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Riassunto "Con biglietto d'andata", Schemi e mappe concettuali di Letterature comparate

Si tratta del riassunto dei primi due capitoli del libro della professoressa Restuccia, "Con biglietto d'andata".

Cosa imparerai

  • Quando iniziò la grande emigrazione italiana verso Stati Uniti e Argentina?
  • Che autori si sono occupati della tematica dell'emigrazione italiana nella loro letteratura?
  • Quali sono i temi principali trattati nella letteratura italiana sull'emigrazione?
  • Come viene descritta l'emigrazione italiana nei testi di Verga, Pirandello e Capuana?
  • Perché molti italiani emigrarono verso Stati Uniti e Argentina?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

In vendita dal 12/03/2022

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Scarica Riassunto "Con biglietto d'andata" e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Letterature comparate solo su Docsity! RIASSUNTO CON BIGLIETTO D’ANDATA Quando si parla di GRANDI FLUSSI MIGRATORI, l’ESEMPIO ITALIANO è sicuramente uno dei più INTENSI, per DURATA e VARIETA’, in quanto ha interessato soprattutto gli ULTIMI QUATTRO DECENNI dell’800 e gli anni 70 del 900. Ciò è importante anche alla luce dei NUMEROSI EPISODI di XENOFOBIA che si verificano di giorno in giorno nel nostro paese, dovuto anche al fatto che spesso nel DIBATTITO STORICO-CRITICO la NOSTRA EMIGRAZIONE verso OGNI ALTRO CONTINENTE viene spesso SOTTACIUTO alle GIOVANI GENERAZIONI. In ITALIA, inoltre, il FENOMENO dell’EMIGRAZIONE non entra quasi mai a far parte dei PROGRAMMI di FORMAZIONE e nei MANUALI SCOLASTICI, soprattutto i MANUALI di STORIA degli anni 50 e 60, NON sono presenti riferimenti all’EMIGRAZIONE. Gli STORICI, dunque, per LUNGO TEMPO hanno SOTTOVALUTATO l’IMPORTANZA del FENOMENO EMIGRATORIO di MASSA, DIMENTICANDO anche l’EMIGRAZIONE ITALIANA che fu uno degli AVVENIMENTI che più hanno INCISO sul SUCCESSIVO SVILUPPO SOCIALE, ECONOMICO e STORICO del NOSTRO PAESE e anche sull’EVOLUZIONE della NOSTRA IDENTITA’. Una delle opere più significative in tal senso, che RACCONTA la STORIA ITALIANA dell’EMIGRAZIONE di MASSA attraverso DOCUMENTI, REPERTI, ANNEDOTI utili a far CONOSCERE quella STORIA di UMILIAZIONI, TRAGEDIE e PREGIUDIZI, è “L’ORDA. QUANDO GLI ALBANESI ERAVAMO NOI” di GIAN ANTONIO STELLA. In particolare, egli nelle pagine INTRODUTTIVE del SUO SAGGIO, ricorda quanto sia stata IMPORTANTE la PRESENZA degli EMIGRATI ITALIANI nei PAESI del MONDO in cui sono APPRODATI, apportando una RICCHEZZA ECONOMICA e CULTURALE, soffermandosi in particolare sul GRANDE ESODO OTTO-NOVECENTESCO. L’EMIGRAZIONE ITALIANA verso STATI UNITI e ARGENTINA è una delle più ENORMI e SIGNIFICATIVE, sia in quanto a DURATA, poiché durò 2 SECOLI, sia in quanto a VARIETA’ (circa 30 milioni emigranti), MA nonostante questo la STORIA dell’EMIGRAZIONE ITALIANA, come detto anche in precedenza, fu per LUNGO TEMPO TRASCURATA. A dimostrazione di ciò, basti pensare che fino a qualche decennio fa, l’UNICA TRACCIA dell’EMIGRAZIONE ITALIANA negli STATI UNITI era rappresentata dall’isolotto di ELLIS ISLAND, principale PUNTO di APPRODO e SMISTAMENTO di MILIONI di ITALIANI, che OGGI è diventato un MUSEO dell’IMMIGRAZIONE. In ITALIA, invece, SOLO nel 2016 fu inserita la sezione MEM. MEMORIA e MIGRAZIONI all’interno del GALATA. MUSEO del MARE di GENOVA. È possibile, inoltre, istituire un confronto tra l’EMIGRAZIONE ITALIANA e DUE delle DIASPORE più importanti del passato, cioè la DIASPORA INDIANA (1830-1930) e la DIASPORA IRALANDESE (anni ’40 dell’800), anche se vi sono delle DIFFERENZE, rappresentate: dalla DISPERSIONE NUMERICAMENTE ELEVATA in DIVERSI PAESI del MONDO e dall’ALTO