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Concetti base Emilio di Rousseau, Appunti di Pedagogia

Riassunto principali definizioni e concetti tratti dal testo "Emilio" di J.J. Rousseau

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 22/01/2021

Ailuig97
Ailuig97 🇮🇹

4.4

(16)

19 documenti

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Scarica Concetti base Emilio di Rousseau e più Appunti in PDF di Pedagogia solo su Docsity! EDUCAZIONE NATURALE - 1 scopo dell’educazione naturale: far manifestare l’essenza nascosta di ogni individuo, che per R coincide con la bontà - la natura dell’uomo coincide con la sua essenza profonda, originaria, metafisica, positiva; è difficile manifestarla perché l’uomo viene corrotto dalla società e dalle istituzioni - 2 scopo dell’ educazione naturale: armonia tra la propria interiorità e la realtà esterna - 3 scopo dell’educazione naturale: formare un uomo autonomo e libero, che sappia vivere in modo completo senza accettare passivamente dispositivi e norme imposti dalla società - conservazione dell’esistenza; permette all’allievo di vivere in modo indipendente - segue lo sviluppo psico-fisico del fanciullo - nasce dall’esperienza (l’educazione è un processo composto da esercizi ed azioni non da norme e regole astratte) - avviene in un’ambiente di campagna ACCEZIONI DI NATURA 1) EDUCAZIONE NATURALE NEL SUO SIGNIFICATO METAFISICO-ONTOLOGICO = riguarda l’essere dell’uomo che va oltre l’esperienza (= essenza): coincide con la bontà dell’uomo; è un’essenza profonda positiva da far manifestare senza che venga deformata dalla società; deve formarsi un uomo autonomo e libero, che sappia vivere in modo completo; finalità: fare il bene per l’uomo 2) EDUCAZIONE NATURALE COME AMBIENTE POSITIVO (esterno) = educazione nella natura  in campagna, dove può fare esperienza (anche grazie al lavoro) e dove vi è minore influenza della società; finalità: manifestazione dell’essenza e della libertà (!facilita il compito dell’educatore) 3) EDUCAZIONE NATURALE COME CRESCITA E SVILUPPO PSICO-FISICO DEL FANCIULLO (molto vicino all’idea di educazione progressiva*) = - osservazione e riconoscimento delle caratteristiche fisico-psichiche di ogni fase dello sviluppo (tenendo presente anche la singolarità del fanciullo) - mettere in pratica l’educazione indicata seguendo tali fattori (età e personalità) 4) EDUCAZIONE NATURALE NELLA SUA VALENZA TELEOLOGICA (si ricollega all’idea del rapporto uomo-cittadino) = educazione che ha una finalità che per R è l’educazione dell’uomo, ovvero la manifestazione della bontà interiore; fare il bene per l’uomo (Non è l’educazione del cittadino perché in quel caso la finalità sarebbe il riconoscimento e l’adattamento alle regole imposte dalla società  uomo e cittadino non possono stare insieme perché la società snatura l’uomo) *EDUCAZIONE PROGRESSIVA = educazione che si adatta all’età del fanciullo seguendo tutte le fasi del suo sviluppo tenendo presente le caratteristiche specifiche di ognuna di esse; è un percorso; ogni età ha caratteristiche proprie inizia alla nascita e termina alla morte  educazione per il corso della vita *RAPPORTO UOMO-CITTADINO = la finalità ultima dell’educazione è l’educazione dell’uomo; non può esservi al contempo l’educazione dell’uomo e quella del cittadino, possono stare insieme solo se l’una (cittadino) è sottomessa all’altra (uomo); A R importa che l’uomo manifesti la sua bontà, l’educazione del cittadino è quindi solo uno “step” in tutto il percorso educativo per giungere al fine EDUCAZIONE NEGATIVA (libro 1, 2, 3) = educazione indiretta; per poter educare in modo naturale bisogna comprendere quando NON intervenire in modo diretto nel processo di crescita; nei primi anni il buon educatore dovrà osservare, prendersi cura dei bisogni del fanciullo e lasciare che manifesti liberamente i suoi temperamenti naturali; l’educatore deve costruire indirettamente i contesti perché l’allievo faccia esperienza  l’educatore deve essere presente, deve osservare l’allievo e le sue caratteristiche, deve creare contesti educativi per raggiungere il fine L’educazione negativa nel IV e V libro non funziona più perché Emilio ha acquisito l’uso della ragione….. l’educatore deve ora agire in modo Diretto attraverso il dialogo (ora ci sono aspetti esclusi nei libri prima perché il bambino non aveva razionalità astratta, cioè teoretica, ne pratica: studio astratto, astrazioni della storia, esempi morali e favole) e la trasmissione della propria esperienza (=esempio) CRITICA AL PEDANTISMO = R critica aspramente le tecniche educative del Pedantismo caratterizzante tutta la pedagogia del ‘700  rinnega lo studio a memoria, lo studio dai libri di testo e l’eccesso di nozioni perché tali fattori portano l’allievo a divenire passivo, a perdere l’interesse e ad apprendere non perché affascinato, ma perché obbligato
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