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Comunicazione e società di Barisione, Sintesi del corso di Sociologia

Riassunto completo del libro "Comunicazione e società" di Mauro Barisione

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 08/09/2019

Tina931
Tina931 🇮🇹

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Scarica Comunicazione e società di Barisione e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia solo su Docsity! RIASSUNTO – COMUNICAZIONE E SOCIETA’ di M. BARISIONE CAPITOLO 1 – I FRAME DELLA COMUNICAZIONE E DELLA CULTURA 1.1. Le cornici metacomunicative di Bateson Origine del concetto di FRAME → lavoro di Gregory Bateson, scienziato sociale britannico Saggio “Una teoria del gioco e della fantasia” 1955: Bateson introduce la nozione di frame in relazione ai MESSAGGI METACOMUNICATIVI (= messaggi perlopiù impliciti il cui oggetto è la relazione tra gli interlocutori) METAMESSAGGIO: definisce la cornice (o frame) che consente ai soggetti coinvolti nella comunicazione di comprendere i messaggi scambiati al suo interno MA vale anche l’inverso: un frame è sempre un messaggio metacomunicativo che ‘delimita una classe o insieme di messaggi’ Il frame delimita, distingue e traccia una linea tra categorie di tipo logico diverso: in particolare tra MESSAGGI DI TIPO LOGICO 1 (messaggi comunicativi) e MESSAGGI DI TIPO LOGICO 2 (messaggi su messaggi o messaggi metacomunicativi) Funzioni e usi comuni dei frame: 1. Esclusivi: l’inclusione di certi messaggi fa si che altri messaggi ne siano esclusi 2. Inclusivi: l’esclusione di certi messaggi fa si che certi altri vi siano inclusi 3. Collegati a premesse: i messaggi che fanno parte di uno stesso insieme condividono premesse comuni e hanno la medesima rilevanza → queste premesse non vanno però estese ai messaggi fuori dall’insieme 4. Metacomunicativi: un messaggio che funge da frame per altri messaggi fornisce a chi lo riceve istruzioni per comprendere questi ultimi, racchiusi nella stessa cornice concettuale Originalità contributo di Bateson: analisi funzione metacomunicativa del frame Campo della psichiatria: spiegazione della patologia schizofrenica (= incapacità di distinguere i messaggi di livello 1 da quelli di livello 2) Tematiche di tipo psicologico e cognitivo → i frame semplificano e orientano i processi di apprendimento e svolgono una funzione euristica, di scorciatoia cognitiva, di riduzione della complessità per l’individuo 1.2. Goffman e la “Frame Analysis” Primo e più influente sforzo di sistematizzazione del concetto di frame: Erving Goffman → opera “Frame Analysis. L’organizzazione dell’esperienza” 1974 Goffman definisce i FRAME: come i principi di organizzazione che governano le attività sociali, la nostra percezione di queste, e le strutture basilari della comprensione disponibili nella nostra società per dare un senso agli eventi Ogni situazione sociale può essere definita e riconosciuta alla luce di una classe più ampia di situazioni tipiche e culturalmente date → anche le situazioni e le attività più ordinarie della vita sociale, i ‘microrituali’ quotidiani sono in realtà organizzate secondo una serie molto ben definita di regole, codici, aspettative, convenzioni => queste ‘premesse organizzative’ delle attività sociali = FRAME → forniscono il contesto di ogni situazione e permettono di esprimerne una definizione condivisa Per Goffman: frame = concetto organizzativo e cognitivo ORGANIZZATIVO: perché il frame è un principio guida che contiene la propria logica, il proprio insieme di motivi, i propri significati e le proprie attività → è quindi una struttura che esiste e che ordina ogni attività indipendentemente alle rappresentazioni mentali che se ne possono fare i partecipanti COGNITIVO: perché il frame funge come cornice interpretativa per gli individui, che se ne servono per riconoscere, comprendere e dare un significato alle situazioni e per orientare la loro conoscenza e la loro percezione delle attività sociali Quindi: FRAME = premesse organizzative sostenute mentalmente e attivamente → possono essere visti sia dalla prospettiva dei partecipanti sia dalla prospettiva della situazione stessa → sono proprietà intrinseche alle attività sociali, non generate dalle cognizioni, eppure cognitivamente rappresentabili nella mente degli individui FRAMING = è sia l’attività cognitiva con cui l’individuo inquadra una situazione e la riconduce entro un dato frame culturalmente famigliare, sia l’attività organizzativa che fa sì che un flusso di attività sia guidato secondo le premesse di un frame e non di un altro Per Goffman, quindi Framing= processo di attribuzione, cognitivo e/o organizzativo, di un frame a un episodio, a una situazione, a un segmento di attività sociale In Frame Analysis, quattro principali PROBLEMI LEGATI AL FRAMING: 1. Le trasformazioni dei frame. Qualunque attività ordinaria può essere interpretata attraverso una prospettiva o struttura fondamentale d’ordine naturale o sociale, ed è organizzata e guidata secondo le regole del frame di riferimento. MA qualunque attività può anche essere trasformata e rimodellata alla luce di una nuova chiave, KEY, che potrà assomigliare all’originale ma risponderà alla logica di un frame diverso. Key fondamentali: gioco, registro della finzione, competizioni, cerimoniali, prove tecniche Trasformazioni del frame: definite fabbricazioni quando provocano una falsa percezione nei partecipanti, che non sanno dove si trovi il ‘bordo’ del frame (f. benevole o f. malevole) Ma anche illusione collettiva circostanziale o ostinato autoinganno 2. Le controversie