NUMERO di RIENTRI nel PROPRIO PAESE d’ORIGINE. L’EMIGRAZIONE di MASSA ITALIANA prese avvio nella SECONDA META’ dell’800 caratterizzando l’EVOLUZIONE DEMOGRAFICA, ECONOMICA e SOCIALE del PAESE. Gli ANNI in cui si verificò la MASSIMA ESPANSIONE dei FLUSSI MIGRATORI furono quelli compresi tra il 19 secolo e la PRIMA GUERRA MONDIALE, in quanto si verificarono sia una GRAVE CRISI ECONOMICA determinata dalla GRANDE DEPRESSIONE (anni ’70 dell’800) sia anche grazie ad una POLITICA MIGRATORIA LIBERALE e NON CONDIZIONANTE. Naturalmente ciò comportò l’istituzione di una COMMISSIONE GENERALE dell’EMIGRAZIONE nel 1901 per gestire i FLUSSI MIGRATORI, cercando anche di TUTELARE gli EMIGRANTI e di DISCIPLINARE gli ESPATRI (ci volevano tanti soldi per partire, precarie condizioni igieniche nelle navi). La PRIMA LEGGE ITALIANA sull’EMIGRAZIONE risale al 31 GENNAIO 1901, fu varata da FRANCESCO CRISPI e aveva lo SCOPO di ASSICURARE a COLORO che LASCIAVANO l’ITALIA EFFICACI STRUMENTI di PROTEZIONE, ABOLENDO gli AGENTI delle COMPAGNIE di NAVIGAZIONE e SOSTITUENDOLI con RAPPRESENTANTI dei VETTORI. Inoltre, fondamentale, è la TUTELA dell’EMIGRANTE, infatti nei PRINCIPALI PORTI di IMBARCO fu istituita una COMMISSIONE ISPETTIVA, che aveva il compito di VERIFICARE che le NAVI fossero in REGOLA, IMPONENDO anche di avere a BORDO COMMISSARI e MEDICI MILITARI. Negli ANNI SEGUENTI alle DUE GUERRE MONDIALI, l’EMIGRAZIONE riprese NUOVO SLANCIO, anche se fu un FENOMENO di BREVE DURATA, sia a seguito della CRISI del ’29 sia anche perché, ATTRATTI dal FASCISMO, MOLTI ITALIANI decisero di RIMPATRIARE. Nel momento in cui RITORNARONO in PATRIA, con il NUOVO REGIME FASCISTA, furono VIETATI gli ESPATRI DEFINITIVI, infatti quest’ultima mise in atto una POLITICA ANTI-EMIGRATORIA, con lo SCOPO DUPLICE di MANTENERE GIOVANI UOMINI in PATRIA e di AUMENTARE DEMOGRAFICAMENTE la POPOLAZIONE. Inoltre, per EVITARE eventuali RIVOLTE e MALCONTENTI, il CONTENTINO verso COLORO che VOLEVANO EMIGRARE fu rappresentato dalla COLONIZZAZIONE di TERRITORI per lo più AFRICANI, con lo SCOPO di RISOLLEVARE le SORTI ECONOMICHE del PAESE. Negli anni ’20 negli STATI UNITI furono inoltre varati dei PROVVEDIMENTI che sancivano RESTRIZIONI all’IMMIGRAZIONE, denominati QUOTA ACTS (1921-1924). Il FLUSSO MIGRATORIO riprese DOPO la 2 GUERRA MONDIALE, con DE GASPERI e continuò fino alla META’ degli anni ’70 del ‘900. L’EMIGRAZIONE NON riguardò CONTEMPORANEAMENTE TUTTE le REGIONI ITALIANE, infatti le REGIONI del NORD riuscirono ad INDUSTRIALIZZARSI PRIMA rispetto alle REGIONI del SUD, la cui ECONOMIA era di tipo RURALE e per questo ad un certo punto SUBIRONO il FENOMENO dell’EMIGRAZIONE, soprattutto a causa di una GRAVE CRISI AGRARIA ed ECONOMICA verificatasi a partire dagli anni ’30 dell’800. Inoltre, alla FINE dell’800, l’EMIGRAZIONE dal SUD aumentò a causa di altri due fattori importanti, ovvero: la RICHIESTA di MANODOPERA da parte degli STATI UNITI e dell’ARGENTINA e la RISTRUTTURAZIONE dei TRASPORTI MARITTIMI, che consentì VIAGGI PIU’ VELOCI e MENO COSTOSI. I PROTAGONISTI PRINCIPALI di questa EMIGRAZIONE erano prevalentemente i CONTADINI ANALFABETI che a causa del PEGGIORAMENTO della LORO CONDIZIONE ECONOMICA DOPO l’UNIFICAZIONE d’ITALIA, furono costretti ad ABBANDONARE la PATRIA. Ovviamente EMIGRARE NON SIGNIFICAVA RIPUDIARE la PATRIA, infatti, anche all’ESTERO gli EMIGRANTI riproponevano lo STESSO MODO VIVERE ITALIANO. A livello ANTROPOLOGICO, il FENOMENO dell’EMIGRAZIONE mette in evidenza il fatto che i MIGRANTI ebbero modo di ACQUISIRE QUALCOSA di NUOVO attraverso il CONTATTO DIRETTO con ALTRI MODELLI CULTURALI. Il GRANDE ESODO ITALIANO ha infine avuto un ruolo RILEVANTE anche nella RIDEFINIZIONE dei