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come misurare beni intangibili, Appunti di Economia Ambientale

beni intangibili e creazione di valore misurate con report

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 16/05/2023

federica-cattelan
federica-cattelan 🇮🇹

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Scarica come misurare beni intangibili e più Appunti in PDF di Economia Ambientale solo su Docsity! INTANGIBLES: MEASUREMENT & REPORTING Il capitale intellettuale è un concetto che abbraccia gli intangibili utilizzati e disponibili (a volte controllati). E’ un’altra forma di capitale (c.finanziario, c.tangibile es. macchinari) il CI cattura la parte soft del capitale dell’azienda che sfugge dal bilancio. Perché nasce questo concetto? Skandia si era posta il problema di riempire il divario fra il valore di mercato e il valore netto contabile di bilancio. Voleva far capire ad investitori, soci, stakeholder che cos’è la parte di ricchezza che manca di rappresentazione nel bilancio. ✘ IL CONCETTO di CAPITALE INTELLETTUALE Il concetto di CI si è diffuso oltre che per far capire la differenza tra valore di borsa e contabile per: 1. SERVE PER CATTURARE I SEGNALI DEBOLI DI CREAZIONE DI VALORE: la contabilità per molti secoli si è basata sulla partita unica di cassa (entrate ed uscite) ora abbiamo il principio della competenza economica sulla cui base sviluppo il conto economico che non è entrate e uscite ma costi e ricavi (finanziario). Se fosse entrate e uscite di cassa è facile da leggere, capirebbero tutti. Invece con la partita doppia abbiamo scelto un percorso diverso, abbiamo inventato concetti come l’amm.to: prendo il costo di acquisizione di un automezzo (non lo chiamo più uscita di cassa) pluriennale perché relativo ad un cespite sotto che l’ha generato che ha natura pluriennale (è un ragionamento intellettuale se leggo da non esperto non capisco). Il costo non è un'uscita ma un concetto più elaborato. Tutto questo per dire che il concetto di costo e ricavo anticipa quello di entrate ed uscite. Posso avere un costo senza avere un uscita: merci c.acq. è un debito v.f. non ho già l’uscita di cassa. Il ricavo è merci c.v. ed ho un credito. Quando arrivo all’entrata-uscita non governo più nulla, ormai è andata. Ricavi e costi anticipano quel momento di entrata- uscita e posso governare di più il processo aziendale alla base. Il reddito è indicatore del valore creato, che non è ancora monetario ma è un ragionamento sulla creazione di ricchezza da parte dell’azienda; (+ utile - perdita). Con il CI - intangibili sto anticipando alcuni processi che creeranno valore. Ricavi e costi che creeranno entrate-uscite. L’utilizzo di indicatori di capitale intellettuale è un modo di prevedere e governare i processi di creazione di ricchezza prima che sia troppo tardi. I segnali deboli es. customer satisfaction negativa è un indicatore embrionale che c’è un problema nella creazione di ricchezza. Quando arrivo al mancato ricavo perché il cliente mi ha mollato è tardi, se arrivo a mancate entrate da clienti non governo più, è qualcosa che subisco. Misurare gli indicatori di CI è importante per governare i processi aziendali prima che sia troppo tardi. Se aspetto il costo o il ricavo è tardi per riparare un danno che ho già subito. 2. RAPPRESENTA UN METODO PIU’ COMPLETO PER LEGGERE LA PERFORMANCE: per decidere se l’azienda va bene o male prima cosa guardo il profitto (utili) e tutto il resto? Se poi inquino, performance ambientale disastrosa, ho rapporti conflittuali con la comunità nel quale opero. Avere i KPI permette di leggere in modo più ampio e completo la performance di un’impresa. Non è difficile per certi aspetti ↑ utile: basta tagliare i costi per formazione, ricerca, pubblicità etc. l’utile sale ma sto distruggendo il futuro dell’azienda. Servono indicatori del CI per avere una lettura più ampia della performance di un’impresa. 