di frame. Il processo di framing può essere complicato dalla presenza di dubbi sul ‘cosa sta succedendo’ realmente, sulla definizione da dare alla situazione → problema di ambiguità di frame MA processo di framing: anche luogo di lotte potenziali → esplicite dispute di frame, quando le parti con opposte visioni degli eventi si disputano apertamente su come definire ciò che è accaduto 3. Gli errori di framing. Errore di framing = sbagliare nell’inquadrare una situazione → può generare a sua volta un comportamento erroneamente orientato → si importa nella situazione il frame sbagliato e quindi un’intera grammatica di aspettative che non funzioneranno Miskeying = non percepire un key in una situazione effettivamente messa in chiave 4. Le rotture del frame. Rottura di frame = ogni qualvolta in una data situazione accade un imprevisto che non può essere ignorato e a cui il frame non può essere applicato Talvolta un frame diventa insostenibile al punto di rompersi Goffman: tutte le attività sociali sembrano essere vulnerabili allo straripamento e al cambiamento di key da parte dei partecipanti => vulnerabilità relazioni faccia a faccia: dimostrata dalla facilità con cui è possibile disorganizzarla e sconvolgerla anche solo infrangendo una delle tante norme che la regolano Bateson ‘cornice del quadro’ ≠ Goffman ‘parentesi’ come confine esterno, spaziale e temporale, che limita l’applicazione di un frame Mettere tra parentesi una data sequenza di attività = delimitare il campo d’azione del frame di riferimento Entman: introduce poi un ulteriore concetto → congruenza culturale → con questa spiega le chance di successo di un frame dell’informazione nei vari passaggi che conducono questo dalle elite politiche fino al pubblico di massa → questo successo dipende dalla misura in cui il frame di una notizia combacia con gli schemi culturalmente dominanti nella società Teoria del framing di Lakoff → elaborata da una prospettiva linguistica cognitiva → incentrata sull’analisi delle relazioni tra i frame e altre forme culturali come le metafore, i valori e gli stereotipi Quindi, per Lakoff: i FRAME sono strutture mentali profondamente radicate che forgiano il nostro modo di vedere il mondo, che ci servono a capire come funzionano le cose e che definiscono il nostro senso comune FRAME CULTURALI: quelli che riguardano le visioni morali diffuse in una società → hanno alcune proprietà che segnano il punto di incontro tra frame e cultura:  Si sviluppano entro una cultura e le persone imparano tali frame mentre imparano a partecipare a quella data cultura  Enfatizzano alcuni aspetti di un tema al quale si applicano, mentre ne nascondono altri  Organizzano le esperienze, i valori e le credenze dei membri di una cultura in modo sistematico e coerente  Sono accessibili e utilizzabili da persone che, nella stessa cultura, si ascrivono a un ampio spettro di ideologie Il framing, per Lakoff → consiste proprio nell’avere un LINGUAGGIO che combacia con la propria visione del mondo e che ne evoca positivamente le idee La ripetizione di espressioni che evocano un frame: serve non solo a definire il tema ma anche a rendere tale linguaggio e tali frame normali, modi quotidiani di pensare al tema in questione 2.3. Egemonia, potere e discorso Ambito della sociologia critica americana e dei cultural studies inglesi: i processi di framing solitamente studiati dalla prospettiva dell’EGEMONIA → interpretati quindi come lotte simboliche e culturali per imporre come normale, o di senso comune, un dato frame politico o sociale Concetto di egemonia → riferisce a quel processo sociale e culturale attraverso cui le classi dominanti pervengono a dominare le classi subordinate con l’elaborazione e la penetrazione di ideologia nel loro senso comune e nelle loro pratiche quotidiane → dominazione di tipo egemonico: quando si fonda sul consenso spontaneo delle masse Importante quindi guardare in ogni contesto la presenza di un FRAME DOMINANTE Es. frame della paura Attenzione alle relazioni di potere che influenzano il processo di framing → espressione del potere ideologico dominante Nozione di DISCORSO → deriva dai lavori del filosofo Foucault => in ogni società la produzione del discorso è allo stesso tempo controllata, selezionata, organizzata e redistribuita da un certo numero di procedure → procedure di esclusione, come quella dell’interdetto (limita il potere di ogni discorso dall’esterno) → autolimitazione dall’interno= commento → autolimitazione con selezione dei soggetti autorizzati a parlare= rituale Possibile affermare quindi che: ciò che Foucault chiama discorso è un atto di framing, nel quale ciò che è escluso è tanto importante quanto ciò che è incluso + limitazioni dei frame e dei discorsi → legati alla questione del POTERE CAPITOLO 2 – I FRAME DELL’INFORMAZIONE E DEI MEDIA 1.1 Le dimensioni della salienza e della connettività Studi sui mezzi di comunicazione di massa e sui processi produttivi dell’informazione → campi di applicazione della teoria e della ricerca sul framing Tuchman e Gitlin → primi studiosi ad aver adattato i concetti di FRAME e FRAMING all’analisi dei media Tuchman: mostra nel suo lavoro come i giornalisti costruiscano le notizie a partire da avvenimenti di per sé grezzi, amorfi e disorganizzati => il FRAMING è il processo attraverso cui i professionisti dell’informazione mettono in ordine tali avvenimenti, li riorganizzano, danno loro un senso, ne individuano una linea direttrice e ne fanno infine una NOTIZIA → distinzione tra hard news e soft news → per T. come una tipica espressione del processo di framing