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COME SI E' SVILUPPATO, NEI SECOLI, IL TURISMO NEL MONDO, Sintesi del corso di Geografia Del Turismo

In questo capitolo viene descritto come si è sviluppato il turismo, in ogni Continente nei secoli.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 02/01/2020

Manalby
Manalby 🇮🇹

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Scarica COME SI E' SVILUPPATO, NEI SECOLI, IL TURISMO NEL MONDO e più Sintesi del corso in PDF di Geografia Del Turismo solo su Docsity! CAP. 5 IL TURISMO NEL MONDO 1. LE CENTRALITA’ DEL MEDITERRANEO NEL TURISMO NOVECENTESCO Il turismo fu un’invenzione europea imitata poi negli altri continenti. Se nell 800 il rifermento turistico in Europa era la GB, nel 900 fu il Mediterraneo per molte ragioni:  La capacità di attirare turisti  Impatto che il turismo aveva sull’ economia di qst paesi, in particolare Spagna, Italia, Francia. La Francia è il leader europeo del turismo. Fu assieme all’Italia la principale meta del turismo culturale nel Grand Tour. Nell’800 diede avvio con la costa azzurra alla scoperta del Mediterraneo lanciando la moda del Mare d’inverno. Solo negli anni 70 risentì la concorrenza dell’Italia; negli anni 80 fu uno st i primi Paesi a scoprire la dimensione territoriale dei prodotti turistici, valorizzando il patrimonio economico, storico e culturale. In Spagna il turismo è stato un ENGINE OG GROWTH, dagli anni 60 in poi le entrate turistiche hanno portato all’attivo la bilancia commerciale di un paese ritardatario. Il turismo ha finanziato anche l’importazione dei beni strumentali, svolgendo un ruolo di sostengo all’industria. Allo stesso tempo lo sviluppo industriale ha fornito gli imput per incrementare i servizi turistici. Il turismo in Spagna non vantava una lunga tradizione: la Spagna infatti non è mai stata una meta di turismo culturale nel Grand Tour. La nascita del turismo culturale in spagna avviene contemporaneamente con la comparsa delle prime località climatiche, ma per tutto l’800 la Spagna conservò una posizione migliore che non riuscì a contrastare Italia e Francia a causa di:  cattiva qualità delle strutture ricettive  inadeguatezza del sistema ferroviario Nel periodo fra le due Guerre, il Governo spagnolo si impegnò a promuovere il settore turistico:  cercò di modernizzare le strutture sia viarie che ferroviarie  inaugurò alberghi di proprietà dello Stato Qst portò ad uno sviluppo del turismo spagnolo che però si rallentò durante la 2 GM. Alla fine dell’800, parallelamente al turismo internazionale, si sviluppò anche quello interno lungo la costa Atlantica, in particolare divenne importante San Sebastian, sia perché vi soggiornava la famiglia reale, ma anche perché, copiando lo stile francese, riuscì a tenere prezzi + bassi. Numerosi furono gli investimenti anche in strutture sportive, tanto che divenne una delle + famose stazioni balneari in Europa. Il resto del territorio spagnolo non riuscì però ad avere tale sviluppo, perché?  San Sebastian era dotato di numerose risorse naturali  L’avvento della ferrovia  La vicinanza alla Francia come modello da imitare  Buona rete di infrastrutture urbane  Amministrazione ben organizzata che riusciva a dare anche un sostegno all’attività turistica La svolta nella storia turistica della Spagna avviene nel 1959 con il Piano di stabilizzazione che assegnò al turismo un ruolo centrale nell’economia; grande fu il successo negli anni 70 grazie a:  investimenti stranieri di Tour Operator  iniziative private  l’impegno dello Stato Negli anni 70, Francesi, Inglesi e tedeschi, si riversarono sulle spiagge spagnole alla ricerca di sole e vacanza a basso costo, connessi da numerosi voli charter. Negli anni 80 il turismo aveva portato ad un degrado ambientale, di numerosi tratti del litorale; in questo periodo il turismo balneare cominciò ad avere segni di cedimento come in Italia e Francia, ma la Spagna non avviò un processo di riqualificazione balneare, bensì punto sulla crescita del turismo urbano, che garantì la crescita di Città come Bilbao, con il museo di arte contemporanea, e Barcellona che fino a quel momento era solo una meta di media importanza. La Grecia cominciò ad attirare turisti negli anni 70 verso Atene e verso le Isole di Corfù, Rodi e Creta; questo turismo era guidato dai tour operator che controllavano già gran parte del turismo in