3. MOTIVO STORICO è un aspetto storico, la contabilità è nata come partita unica entrate-uscite di cassa, poi è nato il sistema bancario: gestisce debiti e crediti, cioè capitale finanziario. Poi siamo passati alla gestione del valore complessivo di un’azienda: aspetti finanziari, economici, quote di mercato, business, il valore economico complessivo, ciascuno di questi passaggi incorpora il precedente. Nasce il concetto di valore di mercato. Il CI abbraccia un pò tutto, è la genesi. Per comprendere e gestire meglio il passaggio da IC → Valore Economico Aziendale → Capitale Finanziario → Flussi di cassa futuri. ✘ IL CONCETTO DI CI È LEGATO A QUELLO DI CONOSCENZA (KNOWLEDGE) La conoscenza è la madre di tutti gli intangibili. Se la conoscenza si lega al capitale intellettuale:: - CAPITALE UMANO il CI diventa il capitale di conoscenza delle risorse umane che genera le competenze skills, la capacità dei dipendenti di creare valore, molto spesso in ottica di sostenibilità tradizionale si pensa sia l’impresa che debba dimostrare qualcosa (rispetto dei diritti umani, legge..) ma è anche al contrario: il lavoratore deve portare il suo contributo inteso competenze, capacità, dedizione. Non è solo l’azienda ad avere doveri. Quindi la conoscenza del dipendente è parte del CI della creazione di valore aziendale. - ORGANIZZAZIONE CI che rimane quando anche l’ultimo dei dipendenti se ne va (procedure, ricerca, brevetti, sistemi informativi). - RELAZIONI conoscenze interne ed esterne all’impresa. Gli elementi intangibili che ne fanno parte sono: la gestione delle relazioni con i clienti, il marchio, l’immagine, la reputazione, la qualità percepita. ☘ METODI DI MISURA E RAPPRESENTAZIONE DEL CAPITALE INTELLETTUALE Esistono molte linee guida per fare i report sugli intangibili (quella più importante è del Wicii riconosciuta a livello internazionale). Uno studioso svedese si inventa questo schema per mettere ordine tra i metodi per misurare e rappresentare il capitale degli intangibili. intellettuale. Nell’88 viene prodotto in Svezia un libro “The Invisible Balance Sheet” – lo SP invisibile. SVEIBY ha capito che c’era un problema relativo ad una parte del capitale intellettuale dell’azienda che non appariva in SP. Riunisce manager/professionisti di varia natura ed estrazione e li mise in un gruppo (“Corrad Group”) per parlare di questo problema. E’ uno dei grandi pensatori del CI che sviluppa l’intellectual capital roadmap. Negli anni ‘90 la SKANDIA crea una moltitudine di metodi e approcci rispetto al capitale intellettuale. La matrice spiega i metodi visti secondo due dimensioni: KNOWLEDGE CAPITAL EARNING$ (B. LEV) Somma dei rendimenti dei singoli assets per il loro valore ottengo la performance economica. Nell'economia soprattutto neoclassica, si dice che l'impresa e i sistemi economici obbediscono ad una funzione di produzione, cioè esiste una funzione di produzione con input e output alla quale le imprese si basano per ottenere il prodotto (interessante anche per stimare il CI). Applicando questo concetto all’impresa e alla sua performance, esistono 3 tipi di input. Nel caso specifico, la performance dell'impresa dipende da tre variabili fondamentali: 1. GLI ASSETS FISICI - ALFA 2. GLI ASSETS FINANZIARI - BETA 3. GLI ASSETS INTANGIBILI - conoscenza - DELTA Performance economica = α (asset tangibili) + β (asset finanziari) + δ (asset intangibili), dove α, β, δ rappresentano i contributi alle attività di performance economica aziendale. Il valore degli asset fisici può essere ottenuto dallo SP, come anche quello degli asset finanziari: la differenza determina il valore degli asset intangibili della performance economica. Se si riuscisse a stimare il contributo alla performance, cioè al reddito dell’azienda da parte degli asset fisici e degli asset finanziari (sommando i due valori), il pezzo non spiegato dovrebbe essere quel pezzo di performance a cui hanno contribuito gli asset intangibili. - LA PERFORMANCE ECONOMICA è data dalla somma dei rendimenti dei singoli asset (a,[J,y) per il loro valore. L'ipotesi molto forte su cui si basa questa metodologia è che l'utile possa essere suddiviso nelle tre categorie di cui sopra. - IL TASSO DI RENDIMENTO relativo agli asset intangibili, y, in genere è più elevato rispetto ai tassi di rendimento degli assets fisici e degli asset finanziari, questo in quanto deve necessariamente riflettere la maggiore rischiosità connaturata a questa tipologia di assets. - Oltre all'ipotesi di base, contro la quale è facile muovere dubbi relativamente alla capacità degli assets intangibili di produrre utile in modo autonomo, altri limiti connessi a questo particolare strumento di valutazione sono ascrivibili ai MOLTI ELEMENTI DI SOGGETTIVITÀ relativi alla determinazione dei rendimenti degli assets