Gitlin: una delle prime e più influenti definizioni di FRAME DEI MEDIA => sono i principi di selezione, enfasi e presentazione composti di piccole, tacite teorie riguardo a ciò che esiste, accade, conta → i frame quindi guidano i giornalisti nella scelta di ciò di cui vale la pena parlare e ciò che va ignorato, e lo fanno tanto più efficacemente quanto meno sono oggetto di discussione e più vengono dati per scontati => così facendo, i frame organizzano il mondo, sia per i giornalisti che lo riportano, sia per chi si affida ai loro servizi Anni ’80-’90 → riformulazioni teoriche dei concetti di frame e framing → Entman e Gamson: dai loro orientamenti comprensione più profonda del concetto di frame dell’informazione Entman → SALIENZA → definizione: “Framing implica essenzialmente selezione e salienza. Fare frame è selezionare alcuni aspetti di una realtà percepita e renderli più salienti in un testo comunicativo, in modo da promuovere una particolare definizione del problema, interpretazione casuale, valutazione morale e/o indicazione del trattamento per l’elemento descritto” => da una parte: framing come meccanismo di selezione, enfasi ed esclusione il cui esito è psicologico-cognitivo Dall’altra parte: definizione che contiene già implicazioni sociologiche e culturali → funzione del frame di definire la situazione per il pubblico Gamson → CONNETTIVITA’ → definizione: Frame dei media come “principi organizzativi centrali che tengono insieme e danno coerenza a tutta una serie di simboli o elementi di idee” → connettività come insieme di rimandi che un frame attiva automaticamente tra idee culturalmente legate tra loro → radicato nella sociologia politica e della cultura → I cinque più rilevanti DISPOSITIVI DI FRAMING: 1. Le metafore 2. Gli esemplari 3. Le frasi ad effetto, ingiunzioni o slogan 4. Le raffigurazioni, il dipingere o etichettare un terzo 5. Le immagini visive, le icone e i simboli materiali → Pan e Kosicki aggiungono altri tre ELEMENTI STRUTTURALI DEI FRAME: le strutture sintattiche, le strutture della sceneggiatura e le strutture tematiche Frame dell’informazione → concernono soprattutto i singoli testi comunicativi, come i servizi giornalistici Nella letteratura contemporanea: i due orientamenti continuano a dare vita a letture parzialmente diverse Da una parte: accezione psicologica, FRAME DELLA COMUNICAZIONE= considerazioni chiave enfatizzate in un atto discorsivo Dall’altra: taglio sociologico, FRAME= strutture di significato fatte di molteplici concetti e relazioni tra questi concetti che operano per catturare idee correlate nella loro rete in un processo attivo Sempre orientamento connettivista → FRAME: è innanzitutto un MESSAGGIO SUL MESSAGGIO, finalizzato qui a regolare la connettività tra le sue componenti manifeste o implicite => salienza e connettività come le due dimensioni fondanti del frame e dei processi di framing 1.2. Tipologie e casi di studio Varietà di tipologie di frame dei media e dell’informazione → frame delle notizie come cornici che forniscono lo sfondo interpretativo attraverso cui la notizia viene giudicata 1. FRAME EPISODICI E TEMATICI Iyengar → distingue tra frame episodici e frame tematici delle notizie → come i servizi possano essere incentrati sul fatto di cronaca e sul singolo esempio concreto (episodico), oppure possano trattare un tema di interesse pubblico in termini più generali e astratti (tematico) → uno dei due di solito è nettamente prevalente sull’altro → condiziona il modo in cui gli individui attribuiscono la responsabilità per i problemi politici → questa distinzione mostra come l’impatto di un frame possa spiegarsi in virtù della struttura dei contenuti dell’informazione 2. FRAME STRATEGICI E DI CONTENUTO Cappella e Jamieson → distinguono frame strategici e frame di contenuto (sempre ambito politico) → il dibattito politico è coperto dai media attraverso un frame di tipo strategico, che incornicia l’azione dei politici come guidata dagli imperativi dell’autoaffermazione e del successo → il frame contenutistico, presenta invece le vicende politiche come un confronto tra posizioni e programmi alternativi MA predominio dei frame strategici in politica → induce attribuzioni negative agli attori politici, perché be rende salienti le motivazioni di autointeresse → attivazione di reazioni ciniche e disincantate 3. FRAME DI GIOCO E DI GOVERNO Patterson → distingue frame di gioco e di governo → anche questi riflettono rispettivamente un’angolatura delle notizie di tipo strategico e pseudosportivo, ed una incentrata invece sul dibattito tra le proposte politiche concorrenti 4. FRAME GENERALI E SPECIFICI Jacoby → singoli temi politici trattati attraverso frame generali o specifici (esempio spesa pubblica → più servizi ma più soldi spesi dallo stato (generale) o lista di politiche sociali (specifico)) 5. CATEGORIZZAZIONI DELLA NOTIZIA → ogni notizia può essere classificata sulla base di un certo repertorio di frame fondamentali → Semetko e Valkenburg ne individuano 5: i frame del conflitto, dell’interesse umano, delle conseguenze economiche, della moralità e della responsabilità 6. FRAMING DEI VALORI Usato in relazione a quelle notizie o messaggi che enfatizzano particolari valori morali e sociali in relazione al tema trattato → i valori sono particolarmente esposti a un utilizzo strategico da parte di attori sociali concorrenti allo scopo di definire il tema e guidarne così l’interpretazione e il giudizio => presenza di una rete di elementi interconnessi entro uno stesso frame 4. La reazione, spesso preventiva, alla bordata di proteste e diffide