RUOLI di GENERE, infatti, in questo periodo ELEVATA fu l’EMIGRAZIONE di un ALTO TASSO di POPOLAZIONE MASCHILE che venne SOSTITUITA dalle DONNE, le quali per NECESSITA’ si ritrovarono ad ASSUMERE COMPITI di TRADIZIONALE PERTINENZA MASCHILE. In ultimo, l’ESPERIENZA MIGRATORIA è caratterizzata da ALCUNE COSTANTI: 1) il CARATTERE SPESSO di QUEST’ESPERIENZA che è TRAUMATICA MA spesso porta all’EMANCIPAZIONE; 2) l’ATTACCAMENTO al PAESE di PROVENIENZA (solidarietà tra intitolata “L’ALTRO FIGLIO” (1905), in cui viene narrata la storia di MARAGRAZIA, MADRE di 3 FIGLI EMIGRATI, che AFFLITTA dal DOLORE dell’ABBANDONO, NON riesce ad ACCETTARE la LORO PARTENZA e per questo viene ETICHETTATA come “FOLLE”. L’INTENTO di PIRANDELLO, come si percepisce dallo STESSO TITOLO, era quindi quello di RIFERIRSI METAFORICAMENTE sia a TUTTI i FIGLI che erano EMIGRATI sia anche alla DISPERAZIONE di TUTTE le MADRI che, come MARAGARAZIA, erano rimaste in PATRIA. Nella 2 FASE, dal 1935 alla MORTE (1936), PIRANDELLO avrà modo di ANDARE in AMERICA, grazie alla SUA FAMA come DRAMMATURGO, infatti gli STATI UNITI saranno l’AMBIENTAZIONE PREDILETTA delle OPERE di questo periodo, in cui emerge una NUOVA CONSIDERAZIONE dell’EMIGRAZIONE, infatti l’ATTENZIONE dell’autore è rivolta SOLO alla SOCIETA’ AMERICANA. Da ciò viene fuori il RITRATTO di una SOCIETA’ ATTIVA e FRENETICA che porta ad un CAPOVOLGIMENTO dell’IMMAGINE che l’AMERICA aveva avuto fino in quel momento, cioè di CONTINENTE della SPERANZA, mettendo in evidenza la presenza di una SOCIETA’ FEROCE che INGLOBA e ANNIENTA gli INDIVIDUI. - LUIGI CAPUANA  anch’egli ha contribuito in modo significativo allo SVILUPPO del FENOMENO dell’EMIGRAZIONE come TEMA, in particolare in 2 ROMANZI: “IL MARCHESE DI ROCCAVERDINA” (1882), in cui protagonista è un CONTADINO, SANTI DIMAURA, il quale RESISTE fino alla MORTE alle CONTINUE VESSAZIONI di un MARCHESE che vuole ACQUISTARE le SUE TERRE per dare vita ad un’AZIENDA AGRICOLA. Il romanzo, dunque, fornisce una FOTOGRAFIA NON SOLO delle CONDIZIONI di DEGRADO e POVERTA’ in cui era piombata la SICILIA POST- RISORGIMENTALE, MA anche la RESISTENZA DISPERATA di COLORO che volevano a TUTTI i COSTI RIMANERE nella PROPRIA PATRIA e volevano SCARDINARE la “SETE” del MARCHESE di TRASFORMARE il FEUDO in un’AZIENDA AGRICOLA, grazie alla MORTE di DIMAURA e del SUO FATTORE (cioè il DIRETTORE di un’AZIENDA AGRICOLA), ROCCO CRISCIONE, poiché in questo modo il MARCHESE NON possedeva più una FORZA LAVORO; “GLI AMERICANI DI RABBATO” (1912), in cui CAPUANA presenta l’EMIGRAZIONE da PIU’ PUNTI di VISTA, infatti quest’ultima è intesa sia come un modo per FARE RICCHEZZA, intendo l’AMERICA come un’ELDORADO, cioè come una TERRA di DELIZIE ed ABBONDANZE, per poi poter ritornare in PATRIA, riscattandosi dai DEBITI contratti a causa della POVERTA’, come nel caso del personaggio CODA PELATA, che incanterà e cercherà di attrarre i suoi COETANEI; sia come DURA VITA alla quale va incontro il personaggio SANTI; sia come CURIOSITA’ incarnata dal personaggio MENU; sia come DOLORE vissuto dalla MADRE e dal NONNO che restavano in patria; sia come RISCATTO SOCIALE, messo in atto da MENU e da SANTI che ritornano in PATRIA per RICOMPRARE quel PEZZO di TERRA che la FAMIGLIA era COSTRETTA a VENDERE. - GIOVANNI PASCOLI  all’interno di alcune sue OPERE emerga la sua concezione e considerazione in merito al FENOMENO dell’EMIGRAZIONE, giudicato come una NUOVA FORMA di SCHIAVITU’, come una PIAGA SOCIALE, con l’OBIETTIVO di mostrare il PRIMATO di un’IDENTITA’ CULTURALE ITALIANA. In particolare, la DENUNCIA del POETA si manifesta in un suo POEMETTO in DUE CANTI intitolato “ITALY”, in cui viene raccontata la STORIA di una GIOVANE COPPIA