • Tre misure 1. Di stabilire una divisione tra emigrnati che possiamo ancora considerare cittadini, quelli che devono essere per noi semplici stranieri, e quelli infine che non hanno voluto giovarsi della facoltà di distruggere i sospetti sollevati contro di loro e che quindi hanno meritato di essere trattati come nemici 2. Di stabilire di quali diritti, riseervati ai soli cittadini francesi, devono essere privati coloro i cui pregiudizzi hanno fatto preferire la condizione di stranieri. 3. Di determinare quali mezzi si possono impiegare per togliere il potere di nuocere a coloro che devono essere considerati come intenzionalmente ostili, e che tuttavia un reato particolare con espone a un’istruttoria giudiziaria. Riflessioni sulla schiavitù dei negri 1781 I. Dell’ingiustizia della schiavitù dei negri, considerata in rapporto ai loro padroni Ridurre un uomo in schiavitù È un crimine peggiore del furto. Se prima lo schiavo non solo di ogni sua proprietà ma anche della facoltà di acquisirne, Della proprietà del proprio tempo, Delle proprie forze di tutto ciò che la natura è andato per conservare la sua vita soddisfare i suoi bisogni. A questo torto si aggiunge quello di privare lo schiavo del diritto di disporre della propria persona. O non esiste alcuna morale ora perché l’opinione pubblica non condanna questo crimine nell’opinione nella legge possono cambiare la natura delle azioni, E il crimine resterebbe un crimine.. II. Ragioni di cui ci si serve per giustificare la schiavitù dei negri Dicano che gli schiavi sono dei criminali condannati all’ultimo supplizio ho dei prigionieri di guerra che se non fossero comprati dagli europei verrebbero uccisi. Alcuni ci presentano la tratta come se fosse quasi un atto di umanità ma osserviamo: 1 che queste affermazioni non sono né provate né verosimili. 2 anche supponendo che comprando un negro mi si salva la vita si commette ugualmente un crimine se per rivenderlo o per errore schiavitù. L’uomo che per salvare la vita un altro facessi tutto ciò che penso potere avrebbe senza dubbio diritto di pretendere un compenso, acquisire un diritto sul bene E anche sul lavoro, Ma non potrebbe mai ridurre in schiavitù senza commettere un’ingiustizia. Si possono acquisire diritti sulla qualità futura un altro uomo ma mai sulla sua persona. 3 la discolpa È ancor meno legittima se il commercio degli europei a far nascere tra gli africani guerre per fare prigionieri per poi venderli. Spesso sono gli europei stessi a fomentare queste guerre. La discolpa se discolparsi il primo compratore non potrebbe scusare né il secondo nel colono che trattiene il negro, Poiché essi non hanno come motivazione quella di sottrarre dalla morte di schiavi(essi sono il rapporto al crimine di ridurre in schiavitù simile a ciò che è in relazione al furto, Colui che divide con il ladro O piuttosto colui che in carica di un furto un’altra persona che divide con lui.) La legge può anche trattare in modo differente il ladro e il complice, Ma per quanto riguarda la morale il reato lo stesso. Questa discolpa non vale per gli schiavi nati nella proprietà. Il padrone che gli alleva per lasciare schiavitù è un criminale E la cura che gli presta la vita se sono storti o giudicati incapaci di lavorare da un medico incaricato di questa ispezione. Se il padrone si rifiuta di occuparsi del bambino questi verrebbe dichiarato libero e portato in un istituto pubblico. La madre sarebbe trasferita prima del parto nello stesso istituto e mi resterebbe per un anno dopo il parto tempo necessario per allattare il figlio. Si potrebbe temere che faranno abortire le donne a forza di lavoro di maltrattamenti. Si può attenuare questo pericolo ordinando ogni due mesi una visita di controllo in tutte le proprietà da un medico accompagnato da un nuovo pubblico. Nel caso in cui la porta avesse luogo E giudicato causato dalla fatica dai maltrattamenti la donna verrebbe curata spese del padrone dichiarata libera il padrone condannato a pagare gli alimenti. Sia per il periodo in cui sarà giudicata non in grado di lavorare che per i sei mesi successivi sia per tutta la vita se l’infermità fosse incurabile. Se non venisse mostrato il bambino alla donna e se il medico non fosse chiamato per constatare alla nascita del bambino l’aborto la donna sarebbe dichiarata libera. E non ci sarebbe nessuna giustizia in questa legge perché il legislatore non assorbito ma anche l’obbligo per la giustizia di sopprimere ogni forma di schiavitù. L’affrancamento di una donna negra avvenuto senza motivo anche in virtù di un errore è sempre una cosa giusta. Qualsiasi sia la causa dell’infermità di una schiavo è perfettamente giusto obbligare il padrone dagli alimenti. Verrebbero dichiarati libreria quarant’anni neri che fossero di sotto dei 15 anni al momento della pubblicazione della legge. Quanto a quelli che fossero economicamente al di sopra di 15 anni