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commento e analisi- il sabato del villaggio, Dispense di Italiano

commento e analisi del testo del Sabato del villaggio

Tipologia: Dispense

2017/2018
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Caricato il 06/06/2018

aaiello
aaiello 🇮🇹

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Scarica commento e analisi- il sabato del villaggio e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! COMMENTO- IL SABATO DEL VILLAGGIO “Il sabato del villaggio” fa parte della raccolta intitolata “Canti”, composto nel settembre 1829, venne pubblicato in seguito nel 1831. L’opera è costituita da quattro strofe di diversa lunghezza, in cui si alternano endecasillabi e settenari liberamente rimati. Il componimento è strettamente legato a quello che lo precede, ossia “La quiete dopo la tempesta”. Entrambe hanno la stessa struttura, in quanto ad una parte descrittiva ne segue una riflessiva, ma si evince questo legame anche per via delle tematiche che sono complementari, infatti il soggetto dominante è il piacere inteso nella prima come cessazione di un dolore, nella seconda come speranza per il futuro. Lo sfondo in cui il componimento è ambientato è il piccolo borgo di Recanati, descritto nel tardo pomeriggio di un sabato primaverile. Il primo personaggio che l’autore inserisce in questo quadro narrativo, è la donzelletta, la quale rientra dalla campagna non solo con la solita erba per gli animali, ma con in mano un mazzo di fiori, con i quali ornerà i capelli il giorno seguente, la domenica. La sua immagine costituisce l’emblema della giovinezza a cui si contrappone la figura della vecchiarella, che parlando con le amiche ricorda la sua gioventù, quando anch’ella era solita prepararsi alla domenica di festa, pertanto la festa diventa occasione per non dimenticare lo scorrere inesorabile del tempo. Il confronto serve a far emergere il significato allegorico di questa prima immagine, la vecchierella percepisce il susseguirsi dei giorni come l’avvicinarsi alla morte, mentre la donzelletta attende ansiosa il giorno successivo, poiché lontana dalla morte ha ancora fiducia nel futuro. Nella seconda strofa, a seguito di una breve descrizione rispetto al mutare del paesaggio, l’autore restringe il campo visivo ai bambini che giocano in piazza, spostando successivamente l’attenzione sullo zappatore che rientra a casa fischiettando dopo una lunga giornata di lavoro nei campi. Quest’ultimo già pregusta il suo giorno di riposo nonostante si stia dirigendo verso la sua povera casa. La terza strofa invece, propone la fase finale dell’imbrunire, quando tutte le luci sono spente e nessun altro rumore si sente, il lettore punta la propria attenzione sul martello e sulla sega del falegname, che si adopera per finire il suo lavoro prima del sorgere del sole. Il componimento termina con la sezione riflessiva. L’autore considera il sabato come il giorno migliore della settimana, perché la domenica sarà segnata dalla tristezza per l’imminente arrivo del lunedì, nuovo giorno di lavoro. La speculazione filosofica di leopardi non è espressa in forma canonica, bensì come se l’autore stesse impartendo un consiglio al giovane garzoncello. Infatti lo esorta a godere il più possibile della sua tenera età, la quale precede il giorno di festa della sua vita. Così come il sabato precede la festa, così la fanciullezza precede la giovinezza. La vera felicità è quindi nell’attendere, nello sperare, nell’immaginare il futuro, che porterà con sé gioie e delusioni. Il poeta raccomanda ai giovani di godere della propria età e soprattutto dei piaceri che è in grado di offrire, poiché sicuramente non potranno più ripetersi in futuro, e allora avremo solo il rimembrare nostalgico della vecchierella. Negli ultimi versi il poeta oppone l'oggi spensierato, metafora della giovinezza, al domani, simbolo della noia e della vecchiaia. L’utilizzo dei diminuitivi e dei vezzeggiativi, rimarca la tenerezza con cui Leopardi vuole descrivere i suoi compaesani. Per alleggerire ancor di più il componimento utilizza un linguaggio semplice, leggero, quali colloquiale, proprio per evidenziare come anche la narrazione segue uno schema semplice come quello dell’agire quotidiano.
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