dell’OHIO che RITORNA nel LORO PAESE ORIGINARIO vicino LUCCA per CURARE la FIGLIA, MOLLY/MARIA, malata di TUBERCOLOSI. Il CONFLITTO tra l’IMMOBILISMO delle TRADIZIONI CONTADINE e la MODERNA REALTA’ della SOCIETA’ INDUSTRIALE si realizza nell’INIZIALE DIFFICOLTA’ di COMUNICAZIONE tra la NONNA e la BAMBINA, che ovviamente si riflette anche nel LINGUAGGIO, infatti si assiste ad un’ALTERNANZA tra la LINGUA ITALIANA e la LINGUA INGLESE, che si intrecciano a loro volta con il DIALETTO TOSCANO ed ITALO-AMERICANO. Alla fine, vince la FORZA ESPRESSIVA del CUORE. Successivamente, PASCOLI ritornò sul TEMA, in particolare in un DISCORSO pronunciato nel 1911, intitolato “LA GRANDE PROLETARIA SI È MOSSA”, in cui ancora una volta il poeta descrive il fenomeno dell'emigrazione come UMILIANTE e VERGOGNOSO per l'INTERA NAZIONE e ritiene che SOLO con le NUOVE CONQUISTE COLONIALI quest'ultimo poteva essere SCARDINATO, in particolare il RIFERIMENTO è alla CONQUISTA della LIBIA da parte del GOVERNO GIOLITTI, che avrebbe ASSICURATO un PEZZO di TERRA a TUTTI. - MARIA MESSINA  è un’autrice ancora considerata marginale e la cui riscoperta è dovuta a LEONARDO SCIASCIA, in quanto CONSULENTE delle EDIZIONI SELLERIO di PALERMO. Nella PARTE di PRODUZIONE dedicata all’EMIGRAZIONE, PROTAGONISTE sono le DONNE, che assumono una NUOVA DIGNITA’ e che rimangono INTRAPPOLATE in un SISTEMA che le CONDANNA ad una CONDIZIONE di DOPPIA SUBALTERNITA’. Tutto ciò è riscontrabile in due sue importanti opere: “LA MERICA”, una delle STORIE della RACCOLTA intitolata “PICCOLI GORGHI”, che segue le vicende delle donne legate a Mariano, il protagonista maschile che lascia il paese d'origine per tentare la fortuna all'estero, nonostante, in quanto figlio unico, avrebbe avuto le risorse necessarie per continuare a vivere in Sicilia. Mariano PARTE lasciando in PATRIA la MOGLIE CATENA, il cui NOME rivela la POSIZIONE di IMPRIOGIONAMENTO FISICO e MENTALE, che essendo MALATA di TRACOMA, un’INFEZIONE BATTERICA che COLPIVA gli OCCHI e che poteva portare alla CECITA’, NON poteva IMBARCARSI; “CENERELLA”, un ROMANZO la cui PROTAGONISTA, SANTINA, colpita dalla STESSA MALATTIA di CATENA, cioè il TRACOMA, NON riesce ad IMBARCARSI per l’AMERICA insieme alla MADRE e alle SORELLE e viene dunque OSPITATA a NAPOLI da uno ZIO, dal quale viene MALTRATTATA e COSTRETTA a SVOLGERE LAVORI DOMESTICI. La PROTAGONISTA SOPPORTA le UMILIAZIONI sperando che il FRATELLO DOMENICO ritorni presto dalla GUERRA. Il NUCLEO FAMILIARE, però, si RICOMPORRA’ alla FINE del ROMANZO, quando il FRATELLO, RITORNATO MUTILATO dalla GUERRA, ricondurrà SANTINA a CASA nel SALENTO, in cui entrambi si RICONGIUNGERANNO con la MADRE, TORNATA dagli STATI UNITI. A prevalere è un TONO FUNEREO, che RIDUCE gli ABITANTI ad ESSERI APATICI; “NONNA LIDDA”, in cui centrale è il TOPOSO della LETTERA, infatti la PROTAGONISTA, NONNA LIDDA appunta, raccoglie TANTISSIME LETTERE che NON contengono MAI il DENARO ATTESO, fin quando non ne riceve una che NON SOLO NON contiene il DENARO, MA ANCHE gli PORTA VIA l’UNICO NIPOTINO, NENE’, che era stato lasciato dal FIGLIO e che invece ora lo rivuole con sé in AMERICA. - MARIO SOLDATI  egli nel 1929 decise di TRASFERIRSI negli STATI UNITI, incoraggiato dalla SPERANZA di poter intraprendere una CARRIERA UNIVERSITARIA, grazie ad una BORSA di STUDIO alla COLUMBIA UNIVERSITY. Successivamente, egli ebbe nuovamente modo di recarsi negli STATI UNITI, nel periodo della CRISI ECONOMICA e della GRANDE DEPRESSIONE ma anche del NEW DEAL e della RIPRESA ECONOMICA. Inizialmente, dunque, SOLDATI si fece prendere da un GRANDE ENTUSIASMO che però SVANI’ PRESTO, facendogli scoprire l’ILLUSORIETA’ dell’AGOGNATO SOGNO AMERICANO. Nel 