provenienti dai poteri economici e politici a fronte di notizie sgradite; 5. L’ideologia anticomunista come meccanismo di controllo in grado di fornire un framing dicotomico alle notizie. → questi filtri del sistema di propaganda hanno un importante EFFETTO DI RESTRIZIONE dello spettro di notizie in grado di diventare big news → Chomsky di fatto quindi interpreta l’azione dei media al contempo come un’azione di FRAMING MA tanti critici a questa teoria MANIPOLAZIONE Con Van Dijk → isolamento di alcune dimensioni della manipolazione, riassumibili in: 1. Nella sua dimensione sociale, la manipolazione può essere analizzata come una relazione di potere 2. Cognitivamente, la manipolazione implica invece un’interferenza con i processi di comprensione, la formazione di modelli mentali e rappresentazioni sociali distorte 3. Su un piano discorsivo e semiotico, la manipolazione si esercita a livello dei simboli e del testo, con la comunicazione verbale e non verbale, per una presentazione positiva di sé e negativa dell’altro 4. Eticamente, la manipolazione prevede il requisito dell’intenzionalità dell’agente 5. Politicamente, implica che ai cittadini siano fatte accettare ingannevolmente delle credenze, in modo che la loro libertà o autonomia di giudizio venga meno → Gli attori mediali detengono, con il processo di framing, un certo POTENZIALE DI MANIPOLAZIONE a tutti i livelli considerati => il FRAMING può quindi configurarsi come una forma di manipolazione nella misura in cui comporta dominazione sociale, distorsione cognitiva, comunicazione denigratoria ed emotiva, intenzionalità dell’agente e soppressione dell’autonomia di giudizio dei cittadini MA i media, oltre attori, anche CANALI DI COMUNICAZIONE → in quanto tali, non agiscono solo come originatori di frame, ma anche come portatori di frame per altri e quindi potenziali contenitori di istanze manipolatorie Entman → effetti distorcenti dei media d’informazione sulla distribuzione del potere politico → negli USA gli attori politici riescono spesso a imporre la propria angolatura ai servizi giornalistici → E. propone di distinguere: INCLINAZIONE (slant), che indica i singoli servizi il cui framing favorisce una parte politica all’altra, e DISTORSIONE (bias), che implica invece una persistenza nel lungo periodo dell’inclinazione favorevole a una parte in causa → le organizzazioni mediali appaiono in entrambi i casi suscettibili di realizzare una forma di comunicazione manipolata MA il framing può essere visto anche come un’opportunità per il superamento del dibattito => il FRAMING DEI MEDIA permette di andare oltre alle nozioni di pro e contro, favorevole e sfavorevole, negativo e positivo → molto del potere del frame deriva proprio dalla loro abilità nel definire i termini di un dibattito senza che il pubblico comprenda ciò che sta accadendo CAPITOLO 3 – I FRAME DELLA DECISIONE E DELL’OPINIONE 1.1. Oltre una psicologia del framing Nella teoria di Goffman: un FRAME è al contempo una proprietà di una situazione sociale e un’attività mentale degli individui partecipanti → il frame è anche PRINCIPIO INTERPRETATIVO E ORGANIZZATIVO dell’esperienza per l’individuo, che se ne serve per ricondurre ogni segmento di attività entro un quadro di conoscenze e di significati famigliari => FRAME e FRAMING come strutture e processi psicologici e cognitivi MA definizioni individualistiche del frame → portano a un’articolazione troppo rigida del concetto Quindi si utilizza il termine SCHEMA per riferirsi alle strutture cognitive operanti a livello individuale → questa nozione si riferisce a quell’insieme organizzato di conoscenze o credenze che permette agli individui di associare un oggetto ad una data categoria sulla base delle caratteristiche osservate → analogia con le ‘categorie di pensiero’ di Aristotele e i ‘giudizi sintetici a priori’ di Kant → schemi mentali introdotti nella psicologia da Head negli anni ‘20 Frame → rimane una nozione più complessa, con duplice dimensione sociale e individuale, agisce come ponte fra queste due dimensioni → si attiva specialmente nel momento in cui l’elemento MICRO E INDIVIDUALE mette a fuoco e connette tra loro una serie di idee socialmente collegate, in relazione a uno stock di forme MACRO, che a loro volta sono rese vive e dinamiche solo se vi sono individui che le percepiscono e le rielaborano mentalmente => a questo livello di analisi, il frame acquisisce la sua utilità più specifica FRAME DELLA DECISIONE: riguardano la relazione tra le modalità di presentazione alternative di un’opzione, con relative connessioni tra elementi e idee culturalmente associate, e le risposte fornite dagli individui posti di fronte ad esse, dopo un rapido processo di elaborazione delle informazioni presenti 1.2. La teoria del prospetto e le basi emotive delle decisioni Tversky e Kahneman → ricerca più classica e influente sui frame della decisione e sui loro effetti sugli individui → esperimento sulla “febbre asiatica” → uno dei casi esemplari di EFFETTO FRAMING, con implicazioni sulla riformulazione delle teorie della decisione → 2 diversi campioni di intervistati, 2 questionari speculari diversi solo per l’elemento manipolato → avversi al rischio vs propensi al rischio → adottati in presenza di due frame diversi => TEORIA DEL PROSPETTO: un frame di vincita facilita un comportamento propenso al rischio, mentre un frame di perdita favorisce una scelta di avversione al rischio MA sorta di ‘illusione ottica’ per l’equivalenza sostanziale delle opzioni proposte ai partecipanti Damasio, 1994 → ruolo indispensabile giocato dalle EMOZIONI