una volta raggiunti 50 sarebbe chiesto loro Durante una visita generale effettuato due volte l’anno ciò che preferiscono restare presso il padrone o entrare un istituto pubblico nel quale sarebbero nutriti E se cedessero questa azione il loro padrone sarà obbligato a pagare una pensione annuale fissata per legge. Si potrebbe temere che questo cambiamento renda più dura la sorte di neve attualmente schiavi; Così occorrerebbe provvedervi altre disposizioni della legge. Durante le visite effettuate ogni due mesi se medico trovate tracce di maltrattamenti sarebbe dichiarato libero; Ogni nello malato E che mancasse delle cure necessarie secondo l’esame del medico avrebbe dichiarato libero trasportato fuori della verità guarire nutriva spese del padrone fino a che non fosse in grado di lavorare. Generalmente la pensione di ogni nero non in condizione di lavorare sarebbe comunque per tutto il tempo che può durare la sua infermità o per la vita. Se il nero dichiarato libero è ancora bambino o se al di sotto dei 45 anni in padrone sarà condannato a parlarmi a sognare la somma equivalente accessi l’età 15 anni ho fino alla sua morte. Gli schiavi impegnati fino a 35 anni sono cittadini capaci di intentare un’azione legale dinanzi tribunale per obbligare i loro padroni rispettare le convenzioni fatto il loro nome per mezzo della legge possono quindi anche chiedere giustizia per i loro bambini. Così non solo occorrerebbe che questa classe di negri ottenessero libertà risarcimenti ma non si potrebbe privarle del diritto di citare i loro padroni dinanzi tribunale laddove si ritenesse danneggiati. In effetti, non sono realmente schiavi sono soltanto domestici assunti per un tempo determinato. Per loro verrebbe regolata una forma di matrimonio per la quale durante il tempo dell’impiego sarebbe necessario il consenso del padrone Esposito si trovasse la sordità possiamo dire sì forse schiavo non impiegato. Vedi pag 200-201 X. Sui progetti per rendere meno dura la schiavitù dei negri Riteniamo che le precauzioni appena enunciate siano insufficienti a mitigare la schiavitù, esse Saranno stabilite per un lasso di tempo limitato E accompagneranno un sistema di affrancamento. Per adesso l’unica pena dei padroni È la libertà dello schiavo e tutt’al più una piccola pensione. Sono risarcimenti necessari riparare il crimine, Sono una conseguenza del diritto naturale E non hanno bisogno di essere ordinati in anticipo da nessuna legge. Pertanto è giusto condannare a riparare al suo torto colui che toglie al suo simile l’uso della libertà. Per infliggere altri bene occorre 1 che esse siano state stabilite dalla legge emanata prima del crimine 2 che la simulazione per cui la si infligge sia stata provata legalmente. Tuttavia questi semplici risarcimenti non sarebbero una pena sufficiente per fermare le violenze dei padroni. Un nuovo che abbia fatto tutelare i propri schiavi merita punizione di altro ordine, È difficile queste condizioni occorre che il crimine sia provato. Sarebbe giusto mettere la testimonianza dei negri contro il padrone? Se non si ammette la testimonianza dei negri ogni prova di crimini commessi dal padrone diventa impossibile. Da ciò risulta che nell’ipotesi di una servitù durevole esiste nessun mezzo giusto legale di provvedere alla sicurezza degli schiavi. Ogni legge che tenterà di mitigare la schiavitù cadrà in disuso. Si è mai visto da qualche parte il povero tenere esistente con Trevico tutte le volte in cui non c’è da guadagnare di più nel perseguire il ricco che nel lasciarsi corrompere? Più la legge fosse severa contro il padrone meno verrebbe applicata. -ma loro stessi non credono nell’efficacia di queste leggi sanno bene che tutto questo apparato non risparmierà un solo colpo di frusta. Vogliono perlomeno addormentare i governi fermare lo zero di quelle persone che ricopre una carica il cui animo non si è degradato al punto di considerare onesto tutto ciò. Le stesse leggi che abbiamo proposto per quanto clemente siano non verrebbero applicate se fossero perpetue se esigessero altre prove una semplice ispezione un giudizio di un medico. Basterebbe avere in ciascuna colonia un difensore della causa dei negri E allora si potrebbe sperare che le leggi in loro favore fossero applicate. (Supponendo che coloni trovassero i mezzi per eludere le leggi che abbiamo proposto almeno la durata della schiavitù non si potrebbe prolungare oltre settant’anni. La legge che permettesse ai negri comperare la propria libertà, E agli uomini liberi deve comperare i negri sulla base di una tariffa; la legge di grassi liberi negri a una certa età; Quella che affrancasse anche loro figli insieme a loro; tutte queste disposizioni possono essere elusa soltanto da un’esplicita prevaricazione da parte dei giudici; E crimine che commettesse il colono trattenendo dei negri viveri potrebbe essere accertato con prove legali senza fare