1931 SOLDATI RIENTRO’ in ITALIA e decise di raccontare la SUA ESPERIENZA GIOVANILE in un’opera intitolata “AMERICA PRIMO AMORE”, in cui sono raccolti una SERIE di ARTICOLI SCRITTI per il QUOTIDIANO LIVORNESE “IL LAVORO”, nel quale l’autore CRITICA gli USI e i COSTUMI degli ITALIANI TRAPIANTATI negli STATES. Inoltre, all’AMORE per l’AMERICA si aggiunge anche l’AMORE per una DONNA del LUOGO, AMORI che lo porteranno alla STESSA DELUSIONE. Il RACCONTO di SOLDATI è quello di un VIAGGIO APPASSIONATO, MA è anche un’OSSERVAZIONE ACUTA del NUOVO MONDO, un’INDAGINE INTROSPETTIVA NON SOLO dei LUOGHI MA ANCHE dei SUOI ABITANTI. Infine, l’ULTIMA SEZIONE del TESTO corrisponde al momento della DECISIONE DEFINITIVA di RIENTRARE in ITALIA. Nonostante la DELUSIONE, però, l’ESPERIENZA GIOVANILE di SOLDATI ritorna anche in due sue opere successive: “LA SPOSA AMERICANA”, in cui il protagonista è EDOARDO, un DOCENTE UNIVERSITARIO ITALIANO che decide di TRASFERIRSI negli STATI UNITI dove incontrerà e si innamorerà di EDITH. Il romanzo è AMBIENTATO negli anni 60 a NEW YORK; “ADDIO DILETTA AMELIA”, un’opera in cui vengono RIEVOCATI i LUOGHI della GIOVINEZZA in un gioco di ASSONANZE tra AMERICA e AMELIA, cercando di IDENTIFICARE la TERRA con la DONNA AMATA, dando luogo ad un AMORE IMPOSSIBILE. Alla fine, si può dunque affermare che la VISIONE di SOLDATI è caratterizzata da una CONDIZIONE AMBIVALENTE della CULTURA AMERICA, di cui da un alto vengono messi in evidenza gli ASPETTI NEGATIVI, mentre dall’altro emerge il SUO RUOLO PREDOMINANTE nel MONDO OCCIDENTALE. - GIUSEPPE ANTONIO BORGESE  egli visse buona parte della sua vita sotto la DITTATURA FASCISTA e sarà proprio questo il MOTIVO che lo spingerà nel 1931 ad ACCETTARE l’INCARICO della BERKLEY UNIVERSITY per tenere un CICLO di LEZIONI di “STORIA della CRITICA ed ESTETICA”. Nello stesso anno, in ITALIA, viene emanata la DISPOSIZIONE che IMPONE ai DOCENTI UNIVERSITARI di GIURARE al FASCISMO, per cui BORGESE si apprestò ad UFFICIALIZZARE il SUO RIFIUTO e fu così che la SUA BREVE PERMANENZA si trasformò in un AUTO-ESILIO in AMERICA. Nel 1938 inoltre egli RINUNCIO’ alla CITTADINANZA ITALIANA a favore della CITTADINANZA AMERICANA e nel 1939 diede vita, insieme ad alcuni esponenti dell’ANTIFASCISMO MILITARE, ad una NUOVA ASSOCIAZIONE POLITICA, denominata “MAZZINI SOCIETY”, che aveva lo SCOPO di rendere NOTA negli STATES la SITUAZIONE POLITICA ITALIANA. Una delle sue opere più importanti in cui si evince la sua CONCEZIONE e CONSIDERAZIONE dell’AMERICA è “ATLANTE AMERICANO”, opera intitolata “LE PAROLE SONO PIETRE”, invece, viene SPINTA da LEVI alla RIVOLUZIONE. - CESARE PAVESE  anche la CORNICE entro cui si muove PAVESE è quella della città di TORINO e il SOGNO AMERICANO attrae PAVESE fin dalla GIOVANE ETA’, anche se bisogna specificare che a DIFFERENZA di LEVI, egli NON ebbe MAI l’OPPORTUNITA’ di RECARSI in AMERICA. Per PAVESE, l’AMERICA era come un POZZO da cui ATTINGERE per COLMARE il VUOTO ARTISTICO lasciato dal FASCISMO. Inoltre, questa CONSIDERAZIONE dell’AMERICA porta PAVESE a considerare la LETTERATURA STATUNITENSE come il MOTORE principale attraverso cui i LETTORI dovevano sentirsi contagiati dalla LIBERTA’. Il TEMA dell’EMIGRAZIONE è affrontato in due opere: “I MARI del SUD”, un romanzo del 1930, il cui PROTAGONISTA è SILVIO, un CUGINO EMIGRATO nel 900 per LAVORARE come MARINAIO che DOPO 20 ANNI decide di RITORNARE anche se NON SA PARLARE l’ITALIANO; “LA LUNA E I FALO’”, romanzo del 1950, il cui PROTAGONISTA è ANGUILLA, un uomo che decide di TRASFERIRSI in AMERICA NON per RAGIONI ECONOMICHE, MA con il SOGNO di ARRICCHIRSI. Egli successivamente RITORNERA’, DOPO la 2 GUERRA MONDIALE, nella SUA TERRA NATIA, cioè