nell’assunzione razionale delle decisioni => senza l’assistenza delle emozioni, l’uomo appare incapace di gerarchizzare le possibili opzioni in un ordine di priorità, e quindi di produrre scelte minimamente logiche e non impulsive o autolesionistiche Studio neurologico sull’effetto framing della teoria del prospetto → conferma della logica dei risultati + rilevamento di un’associazione specifica tra EFFETTO FRAMING e l’attività dell’AMIGDALA → il sistema emotivo gioca un ruolo chiave nei processi decisionali umani MA problema degli esperimenti sulla teoria del prospetto → esplicita volontà di qualificare come veri e propri errori le possibili distorsioni identificate nei processi decisionali + esperimenti solo relativi al framing della scelta rischiosa FRAMING DELL’ATTRIBUTO → nel quale la manipolazione riguarda una caratteristica di un oggetto o di un evento FRAMING RELATIVO ALLO SCOPO → applicabile all’analisi della persuasività di una comunicazione → riguarda le conseguenze o gli scopi impliciti dell’intraprendere o meno una data azione, presentata in entrambi i casi come auspicabile → ottenere una conseguenza positiva o evitare una conseguenza negativa 2.1. Equivalenza o enfasi nelle domande di sondaggio I tipi di effetto framing appena osservati → rientrano nella categoria dei FRAMING DI VALENZA → il frame in questi casi offre la stessa informazione critica, ma in luce positiva o negativa Secondo Druckman → questi tipi di frame rientrano nella più ampia categoria del FRAMING D’EQUIVALENZA → il suo effetto riguarda il modo in cui l’uso di parole o frasi diverse, ma logicamente equivalenti, fa sì che gli individui alternino le loro preferenze Opposto al framing d’equivalenza → c’è il FRAMING D’ENFASI → enfatizzando un sottoinsieme di considerazioni potenzialmente pertinenti, chi parla può indurre gli individui a focalizzarsi su queste considerazioni nel costruire le loro opinioni → elementi e argomentazioni diversi, che chiamano in causa aspetti, conseguenze o implicazioni alternative Enfasi di un aspetto → può dare luogo a un frame specifico, caratterizzato dalla maggiore SALIENZA di tale aspetto del problema → il frame risultante si caratterizzerà inoltre per la CONNETTIVITA’ con altri elementi ad esso associati Dimensione salienza/enfasi → legata strettamente al principio dell’accessibilità Per Druckman → la maggior parte degli esperimenti condotti sulla formulazione delle domande dei sondaggi di opinione rappresenta solitamente delle varianti del framing d’equivalenza Altri problemi legati ai questionari → struttura domande, sequenza domande => limitando le opzioni di risposta a 2 o più categorie prefissate, il sondaggista obbliga gli intervistati a interpretare la domanda entro il frame soggettivo di riferimento che lui stesso ha creato Oppure → tende a incorniciare le domande nei termini in cui la realtà è percepita dalla più ampia classe media e, strutturando la situazione in un certo modo, ottiene ciò che egli stesso aveva messo dentro Spesso negli studi sui sondaggi d’opinione → il frame è inteso semplicemente come il quadro di riferimento della domanda Framing d’enfasi → apporta elementi di valutazione nuovi o differenti, mettendo in luce aspetti ugualmente pertinenti di un problema TECNICA DELLA CONTROARGOMENTAZIONE → tra 1/4 e 1/3 degli intervistati su un dato problema politico cambia opinione se confrontato a un controargomento → Converse attribuisce quindi al pubblico di massa preferenze politiche volatili, livelli minimi di attenzione e di padronanza dei concetti politici astratti 2.2. Accessibilità e ambivalenza delle opinioni Due domande principali riguardo alle dinamiche di funzionamento dell’EFFETTO FRAMING: 1. In che modo i frame sono in grado di influenzare le opinioni? → domanda dei MEDIATORI del framing 2. Chi e in quali condizioni può essere maggiormente sensibile a tale influenza? → domanda dei CAPITOLO 4 – I FRAME STRATEGICI E DELL’AZIONE COLLETTIVA 1.1. Le risorse simboliche dell’azione collettiva Studi sui MOVIMENTI SOCIALI, in relazione ai fattori che spiegano l’emergere e l’evolversi di un’azione collettiva TEORIA DELLA MOBILITAZIONE DELLE RISORSE → analizza, con un taglio organizzativo imprenditoriale, la mobilitazione collettiva come un’azione razionale per il perseguimento del cambiamento sociale desiderato TEORIA DELLE OPPORTUNITA’ POLITICHE → vincola alla presenza di condizioni esterne al movimento la nascita, lo sviluppo, le modalità di azione e l’impatto di un movimento sociale => nessuna di queste due fornisce spiegazioni relative alla mobilitazione delle idee e delle credenze degli attori individuali e collettivi coinvolti nel processo Dagli anni ’80 → prospettiva del FRAMING adottata ampiamente nelle ricerche sociologiche sui movimenti sociali → strumento nuovo per analizzare le risorse strategiche disponibili per promuovere, o neutralizzare, l’emergere di ampie MOBILITAZIONI COLLETTIVE portatrici di rivendicazioni sociali FRAME DELL’AZIONE COLLETTIVA = principi guida che, organizzando l’esperienza e guidando l’azione, selezionano e richiamano l’attenzione su alcuni aspetti della realtà a discapito di altri, indicando quindi cosa c’è nella cornice e cosa è fuori → sono anche principi connettivi che legano tra loro gli elementi enfatizzati che evocano un dato insieme di significati → sono caratterizzati dalla loro finalità intrinseca → frame specificamente orientati all’azione, che ispirano e legittimano le attività e le campagne di un movimento sociale organizzato Snow e Benford → individuano 3 fondamentali FUNZIONI dei frame dell’azione collettiva: 1. Il