Scarica colette film recensione e più Dispense in PDF di Storia dell'arte contemporanea solo su Docsity! Colette - Film del 2018
Recensione di Marzia Gandolfi
giovedì 6 dicembre 2018
https://www.mymovies..it/film/2018/colette/
Parigi, 1893. Gabrielle Sidonie Colette ha solo vent'anni quando sposa Henry
Gauthier-Villars, Willy per gli amici, tutti ricchi e famosi. Scrittore egocentrico e critico
eminente, Willy conduce Gabrielle a Parigi e la introduce nei salotti letterari e artistici.
Intelligente e acuta, Gabrielle si integra rapidamente e il suo talento per la scrittura si
rivela. Pescando nei suoi ricordi bucolici, scrive "Claudine a scuola", che conosce
immediatamente un grande successo commerciale. Willy lo cavalca, firmando i suoi
libri. Ma l'incontro con Missy, un'aristocratica francese in pantaloni, l'affranca
dall'ombra di Willy. Gabrielle prende coscienza della sua condizione e
dell'inconsistenza degli uomini, infilando la rotta dell'emancipazione. Tra scandali ed
esplorazioni ludiche, Gabrielle inventa Colette.
Colette figlia della piccola borghesia provinciale, Colette maestra della messa in
scena di sé, Colette danseuse leggera, Colette scandalo della Belle Époque,
Colette in tenuta da uomo, Colette sequestrata da Willy, Colette femminista...
Tutta la sua vita Gabrielle Sidonie Colette ha giocato con la sua immagine,
creando un personaggio che ha preso il sopravvento sulla realtà.
I suoi romanzi e la sua vita hanno ispirato numerosi film, da Gigi di Vincente Minnelli
a Chéri di Stephen Frears, passando per la serie Colette, une femme libre di Nadine
Trintignant. Malgrado le buone intenzioni e il desiderio di restare fedeli allo spirito
dell'artista, nessuno di loro supera in eleganza, intelligenza e sensualità l'opera di
Colette.
Il dramma biografico di Wash Westmoreland non fa eccezione, collezionando cliché:
la tendenza fastidiosa dei personaggi a pontificare o il tentativo di accordare allo
sfinimento l'opera ai dettagli biografici della sua autrice. Colette è soprattutto la
storia di una metamorfosi, quella di una giovane paesana che sposa un seduttore
incallito, liberandosi progressivamente della sua influenza, sul piano intellettuale e su
quello sessuale, per diventare una delle figure preminenti del XX secolo. Un modello.
Ma Wash Westmoreland si limita alla ricostruzione piatta e giudiziosa. Colette,
prigioniera delle convenzioni dell'epoca e del matrimonio, sconta oggi quelle del
biopic in costume che svolge in ordine cronologico la vita della protagonista,
circondata da personaggi senza nuance e animata senza brio da qualche scena di
amore saffico.
Rinunciando alla natura salda e pagana di Colette, che accettava gli scacchi
esistenziali e sentimentali con una saggezza tutta paesana, la vita dell'artista si
riduce a uno schizzo di inchiostro ordinario. Fortunatamente c'è Dominic West, attore
immenso e sottovalutato, che si prende tutto lo spazio e il tempo per farsi valere
come mai gli era successo al cinema. Complice la performance monocorde di Keira
Knightley che non trova la trascendenza che esigeva il ruolo. Gli occhi ardenti che
altrove (Orgoglio e pregiudizio, Anna Karenina) hanno incendiato la crinolina e la sua
infrangibile compostezza formale, cedono il passo al marito tirannico di Dominic
West che lo spettatore amerà detestare. Diversamente dalla donna moderna e
indipendente che incarna, a Keira Knightley non riesce lo scarto, quel movimento
tellurico che permise a Gabrielle Sidonie Colette di rivendicare il suo diritto
all'uguaglianza, alla creazione, doppiando il marito e riappropriandosi della sua
opera.
Il film di Westmoreland si ferma poi dove forse avremmo voluto cominciasse, la
pubblicazione del suo primo romanzo 'firmato' e debutto, senza marito e senza
pseudonimo, di un imponente corpo letterario. Arrivato dopo Mary Shelley - Un amore
immortale e The Wife - Vivere nell'ombra sul tema della riconquista del potere
femminile e dell'identità letteraria, Colette è un biopic puritano e accademico che
come i suoi compari contraddice l'intenzione femminista, spiegando l'opera
dell'autrice alla luce dei suoi capricci amorosi. In un costume troppo grande per lui,
Westmoreland non riesce a dare vita al suo soggetto. Veicolando un'immagine
convenuta di Colette, perde l'occasione di celebrare, celebrare davvero, il destino
singolare di una donna né teorica, né militante che inventò il "femminismo del
quotidiano". Non si nasce Colette, lo si diventa, non senza impegno, non senza cura.
Quella che continua a mancare a (certi) uomini quando 'approcciano' le donne senza
corsetto.
LA VITA DELLA SCRITTRICE PIÙ CONTROVERSA DELLA PRIMA METÀ DEL XX
SECOLO.
Overview di Martina Ponziani
lunedì 29 ottobre 2018
Quando Colette sposa Willy, celebre imprenditore letterario, lascia per la prima volta
la sua adorata campagna e viene catapultata nella Parigi libertina della Belle Époque.
La scoperta della passionale vita coniugale, gli intrighi ed i tradimenti di cui è
circondata, le ispirano una serie di racconti autobiografici aventi come personaggio
principale quello di Claudine, che si inserisce subito nell'immaginario pop delle
signore francesi. Lo straordinario successo letterario viene però attribuito al marito
di lei, offuscando la natura stessa di Colette/Claudine che avrà la sua rivalsa solo
dopo che Willy sarà costretto a rinunciare ai diritti sulle opere.
La vita della scrittrice più controversa della prima metà del XX secolo ha ispirato
questo film che ripercorre solo l'inizio turbolento della sua carriera.
Colette, infatti, dopo la collaborazione con il marito che per anni firmò a suo nome i
racconti di Claudine, ebbe la sua rivincita diventando un'attrice di music-hall, autrice
e critica teatrale, estetista e commerciante di cosmetici. Una vera e propria figura
iconica a cui continuano ad ispirarsi tutti i moti per l'emancipazione femminile ed a
cui viene attribuita la rottura di alcuni tabù sulla sessualità femminile.