le LANGHE dove racconterà di essere rimasto COLPITO dalla CIVILTA’ della DEMOCRATICA AMERICA, definendo gli AMERICANI come dei BASTARDI, in SENSO POSITIVO, poiché lui era riuscito nel SUO INTENTO anche SENZA NOME. Il MOTIVO per cui però ANGUILLA decide di RITORNARE in PATRIA è il fatto che in AMERICA NON era POSSIBILE SENTIRE PROPRIO QUALCOSA, cioè SENTIRE e STABILIRE un LEGAME di APPARTENENZA con quella TERRA così come si fa con la TERRA NATIA. Di conseguenza, lui è spinto a RITORNARE per SUPERARE quel SENTIMENTO di ALIENAZIONE ed INQUIETUDINE MA alla fine rimarrà DELUSO perché le LANGHE sono state DISTRUTTE dalla 2 GUERRA MONDIALE e NON avendo PARTECIPATO, così come PAVESE, alla RESISTENZA, è un UOMO del TUTTO DIVERSO dai SUOI COMPAESANI. Infine, la VICENDA MIGRATORIA NON è trattata in QUESTO ROMANZO da un punto di vista STORICO e COLLETTIVO, poiché ANGUILLA NON PARTE per RAGIONI ECONOMICHE, MA per SUPERARE la SUA INQUIETUDINE ESISTENZIALE, andando alla RICERCA del SUO POSTO nel MONDO. Inoltre, il RITORNO di ANGUILLA simboleggia METAFORICAMENTE l’ALLONTANAMENTO dell’AUTORE dal MITO AMERICANO; infatti, NON lo NEGA MA afferma che ormai che la CULTURA AMERICANA è CONOSCIUTA, NON ci sarebbero state più NOVITA’ che avrebbero suscitato ENTUSIASMO. - ELIO VITTORINI  era un MILITANTE dell’ESTREMA SINISTRA FASCISTA che si ispirava ai PRINCIPI di RIVOLUZIONE SOCIALE e ANTI-BORGHESE proposta inizialmente dal FASCISMO. Successivamente egli rimase DELUSO dal FASCISMO in relazione alla GUERRA CIVILE SPAGNOLA, in quanto i FASCISTI intervennero a SOSTEGNO della DITTATURA di FRANCISCO FRANCO. Di conseguenza, VITTORINI ABBANDONO’ gli AMBIENTI FASCISTI e l’AMERICA, cui lui ANDO’ MAI, assunse di una TERRA MITICA, l’UNICO LUOGO in cui era POSSIBILE una RINASCITA MORALE e SPIRITUALE dell’UMANITA’. L’AVVENTURA AMERICANA di VITTORINI iniziò nel 1933 con il SAGGIO su MELVILLE (autore di MOBY DICK), in cui emerge una VISIONE maggiormente STILISTICA piuttosto che IDEOLOGICA. Egli riconosce alla LETTERATURA STATUNITENSE la POTENZA RIASSUNTIVA di VALORI UNIVERSALI, offrendogli la POSSIBILITA’ di EVADERE, in modo VIRTUALE, in quella TERRA LONTANA considerata VERGINE e PURA, MA al contempo MODERNA ed AVANZATA, a cui si contrappone l’OSCURANTISMO FASCISTA. Nonostante ciò, si tratta però di un ANTIFASCISMO volto al raggiungimento di una LIBERTA’ PERSONALE e NON legano ad una COSCIENZA di CLASSE. Tra il 1938-1939 uscì in 5 PUNTATE sulla RIVISTA “LETTERATURA” il romanzo “CONVERSAZIONE IN SICILIA” in cui il PROTAGONISTA SILVESTRO EMIGRATO e RITORNATO in SICILIA, ricorda la SUA INFANZIA attraverso IMMAGINI SINESTETICHE stimolate dal GUSTO e dall’OLFATTO. Un altro romanzo che viene considerato come la CONTINUAZIONE di “CONVERSAZIONE IN SICILIA” è l’antologia “L’AMERICANA”, iniziata negli anni ’40, il cui OBIETTIVO era quello di proporre un PANORAMA della MIGLIORE LETTERATURA STATUNITENSE. Inoltre, VITTORINI aveva AGGIUNTO dei COMMENTI INTRODUTTIVI in cui traspariva la sua AFFEZIONE per quel MONDO. Inizialmente, l’OPERA suscitò SCALPORE e la PUBBLICAZIONE si FERMO’. Riprese grazie all’intervento di EMILIO CECCHI, che SCRISSE l’INTRODUZIONE all’OPERA, che ovviamente CONTRASTAVA con i COMMENTI INTRODUTTIVI ENTUSIASMANTI di VITTORINI. L’AMERICANA di VITTORINI, è SOLO una CATEGORIA MENTALE e l’EMIGRAZIONE è un FENOMENO di VITALITA’ che ha dato quasi sempre RISULTATI POSITIVI producendo spesso degli IMPORTANTI MUTAMENTI STORICI. quindi, per VITTORINI il MITO AMERICANO aveva DUE FACCE, infatti da un lato gli permise di SCOPRIRE una LETTERATURA LIBERA e GIOVANE da OPPORRE a quella EUROPEA ormai ASSOPITA; dall’altro, negli anni ’50 lo SPINSE a voler RAGGIUNGERE l’AMERICA. - ALBERTO