intangibili. L’INCOME OF INTANGIBLE RESOURCES- KCE - Knowledge Capital Earnings (UTILI DERIVANTI DAL CAPITALE INTANGIBILE). CALCOLO EVA + COMPONENTI: - NOPAT: Net Operating Profit After Taxes. Net operating profit è il reddito operativo (ricavi - costo del venduto margine prodotto dalla gestione caratteristica, net perché tolgo gli ammortamenti per calcolare il c.del venduto) al reddito operativo netto sono tolte le tasse net operating profit after taxes Nopat è il reddito operativo depurato dalle imposte. Eliminando la parte fiscale resta il valore economico. -OPERATING CAPITAL: il capitale operativo impiegato nella gestione dell’azienda. Il capitale operativo produce reddito operativo. Working capital = capitale circolante attività. Non è il totale asset perché potrei avere degli asset non utilizzabili nella gestione operativa/caratteristica). Occorre correggere le distorsioni contabili (es. svalutazioni). Tipicamente le Net Operating Assets sono: cassa, banca, crediti, scorte, risconti, debiti commerciali (fornitori), ratei, imposte differite, immobilizzazioni materiali al netto degli ammortamenti e l’avviamento (goodwill). Esclusi gli asset non operativi: es. per un’impresa industriale i titoli dell’attivo circolante o partecipazioni che non hanno natura operativa ecc. - COST OF CAPITAL: mette insieme il costo del capitale dei finanziatori esterni e il costo del capitale proprio. Si esprime in % perché è un tasso che diventa al minimo da raggiungere con le attività operative: se l’operating capital costa 10% tu devi produrre (Nopat) qualcosa che abbia almeno un ritorno dell’11%. Perché altrimenti non sto producendo ricchezza ma distruggendo. WEIGHT AVERAGE COST OF CAPITAL = WACC = COSTO DEL CAPITALE MEDIO PONDERATO → il costo di capitale proprio (più rischioso essendo l’ultimo ad esser rimborsato) comporta un rendimento atteso più alto rispetto al rendimento del costo del capitale di terzi. Chi contribuisce al capitale proprio è quello che sopporta il cd. ultimo rischio. Sapendo il costo di capitale proprio e del capitale di terzi si fa la media ponderata rispetto alla presenza di capitale di debito e rispetto al peso del capitale proprio: le due percentuali (che rappresentano il costo/rendimento atteso) vanno pesate per il peso che hanno le due forme di capitale (di terzi e proprio) l’uno rispetto all’altra. Il tasso richiesto dagli azionisti è maggiore rispetto a quello previsto per i finanziamenti. Infatti, i creditori sono maggiormente tutelati rispetto agli azionisti (per questo richiedono un tasso più alto). ELEMENTI CHE COMPONGONO IL WACC: - COSTO DEL DEBITO AL NETTO DELLE IMPOSTE = tasso di interesse del mercato * (1 - aliquota fiscale) - COSTO DEL CAPITALE NETTO = tasso privo di rischio + Beta * (premio di rischio di mercato), cioè il tasso pagato come rendimento da investimenti privi di rischio + un beta (che deriva dai modelli fin. di Capital Asset Pricing Model – CAPM) relativo alla rischiosità tipica dell’azienda: quindi, un rendimento che vada a remunerare il rischio specifico addizionale dell’azienda. - WACC = costo del debito al netto delle imposte *% di debito + costo del capitale netto *% del patrimonio netto (dove% del debito +% del patrimonio netto = 100%). -CAPITAL CHARGE Il tasso minimo di rendimento che il capitale operativo dovrebbe guadagnare, calcolato come costo medio ponderato del capitale (WACC) % * il capitale investito. = = WACC X OPERATING CAPITAL ECONOMIC VALUE ADDED = EVA = NOPAT - CAPITAL CHARGE Per arrivare a questo occorre calcolare uno Spread – WACC] * Operating Capital Riassumendo: Sales (potenziale di mercato) - Operating expenses (spese operative) - Taxes (azione del governo) EVA =NOPAT - Capital Charge (è il frutto del capitale operativo= CCN+ immobilizzazioni materiali * WACC) Eva è un’economic profit (non account profit cioè utile contabile ovvero ricavi meno costi) parte dal presupposto che il profit non è un utile corretto ma deficitario di un importante elemento il costo del capitale proprio. È una misura di "reddito residuale", cioè dei redditi che restano dopo aver sottratto delle figure, dei valori di carattere economico calcolata come differenza tra il reddito operativo (reddito della gestione caratteristica) - NOPAT, Net Operating Profit After Taxes e il costo del capitale impiegato per ottenerlo. Fornisce la capacità degli