Europa; il turismo locale non era invece molto sviluppato sia per i prezzi inaccessibili, sia perché i greci preferivano seconde case. Con la caduta della dittatura nel 1967 ci furono numerosi piani di sviluppo con investimenti locali e strutture ricettive di piccole dimensioni, scoraggiando investimenti stranieri. Qst politica ha portato ad una crescita del turismo internazionale e la Grecia divenne una meta di vacanza al sole a basso costo, migliorando l’economia interna e riducendone la dipendenza dall’estero. Per quanto riguarda il turismo culturale, la Grecia non ha mai investito sui suoi luoghi poiché implicava fortissimi investimenti nelle infrastrutture, in particolare ad Atene. Il cambiamento avvenne dopo i giochi olimpici del 2004. 3. IL LENTO AFFERMARSI DEL TURISMO NEO PAESI IN VDS, L’AFRICA UN CONTINENTE SENZA PACE PVDS= Paesi nel continente Africano, Asiatico e America latina: in qst aree il turismo è cresciuto molto poco rispetto alle aspettative. L’Africa è il continente peggiore per lo sviluppo del turismo, fatto salvo le eccezioni di Seychelles ed Egitto. Oltre al turismo l’Africa non è riuscita a svilupparsi neanche in altri settori come l’industria; le cause vanno ricercate nei due grandi problemi irrisolti dell’Africa dopo la liberalizzazione dal colonialismo: i nuovi governi che si insediarono dovevano gestire realtà con una grande arretratezza economica e istituzionale: a parte alcuni stati, gli altri non avevano mai avuto un governo centrale, le tribù non erano mai state unificate, alcuni stati furono addirittura inventati. I coloni non poterono attuare delle politiche di industrializzazione di qst Paesi perché:  avviare l’industria in paesi cosi arretrati, avrebbe richiesto un impegno finanziario enorme, che la ricca Europa non poteva permettersi.  I funzionari che vennero mandati a gestire le colonie non avevano un istruzione da imprenditore, Le elitè locali non avevano la possibilità e poi dovevano appoggiare i coloni; quindi, durante la Riv. Industriale , i paesi africani erano troppo arretrati per avviare qst processo Nemmeno dopo la decolonizzazione si riuscì a trovare qst sviluppo:  Mancavano le basi per poter unificare le tante etnie  C’era il problema dei bianchi, figli dei colonizzatori, e dei neri.  Non c’erano le istituzioni che avrebbero dovuto essere inventate dal nulla  Le reti di trasporto erano decentrate rispetto ai centri della nuova vita economica e politica (formatosi con la nascita dei nuovi stati)  Erano paesi poveri che con l’industrializzazione si impoverirono ancora di + Ecco perché i nuovi governi cercarono di puntare soprattutto sullo sviluppo del settore turistico. Ma come era la situazione prima dell’indipendenza? Il turismo in Africa fu inventato dai bianchi quando cominciò la colonizzazione: l’aristocrazia europea e i ricchi americani organizzavano battute di caccia in Africa Settentrionale, India e Sri Lanka, alcuni si spinsero anche in Africa centrale. Negli stessi anni, mentre una parte dei coloni era impegnata nella caccia ai grossi animali della savana, dall’altra, gli ambientalisti cercavano già di difendere la natura incontaminata dell’Africa --< per qst motivo vennero costruiti parchi naturali, visti però dai neri come un espropriazione del proprio denaro. Oltre al turismo internazionale, i bianchi avevano sviluppato anche il turismo interno: molti dei bianchi nell’Africa meridionale con altissimi livelli di reddito, viaggiavano all’interno dei possedimenti inglesi. Analoga era la situazione dei paesi dell’Africa orientale. Una 20 di anni dopo l’indipendenza, qst sistema si sgretolò, a partire dal circuito meridionale; in Zambia per es, l’indipendenza portò ad una guerra di liberazione che influenzò sia i rapporti economici con gli altri paesi che i flussi turistici. La tensione fra Zambia e Zimbawe trasformò il centro turistico delle cascate Vittoria in una base militare. Nell’Africa orientale, Tanzania, Kenia e Uganda, la decolonizzazione avvenne in modo pacifico, ma successivamente la situazione politica dei 3 paesi cominciò a deteriorarsi e i rapporti fra loro diventarono difficili, provocando la stagnazione del sistema turistico. Il Kenia e lo Zimbawe riuscirono invece a conservare le loro capacità turistiche: lo Zimbawe a livello regionale perché + difficile da raggiungere, il Kenia a livello internazionale perché adatto alle