MORAVIA iniziò anche lui ad interessarsi alla LETTERATURA STATUNITENSE attraverso la LETTURA dei CLASSICI AMERICANI e successivamente ebbe modo di RECARSI in AMERICA grazie all’invito di PREZZOLINI. Da quel viaggio nacquero una SERIE di REPORTAGE nei quali è descritta la VITA, la CULTURA, gli USI e i COSTUMI del POPOLO AMERICANO, in cui si avverte fin da subito il fatto che si tratta di una CULTURA basata sul PROFITTO e sul TRIOFO ECONOMICO. Tale VISIONE della SOCIETA’ è riversata dall’autore nei SUOI PERSONAGGI, ANTIEROI INCAPACI di ADATTARSI al MONDO MODERNO CONSUMISTICO, i quali sono alla perenne RICERCA di POTERE e di DENARO. - LEONARDO SCIASCIA  il TEMA dell’EMIGRAZIONE viene trattato anche da lui, in particolare in tre opere di spicco: “LE PARROCCHIE DI REGALPETRA”, un romanzo ambientato in un PAESE IMMAGINARIO, che corrisponde senza dubbio al PAESE ORIGINARIO di SCIASCIA, cioè RACALMUTO, in cui emerge uno SPACCATO REALISTICO dell’ENTROTERRA SICILIANO, dove a causa della POVERTA’, MOLTI CONTADINI sono costretti ad EMIGRARE; “LA ZIA D’AMERICA”, un romanzo del 1943 e la PROTAGONISTA è una ZIA che aveva deciso di TRASFERIRSI da un PICCOLO PAESE SICILIANO in AMERICA, da cui inviava spesso dei DONI. Quando nel 1948 in ITALIA la SITUAZIONE POLITICA si ristabilizzò, la ZIA decise di RITORNARE, MA ovviamente rimase DELUSA nello SCOPRIRE che il PAESE NON era CAMBIATO per NIENTE. L’UNICA PERSONA con cui ella riesce ad ISTAURARE un RAPPORTO è lo ZIO FASCISTA, al quale propone di TRASFERIRSI in AMERICA e di concedergli la MANO della FIGLIA; “IL LUNGO VIAGGIO”, è un romanzo in cui l’ATTENZIONE dell’AUTORE si focalizza sulle TRUFFE organizzate dagli AGENTI MARITTIMI ai DANNI dei CONTADINI dell’ENTROTERRA SICULO che aveva deciso di EMIGRARE verso il NUOVO MONDO, SICURI di poter dare una SVOLTA alla LORO VITA. Inoltre, viene descritta la LUNGA TRAVERSATA (11 giorni), su un’IMBARCAZIONE FATISCENTE. Alla fine del viaggio però, gli EMIGRATI scopriranno di NON essere realmente giunti in AMERICA, MA sulle COSTE della SICILIA MERIDIONALE. - SAVERIO STRATI  si tratta di uno scrittore di origini calabresi e di appartenenza alla corrente NEOREALISTA, in cui il TEMA dell’EMIGRAZIONE è SEMPRE PRESENTE ed anche se NON è quasi MAI indirizzato al NUOVO MONDO, resta comunque una DURA REALTA’ cui la MAGGIOR PARTE dei CONTADINI avrebbero dovuto SOGGIACERE. I romanzi più importanti in cui è presente questa tematica sono: “IN MANI VUOTE”, scritto tra il ’58 e il ’59, racconta la STORIA TRAGICA di EMILIO, la cui INFANZIA viene NEGATA e SOSTITUITA dal LAVORO e dalla MISERIA. In questo romanzo viene presentato il MONDO dei CONTADINI e dei PASTORI CALABRESI che NON è IDILLIACO MA è piuttosto una REALTA’ connotata dal BRIGANTAGGIO e dalla MALAVITA da cui EMILIO vuole FUGGIRE. Per questo motivo egli crede che l'unico modo attraverso il quale può RISCATTARSI è EMIGRARE in AMERICA, una TERRA LONTANA che promette LAVORO e STABILITA’; “GENTE IN VIAGGIO”, è una RACCOLTA in cui il TEMA CENTRALE è quello dell'EMIGRAZIONE attraverso cui viene APPROFONDITA la DISUMANA REALTA’ di CHI SUBISCE UMILIAZIONI e la VIOLENZA della SUA LONTANANZA e della SOLITUDINE. - GIOSE RIMANELLI  è uno scrittore, saggista, poeta, giornalista e musicista molisano che nel 1943, all’età di 18 anni, decise di allontanarsi dalla MISERIA del SUO PAESE in provincia di ISERNIA, salendo su un CAMION di TEDESCHI in RITIRATA da SALERNO per, alla fine, ARRUOLARSI. DOPO la GUERRA, in particolare nel 1960, dopo un periodo di lungo vagabondaggio, decise di EMIGRARE nuovamente, stavolta verso il CANADA, dove rimane per due anni e poi negli STATI UNITI. Il TEMA dell’EMIGRAZIONE risulta CENTRALE in uno dei suoi