FRAMING DIAGNOSTICO → stabilisce come in una data situazione sociale vi siano delle vittime di un’ingiustizia, indicando le cause e identificando i responsabili 2. Il FRAMING PROGNOSTICO → definisce le strategie e le tattiche d’azione 3. Il FRAMING MOTIVAZIONALE → funziona come un richiamo all’azione, fornendo stimoli e motivazioni per impegnarsi in un’azione collettiva Gamson → indica 3 principali COMPONENTI di questi tipi di frame: 1. L’INGIUSTIZIA → o la capacità di definire un problema o una situazione esistente come un’ingiustizia a cui porre rimedio e di suscitare indignazione morale, ma anche cognizione di ciò che è giusto o ingiusto 2. L’AGENZIA → o la trasmissione di un senso di consapevolezza riguardo alla non immutabilità delle condizioni esistenti e quindi alla necessità di impegnarsi in un’azione collettiva per il cambiamento 3. L’IDENTITA’ → o la definizione di un ‘noi’, contrapposto a un ‘loro’, a un gruppo sociale avversario che permette di rendere meno astratto l’oggetto della mobilitazione collettiva Framing → visto anche come un PROCESSO DI ALLINEAMENTO degli orientamenti individuali e di quelli dell’organizzazione → questi processi articolari in 4 diverse FASI: 1. La CONNESSIONE dei frame → consente a un’organizzazione di mobilitare oltre alla propria base di aderenti, collegando i propri frame a quelli presenti in altre organizzazioni o nell’opinione pubblica 2. L’AMPLIFICAZIONE del frame → consiste nel chiarire, rafforzare e idealizzare i valori o le credenze che danno vita ai frame di un movimento, e si articola in:  Amplificazione dei valori → quando quelli costitutivi di un movimento sono atrofizzati, dati per scontati, stigmatizzati, …  Amplificazione delle credenze → riaffermazione degli assunti cognitivi alla base di un movimento 3. L’ESTENSIONE del frame → prevede una dilatazione del perimetro del frame primario di un movimento per inglobare tematiche e problemi rilevanti anche per altri potenziali aderenti 4. La TRASFORMAZIONE del frame → può avvenire quando un’organizzazione avverte l’esigenza di introdurre nuovi valori, cause o motivazioni, dare quindi una nuova keying dei significati abituali Molte ricerche sulle dinamiche di framing dei movimenti sociali: invece di analizzare la produzione di frame specifici di un movimento, hanno privilegiato l’identificazione di un MASTER FRAME più generale → questo agisce come trainante per le rivendicazioni delle diverse organizzazioni sociali → esempi: frame ‘diritti civili’ o frame ‘giustizia ambientale’ → concetto utile anche per altri due processi più ampi:  ARTICOLAZIONE del frame → assemblaggio di spunti ed elementi diversi provenienti da una o più ideologie  ELABORAZIONE del frame → sorta di gerarchizzazione ed enfatizzazione selettiva di tali elementi in un frame dalla più ampia portata, ma dotato di qualche coerenza unitaria → master frame: costituisce un’articolazione, elaborazione o estensione innovativa di ideologie diverse o di vari insiemi di idee e credenze 1.2. Mobilitazione sociale e politica delle identità Condizioni relative al successo di un frame dell’azione collettiva, specie in termini di capacità di mobilitazione sociale → alcuni autori: nella teoria delle opportunità politiche individuano le condizioni determinanti per una mobilitazione di successo → altri autori: privilegiano invece la risonanza TEORIA DELLE OPPORTUNITA’ POLITICHE → visione più ampia sulla congruenza di istanze del movimento sociale e condizioni del contesto politico (viste al contempo come vincoli e opportunità per i promotori dell’azione collettiva) → condizioni come qualifica di strutture oggettive ed esterne che sono sufficienti a stabilire l’insuccesso di un frame di mobilitazione, a prescindere dagli sforzi strategici degli agenti MA c’è una lettura antioggettivista delle opportunità politiche → esse stesse sarebbero soggette a processi di interpretazione e di framing → per Koopmans → le finestre di opportunità possono aprirsi per gli attori sociali, ma essi dovranno percepirle e diventarne consapevoli => le finestre devono quindi essere rappresentate dai mass media → dà un potere di strutturazione ai media molto forte RISONANZA → concetto più legato all’analisi della QUALITA’ dei frame dell’azione collettiva, in relazione alle percezioni soggettive degli individui ma anche alle forme culturali predominanti → indicatore dell’efficacia di un frame → vista anche come il prodotto di due fattori interagenti: 1. La CREDIBILITA’ di un processo di framing, dipendente a sua volta da: a) La coerenza del frame = la non esplicita contraddittorietà sia fra gli elementi interni di un frame sia fra questi e le azioni concrete del movimento b) La credibilità empirica = il potenziale di riscontro fra le componenti e funzioni del framing con l’osservazione della realtà sociale circostante c) La credibilità dei proponenti del frame = simile alla credibilità della fonte quale precondizione per la persuasività del messaggio 2. La SALIENZA, anch’essa intesa in relazione al gruppo sociale oggetto degli sforzi di mobilitazione (NO confusa con salienza= funzione costitutiva di un frame, nella definizione del concetto generale) → ha 3 dimensioni: a) La centralità = rilevanza delle idee e dei valori contenuti in un frame dell’azione collettiva per i gruppi o gli individui a cui questo è rivolto b) La commensurabilità esperienziale = simile a livello micro della credibilità empirica (livello macro) c) La fedeltà narrativa = corrispondenza tra i contenuti dei frame e le narrazioni culturali, i miti, le religioni, le ideologie, i sistemi di credenze