vacanze al mare preferite dagli europei; per qst molti furono gli investimenti del governo keniota in strutture ricettive. In qst Paese l’introduzione dei voli charter, segnò la nascita del turismo balneare di massa (1965) Dopo un rallentamento, durante gli anni della crisi petrolifera, ci fu una ripresa quando nel 1979 l’aeroporto venne ampliato permettendo di ricevere aerei di > dimensioni. La politica adottata dalle autorità poggiava su due pilastri:  porte aperte al capitale straniero  incentivi per stimolare l’occupazione residente e la costruzione di settori industriali strategici. L’Egitto è il leader del settore turistico in Africa, grazie a:  incentivi di investimento del governo egiziano  espansione dei Tour operator europei in qst Paese Ciò che ha frenato il turismo in Africa è stato:  la povertà generalizzata che limita il turismo internazionale  Elevati costi di trasporto per i turisti europei e americani che fanno alzare il costo della vacanza.  Instabilità politica e sociale che degenera spesso in guerre  Problemi igienico sanitari che portarono alla diffusione di malattie come l’AIDS  Spesso il turismo è stato difficilmente accettato dalle popolazioni locali che avevano stili e culture diverse, come in Kenia dove la popolazione di origine non accettava l’arrivo in massa di turisti europei poiché il turismo cambiava totalmente le loro cittadine; non accettavano nemmeno l’arrivo di popolazione dell’interno, attirate dalla disponibilità di lavoro; si rifiutarono anche di lavorare nel settore turistico 4. SEYCHELLES (Africa) e MALDIVE (Asia) : LE ISOLE DEL SUCCESSO FRA INTEGRAZIONE E ISOLAMENTO Interessante la storia di qst due piccole isole, vicine fra loro ma appartenenti a 2 continenti diversi. Nonostante non avessero alcuna esperienza turistica si svilupparono perché: tour operator avevano investito in qst aree politiche di sviluppo dei governi Queste due isole avevano avviato un sistema di sviluppo economico totalmente diverso S integrazione fra abitanti e visitatori. Con al costruzione dell’aeroporto nel 71 il turismo decollò; qst settore contribuì al 50% della formazione del PIL grazie anche all’integrazione fra la popolazione e l’attività turistica e grazie soprattutto ad una grande apertura culturale della popolazione. I suoi abitanti discendono da etnie diverse: erano isole disabitate, nel 700 arrivarono i francesi con i loro schiavi africani, successivamente i mercanti indiani e cinesi e infine gli inglesi che ne fecero una colonia. Inizialmente l’economia era basata sulla pesca e sulla monocultura della noce di cocco; dopo la guerra molti si spostarono all’estero: per lavoro o per Studio; ed è proprio grazie ai migranti che si è imitato un modello di cultura occidentale basato sull’integrazione. I turisti non sono in enclave, ma si possono spostare liberamente avendo contati con la popolazione locale. L’ integrazione è stata resa possibile anche dai buoni livelli di vita degli abitanti perché il pesce era sempre disponibile, e il riso che veniva importato, veniva tenuto a prezzi bassi grazie ai sussidi del governo; anche i servizi di base erano forniti a tutta la popolazione: acqua potabile, sanità, e hanno evitato la formazione di quartieri degradati. Altro punto a favore è stato dato dal governo che ha voluto solo un turismo di elitè, evitando ostelli e campeggi che avrebbero attirato turisti poco propensi a spendere. Le strutture turistiche sono state disposte lungo tutto il territorio per evitare una concentrazione solo in alcuni luoghi. Questo modello di turismo ha però delle debolezze:  è diventato la monocultura dell’arcipelago, con tutti i rischi che comporta  Il turismo è sviluppato solo sulla vacanza ala mare e per questo pochi ne fanno ritorno M Il Governo ha messo un enclave per limitare i rapporto. La sua economia era legata alla pesca e al settore dei trasporti. Negli anni 70 i tour operator cominciarono a investire e anche lo Stato cominciò la costruzione di infrastrutture per unire le varie isole. Solo Male venne dotata di alberghi per tenere separati residenti e turisti; questo ebbe però anche degli svantaggi: gli investimenti, le infrastrutture e i servizi (acqua potabile) venivano utilizzati per attività economiche e non per la popolazione. Il problema dell’isolamento è anche il PIl di crescita basso
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