romanzi più importanti, ovvero “PECCATO ORIGINALE”, scritto tra il 1945 e il 1946, che narra le VICENDE di una FAMIGLIA MOLISANA EMIGRATA, la FAMIGLIA VIETRI, composta dal PADRE NICOLA, dalla MADRE ADA e dalle 2 FIGLIE, MICHELA e SIRIA (una bimba MUTA di 8 anni). Mentre la FAMIGLIA ASPETTA il PERMESSO per poter ESPATRIARE, MICHELA viene FAMILIARE percepito come LIMITANTE e di SENTIRSI SIMILI ai LORO COETANEI in un PAESE NUOVO a cui SENTONO di APPARTENERE. Un'altra storia significativa trattata all'interno di questo romanzo è quella della giovane MAFALDA, emigrata a 15 anni a Buenos Aires insieme alla famiglia, che mostra un altro ASPETTO NEGATIVO del processo migratorio cioè la MANCATA INTREGRAZONE nel NUOVO PAESE. In questa condizione, dunque, poteva capitare, così come successo a MAFALDA, che la NOSTALGIA per la TERRA ABBANDONATA, il SENSO di ESTRANEITA’, la SENSAZIONE di SPAESAMENTO, il RIMPIANTO per il PAESE d’ORIGINE, che si arrivasse ad ATTI ESTREMI, come quello del SUCIDIO (MAFALDA si SUICIDA). Infine, importante è anche un ALTRO ROMANZO, intitolato “DIO NON AMA I BAMBINI”, una STORIA ROMANZATA MA ISPIRATA ad AVVENIMENTI REALI, ambientata tra il 1904 e il 1912 in una BUENOS AIRES in cui si AGGIRA un ASSASSINO che UCCIDE i BAMBINI FIGLI di IMMIGRATI ITALIANI. Alla fine, l’ASSASSINO verrà SMASCHERATO dai BAMBINI del BARRIO e DOPO la CONDANNA DEFINITIVA, il CRIMINALE morirà probabilmente in TOTALE SOLITUDINE, a causa delle PERCOSSE subite in CARCERE. - MELANIA MAZZUCCO  Scritto a partire dalla storia della famiglia dell’autrice ricostruita con l’ausilio di ricerche storiche e consultazioni di archivi è il romanzo di Melania Mazzucco “VITA” ambientato negli Stati Uniti di inizio 900, il romanzo su basi documentali ricostruisce la vicenda migratoria di Diamante e di Vita rispettivamente due ragazzini di 12 e 9 anni, che vengono mandati in oltreoceano per restituire alla famiglia un minimo di dignità. Ad attenderli vi è Agnello, il padre di Vita, proprietario di un negozio di frutta e verdura che Vita rifiuta di riconoscere come padre. Agnello è il primo che è partito e ha raggiuto l’America per trovare una sistemazione migliore lasciando la moglie affetta da una grave malattia e la figlia Vita, porterà con sé solo suo figlio Nicola. Inizialmente riuscirà a trovare sistemazione in una pensione dove vivono altri emigrati e trovato un impiego lì verrà preso di mira costantemente dalle minacce dei malavitosi. Dopo una serie di liti, sacrifici e duri lavori prenderà avvio la storia d’amore tra Vita e Diamante. Diamante metterà a dura prova sé stesso prestandosi ad ogni tipo di mestiere, mentre Vita è costretta a stare a casa, cioè nella pensione di Agnello, ad aiutare Lena la nuova compagna di suo padre, a preparare cibo e lavare piatti per tutti coloro che vivevano nella pensione. Entrambi resistono alle dure prove, sperando in un futuro migliore, ma infine per Diamante il sogno americano si rivela un’illusione impossibile e quindi deciderà di tornare in Italia, mentre Vita riuscirà a sposare un uomo ricco che le consentirà di aprire un ristorante e di proseguire quindi una vita agiata. - MARIANGELA SEDDA  Nel romanzo epistolare di Mariangela Sedda che prende il titolo di “OLTREMARE” emerge il tema dell’emigrazione. Il romanzo ambientato all’inizio del 900 descrive e fa rivivere il tragico destino di separazione comune a molte famiglie italiane. All’interno di esso vengono descritti gli struggenti sentimenti che legano due sorelle divise dall’Oceano in particolare Grazia che segue in Argentina il marito Vincenzo, e Antonia che affetta di epilessia è costretta a rimanere in Sardegna.
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