intangibili di generare valore, ma per ottenere tale informazione occorre poi calcolare il valore attuale riferito alla proiezione degli EVA futuri. Le leve che agiscono su EVA sono: spese, costi operativi, tasse e imposte. ESEMPIO CALCOLO WACC: • COSTO del DEBITO 5% • COSTO del CAPITALE PROPRIO 10% • DEBITO 50% • CAPITALE PROPRIO 50% (si ha rapporto 1:1) Il calcolo del WACC sarà→ Si prende metà del costo del capitale proprio e di debito, cioè ✰ I cambiamenti positivi nell’ eva sono coerenti con il valore aggiunto per gli azionisti. ✰ I cambiamenti positivi nell’ eva sono coerenti con la nozione manageriale di continuo miglioramento delle prestazioni. Dunque, EVA è la ricompensa da investire in progetti che ritornano al di sopra del costo del capitale. Il rendimento atteso di un progetto deve superare il proprio costo di capitale per essere giustificato. Esercizio Q-RATIO: ● → il costo di rimpiazzo è maggiore al valore delle sue azioni (lo stock è sottovalutato). ● → il titolo potrebbe essere sopravvalutato (è più costoso rispetto ai costi di rimpiazzo - sostituzione dei beni dell’impresa). E’ anche indicatore dell’ esistenza di beni intangibili (immateriali) e può fornire una approssimazione del loro valore. Supponiamo che una catena di hamburger non abbia debiti e paghi dividendi distribuendo tutto l’utile. Il costo per costruire un nuovo ristorante è di 1 milione di dollari prevedendo di guadagnare un profitto costante 20% (p=0,20) cioè 200.000$ all’ anno. Se i Buoni del Tesoro (BTP) americani valgono il 5% (rendimento di un investimento senza rischio) forse le azioni del ristorante sono rischiose. Perché? Perché se il 5% è il rendimento in investimenti non rischiosi, un investimento in ristoranti “ha” un prezzo di rendimento del 10% (dovrebbe portare un premio di altri 5% quindi 5 + 5= 10%). I dividendi sono 200.000$ all’anno, il rendimento per investitori sarebbe 200.000 perché tutto l'utile viene distribuito. Il valore di mercato di questo ristorante dovrebbe essere 2 milioni. (V= 200.000 : 10% = 2 milioni). Qual è il valore di mercato? 2 milioni, quindi 2 volte il costo di costruzione (1 milione). Gli azionisti sono contenti perché l'utilizzo di 1 milione di dividendi per la costruzione di un ristorante porta 2 milioni di valore di mercato. Il motivo per cui c’è questa situazione favorevole è che il 20% di tasso di profitto del ristorante è più ampio del 10% richiesto come tasso di ritorno. Se il tasso di rendimento richiesto fosse il 25% allora avremmo avuto: V= 20000: 0.25= 800.000 $ DI PROFITTO. Di conseguenza, il Tobin’s Q=2. Ciò significa che il ristorante ha degli intangibili che creano valore. Creando valore, incrementa Q. gli intangibili sono catturati in maniera grezza dal Tobin’s Q. Esercizio EVA: NOPAT= reddito netto operativo dopo le imposte OPERATING CAPITAL= somma di capitale circolare netto, valore netto delle immob. mat, goodwill, e altri valori operativi. COSTO DEL CAPITALE= costo medio ponderato del capitale % CAPITAL CHARGE= costo del capitale % x capitale operativo Non è il capitale investito ma le attività operative nette adeguate per alcune distorsioni contabili. Devono essere prese in considerazione gli assets operativi netti: cassa, contante, crediti e risconti attivi, debiti commerciali e ratei, imposte differite, immobilizzazioni materiali, impianti e macchinari. Rimangono esclusi i titoli e gli investimenti. COSTO DEL CAPITALE WACC si calcola prendendo il costo del debito dopo le tasse e lo si moltiplica per la percentuale di debito rispetto al capitale investito dall’ azienda. Se ho 40% sul capitale investito totale, prendo il costo del debito es. 6% x 40% perché il peso del debito sull’ insieme del finanziamento, + il costo dell’ equità, moltiplicato il tutto per la percentuale del capitale proprio. 40% capitale, l’ equità sarà 60%. CAPITAL CHARGE rappresenta il minimo tasso di ritorno che deve essere raggiunto dall'uso del capitale operativo. WACC X capitale operativo investito. L’equity è più rischioso del debito perché se l’azienda ha una perdita l’equity la assorbe fino a concorrenza, fino all’ultimo e poi ai soci cosa do? Quindi ha un costo maggiore del capitale di debito. Il capitale proprio sopporta tutti i rischi, invece un debito lo pago senza preoccuparmi di come va l’azienda.
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