radicati in una società → dall’insieme di tutti questi fattori => origine del potenziale successo di una STRATEGIA DI FRAMING dell’azione collettiva → da questi dipende anche il grado di efficacia degli sforzi di ‘controframing’ degli antagonisti Essenza del FRAMING → NO nelle strutture cognitive degli individui, MA sociologicamente nell’interazione sociale Frame dell’azione collettiva → interpretabili anche come il prodotto di processi di framing interindividuali, interattivi e contestati, la cui essenza risiede non ‘dentro di noi’, ma ‘tra di noi’ AZIONE DEI MEDIA → nella letteratura sull’azione collettiva → mass media come avversari strutturali dei movimenti sociali, insieme alle istituzioni statali e ai contromovimenti => la maggior parte dei frame proposti dai mass media e dalle istituzioni tende infatti a scoraggiare l’azione collettiva → nella letteratura sulla comunicazione di massa → i media possono delegittimare o marginalizzare i gruppi di protesta che sfidano lo status quo MA Gamson nota che → ci sono situazioni in cui i mass media possono trasformarsi in dispositivi di incentivazione al coinvolgimento di gruppo IDENTITA’ COLLETTIVE → già accennato in relazione alle componenti dei frame dell’azione collettiva → letteratura sui nuovi movimenti sociali → da un lato, partecipazione a movimenti come occasione di arricchimento dell’identità personale dell’individuo, ma dall’altro, costruzione strategica di un’identità di gruppo essenziale per il reclutamento stesso dei partecipanti => processi di framing dell’azione collettiva → sono il meccanismo che favorisce la corrispondenza tra IDENTITA’ INDIVIDUALI e IDENTITA’ COLLETTIVE MA ciò potrebbe essere un limite alla mobilità 2.1. Deliberazione e strutturazione delle alternative MODELLO DELLA DELIBERAZIONE → ispirato alle riflessioni di Habermas sulla sfera pubblica come spazio comunicativo per la formazione dell’opinione e della volontà popolare attraverso un confronto razionale e pubblico di argomentazioni → aspira al coinvolgimento di gruppi di cittadini nel processo decisionale riguardo temi di interesse politico e sociale → è fondato su una logica di razionalità procedurale → fa della SFERA PUBBLICA la sede naturale della legittimazione del potere politico, perché ai soggetti coinvolti viene attribuito un agire autenticamente comunicativo → atteggiamento improntato alla ricerca dell’intesa e al proseguimento del CONSENSO → questo come corollario delle pretese di validità universale che ogni soggetto tende sempre a rivendicare => su questa base, Habermas esclude dagli attori della sfera pubblica le forze economiche, i gruppi d’interesse e anche i movimenti sociali con una politica identitaria autoreferenziale → sono infatti privi della volontà di andare oltre un’azione di autodifesa e di assumere una postura apertamente universalista → MA discorso teorico poco propenso ad essere applicato in forme concrete di politica deliberativa Diversi esperimenti di varie pratiche deliberative → in tutti, il nucleo della logica deliberativa risiede nell’esperienza della DISCUSSIONE in cui si trovano coinvolti i cittadini partecipanti CAPITOLO 5 – EPISTEMOLOGIA E METODI DEL FRAMING 1.1. Assunti teorici ed epistemologici Lista di assunti epistemologici e prospettive teoriche alla base del concetto di FRAME:  INTERAZIONALISMO SIMBOLICO Secondo questa prospettiva: il mondo sarebbe socialmente prodotto, perché i significati sono fabbricati attraverso il processo di interazione sociale => tutti gli oggetti sono quindi PRODOTTI SOCIALI perché si formano e si trasformano a seconda dei significati che assumono di conseguenza ai processi di definizione sociale a cui sono sottoposti => oggetti NO natura intrinseca, MA investiti di significati attraverso un duplice processo di definizione e interpretazione che si svolge nell’interazione sociale → teoria del frame di Goffman: vista spesso come continuatrice di questa tradizione sociologica → FRAME = combina in sé elementi di derivazione sia interazionista sia strutturalista MA la natura interattiva e processuale dei frame della comunicazione interpersonale, dei media, della decisione o dell’azione collettiva inducono a situare questo concetto in una prospettiva costruzionista  FENOMENOLOGIA Nasce come ‘scienza dell’esperienza’ → si riflette nella teoria del frame per → l’attenzione delle apparenze, l’interesse per la conoscenza delle cose così come queste appaiono, stabilendo il significato che le cose hanno per noi piuttosto che cercare di discernere la natura delle cose in se stesse => relazione importante col FRAMING: nella priorità attribuita ‘a noi stessi, non al mondo’, al significato delle nostre esperienze a prescindere dalla loro struttura ontologica, dalla loro natura reale nel mondo esterno  POSTMODERNISMO Caratteristiche: Spiccato atteggiamento antioggettivistico e relativista, forte scetticismo nella conoscibilità e nell’esistenza stessa di una verità universale, profonda sfiducia nella capacità dei fatti di parlare da sé e di avere ragione sull’estrema pluralità dei punti di vista possibili sul mondo → realtà spesso rappresentata come un insieme di SEGNI E FORME SIMBOLICHE => il sociale si riduce al linguaggio => visione del mondo in cui i processi di FRAMING assumono un’importanza capitale → ha importanza essenziale, in una società destrutturata e fluida, la capacità di definire codici e simboli, di diffondere interpretazioni preferenziali, di suggerire i punti di vista favoriti o di avanzare presunte verità → Frame dei media e framing strategico → come influenti dispositivi di POTERE, detenuto