ricorso nella testimonianza dei né alle deposizioni dei bianchi. In questo modo i mali che altre disposizioni della legge non avranno potuto impedire troveranno un termine, il numero dei negri schiavi di conseguenza il numero di crimini diminuirebbe ogni anno e se le leggi di attenuazione salvassero ancora sulla vittima e si avrebbero comunque prodotto un gran bene) se la spremitura resta perpetua l’apparato di una legislazione clemente a favore dei può produrre un bene Nomentano è debole; Ma il male resta eterno qui al contrario è il bene che sarà eterna; E l’assenza di applicazione della legge può rendere progressi del bene più o meno lenti ma non può fermarli. XI. Della coltivazione dopo la soppressione della schiavitù 1 Va distinta la coltivazione praticata dai negri liberi a quella dei bianchi liberi. In ciascuna colonia ci saranno nei primi tempi due popoli con alimentazioni e abitudini differenti. E nel giro di qualche generazione i neri si confonderanno in modo sono bianchi E non ci sarà altra differenza E non il colore L incrocio farà sparire alla lunga anche quello. In generale i negri schiavi traggono la maggior parte del loro sostentamento da terreni che sono stati definitivamente lasciati loro per essere coltivati. La stessa quantità di terreno lino direbbe tanto da liberi quanto da schiavi inoltre il negro schiavo a forniture di beni che vengono da fuori. Sarebbe necessario che il negro libero potesse con il proprio salario procurarsi un equivalente. Il negro schiavo è costato suo padrone; il negro libero non gli è costata niente ma occorre che il suo salario sia sufficiente per mantenere la sua famiglia. Questi due fattori possono compensarsi. Nell’ordine naturaleUn uomo la donna concepiscono una figlia femmina è un figlio maschio.(La somma che occorre per il sostentamento di un fine della figlia fine al momento in cui posso provvedere da soli in aggiunta al sostentamento di bambini morti interiorità deve essere uguale inferiore al costo di un negro di una nera se così non fosse se ci sarebbe maggiore vantaggio nel comprare i negri che nell’allevarli) Se il negro libero Deve guadagnare di che soccorrere i suoi genitori alla vecchiaia o risparmiare per la propria, È necessario che il padrone più velocemente del nero vecchio. La coltivazione praticata dei millimetri non è dunque necessariamente più costosa di quella dei negri schiavi non è come avevo detto solo perché la divisione del prodotto lordo si fa in condizioni di libertà; Perché in condizione di libertà e la reciproca concorrenza dei lavoratori e dei proprietari che fissa il prezzo dei salari non è il calcolo dell’avidità di un uomo. Ma non bisogna immaginare che la differenza di prezzo tra due differenti pratiche di coltivazione sia così importante ma si potrebbe credere dapprincipio. 1 lettere lasciate negri per il loro sostentamento sono mal coltivate e sarebbero coltivate meglio se fossero loro affittate come a dei coloni liberi. 2 il modo di mettere a frutto le terre cambierebbe a favore del proprietario che non sarebbe più obbligato a farle fruttare da solo. In questo sistema di sfruttamento del terreno ci sarebbero uomini interessati a perfezionare la cultura produzione delle derrate, Il profitto che risulterebbe dal progresso di queste arti finirebbe sempre con il produrre un aumento di rendita a favore del proprietario. 3 le proprietà sarebbero divisibili. I vantaggi sarebbero lenti ma anche le perdite sarebbero diluite il tempo. La maggior parte dei negri sarebbe assunta buon mercato poiché la maggior parte di loro non potrebbe essere impiegata in altra attività se non nella coltivazione. Vedi discorso su un terzo del valore della proprietà pag 210. Quanto alla coltivazione effettuata dai bianchi 1 I coloni potrebbero fare insediare nella loro vita delle famiglie bianche mediante soluzioni simili a quelle che si fanno nelle colonie inglesi dell’America settentrionale. 2 I governi a cui restano ancora dei terreni di cui posso disporre nelle isole potrebbero insediarmi delle famiglie di Bianchi dividendoli in piccole proprietà, nei primi tempi però sarebbe necessario per la lavorazione dello zucchero del indaco arrangiarsi con un commerciante per l’istallazione di un mulino o di un opificio pubblico. 3 in Francia si potrebbe permettere protestanti di acquisire delle proprietà con la libertà di esercitare la propria religione. Si Potrebbe permettere agli ebrei di acquisire delle proprietà E di tenere le cerimonie di culto. Si potrebbe anche obbligarmi ad affrancare ogni anno solo un sesto degli schiavi avvisa o a tempo determinato che si trovassero in una proprietà già costruita. Si offrirebbe abitare un grande interesse conservare i propri negri perché tutti quelli morti sarebbero una pura perdita per lui. XII. Risposta ad alcuni ragionamenti dei sostenitori della schiavitù
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