da chi ha il potere di strutturare i significati di una società  ANTIREALISMO Antirealismo ontologico → secondo cui non esiste una realtà indipendente dalle nostre rappresentazioni => la verità dovrebbe essere lo specchio della realtà, e tuttavia verità e realtà non possono mai concidere del tutto → conclusioni analoghe nell’ambito delle scienze sociali con Weber => la realtà sociale è semplicemente disseminata di FRAME → in essa ogni fenomeno può essere conosciuto, presentato e quindi rappresentato solo attraverso punti di vista particolari, selezionando elementi specifici, tracciando confini tra tali elementi e raggruppandoli in insiemi di significati più ampi, stabilendo quindi le relazioni tra loro => in questo modo, il mondo sociale può essere visto come un FRAMEWORKS OF FRAMES, ossia una vasta intelaiatura di frame interconnessi 1.2. Oltre l’agenda setting nelle comunicazioni di massa Possibile parlare di un nuovo PARADIGMA DEL FRAMING? → paradigma = quadro concettuale di sfondo attraverso cui gli scienziati guardano al mondo e che ne guida tanto la teoria quanto la ricerca Concetto di PARADIGMA SCIENTIFICO → rivoluzioni scientifiche e nuove visioni del mondo Teoria delle comunicazioni di massa → importante cambiamento di paradigma nel passaggio dal MODELLO IPODERMICO al MODELLO DEGLI EFFETTI LIMITATI → cambiamento radicale di visuale → rete di gruppi sociali primari e relazioni interpersonali in grado di modulare gli effetti persuasivi delle comunicazioni di massa sugli individui, fornendo loro filtri percettivi e contesti sociali di interpretazione dei messaggi e di formazione delle opinioni Paradigma della persuasione VS paradigma tecnologico Teoria dell’AGENDA SETTING → stabilisce una relazione diretta tra il livello di copertura informativa di un dato tema politico e il grado d’importanza ad esso attribuita dai cittadini → i media alterano quindi le priorità del pubblico, agendo sulla salienza => paradigma degli EFFETTI INDIRETTI → effetto d’agenda come effetto indiretto dei media → non modifica direttamente le opinioni dei cittadini MA la loro sensibilità selettiva ai temi della sfera pubblica mediale FRAMING come una seconda dimensione dell’agenda setting? → l’effetto framing consisterebbe nell’enfatizzare un attributo o un aspetto del tema → dalla trasmissione della salienza del tema (1° livello agenda setting) alla trasmissione salienza dell’attributo (2° livello agenda setting) Effetto PRIMING = innescare o imbeccare → modificazione dei criteri di giudizio del pubblico a seguito di un’inesistente e/o recente copertura mediatica di un tema → obiettivo del framing strategico? → priming=effetto d’accessibilità VS framing=effetto d’applicabilità AGENDA SETTING e PRIMING → concetti più riduttivi ma meglio operativizzabili del framing 1.3. Al crocevia dei paradigmi costruzionista, cognitivo e critico Più prospettiva teorica che paradigma → mancanza di requisiti unificanti Frame stesso come una SORTA DI PARADIGMA → meta-messaggio VS meta-teoria Programma di ricerca attraversato da 3 paradigmi:  P. cognitivo  P. critico  P. costruzionista COSTRUZIONISMO → costruzione della realtà sociale da parte dei media → def. Curran → “I media definiscono il mondo attraverso le notizie, i commenti e anche le fiction. Le loro mediazioni determinano ciò che ottiene rilievo e ciò che è escluso. Oltre a fornire ‘finestre sul mondo’ che offrono prospettive selettive, i media producono significati e interpretazioni. Forniscono espliciti quadri di spiegazione, nonché comprensioni tacite fondate su associazioni di idee, immagini evocative, catene di pensiero ‘naturali’. Offrono inoltre codici che etichettano e classificano, distinguendo, ad esempio, fra il normale e il deviante, il naturale e l’innaturale. I media allo stesso tempo mappano il mondo sociale e ne spiegano il funzionamento.” I frame costituiscono le ISSUES per il pubblico Il pubblico compartecipa alla costruzione del senso 2.1. Metodologie della ricerca Ampio repertorio di metodi e ricerche → Tecniche sperimentali quantitative → Analisi del contenuto/discorso (quantitativa/qualitativa)  Copertura informativa dei media  Comunicazione strategica attraverso i media  Materiale informativo, pubblicistica, volantini, ecc  Forum group/interviste in profondità → Approcci metodologici per l’analisi dei frame  Deduttivo VS induttivo  Quantitativo VS qualitativo  Nomotetico VS idiografico 2.2. Politiche, campagne, conflitti Politiche pubbliche e gestione dei conflitti → frame reflection → ristrutturazione della linea di conflitto → reframing in termini di interessi → frame ‘win-win’ e avversione della perdita Campagne elettorali → framing strategico dei candidati → Prima fascia del framing: analisi del contenuto della comunicazione dei candidati → frame aggregati della campagna → Seconda fascia del framing: interazione tra frame dei candidati, media frames e opinione pubblica Verso un nuovo ambiente mediale → Reti orizzontali di comunicazione interattiva → Web 2.0, comunicazione mobile, citizen journalism → Espansione generi mediali con pertinenza politica → Infotainment, tabloids, talk shows, reality → Concorrenza sistemica per gatekeeping e framing dell’attualità → Nuove opportunità per gli attori della società civile e i movimenti sociali di ridefinizione dei frame dominanti MA anche: globalizzazione del sistema mediale e concentrazione delle proprietà Moderne comunicazioni e studio del potere => verso una nuova configurazione ‘postwesfaliana’ della sfera pubblica e dei processi di framing
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